Autore Topic: Femministe convertite all'Islam  (Letto 22816 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Femministe convertite all'Islam
« il: Febbraio 06, 2010, 07:51:51 am »
CONVERTITE: "NADIA, EX FEMMINISTA, EX COMUNISTA"
Nadia ha 40 anni. È un’insegnante d’italiano, ex femminista, ex comunista. Ha incontrato l’islam attraverso Yassin, un giovane algerino immigrato in Italia cinque anni fa. Lui le ha parlato della sua terra, della sua religione, le ha prospettato un universo ordinato, piuttosto semplice, organizzato per scale di valori e ruoli ben determinati, dove la figura femminile e maschile ha una connotazione, uno spazio e dei compiti ben precisi. Un’identità, insomma, riconoscibile sia all’interno della famiglia, sia nella società (islamica, s’intende).
Nessun dubbio, dunque, nessuna confusione, niente più crisi esistenziali. Neanche quando lei, abituata per decenni a rivendicare i propri diritti di donna libera, se li è visti negare o restringere all’ambito delle mura domestiche e delle poche attività religiose. Foulard beige e un lungo soprabito celeste la proteggono dagli sguardi maschili, che potrebbero ferirla nella sua dignità più profonda. «In questo modo - afferma con severa dolcezza - la donna è tutelata e non rischia di essere ridotta ad oggetto sessuale». L’esperienza di Nadia non è singola: altre donne, anche molto giovani, sono attratte dall’islam. Confusione nei ruoli tra maschile e femminile, identità sessuali traballanti, vuoto ideologico e spirituale, profonde insicurezze personali e caratteriali, trovano per loro una risposta e una risoluzione.

«Io, italiana convertita, difendo velo e poligamia» 
Paolo Bracalini

 
 
da Milano



 



«Il velo islamico ha una funzione di protezione per la donna giusta, è uno “schermo” che la separa da chi compie il male e anche da chi non dà importanza alla conoscenza di Dio». Patrizia Khadija Dal Monte, veneta convertita all'Islam, il velo lo porta da 17 anni. «Sono stata la prima italiana. All'inizio mi guardavano con curiosità. Oggi invece c'è molta diffidenza per le donne velate». Da giovane fervente cristiana, alle battaglie femministe per la minigonna negli anni '70,  oggi, dirigente del dipartimento Pari opportunità dell'Ucoii, difende la poligamia e il velo come «espressione di libertà» per le fedeli del Profeta.



Il contrario esatto di quello che dice l'onorevole Santanchè.



«Non mi stupisce, sono sicura che la Santanchè non ha mai letto una riga del Corano. Parla di cose che non sa e sul velo dice solo stupidaggini».



Sa che per questo le hanno dato una scorta?



«Sì, ma è quello che cercava. Mi sembra una decisione strana, non rischia assoulutamente nulla.  Non ho mai sentito di una persona che rischia perché è contraria al velo».



Lei si copre con l'hijab. Perché?



«Perché fa parte dell'Islam. Le musulmane lo vivono come un precetto religioso, non come un'imposizione del maschio. La religione islamica si applica allo spirito come anche al corpo, non c'è separazione. L'uomo non deve indossare la seta e l'oro, la donna deve indossare il velo. È un obbligo morale.



Quindi le musulmane che non lo portano sono infedeli?



«No, è una scelta libera, ma il velo permette di difendere l'identità di musulmana e ad essere religiose. È uno strumento che avvicina alla pienezza della fede».



Però in Italia c'è una legge che vieta di coprire il volto. Come la mettiamo?



«Non riguarda il velo che copre solo il capelli. Sono d'accordo che il burqa o il nikab (che coprono il volto, ndr) non si adattino alle musulmane che vivono in società occidentali. Non verrebbero capite, e anzi darebbero un'immagine negativa dell'Islam.



Ma è prescritto o no nel Corano?  «C'è scritto, basta saperlo interpretare. Una sura dice: “Dì alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste; di lasciar scendere il loro velo fin sul petto e non mostrare dei loro ornamenti ad altri che ai loro mariti, ai loro padri”».



