Autore Topic: La senatrice Valeria Fedeli sull'Unità : Femminicidio ora servono le risorse .  (Letto 1385 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Stendardo

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3501
Fonte : http://www.partitodemocratico.it/doc/260342/femminicidio-ora-servono-risorse.htm

Femminicidio, ora servono risorse

Articolo del 21.09.2013

Valeria Fedeli – Partito Democratico – Vice Presidente del Senato

Di lei dice :
“Sono nata a Treviglio (Bg) il 29 luglio 1949. Sono cresciuta in provincia, in un territorio operoso e attivo. Finite le scuole mi sono trasferita a Milano per iscrivermi dove ho conseguito il diploma di laurea in Scienze Sociali, presso UNSAS. In quegli anni ho incontrato il movimento studentesco, il femminismo e poi la Cgil. La passione politica, la voglia di battersi per le donne e per il cambiamento democratico erano già parte di me.”

LA RATIFICA DELLA CONVENZIONE DI ISTANBUL, RICONOSCENDO LA VIOLENZA DI GENERE COME VIOLAZIONE dei diritti umani e ponendo agli Stati il vincolo concreto del raggiungimento dell’uguaglianza tra i sessi de jure e de facto, ha rappresentato un primo passo fondamentale per il contrasto alla violenza contro le donne. Ora occorre implementare il corpus normativo per prevenirne i fattori di rischio, agendo a livello strutturale e, quindi, a lungo termine. È per questo che il decreto sul femminicidio deve segnare solo l’inizio dell’implementazione e della piena attuazione delle obbligazioni assunte con la ratifica di Istanbul.
Il raggiungimento dell’obiettivo ultimo di Istanbul, ossia lo sradicamento di ogni forma di discriminazione e violenza nei confronti delle donne in quanto donne, comporta necessariamente un approccio integrato rispetto agli innumerevoli ostacoli che si frappongono al raggiungimento dell’uguaglianza sostanziale delle donne, con l’adozione di misure in materia penale, ma anche amministrativa, economica, sociale.
Dalla questione del cognome paterno – «retaggio di una concezione patriarcale», secondo le parole dello stesso Presidente della Corte costituzionale – alle misure sul piano dell’educazione scolastica e della formazione, dal ruolo di informazione e media al finanziamento dei centri antiviolenza e di una rete di sostegno e tutela per le donne: tutta l’azione istituzionale e della società civile deve caratterizzarsi come gender mainstreaming. Se attuare Istanbul significa quindi agire sul piano politico, culturale, sociale, economico – in linea con i principi già sanciti nei più diversi consessi internazionali – si capisce co- me ciò abbia condizionato l’azione del governo nell’adozione del decreto femminicidio e debba condizionare quella del Parlamento nella conversione in legge.
Se la violenza contro le donne, come la Convenzione certifica, è un fenomeno strutturale, non si può rispondere con misure emergenziali né affrontare la questione in termini di ordine pubblico e «la messa in sicurezza delle donne»: parola impropria anche perché questo approccio finirebbe per rinforzare quegli stereotipi di genere, radicati quanto dannosi, che vittimizzano la donna quale soggetto vulnerabile.
Le donne non sono da tutelare e proteggere in quando deboli, ma in quanto discriminate. Istanbul definisce chiaramente la donna come «soggetto vulnerabilizzato» dalla violenza e richiama gli Stati non ad un obbligo di difesa delle donne «deboli», ma ad un dovere di rimozione degli ostacoli all’effettiva e sostanziale uguaglianza nelle differenze.
In questa prospettiva, laddove il 40 per cento delle donne uccise nel 2012 ha subito precedenti violenze da chi poi l’ha uccisa, si è imposta l’«urgente necessità» di fermare la violenza di genere prima che essa giunga all’irreparabile e così si è fatto straordinariamente ricorso ai poteri normativi dell’esecutivo. Ciò non toglie, però, che il decreto sul femmincidio, costituendo una prima implementazione di Istanbul, possa rap- presentare un’occasione utile ad avanzare ancora lungo il percorso contro la violenza di genere, comunque indissolubilmente connesso agli stereotipi, alle rappresentazioni culturali, alle abitudini gerarchiche che si innestano ancora nei rapporti di coppia, alle necessità di educazione e formazione, alla difficoltà di finanziarie servizi e assistenza.
Nell’ambito della discussione parlamentare in sede di conversione del decreto, allora, si deve provare a rispondere, almeno in parte, alle richieste avanzate dalla società civile, per introdurre meccanismi di analisi, monitoraggio e produzione di politiche pubbliche secondo un approccio integrato; e per conseguire effettivamente il raggiungimento degli obiettivi di azione del Piano ordinario nazionale antiviolenza, stanziando adeguate risorse finanziarie, e con una programmazione almeno triennale.
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline controcorrente

  • Affezionato
  • **
  • Post: 1377
  • Sesso: Maschio
Valeria Fedeli vada in.... miniera.
Vada ad estrarre quantità esorbitanti di carbone, come fece un certo Stakanov (un fenomenale minatore UOMO) svariati anni fa.
Vedrà che la sera tornerà a casa talmente sfinita, che il suo "cervello" piccolo piccolo non produrrà mai più simili VAGINATE. E la sua FINALMENTE, sarà un'esistenza utile a tutta l'umanità, anzichè del tutto INUTILE come adesso!!!!

