La piovra della politica "nazista" anti-uomo muove i suoi tentacoli in innumerevoli direzioni. Una di queste è il doppio standard sulle mutilazioni genitali: quelle femminili sono un orrore; quelle maschili sono benvenute.
Per fare questo l'establishment mondialista, stavolta rappresentato dall'OMS, anni fa ha lanciato la palese menzogna che la circoncisione maschile previene l'infezione da HIV. Qualsiasi persona dotata di buon senso capiva che era una menzogna, perché la circoncisione rende i rapporti sessuali meno lubrificati causando un maggior numero di microlesioni che veicolano più facilmente l'infezione.
Hanno anche proposto la circoncisione di massa negli Stati Uniti, mentre dall'altra parte non passa giorno in cui le boldrini di turno non denunciano lo scempio fisico e morale delle circoncisioni femminili.
Ora ci sono i primi risultati del crimine contro l'umanità operato in Kenya, dove un apposito programma di studio sulla pelle di giovani uomini in età riproduttiva, che li ha costretti a una circoncisione forzata, fornisce risultati contrari: le infezioni, come era prevedibile, continuano ad aumentare.
http://www.avoiceformen.com/updates/circumcision-in-africa-not-preventing-spread-of-hiv/Uso la parola *costretti* con cognizione, perché l'adesione al programma è volontaria, ma *costretti* dalla
false flag del minor rischio; del tutto simile alle varie false flag umanitariste e tollerantiste che lo
establishment utilizza in vari campi per *costringere* i popoli su posizioni predeterminate e funzionali all'Agenda.