La solitudine è sia subita che scelta. E' scelta perché siamo per natura selettivi.
Io invece non vedo tutte queste lamentele della propria solitudine. Tieni conto che essendo antifemministi, una criticità verso i comportamenti femminili più diffusi è anche fisiologica. E poi uno che ha un po' il sangue amaro ci starebbe pure; ma la QM dovrà aiutarlo a non essere dipendente dalle donne, non a esserlo.
Per non essere dipendente da una cosa devi dominarla, o almeno credere di essere in grado di farlo.
Uno che è non in grado di agire efficacemente con le donne, si sentirà sempre frustrato e dipendente da esse. Non puoi insegnarli l'indipendenza da esse, perché lui la interpreterà sempre come la volpe fa con l'uva.
Per fottersene delle donne bisogna prima fotterle ( o essere in grado di farlo ).
Non è il mondo occidentale che conosco io. Tu sembra che mi parli di uomini sposati, ben sistemati economicamente, che sono ormai assuefatti dal corpo della propria moglie e forse dalle donne in generale. A me invece pare che chi lavora non ha tempo per gli hobby perché il lavoro gli succhia tutte le energie.
Se parli di single che alle donne non ci pensa nemmeno, bé io non ci vedo neanche se me lo dicono giurando sulla Bibbia. Il valore di un uomo, oggi, è misurabile con il suo livello di appetibilità sessuale e conseguente curriculum sessuale. Anche in caso di bassissima libido, la costrizione sociale al doversi "sistemare" o "mostrarsi sessualmente attivi" è fortissima.
Lo testimonia il grado di stupore che ancora esiste di fronte ad un rifiuto maschile ad una proposta sessuale femminile. Oppure lo stupore che ancora suscito quando dico che alla mia età non sono né sposato né fidanzato.
Di conseguenza, in un ambiente sessocratico di stampo ginarchico, un tentativo di ribellione comporterebbe una frustrazione continua del bisogno di appartenenza, che vuoi o non vuoi, fa parte del nostro modo di essere.
L'ambiente culturale dell'Occidente è questo, e sono d'accordo.
Però l'Occidente è pure una cultura estremamente individualista, per cui una persona con un po' di carattere può pure fregarsene di queste cose e andare dritto per la sua strada.
Forse la mia situazione è particolare, ma io qui in Italia frequento ambienti fatti di coppie miste italo-thailandesi, e sono ambienti culturalmente certamente più aperti che l'ambiente medio italiano. E sto bene.
Della cultura mainstream, veicolata dai media, me ne fotto altamente.
E vivo in Italia. Non da un'altra parte.
Ma la mia non è una soluzione "politica", tu dirai.
Ed è vero. Su questo punto concordo.
La cultura mainstream italiana e occidentale è sessocratica. E va cambiata.
Tutto vero.
Ma è vero anche che è una cultura iper-individualista. Ed è questo un punto debole del sistema che si può sfruttare a proprio vantaggio.
Ciascuno di noi può vivere secondo i propri personali standard senza subire troppe pressioni in senso contrario.
E facciamolo, dico io.