Autore Topic: Noi antisessisti e l'aborto.  (Letto 11444 volte)

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Offline vnd

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Noi antisessisti e l'aborto.
« il: Settembre 07, 2013, 13:25:21 pm »
Mi sto sempre più convincendo che, tranne rarissime eccezioni, noi antifemministi siamo molto critici nei confronti dell'aborto.
Alcuni di noi sono cattolici, altri evangelisti, forse ci sono ebrei, qualcuno è ateo... Chi è di destra, chi di sinistra...
Tuttavia sembra accomunarci l'idea che la vita umana vada rispettata.

Un buon segno. Credo.
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Offline dimitri

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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #1 il: Settembre 07, 2013, 14:00:46 pm »
Io sono categoricamente antiabortista. Però la mia contrarietà all'aborto non ha nulla a che vedere né con il mio essere antifemminista, né con le mie convinzioni politiche né con la mia fede/non fede religiosa. Lo ritengo lecito solo laddove la gravidanza metta in pericolo la vita della madre o in pochissimi altri casi. Ma eccetto questi casi, rappresenta sostanzialmente un omicidio autorizzato.
Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.

Offline Lucia

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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #2 il: Settembre 07, 2013, 15:22:03 pm »
per me non c'entra niente il femminismo con l'aborto.

Chi è vissuto l'epoca di Ceausecu antiabortista feroce che ha creato un sacco di bambini di strada, mendicanti e orfani che vivono nella fogne non puo essere antiabortista per partito preso.
Che poi nella vita individuale lo sappiamo che è un male si, ma la legge non lo puo vietare e il medico non puo obbligarti di farlo in maniera clandestina.

Offline COSMOS1

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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #3 il: Settembre 07, 2013, 15:33:09 pm »
 :hmm:

già, anche Ceausescu adesso

chè se Hitler fosse stato antiabortista, l'aborto dovrebbe essere obbligatorio?

Ma Hitler era vegetariano: strano che i vegetariani non siano ancora in galera ...
Dio cè
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Rilassati

Offline dimitri

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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #4 il: Settembre 07, 2013, 16:01:41 pm »
per me non c'entra niente il femminismo con l'aborto.

Chi è vissuto l'epoca di Ceausecu antiabortista feroce che ha creato un sacco di bambini di strada, mendicanti e orfani che vivono nella fogne non puo essere antiabortista per partito preso.
Che poi nella vita individuale lo sappiamo che è un male si, ma la legge non lo puo vietare e il medico non puo obbligarti di farlo in maniera clandestina.

Sorvolando sul diritto/potere di decidere se una persona debba esistere o no, francamente non ho capito gran chè del tuo intervento. In che senso la legge non lo può vietare? Che significa “il medico non può obbligarti di farlo in maniera clandestina?
Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.

Offline kautostar

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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #5 il: Settembre 07, 2013, 16:26:44 pm »
Che significa “il medico non può obbligarti di farlo in maniera clandestina?

Credo che volesse dire che se tutti i medici facessero obiezione, le donne che vogliono abortire, lo farebbero lo stesso in maniera clandestina, come accadeva prima che fosse legalizzato!