Offline yamamax

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 1054
  • Sesso: Maschio
Re:La senatrice Valeria Fedeli sull'Unità : Femminicidio .
« Risposta #2 il: Settembre 22, 2013, 19:04:12 pm »

Nell’ambito della discussione parlamentare in sede di conversione del decreto, allora, si deve provare a rispondere, almeno in parte, alle richieste avanzate dalla società civile, per introdurre meccanismi di analisi, monitoraggio e produzione di politiche pubbliche secondo un approccio integrato; e per conseguire effettivamente il raggiungimento degli obiettivi di azione del Piano ordinario nazionale antiviolenza, stanziando adeguate risorse finanziarie, e con una programmazione almeno triennale.


Risorse finanziarie per almeno tre anni. Così riparte la giostra di un nuovo baraccone/giostra statale dove assumere una mandria di fancazziste in cambio di voti per le prox. elezioni, meccanismo troppo collaudato ed efficace .... non avranno mai il coraggio di interromperlo. ;)
Se vuoi una "dritta" dove trovare le risorse triennali cara inutili senatrice, di un altrettanto inutile partito, potresti diminuirti lo stipendio te e tutti i parlamentari a mille euro al mese e restituire il furto dei 100 milioni di euro di rimborsi elettorali. Dovrebbero bastare ad occhio e croce.
No così non ti piace ?! Alla vai a fare in culo.

Offline vnd

  • WikiQM
  • Storico
  • ***
  • Post: 6009
  • Sesso: Maschio
In Piemonte stanno chiudendo importanti centri senologici.

Queste imbecilli non pensano che per trovare fondi per mantenere le nullafacenti scaldapoltrone misandriche dei centri antiviolenza (privati) stanno chiudendo i più efficienti centri medici per la cura dei tumori alla mammella.
Ripeto perché è una cosa molto grave: si cercano fondi per mantenere delle inutili parassite che fronteggiano un'incidenza di 100 casi all'anno che il più delle volte non sono neanche femminicidi ma casi nei quali l'uomo si fa giustizia da solo (ahimè, sbagliando) contro falsabusiste o approfittatrici o comunque cretine che sfidano la sorte frequentando bastardi patentati contro una stima di 47.000 casi di tumore alla mammella.
[Si stima che nel nostro Paese ogni anno siano diagnosticati oltre 47.000 casi. - http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&sqi=2&ved=0CC8QFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.registri-tumori.it%2Fcms%2Ffiles%2Fimpatto.pdf&ei=vyY_Us-SC4m34wTchYHYCg&usg=AFQjCNH8CgGJMLE1bJHuICt9ddig5q28Uw&bvm=bv.52434380,d.bGE - Pag. 16].

Capite? Che cosa significa?

Le nostre compagne,  mogli, madri e figlie rischiano di crepare di tumore alla mammella perchè queste puttane vogliono il posto statale!


Ripeto ancora una volta:
Femminicidio: 100 casi! Barando sui numeri e giocando con le parole!
Tumore al seno: 47.000 casi.


E non parliamo del resto della sanità.
Della cura di altre malattie, del tumore alla prostata, delle malattie cardiovascolari, degli altri tipi di cancro, della ricerca....

Queste troie hanno sulla coscienza troppe vite umane per non essere considerate delle sporche assassine!


Vnd [nick collettivo].

Offline Suicide Is Painless

  • Veterano
  • ***
  • Post: 2061
  • Sesso: Maschio
  • Le donne non voglion mai passare per puttane,prima
La Fedeli tra l'altro per a chi potrà interessare proviene da una famiglia di miliardari MILIARDARI nel vero senso della parola, con farmacie depositi farmaceutici e industria chimica proprio nella zona industriale della mia citta'. Ma aspettate, il meglio viene adesso, il fondatore di tali fortune suo nonno, fece i soldi denunciando nel '43 lui che ne era il ragioniere, una famiglia ebrea notissima della stessa città, ed originale dinastia farmaceutico- chimica del quale egli ne spoglio' la fortuna e le proprieta'. Morirono tutti nei campi di concentramento, moglie marito, compresi i figli di non ancora dieci anni. Si erano nascosti per anni in un luogo segreto- proprio come Anna Frank e famiglia- della bella e tutt'ora esistente palazzina di loro proprieta' in B.go (c'è affissa una targa a imperituro ricordo dei tragici fatti) il suddetto nonno della Fedeli era rimasto il loro unico contatto e fornitore di viveri, con l' esterno. Nonche' infine traditore come il peggiore dei Giuda Iscariota. Ma non per soli trenta denari, bensi' per l'inizio di una enorme fortuna dinastica, molto potente nella mia realta' provinciale,ed e' dagli anni settanta (il "patriarca" suddetto e' morto mi pare nel 1978) che le associazioni ebraiche di caccia ai criminali nazisti e anche italiani della WWII, hanno ingaggiato una richiesta di restituzionedei beni sottratti e delle ingenti fortune sottratte con uno dei piu' turpi dei crimini di quel periodo, oltre che per l'ufficializzazione dell'ignominia al nome Fedeli. Una vicenda avvilente nei suoi tempi, tipicamente italiani, della giustizia.
Proprio una bella ed edificante storia, non trovate...?
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.