C'è parità nel Corano tra donna e uomo?



«Il maschilismo non è nel Corano, anche se ce ne sono delle tracce nella cultura musulmana. Ci sono tanti versetti che affermano l'uguaglianza tra uomo e donna. Diversi invece sono i precetti rispetto alla famiglia».



 Cioè in famiglia il marito conta più della moglie?



«È giusto che l'uomo abbia il ruolo di capofamiglia, non in senso autoritario, ma come assunzione di responsabilità. Gli uomini devono sentirsi vezzeggiati dalla moglie, sennò si sviliscono».



È d'accordo anche con la poligamia?



«Meglio di un marito che ha l'amante. Non è vero come dice il cristianesimo che in una persona troviamo tutto, il matrimonio monogamico non è l'unica via. Però ci vuole un accordo. L'uomo deve impegnarsi a mantenere tutte le mogli e i loro figli».



Ma lei si sente più libera di una donna occidentale?
«Per me la libertà non è fare quello che mi pare, vestirmi come mi pare. Fare il bene è la libertà, la religione dà la libertà. La libertà è vivere nella verità di Dio, non seguire le mode superficiali. Io, velata, sono più libera di una velina».



Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #1 il: Febbraio 06, 2010, 08:09:38 am »
Prima strepitano contro l'uomo occidentale perchè ''le sfrutta e le tiene in sottomissione'' poi accettano la ''poligamia'' e che ''sia l'uomo a dover prendere decisioni'',''altrimenti si svilisce''.
Guarda un pò,sarà per quello che loro ''sviliscono'' l'uomo occidentale,perchè non le comanda abbastanza?

Detto questo,io mi domando se non sia d'uopo cercare un movente inconscio al comportamento femminista,un conflitto inconscio di natura nevrotica.
Si sa,la psicanalisi non è scienza,e le teorie psicanalitiche sono teorie psicanalitiche,MA QUI C'E' QUALCOSA CHE NON QUADRA...
Mi dispiace,ma proprio non posso ignorare questa incoerenza,è troppo macroscopica.

A scanso di equivoci,io preciso CHE LA MAGGIOR PARTE DELLE DONNE SIANO NORMALI E NON DESIDERINO LA SOTTOMISSIONE,PERO' PER COLPA DI POCHE ISTERICHE RISCHIANO DI PERDERE TUTTA LA LORO LIBERTA'.

Il fatto è che nè io,nè gli altri uomini occidentali desideriamo una donna sottomessa,PERCHE' IO NON RIESCO A STARE CON UNA RAGAZZA VIOLANDONE LA DIGNITA'.

Non è che alla fine si scoprirà che i veri ''femministi'' siamo noi?

Saluti e mi raccomando... ''girlpower''

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Offline Jason

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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #2 il: Febbraio 06, 2010, 09:45:53 am »
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Prima strepitano contro l'uomo occidentale perchè ''le sfrutta e le tiene in sottomissione'' poi accettano la ''poligamia'' e che ''sia l'uomo a dover prendere decisioni'',''altrimenti si svilisce''.
Guarda un pò,sarà per quello che loro ''sviliscono'' l'uomo occidentale,perchè non le comanda abbastanza?

Possibile. Persino degli amici comunisti (cioè  i paladini della parità e uguaglianza)mi dicono che le donne non vogliono uno schiavetto al loro fianco , insomma un uomo effemminato non lo vogliono. E' ora di ageduarsi sul serio. Prima gli uomini occidentali capiranno questo, prima si risolveranno le relazioni fra i sessi. Lo dicevano svariati articoli : l'occidente è a rischio di invasione anche grazie a questo. C'è anche da dire che dopo questa intervista ci aspetteremo sfuriate delle "femministe" di destra

Citazione
A scanso di equivoci,io preciso CHE LA MAGGIOR PARTE DELLE DONNE SIANO NORMALI E NON DESIDERINO LA SOTTOMISSIONE,PERO' PER COLPA DI POCHE ISTERICHE RISCHIANO DI PERDERE TUTTA LA LORO LIBERTA'.

