In rilievo > Leggi, sentenze e doppi standard antimaschili
Guarda con insistenza una donna sul treno: condannato a 10 giorni di carcere!
Mercimonio:
e' la solita presa per il culo !
il tizio magari era il classico guardone represso e segaiolo, ma la tipa sicuramente si era vestita ma baldracca proprio per attirare le attenzioni maschili e marcare il territorio.
poi al processo ovviamente si vestono da verginelle e piagnucolano e i giornali non fanno mai vedere le foto.
ilmarmocchio:
--- Citazione ---Rita :
Che è quello che sostengo da un po'. La cultura dirige anche la magistratura e l'orientamento.
--- Termina citazione ---
verissimo. i media ci sono per questo
Alberto86:
--- Citazione da: Rita - Settembre 02, 2013, 12:58:05 pm ---....
Il punto però Alberto, secondo me, non è nella rarità della sentenza. Il punto è che una sentenza c'è stata. Poi tanti potranno tirare in ballo la magistratura impazzita e tutti i discorsi che vuoi. Ma un precedente c'è.
E quella sentenza non fu accolta dai media come notizia deprecabile, non fu accolta con parole come "che scandalo, dove andremo a finire se non si può nemmeno più guardare". No, fu accolta con articoli come quelli di Flavia Amabile (che non è più reperibile anche se c'è il link nel vecchio topic sul vecchio forum che ho linkato).
Che è quello che sostengo da un po'. La cultura dirige anche la magistratura e l'orientamento.
--- Termina citazione ---
Ah sicuramente! Non c'è dubbio che la sentenza sia gravissima, cosi come dovrebbe essere assolutamente inaccettabile il solito opportunismo mediatico anti-maschile/femminista. Ma non me ne stupisco più di tanto, visto come siamo ridotti male.
La cosa che mi ha per cosi dire sollevato, è che essendo una sentenza di più di 5 anni fà, non ricordavo successive condanne simili.
Poi vabbè, nonostante la situazione disperata, non credevo si potesse davvero arrivare a tanto. Ma mi illudevo. Il precedente quindi c'è e se domani una qualsiasi donnetta si sogna di denunciarti per qualche sguardo di troppo, la sentenza potrebbe benissimo ripetersi.
Ryu:
La sentenza è vecchia... urge una legge che punisca l'abuso di potere dei giudici e il bullismo giudiziario, nonché gli avvocati che fanno violenze sopratutto psicologiche ma vengono tollerate in quanto hanno uno scopo, il lucro, e allora devono fare tutto per curare "gli interessi" dei propri assistiti
Cad.:
Guardare con insistenza adesso potrebbe essere stalking.
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Fonte:
http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/stalking-processo-centro-estetico-1.220884
I fatti risalgono al 2011, l’uomo sarà processato
Modena, 18 settembre 2014 - Una sbirciata, poi un’altra e un’altra ancora. Al punto che il pubblico ministero Giuseppe Tibis lo ha accusato di stalking, ravvisando evidentemente estremi che caratterizzano gli atti persecutori.
Un 46enne lucano è finito a processo perché ‘ossessionato’ dalle attività che si svolgevano dentro a un centro estetico di Sassuolo.
I fatti risalgono al 2011.
L’uomo, residente all’epoca nella capitale della piastrella, avrebbe preso di mira il negozio, appostandosi ripetutamente davanti alla vetrina, per guardare dentro e magari riuscire a scorgere qualche cliente poco vestita (prima di una lampada o una ceretta).
Gli appostamenti sistematici, e in pieno giorno, come sostiene l’accusa, non sono sfuggiti alla titolare del centro estetico: infastidita, ha deciso a un certo punto di sporgere denuncia.
Così la polizia si è messa sulle tracce del ‘guardone’, individuandolo giusto il tempo di fare qualche accertamento mirato.
L’uomo è stato poi rinviato a giudizio e il processo è ancora in corso.
Ieri un’altra udienza per ascoltare alcuni testi, mentre la prossima si terrà il quattro febbraio 2015.
La particolarità del caso sta tutta nel capo d’imputazione che il pubblico ministero ha ipotizzato a carico del 46enne. Il fatto di aver ripreso a guardare dentro al centro anche dopo essere stato ripreso direttamente dalla titolare, oltre che da alcune clienti, porta appunto all’articolo 612 bis del codice penale. Per la difesa, l’avvocato è la modenese Gian Carla Moscattini, al massimo si potrebbe ipotizzare l’accusa di molestie reiterate nel tempo.
Da quando è stato denunciato, l’uomo si è reso irreperibile. Una volta sentiti tutti i testi delle parti sarà il got a stabilire se effettivamente quegli appostamenti rappresentavano stalking o se l’ipotesi di reato è eccessiva.
L’uomo, stando all’articolo del codice, rischia dai sei mesi ai quattro anni.
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Al di là dell'ipotesi di reato (all'epoca degli sguardi sul treno non esisteva il reato di stalking quindi solo 10 giorni, adesso però c'è) ma mi chiedo, se uno ha un negozio, un ufficio ecc. con vetrata sulla pubblica via, se non vuole che i passanti vedano dentro non basterebbe una tenda, una veneziana, un adesivo opacizzante ed è bello che risolto e penso costi meno di un procedimento penale pagato dai cittadini! Dove ci dobbiamo perdere quando con un semplice accorgimento si risolverebbe tutto!
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