Offline Suicide Is Painless

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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #6 il: Settembre 07, 2013, 16:41:38 pm »
Un problema che non mi riguarda non mi ha mai riguardato e da tanto tempo e` sicuro che non mi riguardera` mai. Eppure sono sempre stato convintamente a favore dell`aborto legalizzato, e senza eccessi che state tutti tranquilli voiantiabortisti, in Italia non vi sono. Anzi tutto al contrario visto che con l`ottima campagna cattolica e reazionaria che e` stata condotta da personaggi quasi ininterrottamente al governo negli ultimi vent`anni ( alcuni purtroppo anche a "sinistra"), e` sempre piu` difficile trovare un medico che non.sia obiettore di coscienza. Almeno nelle strutture pubbliche, e il che e` scandaloso. Purtroppo questo e` uno degli argomenti da sempre piu` terreno di fanatismi e anche appannaggio vero e proprio di squilibrati religiosi, basta vedere negli USA dove alcuni medici antiabortisti sono arrivati a ucciderli a revolverate. E` difficile discutere in maniera sensata e razionale di quest`argomento, e anche e soprattutto qui. Immagino. Dove saro` certamente presuntuoso ma persone di "sinistra" se non pentite sulla strada di ritorno da Damasco, atei, non credenti, almeno dai post che ho potuto vedere fin ora, non ne ho riconosciuto nessuno. O se c`e,` si guarda bene dal professarlo apertamente come ho piu` o meno fatto io. Non so competamente perche`, eppure sembra cosi'. Io ho ben altri problemi che l`aborto, in un mondo sempre piu` alla fame e in preda allo sfruttamento e all`iniquita`, di sei miliardi e mezzo di persone dei quali almeno tre quarti di disperati, con paesi come il Congo(il notoriamente ricco e civilissimo Congo!), nel quale si puo` nascere con 38 dicesi 38 fratelli, come il ministro Kyenge. Potessimo occuparci d`altro per piacere ve ne sarei davvero grato. Cose ben piu` amare e stringenti quali a mero titolo di esempio, l`enorme solitudine e stress familiare, emotivo, affettivo, amoroso, economico, dal quale e` accerchiato e annientato l`uomo.contemporaneo delle societa` industrializzate, cioe` quasi tutto il mondo, e dei quali.la donna di tipo culturale occidentale, e` uno dei massimi cerberi e volenterosa sentinella, di tale ripugnante stato di cose.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
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Offline krool

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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #7 il: Settembre 07, 2013, 16:58:37 pm »
e` sempre piu` difficile trovare un medico che non.sia obiettore di coscienza. Almeno nelle strutture pubbliche, e il che e` scandaloso.
Eh già. Ma lo sai perché c'è questo differente sentire tra la gente "comune" e i medici in fatto di aborto?

Perché i primi lo conoscono per sentito dire, i secondi invece lo hanno visto e sanno come funziona.

Cercati qualche immagine, di quelle che non fanno vedere ai TG. Ritengo molto più naturale considerare l'aborto un'ultima spiaggia in caso di problemi gravi al feto o per la madre, piuttosto che considerare lecito abortire per ogni cazzata.

Offline raniran

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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #8 il: Settembre 07, 2013, 17:54:01 pm »
Caro VND
io sono da 10 anni contro l'aborto,
da quando ho finalmente cominciato a capire qualcosa
Lo ritengo una scappatoia/violenza delle femmine,  in certi casi un capriccio
Contraddicimi se vuoi,soprattutto a Comacchio.....
ALe
...la donna che celò in un sorriso
il disagio di darci memoria
ritrovi ogni notte sul viso
un insulto del Tempo ed una scoria....

(Ballata degli impiccati) - Fabrizio De Andrè

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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #9 il: Settembre 07, 2013, 17:55:51 pm »
Eh già. Ma lo sai perché c'è questo differente sentire tra la gente "comune" e i medici in fatto di aborto?

Perché i primi lo conoscono per sentito dire, i secondi invece lo hanno visto e sanno come funziona.

Cercati qualche immagine, di quelle che non fanno vedere ai TG. Ritengo molto più naturale considerare l'aborto un'ultima spiaggia in caso di problemi gravi al feto o per la madre, piuttosto che considerare lecito abortire per ogni cazzata.

