Autore Topic: Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!  (Letto 15325 volte)

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Offline yamamax

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #15 il: Ottobre 12, 2013, 15:13:06 pm »
cioe', se manco puoi avere solide basi per te da solo come cazzo fai a "pianificare la vita" di moglie e figli ? oggi non si puo' pianificare un cazzo questa e' la realta', nemmeno per chi fa lavori antichi come il panettiere di quartiere, chiudono pure quelli per la concorrenza sleale dei supermercati, come pure bar e ristoranti che eran li' dall'800, e' una strage e lo stato non muove un dito anzi aumenta l'iva e le tasse.

Sull' aumento continuo di tasse io ho una mia teoria, magari strampalata, ma secondo me in questa situazione tutti, o comunque molti, hanno un concorso di colpa.
Lo stato non fa niente vero, ma dove li trova i soldi per pagare 4 milioni di dipendenti e relativi annessi se non da una tassazione forsennata ?
Ancora oggi l' italiota medio sogna il posto statale e sarebbe disposto a dare una fetta di culo per poterci mettere le mani....e perché ? Pur sapendo che questa è l' origine di tutti i casini e debiti del paese ... perché ancora insiste ?
Perché l' italiota fondamentalmente non ha voglia di fare niente e gode nel metterla in culo al prossimo e non è un luogo comune ma la verità di tutti i giorni.
Lavorare ed assumersi delle responsabilità e pagare i propri errori è dura, è sacrificio .... allora cerca di imbucarti nell' ente inutile.
Studiare sodo è fatica e sacrificio ... allora cerca la raccomandazione per l' esame.
Fare la fila è da coglioni e non posso perdere tempo .... allora chiama l' amico per passare da dietro.
Pagare le tasse è da fessi .... allora si cerca un commercialista intrallazato con l' ufficio dell' entrate e versi la metà.
Ci credo che quando va all' estero sbatte il muso. Dove si attacca ?
Gli italiani stanno pagando ora le stronzate fatte in passato quando si votava l' amico del partito che ti prometteva un lavoretto da parassita, un abuso e poi un condono pensando che questa giostra durasse all' infinito. Non si è mai fatta una scelta che mirasse a vedere più di un palmo dal naso. Ancora le persone che lavorano si mettono in fila negli uffici della CGIL per poter escogitare un sistema per ottenere privilegi, finte invalidità, cause basate sul niente per strappare qualche euro e metterla in c.lo a qualcuno.
Tanto per rimanere in tema si può  sperare di mantenere in piedi un concetto di famiglia se incontri queste teste ?

Offline André Linoge

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un coollega. Altro che Zanardo!
« Risposta #16 il: Ottobre 12, 2013, 16:13:52 pm »
per forza.
sono ATEI !

che scopo di vita ha un ateo se non il piacere personale, i lussi, la lussuria, i soldi, le vacanze, l'ostentazione, etc ?
quale sarebbe la loro missione di vita ?

l'ultimo dei loro pensieri e' far famiglia e figli, e' inevitabile, in quest'ottica i figli sono un peso, un freno ai loro obiettivi goderecci e individualisti.
Scusa ma da ATEO mi sento in dovere di risponderti. Quanto dici è verissimo. Immagino che non valga per tutti gli Atei, ma sicuramente per me e per molti altri è proprio così come dici te.
Viviamo solo per noi stessi, per goderci la vita: punto e basta. La vita per noi non ha nessun altro scopo. Non ho motivo di vergognarmi ad ammettere come la penso.
Trovo del tutto inappropriati i toni sprezzanti che usi.... io non lo faccio con i credenti, perché se lo facessi allora per lo stesso motivo potrei dire:
quale sarebbe la missione di vita di un credente? Spaccarsi la schiena dalla mattina alla sera, facendo sacrifici e rinunce per tutta la vita per una famiglia, per sfornar marmocchi come fanno i polli da riproduzione e poi morire avendo goduto poco o niente in questa esistenza, illudendosi di una vita oltre la morte? Sentire questo come un dovere, perché si è lasciato ingannare da un dio inventato da uomini al pari di tutti i testi "sacri" e dogmi che gli girano intorno?

Ma non erano i cristiani ad usare la frase "non giudicate per non essere giudicati", messa in bocca al loro mitologico Gesù?

