Autore Topic: NON E' UN FEMMINICIDIO! PAROLA DI FIGLIA  (Letto 796 volte)

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NON E' UN FEMMINICIDIO! PAROLA DI FIGLIA
« il: Settembre 17, 2013, 16:38:36 pm »
Perchè pubblico questo articolo, quando è lui a uccidere lei? Perchè la figlia stessa scagiona e difende il padre, dicendo che non si tratta di femminicidio, poichè, parole della figlia: "Mio padre è una vittima, è stato provocato, era disperato, questo non è un femminicidio"....

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http://www.ilmessaggero.it/MARCHE/omicidio_civitanova_moglie_morta_ex_marito_accoltellata/notizie/327044.shtml

Uccide a coltellate l'ex moglie in strada

La minacciava da tempo: «Tanto ti ammazzo»

CIVITANOVA - Una donna di 66 anni, Maria Pia Bigoni, è stata uccisa a coltellate per strada, a Civitanova, dall'ex marito, un pescatore 76enne dal quale viveva separata.

L'uomo, Graziano Palestini, è stato bloccato poco dopo dai carabinieri e dopo l'interrogatorio è stato portato nel carcere di Ancona. L'aggressione è avvenuta poco dopo le tre del mattino in via Mameli, dietro la piazza centrale di Civitanova. La donna è stata aggredita con un coltellaccio da cucina e trafitta più volte, con rabbia, al volto, alla gola, all'addome. L'uomo, un ex pescatore noto in città, è stato subito bloccato e portato in caserma.
 
Maria Pia Bigoni, titolare di una rivendita di pesce, si è alzata del cuore della notte per andare alla prima asta al mercato ittico, percorsi appena venti metri in bicicletta la donna è stata aggredita dall'ex marito che l'avrebbe attesa nascosto dietro a un'auto. Quando l'ha vista arrivare l'avrebbe colpita con un bastone, lo stesso che usa da tempo per camminare dopo che è stato coltipo da ictus, caduta dalla bici la donna è stata accoltellata con violenza.
 
Maria Pia per strada ha gridato: «Aiuto, aiuto mi ammazza». I vicini hanno sentito le grida disperate ma non hanno potuto fare nulla. La donna è stata soccorsa da un'ambulanza del 118 ma è morta poco dopo in ospedale. Sul posto è accorso anche il fratello che ha tirato un paio di pugni all'ex cognato, medicato in ospedale prima di essere portato in carcere.
 
Sul luogo dell'aggressione questa mattina è arrivata la figlia della coppia che avrebbe preso le difese del padre dicendo che è Graziano Palestini non è un assassino, ma una persona con problemi di salute che stava affrontando un difficile rapporto di coppia con la ex, fatto di rancori e ripicche, aggravato da liti per motivi economici. «Mio padre è una vittima, è stato provocato, era disperato, questo non è un femminicidio» ha detto più volte la figlia Catia, sconvolta dalla tragedia.
 
Un'amica di Maria Pia, collega nel mercato ittico, invece, sostiene il contrario, dice che era Bigoni a subire da tempo le angherie dell'ex marito, sfociate questa notte in tragedia. E tutti al porto di Civitanova questa mattina parlano di tragedia annunciata e riferiscono che l'anziano pescatore da tempo minacciava la moglie e andava dicendo: «Tanto prima o poi l'ammazzo».
 
Al centro delle frequenti liti tra gli ex congiugi c'era la situzione patrimoniale dopo la separazione: i Bigoni possiedono un peschereccio e una redditizia attività ittica nella quale lavorava anche Palestini fino alla pensione. «Se non mi dai 220 mila euro ti ammazzo» aveva detto l'anziano all'ex moglie qualche tempo fa, mentre l'8 gennaio scorso l'aveva aggredita con un bastone nel mercato ittico e in un'altra occasione aveva tentato di strangolarla. Le minacce e le aggressioni erano cominciate nel dicembre del 2012, a ridosso della sentenza parziale di separazione. Cosi Palestini, tre mesi fa, era stato raggiunto da un provvedimento del magistrato che gli vietava di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla ex moglie. Ma nei soli mesi di luglio e agosto scorsi aveva infranto tre volte la misura: i carabinieri avevano segnalato la circostanza al Pm. In Procura ci sono sette fascioli che riguardano la guerra tra ex coniugi.
 
Le ingadini sono condotte dai carabinieri, guidati dal capitano Domenico Candelli, e coordinate dal procuratore capo Giovanni Giorgio. L'uomo, bloccato subito dopo l'omicidio, teneva ancora in mano l'arma del delitto, un coltello seghettato da cucina con la lama lunga venti centimetri, era in stato confusionale e non ricordava neanche il suo nome.
 
Omicidio volontario aggravato dalla premeditazione è l'accusa contestata a Graziano Palestini, interrogato dal pm Cristina Polenzani nella caserma dei carabinieri di Civitanova. L'uomo, assistito dal suo avvocato Luca Pascucci, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L'udienza di convalida dell'arresto dell'uxoricida si terrà giovedì prossimo.
 
Nelle prossime ore verrà affidata l'autopsia sul cadavere della vittima, che dovrà stabilire quali e quanti colpi mortali l'anziano ha inferto all'ex compagna con un grosso coltello da cucina acquistato pochi giorni fa.

Martedì 17 Settembre 2013 - 07:52