Scusa ma da ATEO mi sento in dovere di risponderti. Quanto dici è verissimo. Immagino che non valga per tutti gli Atei, ma sicuramente per me e per molti altri è proprio così come dici te.
Viviamo solo per noi stessi, per goderci la vita: punto e basta. La vita per noi non ha nessun altro scopo. Non ho motivo di vergognarmi ad ammettere come la penso.
Trovo del tutto inappropriati i toni sprezzanti che usi.... io non lo faccio con i credenti, perché se lo facessi allora per lo stesso motivo potrei dire:
quale sarebbe la missione di vita di un credente? Spaccarsi la schiena dalla mattina alla sera, facendo sacrifici e rinunce per tutta la vita per una famiglia, per sfornar marmocchi come fanno i polli da riproduzione e poi morire avendo goduto poco o niente in questa esistenza, illudendosi di una vita oltre la morte? Sentire questo come un dovere, perché si è lasciato ingannare da un dio inventato da uomini al pari di tutti i testi "sacri" e dogmi che gli girano intorno?
Ma non erano i cristiani ad usare la frase "non giudicate per non essere giudicati", messa in bocca al loro mitologico Gesù?
In qualità di Ateo io non ho la presunzione di giudicare (ovviamente se chiamato in causa, rispondo), gradirei la stessa cortesia da parte dei credenti, cristiani e non.
io non sono sprezzante, sono solo realista.
la missione di un credente si limita solo a "essere un bravo cristiano" e questo vale in tutte le altre fedi anche.
spaccarsi la schiena, faticare, soffrire, questa e' solo la legge naturale, e' sempre stato cosi' da milioni di anni a questa parte.
chi la vede come anatema e' una persona che va contro la legge naturale e si nutre di ideologie innaturali e auto distruttive come appunto l'ateismo, gnosticismo, razionalismo radicale, comunismo, e la lista e' lunghissima e tutti frutti dello stesso albero del male.
l'albero del male e' il volersi ergere a Dio di se' stesso, da li' derivano per effetto domino tutti i problemi nefasti di cui ben sappiamo e che sono visibili a tutti oggigiorno.
sottolineo, questo prescinde in toto dalla fede verso l'aldila' o nella reincarnazione.
quello che oggi viene spacciato per ateismo e' solo il sedicente diritto di "bere, mangiare, e fare un cazzo" che finira' con l'estinzione della specie e la distruzione di tutti i valori e della civilta' che per millenni hanno garantito l'esistenza dell'uomo su questo pianeta.
e' un suicidio ideologico su vasta scala cioe', beninteso che all'ateo individualista proprio in quanto individualista degli altri non fottera' un gran cazzo e anzi godra' del male altrui.
c'e' ben poco da giudicare quindi, semplicemente si analizza la situazione senza girarci troppo intorno, non c'e' presunzione, c'e' solo presa di coscienza, e non tiro in ballo gesu' visto che quello che dico lo diceva gia' buddha, zaratustra, i pagani, gli animisti, e mille altri prima di loro, e c'e' un motivo ovvio se tutti arrivavano alle stesse conclusioni in diverse parti del mondo : tesi, antitesi, sintesi !