In qualità di Ateo io non ho la presunzione di giudicare (ovviamente se chiamato in causa, rispondo), gradirei la stessa cortesia da parte dei credenti, cristiani e non.


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Offline Vicus

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #17 il: Ottobre 12, 2013, 18:27:00 pm »
Cosa credere o non credere è senz’altro questione di libera coscienza, ma obiettivamente non credo che possa sussistere a lungo una società atea e virtuosa. Storicamente lo abbiamo già constatato con l’ellenismo che per certi versi è stato la fotocopia dell’epoca odierna.
Sono d’accordo con Vnd che quel poco che resta di valori positivi nella nostra società sia di derivazione cristiana, non perché li abbiano necessariamente inventati i cristiani ma perché il cristianesimo li ha mantenuti in vigore.
Trovo illusorio, se si vuole che una società umana e civile continui a sussistere, non fare riferimento a valori trascendenti. Se l’uomo è la misura di tutto, allora conta solo l’affermazione di passioni e ambizioni e in ultima analisi la legge del più forte, perché non c’è un fine superiore cui tendere.
Oltretutto riferire la virtù esclusivamente all’uomo presuppone l’assioma che quest’ultimo non possa che compiere il bene, in pratica il mito del buon selvaggio di Rousseau che l’evidenza dei fatti contraddice.
Citazione
Ma non erano i cristiani ad usare la frase "non giudicate per non essere giudicati"
Non giudicare le persone è cosa diversa dal relativismo. Si può discutere serenamente su convinzioni personali senza giudicare.
Citazione
quale sarebbe la missione di vita di un credente? Spaccarsi la schiena dalla mattina alla sera, facendo sacrifici e rinunce per tutta la vita per una famiglia, per sfornar marmocchi come fanno i polli da riproduzione
È un’opinione che capisco perfettamente, dovuta anche a un certo modo di presentare la fede come solo dovere.
Ma posso dirti che è soprattutto un piacere: le gioie della famiglia (e qualche famiglia che funziona c’è) valgono i sacrifici, posto che non bisogna sposarsi per forza e che la fede rende meno pesanti le difficoltà ed anche più interessante l’ordinaria vita quotidiana.
La procreazione umana non può equipararsi a quella degli animali, è proprio questa visione zoologica attualmente in vigore un po’ dappertutto a produrre pianificazioni e leggi davvero anti-umane.
E, per chi fosse interessato, trascrivo un bellissimo passo (per quanto un po’ elitario, ma l’idea di fondo è buona) di Zolla:

Chi si separi dalla massa per contemplare queste verità, per immaginare dietro a ogni cosa il suo opposto, ottiene vari strani compensi. Uno, addirittura vertiginoso, è la rivelazione che nulla si può raggiungere se non attraverso il suo contrario: la libertà solo sotto il giogo delle norme, la felicità in grazia della disciplina. Gli esseri separati per eccellenza, i monaci, si flagellano, digiunano, vegliano, sapendo che per tali vie si perviene a una garantita letizia. Gli acrobati tendono dolorosamente le membra per renderle flessuose e indolori. I saggi si ritirano nella solitudine e nel silenzio per imparare le leggi della società.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Mercimonio

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #18 il: Ottobre 12, 2013, 19:07:06 pm »
Tanto per rimanere in tema si può  sperare di mantenere in piedi un concetto di famiglia se incontri queste teste ?

dipendera' da loro, da che punti fermi avranno nella loro vita, ora che la religione e' stata ridotta a fenomeno folkloristico di punti fermi non e' rimasto piu' un cazzo quindi penso finira' male per tutti loro !

il concetto stesso di famiglia poi e' incompatibile col capitalismo attuale quindi la vedo doppiamente male.

unica eccezione, i paesi musulmani, dove il capitalismo e' frenato proprio dall'islam a difesa in primis della famiglia tradizionale e della societa' tradizionale.

alla fine, se guardiamo gli esempi concreti in giro per il mondo, tutto sta ad avere la volonta' politica di fare scelte ferme e definitive.
l'occidente non ha potuto scegliere nulla, e' stato violentato da guerre sia ideologiche che militari negli ultimi secoli e alla fine gli e' stato imposto l'ateismo di stato come unica opzione, il capitalismo come unica opzione, le conseguenze odierne non sono altro che il risultato delle politiche messe in atto gia' secoli fa col preciso scopo di distruggere la civilta' cristiana ed europea.




