Autore Topic: CINECITTA' DIVENTERA' ANCORA PIU' FEMMINISTA  (Letto 3480 volte)

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CINECITTA' DIVENTERA' ANCORA PIU' FEMMINISTA
« il: Aprile 05, 2013, 19:57:21 pm »
La fiction al femminile, "un modello per valorizzare il ruolo delle donne"

 Oggi il convegno a Palazzo Vecchio all'interno degli 'Screenings' Rai
 
Foto LE PROTAGONISTE DELLE FICTION: GUARDA LE FOTO


http://www.lanazione.it/firenze/spettacoli/2013/04/05/869119-fiction_femminile.shtml



 

Un'occasione di confronto su uno dei prodotti televisivi di maggior successo, con Veronica Pivetti, Stefania Rocca e Cristiana Capotondi

di Roberto Davide Papini








La fiction al femminile agli `Screenings Rai` di Firenze

La fiction al femminile è la protagonista degli `Screenings Rai` in corso a Firenze (Michele Coppini)

La fiction al femminile è la protagonista degli `Screenings Rai` in corso a Firenze (Michele Coppini)
 

Firenze, 5 aprile 2013 - Nella fiction tv le donne sono grandi e brillanti protagoniste e vedono riconosciuto un ruolo importante. Nella realtà della società italiana, però, le cose non vanno proprio così. Almeno non ancora.

"Diciamo che la fiction al femminile può rappresentare un modello per dare più peso al ruolo femminile della società, è normale che la fiction sia più avanti in questo", spiega  Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction,  introducendo la giornata degli 'Screenings in Florence'  della Rai dedicata al 'protagonismo femminile nella fiction', in corso a Palazzo Vecchio.

Certo, ancora non abbiamo visto una fiction con una donna presidente del consiglio o presidente della Repubblica, ma indubbiamente la personalità femminile trova una maggiore valorizzazione in questo tipo di prodotti televisivi che non nella società italiana.

"Finora non è stato facile raccontare storie di donne, ma negli ultimi anni le cose stanno cambiando per fortuna _osserva la regista Cinzia Th Torrini_ e io mi batto perché, nella diversità, emerga una parità. Certo dal punto di vista dell'immagine della donna occorre lottare contro una certa tv che rappresenta le donne senza etica e senza valori, diciamo che c'è ancora molto da lavorare".

L'attrice Veronica Pivetti (grande protagonista di "Provaci ancora prof") sottolinea il suo impegno nell'interpretare personaggi femminili moderni: "Le donne che interpreto, come la professoressa Baudino di 'Provaci ancora prof', sono al tempo stesso donne normali con una vita di tutti i giorni, ma anche forti e indipendenti. La professoressa si ritaglia degli spazi di libertà, non è una figura sottomessa e in un cerrto senso è un modello rivoluzionario di donna. Insomma, voglio dare, in un certo senso, un suggerimento allle donne e dal pubblico femminile ho risposte davvero piene di entusiasmo".

La giornata si snoda tra interventi e video, sempre con al centro l'universo femminile raccontato attraverso le sue mille sfaccettature. "Le donne rappresentate nelle fiction _dice l'attrice Stefania Rocca_ sono di tanti tipi, una galleria molto ampia, dai personaggi storici a situazioni di vita familiare".

Tanti gli spazi anche per il futuro, con i sogni per il futuro: "Mi piacerebbe interpretare la poetessa Alda Merini", dice Rocca, mentre l'aambizione di Cristiana Capotondi è quella di vestire i panni di due personaggi molto affascinanti dal punto di vista narrativo, pur nella loro grandissima diversità: "Vorrei interpretare Caterina II di Russia, ma anche Santa Teresa di Lisieux".

Per  Andreatta, "la fiction al femminile, nel panorama televiso, è mportantissima, soprattutto perché la donna di oggi ha un'identita' piu' complessa ed articolata e quindi, oltre alle forme di fiction gia' sperimentate, c'e' la necessita' di trovare delle forme di racconto nuovo che rendano conto del duplice ruolo familiare e professionale delle donne oggi".

