Non è vero. Scusa ma chi parla così non ha certo a cuore nè le ne può evidentemente fregare di meno, del bene del cinema che almeno abbia qualcosa da dire, e lo dica pressochè alla perfezione. Che poi ci possa piacere o meno come lo dice, o che vi ravvisiamo delle impressioni personali diverse da quelle che sarebbero in verità quelle che gli autori hanno cercato di rappresentare, e di restituire allo spettatore, è un altro discorso come si suol dire, de gustibus.
Sennò mettiamoci tutti a vedere solamente "Dumbo" (bellissimo film eh nessuno lo vuole sminuire) e "Tutti insieme appassionatemente", vedremo così di non avere assolutamente immagini fortemente negative provenire da alcunchè.
Nemmeno io sono un grande esperto di cinema, anche se mi piace e mi piace andarci.
"Il paziente inglese", ad esempio, per me è una storia d'amore. Ci sono in mezzo molte altre cose, specie la guerra, ma nel succo si ritrova una grande storia d'amore. E la gente che va al cinema (io l'ho visto lì) alla fine questo capisce ed alcuni piangono persino, ma piangono per quella storia d'amore, non per la guerra.
Ora se il regista/auotre de "Nella società degli uomini", invece che della bastardaggine maschile tout court, voleva raccontare di tutto ciò che fa diventare bastardo l'uomo, ha semplicemente fallito alla grande il suo intento, e quindi non vale un fico secco.
Uno può raccontare in un film della magnificenza dei soldati nazisti, e poi dichiarare alla stampa che in realtà voleva parlare di come un esercito può diventare eccellente se il popolo da cui nasce viene messo alle strette. Lo può fare, ma il messaggio che passa nel film resta quello sulla magnificenza dell'esercito nazista, punto. Poi lui può dichiarare qualunque cosa, anche che i rettiliani gli hanno ordinato di fare quel film, e che sulla luna c'è vita, e che il significato è ben altro.
Ma allora resta solo il fatto che costui ha pensato una cosa e ne ha fatta completamente un'altra.
E, aggiungiamo, uno può anche far vedere al mondo quanto è arrabbiato per il comportamento delle donne, e che perciò è disperato e potrebbe fare qualunque cosa. Ma il messaggio che passa è esclusivamente che costui è un frustrato impazzito, e la sua storia inizia e finisce lì, nasce e muore lì, in quelle due parole. Non va un centimetro più in là.