Offline Mercimonio

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #19 il: Ottobre 12, 2013, 19:15:46 pm »
Scusa ma da ATEO mi sento in dovere di risponderti. Quanto dici è verissimo. Immagino che non valga per tutti gli Atei, ma sicuramente per me e per molti altri è proprio così come dici te.
Viviamo solo per noi stessi, per goderci la vita: punto e basta. La vita per noi non ha nessun altro scopo. Non ho motivo di vergognarmi ad ammettere come la penso.
Trovo del tutto inappropriati i toni sprezzanti che usi.... io non lo faccio con i credenti, perché se lo facessi allora per lo stesso motivo potrei dire:
quale sarebbe la missione di vita di un credente? Spaccarsi la schiena dalla mattina alla sera, facendo sacrifici e rinunce per tutta la vita per una famiglia, per sfornar marmocchi come fanno i polli da riproduzione e poi morire avendo goduto poco o niente in questa esistenza, illudendosi di una vita oltre la morte? Sentire questo come un dovere, perché si è lasciato ingannare da un dio inventato da uomini al pari di tutti i testi "sacri" e dogmi che gli girano intorno?

Ma non erano i cristiani ad usare la frase "non giudicate per non essere giudicati", messa in bocca al loro mitologico Gesù?

In qualità di Ateo io non ho la presunzione di giudicare (ovviamente se chiamato in causa, rispondo), gradirei la stessa cortesia da parte dei credenti, cristiani e non.

io non sono sprezzante, sono solo realista.
la missione di un credente si limita solo a "essere un bravo cristiano" e questo vale in tutte le altre fedi anche.

spaccarsi la schiena, faticare, soffrire, questa e' solo la legge naturale, e' sempre stato cosi' da milioni di anni a questa parte.
chi la vede come anatema e' una persona che va contro la legge naturale e si nutre di ideologie innaturali e auto distruttive come appunto l'ateismo, gnosticismo, razionalismo radicale, comunismo, e la lista e' lunghissima e tutti frutti dello stesso albero del male.

l'albero del male e' il volersi ergere a Dio di se' stesso, da li' derivano per effetto domino tutti i problemi nefasti di cui ben sappiamo e che sono visibili a tutti oggigiorno.

sottolineo, questo prescinde in toto dalla fede verso l'aldila' o nella reincarnazione.

quello che oggi viene spacciato per ateismo e' solo il sedicente diritto di "bere, mangiare, e fare un cazzo" che finira' con l'estinzione della specie e la distruzione di tutti i valori e della civilta' che per millenni hanno garantito l'esistenza dell'uomo su questo pianeta.

e' un suicidio ideologico su vasta scala cioe', beninteso che all'ateo individualista proprio in quanto individualista degli altri non fottera' un gran cazzo e anzi godra' del male altrui.

c'e' ben poco da giudicare quindi, semplicemente si analizza la situazione senza girarci troppo intorno, non c'e' presunzione, c'e' solo presa di coscienza, e non tiro in ballo gesu' visto che quello che dico lo diceva gia' buddha, zaratustra, i pagani, gli animisti, e mille altri prima di loro, e c'e' un motivo ovvio se tutti arrivavano alle stesse conclusioni in diverse parti del mondo : tesi, antitesi, sintesi !






Offline vnd

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #20 il: Ottobre 12, 2013, 20:31:20 pm »
Scusa ma da ATEO mi sento in dovere di risponderti. Quanto dici è verissimo. Immagino che non valga per tutti gli Atei, ma sicuramente per me e per molti altri è proprio così come dici te.
Viviamo solo per noi stessi, per goderci la vita: punto e basta. La vita per noi non ha nessun altro scopo. Non ho motivo di vergognarmi ad ammettere come la penso.
Trovo del tutto inappropriati i toni sprezzanti che usi.... io non lo faccio con i credenti, perché se lo facessi allora per lo stesso motivo potrei dire:
quale sarebbe la missione di vita di un credente? Spaccarsi la schiena dalla mattina alla sera, facendo sacrifici e rinunce per tutta la vita per una famiglia, per sfornar marmocchi come fanno i polli da riproduzione e poi morire avendo goduto poco o niente in questa esistenza, illudendosi di una vita oltre la morte? Sentire questo come un dovere, perché si è lasciato ingannare da un dio inventato da uomini al pari di tutti i testi "sacri" e dogmi che gli girano intorno?

