Autore Topic: "Non torno a casa stasera"(The Rain People)(Usa 1969) di Francis Ford Coppola. -  (Letto 1128 volte)

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"Non torno a casa stasera"
The Rain People
1969 drammatico (colore)
Di Francis Ford Coppola
Con James Caan, Shirley Knight, Robert Duvall, Marya Zimmer, Tom Aldredge, Laurie Crews

Conoscete questo film? Rivisto nuovamente dopo oltre vent'anni e una maturazione completamente diversa, lo ho potuto vedere con ben altra sensibilità e amaro coinvolgimento personale, anche e non solo alla luce della QM. "The Rain People" è un Road movie della grande stagione di questo aureo -in tutti i sensi- filone della New Hollywood anni '70. Qualcuno lo definì/sce "Un film di viaggio transcontinentale (inteso come coste degli Stati Uniti) sulla crisi di coppia e della famiglia nella società americana, con situazioni a volte un po' forzate ed improbabili. Molto essenziale, si regge sull'efficace prova degli attori, che tratteggiano personaggi ritardati ma sensbili (un ottimo James Caan)e deboli, incerti ed egoisti (la donna protagonista quindi la Knight e Duvall). Originali i flashbacks con gli incontri di rugby che risvegliano l'animo di Caan.
Ebert paragonò il film a Easy rider, un viaggio verso una frontiera che non c'è più. Ma può ed è vero anche ricordare di più Raymond Carver e, quindi, gli Shortcuts di Altman. Nathalie (Shirley Knight) e "Killer"(James Caan) sono due inadatti, alla vita in generale e alla vita che la società o il caso hanno preparato per loro. La loro fuga attraverso l'America rurale, che negli anni 60 non era più il paradigma dell'American way of life ma - vero o no - un territorio inesplorato e ostile, non è certo un viaggio iniziatico ma un doloroso confronto con la solitudine e la disumanità. Comunque un Indie cinema di talento.
Nell'ambito del quale Coppola fornisce un ritratto dell'America in pieno stile cinema indipendente fine anni 60. Utilizzando la formula del road movie che vede come protagonisti una donna 8la Knight)  che fugge dalla famiglia e un ex giocatore di football ritardato mentale (Caan) a causa di un incidente di gioco; è proprio quest'ultimo l'unico personaggio positivo del film, mentre attorno a lui tutti pensano solo a loro stessi. Tutt'altro che dispezzabile, la pellicola ha però un ritmo lento che potrà allontanare gli spettatori più abituati al cinema moderno. Buona la prova degli attori, James Caan su tutti.
Era anche un Coppola ancora (almeno dal punto di vista produttivo) minimalista in un film straordinariamente intriso dello spirito del tempo. Il road movie (Kerouac, Easy rider, Badlands) è stato la maniera americana di raccontar l'altra faccia del sogno, quella delle tante rain people che, come Natalie (ancora brava la Knight), si interrogano sul perché e come interpretar un ruolo stabilito nella vita. Gli incontri (in particolare coi diversamente "tarati" Caan e Duvall) la porteranno non a maturare ma ad esser più disillusa e a tornare sconfitta pur se, chissà, più forte, a casa.
Un piccolo cenno alla trama:
Questa chiave di interpretazione la trovo giusta: la novella sposa Natalie una mattina si alza molto presto, lascia un biglietto sul tavolo per il marito e se ne va. Road movie sull'irresponsabilità e la crisi d'identità femminile, che riflette sul concetto di famiglia (la prima telefonata della protagonista al marito è significativa). Senza via di uscita (e un po' troppo pessimista) l'America triste e cupa che ne viene fuori. Lo script è un po' carente e qualche scelta non convince, ma la stoffa c'è."
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.