Per Stefania Rocca, l'obiettivo di una fiction al femminile, in un momento che vede la donna ancora vittima di violenze, "è il tentativo di sensibilizzare le persone, ma soprattutto gli uomini, su un tema ancora sottovalutato. Invece - dice l'attrice - il numero delle violenze sulle donne oggi è davvero troppo alto"

Di certo, la fiction al femminile rappresenta un genere di grande successo: "E' proprio il pubblico che richiede fiction con donne protagoniste _dice Capotondi_ e questo in parte perché si tratta di un pubblico in maggioranza femminile e in parte perché ci sono elementi di tenerezza e romanticismo che piaccciono anche al pubblico maschile".

Insomma, fiction al femminile come cavallo di battaglia della Rai: "E' vero e i risultati lo dimostrano _conclude Andreatta_: si è appena conclusa la seconda serie di 'Che dio ci aiuti', con Elena Sofia Ricci e l'ultima puntata ha fatto 7 milioni e mezzo di spettatori, poi stiamo girando la nuova serie di 'Provaci ancora prof'', insomma continuiamo su questa strada".

Tra le prossime produzioni anticipate dal direttore di Rai Fiction, anche quella dedicata alla figura
 di una donna sindaco di un paese della locride: "Vogliamo evidenziare - spiega Andreatta - il rapporto tra vita privata e professionale, che è anche una storia d'impegno sociale. Intendiamo sottolineare l'aspetto, anche privato, di una donna che si trova ad avere un incarico professionale che le toglie tempo agli affetti familiari e dall'altra anche qurello che è il suo impegno istituzionale e il suo portare valori etici civili ed un'idea alta della politica all'interno del suo lavoro in una zona difficile dell'Italia".



QUINDI DETTO apertamente al via la propaganda pro-femminista e pro donne, insomma il solito idolatramento verso il sesso considerato più debole. Sembra una novità, basta guardare Hollywood per capire come il cinema da sempre faccia già le stesse cose, basta vedere le locandine postate dall'utente Fabrizio e qualche recensione sulla misandria dei filmacci italici.

Niente di nuovo e queste escono ora allo scoperto con queste fesserie, dette poi con tale ingenuità che rasenta quasi l'oligofrenia.

Ma scusate e Hollywood? Il cinema europeo occidentale e anche orientale non vi dice nulla?


Quindi da oggi cinecittà vuole compere per la supremazia delle donne con Hollywood, bene ma per quando misandrici i film hollywoodiani sono gestiti in modo professionale, quelli nostrani invece da dilettanti, anche perché le caricature delle donne sono molto più estreme e surreali.



Comunque è tutto in linea con tale ideologia mondialista, incarnata oggi dal sinistrismo; ecco per esempio: Gay, boss della Sony contro Hollywood: “Basta stereotipi nei film

http://www.blitzquotidiano.it/cinema/gay-boss-della-sony-contro-hollywood-basta-1511482/


NEW YORK – Bacchetta Hollywood, invitandola a eliminare dai film gli stereotipi e le offese ai gay. A scendere in campo a favore dei gay è il numero uno della Sony Pictures Entertainment, Amy Pascal. E lo fa a pochi giorni dalle attese sedute della Corte Suprema americana, chiamata a esprimersi sulle nozze gay, esaminando fra l’altro la “Proposition 8″ della California che vieta le nozze fra lo stesso sesso.

”Dobbiamo creare un’atmosfera che incoraggi a parlare”, a uscire allo scoperto, afferma Pascal – secondo quanto riporta la stampa americana – intervenendo a una raccolta fondi per i giovani senza tetto gay e lesbiche. ”Che ne dite se la prossima volta, quando uno di noi si trova a leggere una sceneggiatura” in cui personaggi gay vengono identificati con termini e stereotipi in qualche modo dispregiativi ”questi vengono cancellati.

Possiamo fare meglio e faremo meglio. Dobbiamo farlo. E’ il momento per noi di fare un passo in avanti. Non tutti i personaggi gay hanno bisogno di essere definiti dalla loro sessualità”.



Consiglio questo libro, non parla di femminismo, lui analizza altro:


 DIVI DI STATO IL CONTROLLO POLITICO SU HOLLYWOOD

 Categorie: SAGGISTICA

Editore: EDIZIONI SETTIMO SIGILLO

 

I DIVI DI STATO  IL CONTROLLO POLITICO SU HOLLYWOOD

http://www.librogalleria.com/prodotto-144196/I-DIVI-DI-STATO--IL-CONTROLLO-POLITICO-SU-HOLLYWOOD.aspx

Le motivazioni politiche e giudiziarie che ridussero Hollywood a filmografia di Stato.
Le mistificazioni, le tecniche subliminali, le menzogne sulla società americana.
Tutti i retroscena, la censura, il plagio di massa, il ruolo dei critici.
In che modo è coinvolta l'Italia?
Un'analisi sensata e inattaccabile.