Ma non erano i cristiani ad usare la frase "non giudicate per non essere giudicati", messa in bocca al loro mitologico Gesù?

In qualità di Ateo io non ho la presunzione di giudicare (ovviamente se chiamato in causa, rispondo), gradirei la stessa cortesia da parte dei credenti, cristiani e non.




Beh... considera che quello di avere dei  figli è un bisogno istintivo dell'uomo.
E il lavorare per i figli è un gesto d'amore che comporta sensazioni auto premianti.

C'è un'età per tutto, e si può scegliere di vivere una vita alla carpe diem... senza mai costruire niente e che chi sceglie di impegarsi nel lavoro, farsi una famiglie (almeno dei figli) e una casa...
E' una scommessa.
Si può vincere e si può perdere.
Ma sono valori che un uomo può scegliere di conquistarsi pur senza il bisogno di un dio.
Sono tradizioni. Quindi basta la fiducia in chi ci ha preceduto.
A loro è andata bene.....

Beh... noi abbiamo leggi sessiste/femministe che rendono la riuscita di una famiglia sempre meno probabile...
Ma non tutte le donne sembrano stronze femministe.
Vnd [nick collettivo].

Offline Mercimonio

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #21 il: Ottobre 12, 2013, 20:41:55 pm »
beh se parliamo di "costruire qualcosa" che duri nel tempo, l'unica cosa allora sono i figli !

dai tuoi figli nasceranno nipoti e pronipoti, potenzialmente addirittura una discendenza che vada avanti nei secoli.

nessun altra cosa che un uomo comune puo' "costruire" durera' piu' di 50-100 anni  ... una casa ? un prodotto ? una azienda ?
di tutte queste cose nel prossimo secolo restera' nulla, come dei secoli scorsi resta ben poco a sua volta, monumenti, castelli, ville, ponti, strade, tutte cose per ricchi ma non accessibili all'uomo comune.

poi chiaramente uno puo' lasciare il segno inventando qualcosa, scrivendo un libro, una canzone, un dipinto, insomma in ambito culturale e artistico e intellettuale, ma per il resto l'uomo qualunque non e' che abbia possibilita' di fare granche', persino la sua tomba al cimitero dopo xxx anni la spostano in un loculo per far spazio ai nuovi morti, e dopo xxx anni so che scavano una bella fossa e ci mettono dentro tutti i vecchi loculi alla rinfusa, anzi presumo nei cimiteri poveri facciano un bel falo' e via perche' tanto nessun discendente e' vivo o paga il dazio.

conclusione, solo i figli restano per sempre, e a volte manco quelli.


Offline Vicus

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #22 il: Ottobre 13, 2013, 01:05:51 am »
Citazione
dipendera' da loro, da che punti fermi avranno nella loro vita, ora che la religione e' stata ridotta a fenomeno folkloristico di punti fermi non e' rimasto piu' un cazzo
Lo disse proprio Giovanni Paolo II (con parole diverse) che i raduni di massa creano solo cristiani da happening senza radici profonde.
Se si banalizza la fede a dopolavoro o psicodramma, cioè a un fatto mondano, è comprensibile che la gente dica che non serve saltare agitando le mani per dare senso alla vita, e al limite ci si diverte di più ad un concerto rock che alla sua scialba imitazione.
In questo il discorso di André non fa una piega. Meno male che si possono scegliere altri contesti dove non si ritiene di rendere interessante la fede subordinandola alla insipidezza mediatica.

Anche sui ‘marmocchi da allevamento’ penso che André colga un punto essenziale, la contraddizione tra una civiltà senza progetti e orizzonti e avere dei figli. Penso non si possa risolvere con un semplice imperativo morale (faccio-figli-perché-lo-dice-il-catechismo), senza avere il coraggio di proporre una visione alternativa alla banalità consumista, che in vari ambiti cristiani quasi si incoraggia ad accettare ciecamente in nome di un vago e malinteso progresso.
Coppie che procreino in modo inconsapevole, per conformismo, non suscitano alcuna voglia di imitarle.
Mettere al mondo dei figli ha veramente senso –ed è realmente appagante- se si cerca di vivere da uomini compiuti e si vuole trasmettere alle generazioni future un messaggio di civiltà.
Credo che avere figli e vederli diventare degli uomini, in un mondo di zombie col telefonino, sia una soddisfazione da non sottovalutare.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline André Linoge

