Maniac
*thriller, -CULT-, 1981, Joe Spinell, William Lustig, {USA}
M'è sembrato giusto citare Joe Spinell. Anche se regista è solo Lustig, Spinell è scrittore, ideatore e pure attore protagonista di questo "falso" B-movie, e dico falso perché se tra locandina ed incipit lo si può pensare alla fine risulta di ben altra categoria e dei B conserva solo il budget ridotto.
La storia di Frank Zito a New York, serial killer che fa lo scalpo alle donne sue vittime col quale adorna i manichini che riempiono la sua squallidissima casa. Un trauma infantile e un uomo normalissimo, ancora perfettamente in grado di comportamenti normali, diventa misogino alla pazzia, la sua violenza è una sorta di vendetta inconscia.
Un film cupo e umanamente sconfortante, il protagonista è spietato ma mentalmente debole quanto fisicamente forte. Parte nella testa di Zito e molto spesso ce ne fa sentire il respiro. Tra l'espediente audio e le riprese ravvicinate anche delle aggressioni se ne ricava un'esperienza sensoriale molto coinvolgente. Piuttosto splatter, gli effetti speciali "economici" stigmatizzano le violenze che pure colpiscono per l'intensità delle stesse, tranne nel finale, summa ed effetto dell'operato di Zito.
Ringrazio l'amico"Roberto" dell'implementazione, e personalmente lo consiglio a tutti, soprattutto a chi ama l'horror d'annata.
Alcune curiosità per chi non le conoscesse, il famosissimo "Maniac" ha forse ispirato il mostro di Firenze, o i mostri,secondo la sciagurata e cialtronissima inchiesta-indagine giudiziario-processuale di Giuttari-Canessa-Vigna, in quanto fu programmato anche nella città toscana in quei mesi di primavera 1981 che precedettero di poco i delitti di quell'anno. E, come ben saprà e vedrà le analogie chi avrà visto il terrificante, raccapricciante, e davvero insostenibilmente angoscioso (grande parte la fa anche qui come in tutto il film, la colonna sonora meravigliosamente tetra e minacciosa del sempre eccelso Jay Chattaway)omicidio della coppia in macchina sotto il ponte-con Tom Savini stesso interprete- e con Spinell che affiora magistralmente dall'oscurità illuminato una volta accesi i fari...Il balzo scioccante sul cofano, e la fucilata che fa esplodere letteralmente la testa di Savini inondando di sangue e materia cerebrale la ragazza terrificata, in uno dei sicuramente più spaventosi e iperrealistici quindi tanto più momenti di grande effetistica e makeup splatter, mai visti al cinema ancora oggi, altro che la CGI di "Hostel" e "Postel"(per dire, che non esiste)..La quale vedrà poi la morte in faccia uccisa col secondo colpo di pallettoni ad alta dirompenza come un animale terrorizzato e intrappolato...Questo bellissimo film di Lustig -e non scherzo-, è proprio fra gli atti del primo processo Pacciani come fra quelli dell'indagine, in quanto si è sempre pensato che date le molte analogie fra l'agghiacciante omicidio perpretato da Spinell nel film, e quelli seguiti di poco sulle "dolci colline di sangue" fiorentine aventi ben pochi precedenti cinematografici di aderenza alla dinamica dei successivi omicidi delle coppiette, se non quelli reali precedenti di "Zodiac killer" a San Francisco e poi a New York, e di "Son of Sam"- Alan Berkowitz nella torrida estate newyorkese del '77(Su cui entrambi sono stati poi realizzati due bellissimi film di Spike Lee e David Fincher) potesse averli in qualche modo "ispirati".
Comunque, sempre tornando al grandioso "Maniac" di Lustig-Spinell, forse davvero fu uno dei film preferiti in una fredda sera fiorentina da gustarsi in sala, per il misterioso e non ancora identificato vero Mostro di Firenze, quanto più che per i nostri strampalati compagni di merende "Torsolo"ir' Vanni, "Vampa"i' Pacciani, "Katanga" ir'Pucci, e i'Faggi e strampalata compagnia, che magari di sicuro avrebbero preferito trascorrere ben più per loro piacevole serata con il coevo e storico hardcore tricolore "Tre uomini e una porcona", in programmazione sempre in quei giorni in un'altra sala fiorentina.
Se l'avete notato, nella bellissima locandina originale americana, utilizzata anche sulle copertine dei dvd Blue Underground (benemerita e famosa etichetta indipendente del cinema "ddeggenere" di tutto il mondo fondata e di proprietà dello stesso Lustig),ritraente Frank Zito dalla cintola in giù con la testa mozzata in una mano e il coltello nell'altra insanguinata,affiora dai suoi jeans rubizzi pure una vistosa erezione...Ragione per cui, oltre al film, venne duramente osteggiata e perseguitata pure questa immagime pubblicitaria invero davvero bellissima anche per come rende bene appunto tutta la "malsanità" del protagonista, dai vari gruppi di loro sì davvero minacciose, femministe e movimenti censori contro la "violenza al cinema"...