Sottomissione no, però qualcuno che tenga in mano la coppia si. E ovviamente preferiscono che sia l'uomo a tenere in pugno la coppia.

Citazione
Il fatto è che nè io,nè gli altri uomini occidentali desideriamo una donna sottomessa,

Neanche io

Citazione
Non è che alla fine si scoprirà che i veri ''femministi'' siamo noi?

E' proprio così. I peggiori nemici degli uomini sono gli uomini

«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Jason

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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #3 il: Febbraio 06, 2010, 18:11:43 pm »
...
« Ultima modifica: Marzo 18, 2011, 00:20:06 am da Jason »
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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #4 il: Febbraio 06, 2010, 18:23:33 pm »

E' proprio così. I peggiori nemici degli uomini sono gli uomini



@Jason: Salar lo diceva in un altro senso, cioè intendeva dire che alla luce di quel che dice la musulmana convertita, noi uomini che invece siamo x una vera parità (se vuoi la posizione di U3000) andrà a finire che siamo i veri femministi, in quanto se la musulmana facesse scuola le dd potrebbero optare x la sottomissione!

il discorso è complesso:
1 il ragionamento di Nadia mi pare che abbia una propria profondità, ed è un peccato svilirlo o banalizzarlo. Vedi cosa dice della libertà o della necessità di coccolare l'uomo o la responsabilità, etc. Si può discutere, ma è bello proprio perchè è discutibile. Se lo confronti con le farneticazioni delle femminaziste paucineuroniche c'è un abisso: come fai con chi mente spudoratamente, usa dati falsi, offende e denigra per metodo, etc?

2 la parità a cui noi aspiriamo, preclude una gerarchia? beh, io credo che sia una delle opzioni possibili a partire dalla parità! Se pensi che, ad esempio, S.Agata (vergine martire del 250) è morta xkè si è rifiutata di sposare o comunque andare a letto con il prefetto della città, cosa ne deduci?
io ne deduco che:
A con il cristianesimo alle dd è stato riconosciuto uno spazio di libertà prima impensabile. Fai caso solo a questo: certo Agata non poteva essere la prima bella donna di cui un qualche potente si era invaghito, eppure delle due l'una: o tutte le dd prima del cristianesimo si concedevano al + forte, oppure non è comprensibile come pochi anni dopo il martirio di Agata, persino i non cristiani della città siano andati in processione dietro il velo della santa che veniva portato di fronte ad una eruzione dell'Etna per fermare la lava! cioè: il martirio di Agata fece una impressione enorme anche sui pagani, quindi doveva necessariamente essere un fatto nuovo
B lo spazio di libertà riconosciuto alle dd dal cristianesimo xò non ha mai portato ad una negazione dei ruoli e delle gerarchie, tanto che il femminismo nella misura in cui nega i ruoli e la sottomissione femminile, nega anche il cristianesimo!

« Ultima modifica: Marzo 18, 2011, 00:20:30 am da Jason »
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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #5 il: Febbraio 06, 2010, 18:29:00 pm »
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« Ultima modifica: Marzo 18, 2011, 00:21:00 am da Jason »
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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #6 il: Febbraio 06, 2010, 18:36:16 pm »
nonostante i noti legami tra mondo arabo e nazisti/fascisti, come sai la sinistra sposò con matrimonio indissolubile la causa dell'OLP e dei palestinesi. Poco importava loro che i militanti dell'OLP fossero stati addestrati dai nazisti, che la cultura di Arafat fosse impregnata di terminologia e obiettivo nazisti, poco importa loro che i maggiori sostenitori della causa palestinese siano nello stesso tempo negatori della shoa (Iran), nessuno è mai stato in grado, a quel che ne so, di mettere in crisi il legame sinistra estrema/palestinesi...

curiosamente, i palestinesi raccolgono molte simpatie anche nel movimento pacifista internazionale, quello che fece di tutto perchè l'occidente non intervenisse dopo l'invasione della Polonia da parte di Hitler... lo stesso che applicò in Americhe le teorie eugenetiche naziste ... strano il mondo ...
« Ultima modifica: Marzo 18, 2011, 00:22:37 am da Jason »
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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #7 il: Febbraio 06, 2010, 18:55:33 pm »
 Questa Islamofobia non paga. E' un boomerang che ci attira addosso l'accusa di fascismo e intolleranza.  

