Fonte :
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2013/28-settembre-2013/famiglie-gay-luca-barilla-mio-fratello-ha-sbagliato-ma-ha-chiesto-scusa-2223347797486.shtml Luca Barilla: «Mio fratello ha sbagliato»E Grillini (Gaynet): «Incontriamoci» la polemica sulle parole del presidente guido sulle famiglie gay
Luca Barilla: «Mio fratello ha sbagliato»
E Grillini (Gaynet): «Incontriamoci»
Il vicepresidente, commosso: «Sono stati giorni drammatici, abbiamo rischiato un danno molto grave»
la polemica sulle parole del presidente guido sulle famiglie gay
Luca Barilla: «Mio fratello ha sbagliato»
E Grillini (Gaynet): «Incontriamoci»
Il vicepresidente, commosso: «Sono stati giorni drammatici, abbiamo rischiato un danno molto grave»
Sulla home page del sito della Barilla
BOLOGNA - «Mio fratello ha sbagliato a non esprimersi meglio nel corso di un'intervista concessa spontaneamente e senza nessuna pianificazione al programma di Radio 24. Ha sbagliato, ma ha chiesto scusa perché noi in azienda rispondiamo alla regola che ci diede nostro padre: 'che nessun dipendente abbia mai a vergognarsi di ciò che fa la Barilla'». Così Luca Barilla, vicepresidente del gruppo, ai ragazzi delle scuole di Fidenza in un incontro sulla mafia. Poi si è commosso. La sala l'ha lungamente applaudito.
LE PAROLE SUI GAY - Tutto era cominciato con l'uscita infelice del presidente Guido Barilla in radio - «Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale» - che, appena fatto il giro del web, giovedì mattina, ha scatenato la polemica. Arcigay ha immediatamente lanciato una campagna per boicottare l'azienda di Parma e persino il premio Nobel Dario Fo ha lanciato un appello perché «il gruppo Barilla rappresenti nelle prossime campagne pubblicitarie la famiglia nelle sue infinite e meravigliose forme di questi nostri tempi». Fino a venerdì sera, quando Guido Barilla ha fatto pubblicamente le sue scuse con un video sul sito e un messaggio su Facebook anche in inglese: «È chiaro che ho molto da imparare dal dibattito in corso sull'evoluzione della famiglia».
«GIORNI DRAMMATICI IN BARILLA» - Ora parla anche Luca, vicepresidente. E racconta che «per noi della Barilla i giorni successivi alle dichiarazioni che mio fratello ha rilasciato al programma di Radio 24 sono stati drammatici». Poi spiega: «Le dichiarazioni di mio fratello sono state in poche ore riportate da tutti gli organi di informazione del mondo. I giornali hanno cercato di focalizzare l'attenzione su quei piccoli elementi che avrebbero potuto scatenare la polemica. Così si è creata una situazione drammatica che ha portato decine di nostri clienti in tutto il mondo a chiedere immediatamente quale fosse il pensiero aziendale sulla questione sollevata da mio fratello e quali atteggiamenti avremmo tenuto con i consumatori appartenenti ad altri mondi. Il rischio per noi è stato quello di essere buttati fuori dai loro negozi. Per noi questa situazione avrebbe potuto rappresentare un danno molto grave all'azienda e alle migliaia di suoi dipendenti». Luca Barilla ha successivamente spiegato che l'azienda non è colpevole di alcunché ma che, al contrario, le responsabilità di ciò che è accaduto sono individuali, cioè del fratello che senza ponderare bene le parole ha espresso il suo pensiero su un argomento delicato.
GRILLINI: «INCONTRIAMOCI» - Franco Grillini, storico esponente del movimento gay in Italia, e consigliere regionale, invita Guido Barilla per «un incontro chiarificatore e, speriamo, riparatore al mio ufficio alla Regione Emilia-Romagna». «Ho visto il suo video dove chiede accoratamente scusa e dove si dichiara disponibile, avendo ancora molto da imparare sull'evoluzione della società, ad un incontro con le associazioni che si occupano di nuove famiglie tra cui le associazioni per i diritti delle persone omosessuali - aggiunge Grillini in una nota che firma come presidente di Gaynet - Capita a tutti di sbagliare nella vita, l'importante è scorgersi dell'errore, ammetterlo sinceramente e fare di tutto perchè ci sia un atteggiamento e una azione riparatrice». Grillini ha spiegato poi a voce di essere convinto che la minaccia di boicottaggio abbia inciso sulle scelte comunicative dell'azienda di Parma. Gli chiederà uno spot con famiglia gay? «Gli chiederò quanto meno uno spot riparatore».
Redazione online