Autore Topic: Taxi driver-1976- regia di Martin Scorsese  (Letto 1564 volte)

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Offline kautostar

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Taxi driver-1976- regia di Martin Scorsese
« il: Settembre 07, 2013, 02:30:29 am »
Su questo film c'è poco da aggiungere, credo che lo conosciate quasi tutti, e ogni appassionato di cinema l'abbia visto almeno un paio di volte nella vita.
Per chi non lo conoscesse: http://it.wikipedia.org/wiki/Taxi_Driver

L'ho messo in questa sezione, perché la tematica centrale attorno a cui ruota tutto il film, è proprio l'alienazione umana della moderna società capitalista-femminista, e in particolare la solitudine maschile. La difficoltà per gli uomini veri, per gli uomini dotati di un minimo di sensibilità e di valori morali(come Travis, il protagonista), di integrarsi in una società in cui conta più l'apparire che l'essere, e in cui una donna può ignorarti e toglierti considerazione e stima per una cazzata. E alla fin fine in questa società in crisi di valori, sono infelici tutti, sia gli uomini come Travis(che vuole uccidere per disperazione e vendetta il senatore Palantine, ma diventa eroe per caso), o come il passeggero che vuole uccidere la moglie traditrice( il cameo di Scorsese). Sia molte donne, come Iris(interpretata dalla bellissima e giovanissima Jodie Foster) la prostituta minorenne sfruttata dal pappone, o Betsy che rinuncia stupidamente all'amore di Travis per motivi superficiali, e  cambia idea quando è ormai troppo tardi!


Offline Suicide Is Painless

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Re:Taxi driver-1976- regia di Martin Scorsese
« Risposta #1 il: Settembre 07, 2013, 12:03:05 pm »
Su questo film c'è poco da aggiungere, credo che lo conosciate quasi tutti, e ogni appassionato di cinema l'abbia visto almeno un paio di volte nella vita.
Per chi non lo conoscesse: http://it.wikipedia.org/wiki/Taxi_Driver

L'ho messo in questa sezione, perché la tematica centrale attorno a cui ruota tutto il film, è proprio l'alienazione umana della moderna società capitalista-femminista, e in particolare la solitudine maschile. La difficoltà per gli uomini veri, per gli uomini dotati di un minimo di sensibilità e di valori morali(come Travis, il protagonista), di integrarsi in una società in cui conta più l'apparire che l'essere, e in cui una donna può ignorarti e toglierti considerazione e stima per una cazzata. E alla fin fine in questa società in crisi di valori, sono infelici tutti, sia gli uomini come Travis(che vuole uccidere per disperazione e vendetta il senatore Palantine, ma diventa eroe per caso), o come il passeggero che vuole uccidere la moglie traditrice( il cameo di Scorsese). Sia molte donne, come Iris(interpretata dalla bellissima e giovanissima Jodie Foster) la prostituta minorenne sfruttata dal pappone, o Betsy che rinuncia stupidamente all'amore di Travis per motivi superficiali, e  cambia idea quando è ormai troppo tardi!



Grazie, grazie. Scelta obbligatoria e inevitabile.
Come ho sempre pensato da quando vidi per la prima volta questo capolavoro imprescindibile, a tredici anni ormai lontanissimi decenni fa, e ho avuto modo purtroppo di confermarmi la sensazione per tutto il tempo che ne è seguito, se solo avessi potuto cambiare qualcosa e cogliere le occasioni che immancabilmente, non torneranno più."Travis Bickle sono Io". O almeno, anche io. Un ragazzo e poi un uomo come lui, che come diceva il manifesto grande originale che ho avuto in camera per decenni, "In ogni strada di ogni città di questo paese c'è un "nessuno" che sogna di diventare "qualcuno". E' un uomo solitario e dimenticato che deve disperatamente provare di essere vivo". E dice Travis nel film: "Per tutta la mia vita sono stato perseguitato dalla solitudine. Nelle strade delle città, nelle case, nei lavori, così come nei cinema, nei bar. Mi ha sempre braccato senza lasciarmi mai."
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Offline kautostar

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Re:Taxi driver-1976- regia di Martin Scorsese
« Risposta #2 il: Settembre 07, 2013, 14:16:53 pm »
Io credo che nelle moderne società capitaliste-consumiste-femministe ci sia un po' di Travis Bickle in molti uomini, solo che la maggior parte non arrivano ad esplodere in gesti estremi come il suo(e quelli che arrivano al gesto estremo, se lo fanno contro una donna vengono semplicemente etichettati come mostri). Ma il senso di solitudine, e la difficoltà a rapportarsi con le donne, sono purtroppo problemi drammaticamente diffusi e comuni a molti uomini

Anche io quando ho visto il film, mi sono immedesimato molto e ho provato una grande simpatia per il protagonista!