Infatti non si abortisce per ogni "cazzata". E se c'è qualche donna che anche lo fa si ritorna casomai ai miei psicologismi sulle loro strutturali inadeguatezze e immaturità.
Sai com'è a proposito di "immagini" vere , parli con qualcuno che comunque per i suoi studi sa bene come si fa e come funziona, nella pratica non nella teoria. Ma ho detto è difficile parlare di questi temi centrali, oserei dire l'"ultimo ridotto" assieme a pochi altri che gli sono rimasti, per il dogmatismo cattolico come della maggior parte delle altre  religioni. "Lecito" soltanto in caso di gravi problemi per il feto o la madre"...Come mai per i cattolici la vita è così sacra, fino a 15 minuti dopo che sei nato almeno, quando allora sarai già libero per sempre di vivere nella miseria e nella disperazione, allora non gliene frega più un cazzo a nessuno. Peccato, sembra che qui nessuno abbia letto Dickens, o "La Modesta proposta" di Jonathan Swift, quanto mai attuale. E lo sarà purtroppo sempre e sempre di più. Senza bisogno di andare in Congo. Napoli è sempre una formidabile fornitrice di esempi del sottosviluppo, in tal senso. I due ragazzi baby-rapinatori con una sfilza di precedenti per i loro 17 e 18 anni, e che avevano rubato l'I-phone all'appartatosi con la ragazza conducente di quella Smart con la quale poi avendoli intercettati li ha inseguiti speronati e uccisi, i due dicevo avevano già due figli. Il diciottenne uno di tre, l'altro era in attesa. Che splendido futuro avranno questi due nati/nascituri, vero? Di madri tredicenni o quindicenni. A Napoli, oggi come quarant'anni fa quando i ragazzini tredicenni di famiglie numerose ricevevano magari il premio da parte del vescovo/Vittorio Gassman, qualche genere alimentare per Natale, e poi tornavano nel monolocale dei bassi, dove vivevano con altri 8 fratelli. A lavorare  alla macchina da cucire assieme alla madre malata e intabarrata nel letto per il freddo. Mantendendo tutti i fratelli più piccoli. Per poi aprire la finestra e buttarsi giù dalla finestra per la disperazione. "Sinite parvulos". Appunto, "Lasciate che vengano a me". Una volta nati, per i "valori" e la morale della Chiesa morire va benissimo si è privilegiati quanto più si è giovani, si ritorna presto da Dio. Quello che ho citato sopra era un bellissimo, straordinario episodio di "Signori e signore, buonanotte"(1976) film a episodi diretto collettivamente da Age, Leo Benvenuti, Luigi Comencini, Piero De Bernardi, Nanni Loy, Ruggero Maccari, Luigi Magni, Mario Monicelli, Ugo Pirro, Furio Scarpelli e Ettore Scola, una satira violentissima del Belpaese dell'epoca, esempio di un cinema puntuale, coraggioso e provocatorio anche nei confronti dell'onnipotente clero e Chiesa in tutti i gangli della vita pubblica italiana, da rimpiangere.
Dovete perdonarmi sapete, ma io sui "valori" cattolici, anti abortismo in primis, ci cago apertamente sopra. Con civiltà.
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Offline raniran

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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #10 il: Settembre 07, 2013, 17:59:21 pm »
Infatti non si abortisce per ogni "cazzata". E se c'è qualche donna che anche lo fa si ritorna casomai ai miei psicologismi sulle loro strutturali inadeguatezze e immaturità.
Sai com'è a proposito di "immagini" vere , parli con qualcuno che comunque per i suoi studi sa bene come si fa e come funziona, nella pratica non nella teoria. Ma ho detto è difficile parlare di questi temi centrali, oserei dire l'"ultimo ridotto" assieme a pochi altri che gli sono rimasti, per il dogmatismo cattolico come della maggior parte delle altre  religioni. "Lecito" soltanto in caso di gravi problemi per il feto o la madre"...Come mai per i cattolici la vita è così sacra, fino a 15 minuti dopo che sei nato almeno, quando allora sarai già libero per sempre di vivere nella miseria e nella disperazione, allora non gliene frega più un cazzo a nessuno. Peccato, sembra che qui nessuno abbia letto Dickens, o "La Modesta proposta" di Jonathan Swift, quanto mai attuale. E lo sarà purtroppo sempre e sempre di più. Senza bisogno di andare in Congo. Napoli è sempre una formidabile fornitrice di esempi del sottosviluppo, in tal senso. I due ragazzi baby-rapinatori con una sfilza di precedenti per i loro 17 e 18 anni, e che avevano rubato l'I-phone all'appartatosi con la ragazza conducente di quella Smart con la quale poi avendoli intercettati li ha inseguiti speronati e uccisi, i due dicevo avevano già due figli. Il diciottenne uno di tre, l'altro era in attesa. Che splendido futuro avranno questi due nati/nascituri, vero? Di madri tredicenni o quindicenni. A Napoli, oggi come quarant'anni fa quando i ragazzini tredicenni di famiglie numerose ricevevano magari il premio da parte del vescovo/Vittorio Gassman, qualche genere alimentare per Natale, e poi tornavano nel monolocale dei bassi, dove vivevano con altri 8 fratelli. A lavorare  alla macchina da cucire assieme alla madre malata e intabarrata nel letto per il freddo. Mantendendo tutti i fratelli più piccoli. Per poi aprire la finestra e buttarsi giù dalla finestra per la disperazione. "Sinite parvulos". Appunto, "Lasciate che vengano a me". Una volta nati, per i "valori" e la morale della Chiesa morire va benissimo si è privilegiati quanto più si è giovani, si ritorna presto da Dio. Quello che ho citato sopra era un bellissimo, straordinario episodio di "Signori e signore, buonanotte"(1976) film a episodi diretto collettivamente da Age, Leo Benvenuti, Luigi Comencini, Piero De Bernardi, Nanni Loy, Ruggero Maccari, Luigi Magni, Mario Monicelli, Ugo Pirro, Furio Scarpelli e Ettore Scola, una satira violentissima del Belpaese dell'epoca, esempio di un cinema puntuale, coraggioso e provocatorio anche nei confronti dell'onnipotente clero e Chiesa in tutti i gangli della vita pubblica italiana, da rimpiangere.
Dovete perdonarmi sapete, ma io sui "valori" cattolici, anti abortismo in primis, ci cago apertamente sopra. Con civiltà.