Autore  Kleeves John

Pagine  241   Formato  17 x 24


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Re:CINECITTA' DIVENTERA' ANCORA PIU' FEMMINISTA
« Risposta #1 il: Aprile 05, 2013, 20:46:13 pm »
Forse molti di voi non erano nati o troppo piccoli, ma vi ricordate i grandi gruppi rock degli anni '70? Tutti UOMINI!! Vi ricordate i grandi cantanti italiani e stranieri? Vogliamo paragonare un FRANK SINATRA con.. lady gaga?? Un LUCIO BATTISTI con.. laura pausini??
Dove sono finiti i grandi UOMINI della musica?? Perchè non ci sono più uomini nella musica?? E se ci sono, Cesare Cremonini, effemminati come.... tiziano ferro, ma ci rendiamo conto?? Il femminismo ha messo le mani anche qui. Infatti la "musica" odierna, con tante mostriciattole simili ai "gremlins", è sempre più simile a tanti somari (SOMARESSE! :D) che ragliano.
Mi chiedo dove andremo a finire.

Riguardo le fiction, vi faccio un esempio: andava in onda sulla tv berlusconiana (ahimè), ma a me piaceva "Ris delitti imperfetti". Almeno finchè c'è stato Lorenzo Flaherty, col mitico capitano Venturi. Dopo che è subentrata la "capitanessa", mi è caduto moltissimo, tanto è vero che non lo guardo più. Maschilismo da parte mia? Non credo proprio, la banda del lupo su Ris Roma è ridicola e assurda, roba da bambini. Lo stesso dicasi per la "capitanessa". Inutile dirvi che il Ris femminile è molto più romantico e sentimentale sui protagonisti, di una noia mortale.

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Re:CINECITTA' DIVENTERA' ANCORA PIU' FEMMINISTA
« Risposta #2 il: Aprile 05, 2013, 20:51:34 pm »
http://www.chediociaiuti.rai.it/dl/portali/site/page/Page-c8e0830e-ae46-4ed2-9308-96d6f884a9df.html

La mia compagna ha seguito e chiesto di seguire una fiction che s'intitola "Che dio ci aiuti".
Una favoletta piacevole ma realizzata da gente che non ha idea di che cosa sia la recitazione.
Non mancavano nemmeno gli sponsor come la Cameo...
[Eppure io mi ricordo che avevamo fatto un referendum nel quale io votai a favore, ma vinse il divieto di sponsorizzare programmi TV. Ricordo male?]

Ciò che mi preme far notare è che la fiction si è fatta portatrice di messaggi estremamente scorretti.

C'era un ragazzo avvocato, convinto con metodi subdoli del figlio avuto dalla sua ex moglie, mignotta,  in seguito ad un tradimento.
Come se la paternità fosse una cosa da nulla, che si ferma al bancomat, al sevizio taxi e alla sostituzione e all'aiuto della madre in un ruolo che ne dovrebbe essere sempre subalterno.
Ruolo che potrebbe svolgere chiunque. Al di là del legame genetico.

Ma non mancavano nemmeno messaggi sbagliati relativi alle ragazze della fiction.

Passava infatti come una cosa abbastanza normale che una di queste, anche lei mignotta, stilasse una lista dei coetanei più ricchi di Mantova e se li girasse, uno ad uno, nel tentativo di sistemarsi.
Lo stesso personaggio, poi, avrebbe anche voluto sposare uno di questi ricchi, con la scusa di poter adottare il bambino del quale faceva la tata.

Non mancava nemmeno la studentessa sciocca (e, tanto per cambiare, mignotta)  che si faceva sbattere dal professore col doppio dei suoi anni e sposato.
Ma che alla rottura con questo, non aspettasse nient'altro che di sposarsi con un cardiopatico con una speranza di vita inferiore ai cinque anni.

C'era anche l'avvocatessa, isterica e emotivamente stitica, improvvisamente innamoratasi del rapinatore.

Insomma... non ci hanno fatto mancare nulla.