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #23 il: Ottobre 13, 2013, 15:55:56 pm »
Cosa credere o non credere è senz’altro questione di libera coscienza, ma obiettivamente non credo che possa sussistere a lungo una società atea e virtuosa. Storicamente lo abbiamo già constatato con l’ellenismo che per certi versi è stato la fotocopia dell’epoca odierna.
Le società nascono, si sviluppano, dominano, declinano e muoiono. E' la storia della razza umana, tanto vale farsene una ragione. Inutile cercare di evitare l'inevitabile.
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Offline André Linoge

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #24 il: Ottobre 13, 2013, 16:12:30 pm »
io non sono sprezzante, sono solo realista.
la missione di un credente si limita solo a "essere un bravo cristiano" e questo vale in tutte le altre fedi anche.

spaccarsi la schiena, faticare, soffrire, questa e' solo la legge naturale, e' sempre stato cosi' da milioni di anni a questa parte.
chi la vede come anatema e' una persona che va contro la legge naturale e si nutre di ideologie innaturali e auto distruttive come appunto l'ateismo, gnosticismo, razionalismo radicale, comunismo, e la lista e' lunghissima e tutti frutti dello stesso albero del male.
La legge della natura serve solo per essere infranta, non ha più alcuna utilità per l'umanità. Non saremmo esseri umani altrimenti, ma ancora scimmie che si arrampicano sugli alberi.
Per chi vuole continuare a gettare via la sua esistenza faticando, soffrendo e spaccandosi la schiena, perché questo vuole la legge naturale, faccia pure. Cavoli suoi.
Nel frattempo noi atei continueremo a godercela la vita, alla faccia della natura, delle sue leggi e di chi le segue.

Citazione
l'albero del male e' il volersi ergere a Dio di se' stesso, da li' derivano per effetto domino tutti i problemi nefasti di cui ben sappiamo e che sono visibili a tutti oggigiorno.
Essendo Ateo se mi dici che il male è volersi ergere a Dio di se stesso, sono felicissimo di essere un frutto di questo albero del male, come tu lo definisci.

Citazione
quello che oggi viene spacciato per ateismo e' solo il sedicente diritto di "bere, mangiare, e fare un cazzo" che finira' con l'estinzione della specie e la distruzione di tutti i valori e della civilta' che per millenni hanno garantito l'esistenza dell'uomo su questo pianeta.
L'estinzione della specie? Semmai solo della nostra cultura occidentale a vantaggio delle popolazioni primitive e ignoranti che seguono ancora le religioni come se fossero oro colato (ma anche loro matureranno un giorno... l'evoluzione culturale insegna).
Diversamente trovo difficile che l'ateismo porti all'estinzione del genere umano visto che nel mondo abbiamo superato la soglia di 7 milardi di persone, soglia mai raggiunta prima nella storia dell'umanità. E se l'ateismo può servire per darci una bella sfoltita, ben venga.
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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #25 il: Ottobre 13, 2013, 16:43:53 pm »
Le società nascono, si sviluppano, dominano, declinano e muoiono. E' la storia della razza umana, tanto vale farsene una ragione. Inutile cercare di evitare l'inevitabile.

ma ne sono tutti ben consci di questo anche !

pero' la nostra vita dura quel che dura e a nessuno fotte granche' di quel che succedera' tra 30 o 50 anni ... quando poi i nodi vengono al pettine e' troppo tardi essendo causati da problemi sistemici che andavano raddrizzati 50 anni prima.

comunque per il futuro io dico che i casini veri, quelli di dimensioni bibliche, li avranno in oriente, non certo in europa !
in europa ci si arrangera' come sempre, la nostra epoca verra' liquidata come "tempi bui".




Offline Mercimonio

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #26 il: Ottobre 13, 2013, 16:49:12 pm »
Lo disse proprio Giovanni Paolo II (con parole diverse) che i raduni di massa creano solo cristiani da happening senza radici profonde.
Se si banalizza la fede a dopolavoro o psicodramma, cioè a un fatto mondano, è comprensibile che la gente dica che non serve saltare agitando le mani per dare senso alla vita, e al limite ci si diverte di più ad un concerto rock che alla sua scialba imitazione.
In questo il discorso di André non fa una piega. Meno male che si possono scegliere altri contesti dove non si ritiene di rendere interessante la fede subordinandola alla insipidezza mediatica.