Il Femminismo va combattuto e affrontato su un terreno progressista, non certo neocons.

Non è vero che le femministe amano l'islam. E' una menzogna frutto delle elucubrazioni di quell'articolo "l'utopia femminista ha generato l' eurabia". E' vero forse che le femministe occidentali detestano l'uomo occidentale(ma solo gli uomini beta), ma non c'entra nulla la religione islamica. Non è vero forse che gli uomini occidentali(e io tra questi) preferiscono le donne orientali e sudamericane??

Qualcuno qui dice che le donne prima condanno la sottomissione e poi vogliono essere "sottomesse" dal marito islamico di turno. Questo è un modo errato di ragionare, in quanto considera il genere femminile(e quello maschile) come se fosse una solo persona e dimenticandosi quindi che vi sono miliardi di individui, l'uno diverso dall'altro. Ci sono donne che sono contarie alla sottomissione e altre invece che sono favorevoli. Tutto qui. Perchè quindi volete omologare i gusti femminili come se fossero appartenenti ad una sola persona??

A parte che questa donna in questa intervista non è affatto sottomessa. E come lei milioni e milioni di donne musulmane.

"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"

Offline Giulia

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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #8 il: Febbraio 06, 2010, 19:26:26 pm »
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«Io, italiana convertita, difendo velo e poligamia»
Paolo Bracalini
e io ti butterò le pietre se sgarri  :lol:

Offline icarus.10

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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #9 il: Febbraio 06, 2010, 20:00:19 pm »
Un'altra cosa.

Una  femminista convertita all' islam non è più una femminista, ma una islamica!! Così come un adepto ad una setta di satana che si converte al Cristianesimo, non è più un seguace di satana, ma un cristiano!
Punto!!!!

Io non ho mai visto nessuna donna occidentale elogiare l'islam. E' vero invece che la maggior parte delle donne e degli uomini sono attratti per un partner "esotico", ma la religione non vuol dir nulla!!

Se a me piace una una thailandese o una indonesiana, non è perchè io sia attratto per l'Indusimo o l'Islam,ma solo perchè mi piace nell'aspetto e nelle maniere, così come se una donna è attratta per un magrebino, non è perchè vuole essere sottomessa dall' islam(e infatti prima o poi lei poi divorzia..come sempre accade..anche con gli "occidentali cristiani").

Punto!!!

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Offline Giulia

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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #10 il: Febbraio 06, 2010, 20:06:29 pm »
1 il ragionamento di Nadia mi pare che abbia una propria profondità, ed è un peccato svilirlo o banalizzarlo. Vedi cosa dice della libertà o della necessità di coccolare l'uomo o la responsabilità, etc. Si può discutere, ma è bello proprio perchè è discutibile. Se lo confronti con le farneticazioni delle femminaziste paucineuroniche c'è un abisso: come fai con chi mente spudoratamente, usa dati falsi, offende e denigra per metodo, etc?
secondo me invece di profondo non dice proprio nulla. è di una pochezza infinita, dice i soliti gnegnegne di chi italiana, si vuole convertire ad una fede religiosa -  e poi insidiarsi tramite essa nella politica e negli aspetti legali incompatibili con la nostra cultura, sfruttando  -la nostra libertà  - la stessa che permette di far convivere la velina e la musulmana velata nello stesso spazio. possibilità impensabili in un paese islamico. e lo fa criticando sia il paese dove  vive e si nutre e la cultura che tollera il suo voltagabbana spirituale..la signora annoiata dal benessere e dalla libertà - di cui ci sguazza ipocritamente, è una viziata povera di spirito,  la considero un'altra svampita che invece di fare la velina, o la vegetariana o l'animalista, segue la moda filoislamica...
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Gli uomini devono sentirsi vezzeggiati dalla moglie, sennò si sviliscono».
questa è da incorniciare...se dicessi una cosa del genere agli uomini della mia famiglia mi manderebbero a quel paese...