Mi domando solo se, con tutti i casi di separazione, è davvero il caso di incoraggiare i matrimoni contratti a causa di scelte improvvisate e per ragioni futili.


Io non so qual'è il ruolo della donna.
Non lo sanno le donne e non vedo perché dovrei saperlo io.
Non so nemmeno qual'è lo stereotipo femminile che, usufruendo di sovvenzioni statali, si vuole proporre.
So soltanto che queste buffonate ci costano care.
Non sarà il caso di chiudere i rubinetti?

E tutte queste belle attricette incapaci... che fine faranno?

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Re:CINECITTA' DIVENTERA' ANCORA PIU' FEMMINISTA
« Risposta #3 il: Aprile 05, 2013, 20:53:13 pm »
In un messaggio precedente
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=7358.msg87217#msg87217
ho parlato della necessità di inventare posti di lavori inutili per avere la possibilità di far lavorare le donne, relegando gli uomini ad attività produttive, logoranti, pericolose o pesanti ad un reddito più basso. E sfruttarli meglio.

Tra i lavori senza dei quali avremmo, senza dubbio, continuato a vivere benissimo, vi sono infatti quelli dell'attrice, della regista, della truccatrice, sarta, scenografa, correttrice di bozze, traduttrice (in genere le fiction sono copie tradotte di format stranieri), non ultime le giornaliste e le critiche.
Tutte parassite mantenute dallo stato.
Non è un mistero per nessuno che della Pivetti  non si era mai sentito parlare finché sua sorella non è diventata presidente della camera dei deputati a causa dell'inaspettato exploit elettorale che ebbe la Lega in quegli anni.
Mi sorprende che si ritenga in grado di pontificare, nonostante le scarse qualità artistiche e... quella voce stridula.

Se l'operaio avesse idea quanta gente mantiene col suo lavoro, gente che sorprendentemente guadagna anche fino a tre quattro volte in più di lui, poserabbe gli attrezzi e abbraccerebbe una mitragliatrice: il che ridurrebbe  PIL ma  contribuirebbe ad abbassare il debito pubblico.
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Re:CINECITTA' DIVENTERA' ANCORA PIU' FEMMINISTA
« Risposta #4 il: Aprile 05, 2013, 21:03:00 pm »


In un messaggio precedente
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=7358.msg87217#msg87217

ho parlato della necessità di inventare posti di lavori inutili per avere la possibilità di far lavorare le donne, relegando gli uomini ad attività produttive, logoranti, pericolose o pesanti ad un reddito più basso. E sfruttarli meglio.

Se l'operaio avesse idea quanta gente mantiene col suo lavoro, gente che sorprendentemente guadagna anche fino a tre quattro volte in più di lui, poserabbe gli attrezzi e abbraccerebbe una mitragliatrice: il che ridurrebbe  PIL ma  contribuirebbe ad abbassare il debito pubblico.

Giustissimo. Perchè ho fatto l'operaio e so cosa vuol dire. Sai da quanti anni dico che bisogna prendere i mitra? Purtroppo da soli non possiamo far niente, anzi, gli altri riderebbero di noi come vittime sacrificali, usufruendo magari dei vantaggi ottenuti dalle nostre lotte. In questo la lotta operaia (che oggi non esiste più, purtroppo) somiglia all'antifemminismo. Difatti gli operai sono quasi tutti UOMINI

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Re:CINECITTA' DIVENTERA' ANCORA PIU' FEMMINISTA
« Risposta #5 il: Aprile 05, 2013, 21:11:53 pm »

C'era un ragazzo avvocato, convinto con metodi subdoli del figlio avuto dalla sua ex moglie, mignotta,  in seguito ad un tradimento.


errata corrige
C'era un ragazzo avvocato, convinto con metodi subdoli a farsi carico del figlio avuto dalla sua ex moglie, mignotta,  in seguito ad un tradimento.
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Re:CINECITTA' DIVENTERA' ANCORA PIU' FEMMINISTA
« Risposta #6 il: Aprile 05, 2013, 21:21:02 pm »

Giustissimo. Perchè ho fatto l'operaio e so cosa vuol dire. Sai da quanti anni dico che bisogna prendere i mitra? Purtroppo da soli non possiamo far niente, anzi, gli altri riderebbero di noi come vittime sacrificali, usufruendo magari dei vantaggi ottenuti dalle nostre lotte. In questo la lotta operaia (che oggi non esiste più, purtroppo) somiglia all'antifemminismo. Difatti gli operai sono quasi tutti UOMINI

A dir la verità, una volta capito il meccanismo, sono entrato nelle file dei mantenuti dagli operai.
Il fatto che lo abbia fatto, non significa che sia giusto ma che le regole del gioco erano sbagliate ed io mi ci sono adattato per poter sopravvivere.

