A me sembra piuttosto chiaro.
Durante una banale lite familiare , dire " ti uccido " non è un'aggravante perchè logicamente e sopratutto pacificamente,
la minaccia è stata profferita dalla moglie , quindi più che di tenore della minaccia , si può parlare di soprano, o al massimo di contralto.
Il tutto sempre pacificamente e logicamente.
del resto l'evento minacciato ( l'uccisione ) può e deve essere letto all'interno di una esagerazione delllo ius corrigendi ( ma anche del moliendo el cafè ), con una evidente mancanza di vizio motivazionale tale da concludere in itinere la costrizione psicopatica di codesta sezione di parallelepipedo.
Insomma, per riassumere il cristallino dispositivo succitato :
se la minaccia di morte la fa una donna, NON è grave ?
Entendiste ?