Offline Ethans

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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #11 il: Febbraio 06, 2010, 20:41:54 pm »
secondo me invece di profondo non dice proprio nulla. è di una pochezza infinita, dice i soliti gnegnegne di chi italiana, si vuole convertire ad una fede religiosa -  e poi insidiarsi tramite essa nella politica e negli aspetti legali incompatibili con la nostra cultura, sfruttando  -la nostra libertà  - la stessa che permette di far convivere la velina e la musulmana velata nello stesso spazio. possibilità impensabili in un paese islamico. e lo fa criticando sia il paese dove  vive e si nutre e la cultura che tollera il suo voltagabbana spirituale..la signora annoiata dal benessere e dalla libertà - di cui ci sguazza ipocritamente, è una viziata povera di spirito,  la considero un'altra svampita che invece di fare la velina, o la vegetariana o l'animalista, segue la moda filoislamica...questa è da incorniciare...se dicessi una cosa del genere agli uomini della mia famiglia mi manderebbero a quel paese...

Grande Giulia, hai colto l'essenza di 'sta demente. Notare poi la coerenza: prima fervente cristiana, poi femminista, poi dirigente del dipartimento Pari opportunità a difendere l'islam e quindi anche musulmana. Proprio un bell'esempio di narcisismo tutto al femminile. Prendere un'ideologia o un credo religioso e appiccicarselo addosso per darsi un tono, per dare aria alla propria vanità.

Poveretta.

Offline Giulia

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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #12 il: Febbraio 06, 2010, 21:14:16 pm »
Prima strepitano contro l'uomo occidentale perchè ''le sfrutta e le tiene in sottomissione'' poi accettano la ''poligamia'' e che ''sia l'uomo a dover prendere decisioni'',''altrimenti si svilisce''.
Guarda un pò,sarà per quello che loro ''sviliscono'' l'uomo occidentale,perchè non le comanda abbastanza?

Detto questo,io mi domando se non sia d'uopo cercare un movente inconscio al comportamento femminista,un conflitto inconscio di natura nevrotica.
Si sa,la psicanalisi non è scienza,e le teorie psicanalitiche sono teorie psicanalitiche,MA QUI C'E' QUALCOSA CHE NON QUADRA...
Mi dispiace,ma proprio non posso ignorare questa incoerenza,è troppo macroscopica.

A scanso di equivoci,io preciso CHE LA MAGGIOR PARTE DELLE DONNE SIANO NORMALI E NON DESIDERINO LA SOTTOMISSIONE,PERO' PER COLPA DI POCHE ISTERICHE RISCHIANO DI PERDERE TUTTA LA LORO LIBERTA'.

Il fatto è che nè io,nè gli altri uomini occidentali desideriamo una donna sottomessa,PERCHE' IO NON RIESCO A STARE CON UNA RAGAZZA VIOLANDONE LA DIGNITA'.

Non è che alla fine si scoprirà che i veri ''femministi'' siamo noi?

Saluti e mi raccomando... ''girlpower''


per me ha colto nel segno ethans:  è puro narcisismo.
le donne islamizzate - qui in occidente - dormono su due guanciali -  non rischieranno di essere frustrate o lapidate in piazza, non rischieranno di doversi sposare a 9 anni, non rischieranno di essere circoncise, non rischieranno di essere malmenate dal marito, fratello, padre, non rischiano nulla, ma hanno per diritto l'uomo che le mantenga il tutto stabilito da dio in persona.
son ben protette dal femminismo che le tutela e le considera già vecchie sorelle da quel bello! paradossalmente islamiche e femministe è un matrimonio perfetto, da un lato la libertà di fare le sottomesse senza nessun rischio...(e di cambiare idea se non piace più), dall'altro donne non musulmane femminst-emancipate che le proteggono in tutto e le forniranno  ginecologhe, dottoresse, infermiere, etc etc visto che non possono far  vedere nemmeno il gomito ad un uomo che non è della famiglia...e sembrava strana sta "alleanza"...
« Ultima modifica: Febbraio 06, 2010, 21:22:57 pm da Giulia »

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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #13 il: Febbraio 07, 2010, 12:07:53 pm »
Il narcisismo è qualcosa di molto brutto nella nostra società.
Tutta questa gente che fa l'animalista,il vegetariano o che fanno i terzomondisti non lo fanno per pietà.
Lo fanno per SENTIRSI MIGLIORI,e disprezzare gli altri.