L'operaio produce ed è sfruttato.

Per essere sfruttato meglio viene messo in competizione con forza lavoro straniera e clandestina.

Per poter essere sfruttato meglio, senza impoverire troppo le famiglie, si fanno lavorare (così possono essere tassate) anche le donne.
Per far lavorare le donne si aumenta l'esigenza di lavori superflui e leggeri.

Un operaio manterrà almeno una ventina di persone.
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Re:CINECITTA' DIVENTERA' ANCORA PIU' FEMMINISTA
« Risposta #7 il: Novembre 04, 2013, 18:34:48 pm »



 Han trasmesso la fiction sulla Angelina Merlin.


 

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Re:CINECITTA' DIVENTERA' ANCORA PIU' FEMMINISTA
« Risposta #8 il: Novembre 06, 2013, 11:32:27 am »
Confermate tutti l'ovvio. E purtroppo rimane sempre più difficile persino seguire le migliori serie tv del momento HBO e Showtime, come "Boardwalk Empire" o "Homeland", per il sempre più massiccio e aggressivo tasso di rappresentazione di atti sessuali e la presenza di bellissime femmine. Rimangono fuori quasi esclusivamente "Breaking Bad" e "The Walking Dead", vuoi per i temi e le situazioni, personaggi e perchè infilare a forza degli elementi di sesso e scabrosità pure in queste trame sarebbe stato davvero un insulto all'intelligenza dei loro grandi autori quali Vince Gilligan. Ma ad esempio, "Dexter" per gli stessi motivi ho dovuto smettere di vederlo fin dalla terza stagione. Ed è stato complessivamente un peccato.
Secondo voi, è giusto che se qualcuno sia solo e in astinenza sessuo-affettiva non possa quasi più se non correndo i suoi rischi, nemmeno ricorrere all'entertainment più recente di cinema e tv, senza incorrere in provocazioni visivo-estetiche, modelli di riferimento di consumo sessuale come bene di scambio merceologico facilissimo da praticare, reperire e ancor più chiedere? Immagini di scabrosità e di situazioni provocanti e lussuriose da far tremare i polsi dei milioni di machi soli ed emarginati? E' giusto insinuare in tanti un tale senso di sconfitta e frustrazione/repressione? Eppure viene fatto quotidiamente sempre di più  e sempre maggiormente tutto questo scemenziario verrà inserito nelle produzioni cinematografiche e tv, come anche certo nelle fiction italiane. In mano fin produttivamente, di donne e dei loro modelli di dominio e repressione.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

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Re:CINECITTA' DIVENTERA' ANCORA PIU' FEMMINISTA
« Risposta #9 il: Novembre 06, 2013, 12:47:39 pm »
Il cinema italiano è molto più femminista di quello usa. Negli usa il modello vincente della donna radical-femminista è sempre omogeneo, in italia è molto più estremo, arriva a toccare punte che in usa almeno evitano.

Si veda ad esempio questa fiction:


http://www.daringtodo.com/lang/it/2013/11/06/ascolti-tv-il-coraggio-di-una-donna-rossella-vince-su-ballaro-e-le-iene-show/


IL CORAGGIO DI ROSSELLA.

Ecco la trama:

La storia parte qualche anno dopo gli eventi della prima stagione: Rossella si è laureata in Medicina ed è pronta ad iniziare a lavorare all’ospedale di Genova. Sembra aver messo il passato alle spalle: il suo ex marito Giuliano Sallustio (Paolo Mazzarelli, che sostituisce Giuseppe Zeno) è sotto processo per l’omicidio di Sophie (Francesca Cavallin). La donna vive a Palazzo Andrei con la governante Elivra (Anna Melato), il conte Riccardo Valeri (Danilo Brugia), ed i figli Angelica e Giuliano.

