"Se la donna avesse un Io, capirebbe anche la proprietà......"

[Cassiodoro]

WEININGER: "Se la donna avesse un Io, capirebbe anche la proprietà, cosí la sua che l'altrui. L'impulso al furto, invece, è molto piú sviluppato nelle donne che tra gli uomini".

Non è la prima volta che la Cassazione si esprime sulla destinazione della casa famigliare. Molte volte si è dovuta pronunciare contro la richiesta di assegnazione senza la presenza di figli, ma le (alcune) donne insistono nel volere possedere le proprietà altrui.
Ancora oggi, una donna arriva fino alla Cassazione, con l'intento di usurpare la casa che è anche di proprietà di un'altra donna, la suocera, confermando il pensiero di Weininger.

Cassazione: se cessa la convivenza si estingue il comodato. La ex nuora deve lasciare casa.

http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_13998.asp


di Licia Albertazzi - Corte di Cassazione Civile, sezione terza, sentenza n. 17941 del 24 Luglio 2013. I proprietari di un immobile, ex suoceri della ricorrente, propongono in primo grado azione volta al rilascio dell'immobile nonché al risarcimento del danno da parte della ex nuora, occupante l'immobile concesso in comodato al figlio a seguito del matrimonio al fine di ospitare la di lui famiglia. L'ex moglie resiste formulando domanda riconvenzionale volta al recupero delle spese straordinarie da lei sostenute a miglioramento del cespite oggetto di disputa. Il Tribunale ha accolto la domanda dei proprietari e condannato la ricorrente al rilascio dell'immobile (verificata l'estinzione del rapporto di comodato per il venir meno del presupposto fondamentale: la convivenza con l'ex marito) ed al risarcimento del danno. Anche il giudice d'appello, esclusa la circostanza che la detenzione della ricorrente potesse essersi trasformata in possesso, conferma la sentenza di primo grado. L'interessata ricorre in Cassazione denunciando violazione di legge poiché il giudice del merito non avrebbe tenuto conto del fatto che del contratto di comodato la ricorrente non era a conoscenza.

La Suprema Corte ritiene il ricorso infondato. Infatti, "il comodatario che, al fine di utilizzare la cosa, debba affrontare spese di manutenzione (nella specie, straordinaria) può liberamente scegliere se provvedervi o meno, ma, se decide di affrontarle, lo fa nel suo esclusivo interesse e non può, conseguentemente, pretenderne il rimborso dal comodante, anche se comportino miglioramenti, tenendo conto della non invocabilità da parte del comodatario stesso, che non è né possessore né terzo, dei principi di cui agli articoli 1150 e 936 Cc". Di conseguenza, venendo meno la causa della concessione dell'immobile in comodato, l'ex moglie è a tutti gli effetti occupante abusiva, tenuta, oltre che a rilasciare l'immobile ed a sopportare l'esborso per le opere edilizie eseguite, a risarcire i legittimi proprietari.

(24/08/2013 - Licia Albertazzi)

Fonte: Cassazione: se cessa la convivenza si estingue il comodato. La ex nuora deve lasciare casa.
(StudioCataldi.it)

[vnd]

http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_13998.asp


di Licia Albertazzi (StudioCataldi.it)

Notare l'immagine scelta dalla redattrice...

Una donna triste perché sfrattata...
Non so a voi ma a me sembra che l'immagine comunichi un messaggio imutilmente polemico.

Mi domando soltanto, quale sentenza avremmo avuto nel caso il proprietario dell'immiobile fosse stato l'ex marito invece che l'ex suocera.

Intestiamo sempre i beni alla mamma.
Sempre meglio che intestarli alla moglie o a noi stessi....

[controcorrente]

Donne come questa hanno la FACCIA COME IL CULO. Questo è il termine meno spregiativo che mi viene in mente.
Non solo non è casa sua, non solo non è casa del marito, acquistata da lui come abitazione coniugale, ma addirittura ha il coraggio di ricorrere a ben tre gradi di giudizio, pur di averla lei, infischiandosene di due anziani la cui unica colpa è di essere genitori dell'ex! A me queste cose mandano in bestia.
PROPRIO UNA FACCIA A CULO, PER NON DIR PEGGIO!