Se avessero pietà,si ricorderebbero che esistono centinaia di migliaia di padri separati senza casa che muiono di freddo ed andrebbero ad aiutarli.
Se avessero pietà si ricorderebbero che esistono quasi 80000 bambini sequestrati alle loro famiglie che languono negli orfanotrofi,e aspettano solo di trovare una famigia che li accolga,ma sono bloccati da una burocrazia che incassa centinaia di milioni di euro l'anno.

Se avessero pietà,si ricorderebbero che esistiamo noi,e che il nostro prossimo è appunto colui che ci è vicino.
Ma sono senza pietà,e noi siamo disprezzati appunto perchè non siamo vegetariani,terzomondisti,femministi ecc...

Non è che sia sbagliato essere animalisti,ma un animalista coerente,a maggior ragione si preoccupa degli esseri umani,e soprattutto di quelli che gli stanno vicino,indipendentemente dal sesso.

E' questa la follia della nostra società,lo zapaterismo che vuole dare diritti anche ai ''primati superiori''(gorilla scimpanzè,gibboni),e poi ignora i lamenti del giudice serrano,sulle centinaia di migliaia di uomini privati dei loro diritti,schedati come stupratori grazie a una telefonata delatoria,come nella peggiore unione sovietica.

Come i nazisti,trattano meglio i cani degli esseri umani.
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Offline icarus.10

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Re: Femministe convertite all'Islam
« Risposta #14 il: Febbraio 07, 2010, 13:46:40 pm »
Sì, Salar, quoto il tuo ultimo post , però ancora non ho capito che tubero c'entri  la terribile situazione dei padri separati occidentali con l' islam!! Per altro nei paesi a maggioranza islamica non vi è il problema dei padri separati. E non vi è nemmeno l'animalismo o il vegetarismo da te chiamati in causa! Quindi non capisco...

Anzi  forse capisco...Molti identificano la lotta per la QM con la lotta all' Islam e contro la sinistra! Anzi dico più: la QM è un puro strumento per portare avanti la propria lotta ideologica contro l'Islam! Ma così non si va da nessuna parte, anzi ci attiriamo addosso la fama di fascisti e leghisti.

Qui si sta oltraggiando e stigmatizzando questa donna solo perchè si è "permessa" di convertirsi all' islam e di detestare il mondo delle veline!! Cosa c'è di male?? Me lo spiegate???!!!!

Banalizzare su questa religione praticata da oltre un miliardo di persone, identificandola e  riducendola a pratiche assolutamente minoritarie all'interno di essa(infibulazione, mariti che picchiano le mogli, e anche il burqa, ecc) e comunque non di prescrizione coranica(ad es. l'infibulazione non è prevista dal corano ma è una pratica tribale praticata da talune popolazioni, la lapidazione è di prescrizione biblica non coranica, ma praticata da una minoranza di popolazioni islamiche) significa offendere  per lo meno un miliardo di persone che pratica in modo sano questa religione, e denota una profonda e squallida malafede e ignoranza. Oltre che aizzare allo scontro di civiltà.

Ma il Lavaggio di Cervello contro l'islam attuato dai media e dai politici sta sortendo questi effetti. Con la gioia del Potere e delle Lobby connesse ad esso.

Per altro la propaganda antiislamica va di pari passo con quella femminista antimaschile: perchè oltre ad usare gli stessi metodi(mistificazione della realtà, vittimismo, dati e statitistiche fasulle, criminalizzazione e disumanizzazione del nemico, ecc) proviene anche dalla stessa Fonte: Potere e Media.

Si respinge la propaganda antimaschile femminista, ma poi si accetta senza fiatare quella antiislamica.
Bella coerenza
Complimenti.
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