Ma per Rossella ci saranno nuove sfide da affrontare: Giuliano, infatti, riesce a corrompere Cesare Andrei (Toni Bertorelli), che lo ha messo sotto processo, ed ad uscire di prigione. L’uomo fa in modo che ad essere accusato di omicidio sia ancora Riccardo, condannato nel carcere di Pianosa, dove conoscerà Erminia (Camilla Filippi), moglie del direttore del carcere.

La protagonista, ora, deve dimostrare che Riccardo è innocente, ma Cesare scompare misteriosamente. Inoltre, un gruppo di bambini con la febbre fa temere il diffondersi di un’epidemia. Per questo, Rossella inizia a svolgere delle analisi nel luogo dove questi bambini vivono, conoscendo Lorenzo Malatesta (Riccardo Montedoro), ex ufficiale che è colpito della determinazione della donna.

Jaeger (Giovanni Guidelli), marito di Paolina (Teresa Sapongangelo), sorella della protagonista, muore, ed a confortare la donna ci sarà proprio Giuliano, intenzionato a compiere il suo piano che dovrebbe portare alla distruzione di Rossella e di chi la circonda.

“Rossella 2″, se da una parte torna a raccontare una storia in costume come quelle tipiche della fiction italiana, vuole anche sottolineare un tema molto attuale come quello della violenza sulle donne e la necessità che le vittime di abusi si ribellino a chi fa loro del male. Il titolo della fiction, “Il coraggio di una donna”, è stato scelto proprio per evidenziare l’intenzione della miniserie, idea confermata dalla Pession a “Tv Sorrisi e Canzoni”:


“Non è un’eroina romantica che si strappa i boccoli per amore. Incarna il riscatto della donna, con un omaggio al mondo femminile ed alla sua capacità di fronteggiare le ingiustizie”.

“Il coraggio di una donna-Rossella, capitolo secondo” vuole quindi diventare più attuale, usando un racconto apparentemente lontano dalla nostra epoca ma carico di messaggi per tutte le donne.


http://www.tvblog.it/post/430751/il-coraggio-di-una-donna-rossella-capitolo-secondo-su-raiuno-gabriella-pession-in-una-storia-a-difesa-delle-donne



Fiction ovviamente romanzata, anzi super romanzata, la quale tocca tutte le tematiche di questi ultimi anni. Così poi non poteva essere, altrimenti non avrebbe avuto il record d'incassi. Il calcolo è voluto, non è tanto importante la storia, così come la recitazione e le tecniche di ripresa, quello che conta oggi, è la tematica, la quale deve essere il più possibile sublimizzata per dare dei messaggi alle masse.

Sembra fino al momento che le fiction abbiano effetto. Mi riferisco a quelle europee, le quali non credo siano molto dissimili.

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Re:CINECITTA' DIVENTERA' ANCORA PIU' FEMMINISTA
« Risposta #10 il: Novembre 07, 2013, 08:27:28 am »
Come dico sempre alle femministe quando parlano di donne superiori, più coraggiose, più forti, etc etc: SOLO NEI FILM. E infatti...

Povero cinema italiano, anche in questo caso, così come il resto d'Italia e l'Occidente, appena è stato toccato dal femminismo, ha fatto una brutta fine. Le femministe toccano l'oro e lo trasformano in merda. Altro che fattore D.
Ex Andrea

Hitler scopre che le femministe copiano il nazismo:


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Re:CINECITTA' DIVENTERA' ANCORA PIU' FEMMINISTA
« Risposta #11 il: Novembre 07, 2013, 12:15:15 pm »
Una fiction al femminile è indispensabile per far continuare a vivere le donne... in una fiction, come appunto accade oggi.
La donna contemporanea pensa troppo poco (e non è scontato che sia così), la sua identità e percezione del mondo sono fornite in forma di pappa predigerita per lattanti attraverso:
1. Un lavoro con laurea, titoli ed onori ma di scarso livello e spesso privo di qualsiasi contatto con la realtà; quando non lavora:
2. Riviste
3. Cinema (perlopiù limitato a commedie sentimentali)
4. Fiction
5. Amiche al medesimo livello ma a cui si attribuiscono patenti di saggezza.
Mancano completamente o quasi:
1. Libri (specie saggistica) di qualche spessore
2. Interessi culturali (mostre, conferenze ecc.)
3. Informazione alternativa
4. Volontà di riflettere
5. Disposizione ad avere opinioni che non siano necessariamente quelle della maggioranza.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.