Autore Topic: "The Act of Killing"(Usa2013)prodigioso doc. su uno storico massacro indonesiano  (Letto 1067 volte)

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Offline Suicide Is Painless

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"The Act of Killing"(Usa/Germania 2013) (Documentario) di Joshua Oppenheimer

Off Topic...No. Sempre dell'animale uomo/donna/essere "umano", si tratta...

"Una visita tetra e senza via di scampo nella follia e nella crudeltà che sconvolge e indigna"

Nel 1965, con un colpo di stato, l'esercito depone il governo indonesiano. In meno di un anno chiunque si opponga alla dittatura militare viene accusato di comunismo e trucidato con l'appoggio della Gioventù di Pancasila. Appartenenti ai sindacati e alla minoranza etnica cinese, contadini privati della propria terra e intellettuali sono giustiziati dai paramilitari e da piccoli fuorilegge dediti al bagarinaggio di biglietti del cinema presto elevati allo stato di killer spietati. Gli assassini di ieri oggi sono uomini benestanti che hanno accettato di ricreare le scene delle loro torture e esecuzioni, adattandole ai generi cinematografici preferiti: western, musical e gangster movie.
È un varco sul mondo del negativo quello aperto dallo sconvolgente documentario diretto da Joshua Oppenheimer, una breccia verso un male assoluto incredibilmente restituito da una macchina da presa che sceglie di non commentare. Rinunciando alla voce fuori campo, a ragione sostituita da poche didascalie iniziali che introducono lo scenario storico, The Act of Killing ha come protagonisti Anwar Congo, carnefice nel 1965, e Herman Koto, gangster e leader dei paramilitari, disposti a raccontarsi in tutta la loro oscena sincerità. Con dovizie di particolari, un po' di agghiacciante nostalgia e una sicurezza che è tutt'uno con la follia. Dopo aver mostrato le tecniche attraverso cui giustiziavano gli oppositori, accettano, insieme ad altri componenti degli squadroni della morte, di recitare in un film che servirà a ricordare ai giovani la loro storia, interpretando anche i ruoli delle vittime. Proprio in questa scelta, probabilmente, si nasconde il meccanismo capace di far affiorare in loro la reale percezione di ciò che è stato. Oppenheimer diventa allora il “direttore del gioco” in grado di canalizzare e sviluppare l'oscura interiorità degli assassini in quello che può definirsi un vero psicodramma: guardandosi nello schermo televisivo, mentre interpreta il ruolo di una vittima, Anwar Congo per la prima volta mostra un cedimento e riconosce di non poter accettare il peso di se stesso. Sconvolge e indigna quest'esempio estremo di cinema-verità, una visita tetra e senza via di scampo nella follia e nella crudeltà in cui si intravede un solo barlume di speranza. Difficile da guardare e da dimenticare.
Tra i moltissimi riconoscimenti raccolti in giro per il mondo, segnaliamo il Premio della giuria ecumenica al Festival di Berlino 2013, nella sezione Panorama Dokumente, e quello per la miglior produzione internazionale al Biografilm Festival dello stesso anno. Tra i produttori esecutivi figurano Werner Herzog e Errol Morris.
 

Ringrazio l'amico Marco Chiani di MyMovies autore della rece ivi linkata per la segnalazione quantomai opportuna.



   
   
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Offline Suicide Is Painless

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Mercimonio, devi assolutamente vedere "The Act of Killing"...
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.