Anche sui ‘marmocchi da allevamento’ penso che André colga un punto essenziale, la contraddizione tra una civiltà senza progetti e orizzonti e avere dei figli. Penso non si possa risolvere con un semplice imperativo morale (faccio-figli-perché-lo-dice-il-catechismo), senza avere il coraggio di proporre una visione alternativa alla banalità consumista, che in vari ambiti cristiani quasi si incoraggia ad accettare ciecamente in nome di un vago e malinteso progresso.
Coppie che procreino in modo inconsapevole, per conformismo, non suscitano alcuna voglia di imitarle.
Mettere al mondo dei figli ha veramente senso –ed è realmente appagante- se si cerca di vivere da uomini compiuti e si vuole trasmettere alle generazioni future un messaggio di civiltà.
Credo che avere figli e vederli diventare degli uomini, in un mondo di zombie col telefonino, sia una soddisfazione da non sottovalutare.

infatti il papa nero Bergoglio sara' l'apoteosi del folklore cattolico come gia' visto con le carnevalate recenti in sud america.

sui figli : in natura far figli e' lo scopo di vita basilarmente, e' inutile girarci troppo intorno.

poi uno si chiedera' ma che cazzo serve a far figli che faranno altri figli e altri ancora.
beh chiedilo alla natura, non e' necessario ci sia un senso in tutte le cose, semplicemente non ci e' dato conoscerlo per ora.

io sarei soddisfattissimo se un giorno potessi annunciare di avere 6 o 8 figli, alla faccia di tutte ste zitelle acide e sole che si fanno i figli in provetta, tie' !

si vedra', ma penso solo nel terzo mondo avrei possibilita' di farlo, in europa ormai e' un lusso averne anche solo 2.





Offline giacca

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #27 il: Ottobre 13, 2013, 17:10:56 pm »
Essere ateo non significa sempre non avere dei valori o fare una vita all'insegna del consumismo.
Uno può realizzarsi anche senza avere dei figli, e meno male che in Europa se ne fanno di meno che nel resto del mondo. Le risorse e gli spazi sono limitati. Me ne accorgo quando vedo le strade congestionate o quando vado in metropolitana, o quando vedo il consumo di suolo inarrestabile.

Offline Mercimonio

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #28 il: Ottobre 13, 2013, 17:41:33 pm »
Essere ateo non significa sempre non avere dei valori o fare una vita all'insegna del consumismo.
Uno può realizzarsi anche senza avere dei figli, e meno male che in Europa se ne fanno di meno che nel resto del mondo. Le risorse e gli spazi sono limitati. Me ne accorgo quando vedo le strade congestionate o quando vado in metropolitana, o quando vedo il consumo di suolo inarrestabile.

beh parla per te, io alla faccia tua faro' del mio meglio per riprodurmi il piu' possibile, ce la godremo noi e i nostri discendenti quando gli atei si saranno auto estinti da soli.

su risorse, treni, strade, etc ... sono causati da scelte politiche ben precise, non ha nulla a che fare con la sovrappopolazione, l'italia puo' tranquillamente tenere 100 e piu' milioni di persone, l'unico problema reale e' al sud per la mancanza d'acqua e al nord per l'inquinamento e in generale la carenza di energia elettrica e ideoelettrica e di gas naturale oltre che di petrolio ovviamente, ma non e' niente in confronto a certi paesi poveri che ho visto finora con citta' da 20 milioni di persone e acqua razionata e strade larghe 2 metri con fango e merda e tutto eppure proprio li' che non hanno un cazzo fan tutti 4-5 figli a testa e continueranno a farlo.

l'ateismo, specie se militante, e' una pseudo-controreligione suicida e votata all'autodistruzione.






Offline André Linoge

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Re:Rieducare i maschi. Il professore del figlio di un collega. Altro che Zanardo!
« Risposta #29 il: Ottobre 13, 2013, 19:20:05 pm »
beh parla per te, io alla faccia tua faro' del mio meglio per riprodurmi il piu' possibile, ce la godremo noi e i nostri discendenti quando gli atei si saranno auto estinti da soli.
Anche questo è tutto da vedere. Cosa ti da la certezza che tra i tuoi discendenti non ci saranno atei?
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