Torsolo..Vanni ci sarai a Comacchio?
Ritieniti invitato.
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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #11 il: Settembre 07, 2013, 18:23:24 pm »
Torsolo..Vanni ci sarai a Comacchio?
Ritieniti invitato.
ALe

Eh magari ti/vi ringrazio comunque. Sono in latitanza. Spererei di essere in una bara, placido e finalmente solo preoccupato di occupare "uno spazio", per allora. Ma non ci credo più mica tanto.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
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Offline Vicus

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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #12 il: Settembre 07, 2013, 21:05:15 pm »
per me non c'entra niente il femminismo con l'aborto.

Chi è vissuto l'epoca di Ceausecu antiabortista feroce che ha creato un sacco di bambini di strada, mendicanti e orfani che vivono nella fogne non puo essere antiabortista per partito preso.
Che poi nella vita individuale lo sappiamo che è un male si, ma la legge non lo puo vietare e il medico non puo obbligarti di farlo in maniera clandestina.
Se si accetta l'aborto, la soppressione di una vita innocente che non può difendersi, si spiana la strada ad ulteriori orrori. Già in alcuni paesi si parla di aborto postanatale :ohmy: e si pratica la soppressione di bambini handicappati, in quanto "meno adatti alla vita". Vi ricorda qualcosa?
Il diritto di una società esprime sempre alcuni principi anche impliciti, ad es. con la presenza o l’assenza di certe leggi.
Se questi principi vengono accantonati per es. autorizzando l’aborto, che implica una mancanza di rispetto per la vita, l’ordinamento tende a seguire coerentemente questa strada senza conoscere limiti: per questo posizioni del tipo “io sono favorevole all’aborto, ma solo fino alla tale settimana di gravidanza e mai dopo la nascita” non sono né sostenibili né realistiche.
« Ultima modifica: Settembre 07, 2013, 21:20:36 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline controcorrente

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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #13 il: Settembre 07, 2013, 21:16:46 pm »
Se si accetta l'aborto, la soppressione di una vita innocente che non può difendersi, si spiana la strada ad ulteriori orrori. Già in alcuni paesi si parla di aborto postanatale :ohmy: e si pratica la soppressione di bambini handicappati, in quanto "meno adatti alla vita". Vi ricorda qualcosa?

Quoto al 101%  :clapping:

Tanti ora sorrideranno, ma vorrei riportare un messaggio della Madonna a Medjugorje, se non sbaglio alla veggente Vicka:
"L'aborto è un grande peccato. I bambini abortiti sono come piccoli angeli in cielo. Non hanno nessuna colpa, responsabili sono i genitori, che ne risponderanno personalmente davanti a Dio".

Offline Vicus

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Re:Noi antisessisti e l'aborto.
« Risposta #14 il: Settembre 07, 2013, 21:39:42 pm »
Controcorrente leggo spesso i tuoi post e andiamo d'accordo su molte cose, ma onde non ingenerare confusione nel lettore più frettoloso voglio chiarire che quanto ho detto prescinde da considerazioni di carattere religioso.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.