Autore Topic: Il mito dell'orgasmo femminile  (Letto 19244 volte)

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Alberto86

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Il mito dell'orgasmo femminile
« il: Ottobre 01, 2013, 10:28:59 am »
In numerosi suoi scritti Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, evidenziò più volte che la fisiologia sessuale della donna fosse incompleta rispetto a quella dell’uomo dotato di fallo. Per Freud la legge naturale impone che quest’ultimo è il modello al quale aderire. Egli formulò il concetto di invidia del pene, derivante dal sentimento di frustrazione e di inferiorità da parte della piccola nel momento in cui scopre che il maschietto è dotato di un organo in lei assente. Da qui una serie di reazioni psicologiche attribuite al sesso femminile che, secondo dottrina, caratterizzeranno le sue scelte future. La ricerca di un figlio (sostituto simbolico del pene), o la concentrazione sulla propria clitoride sarebbero la conseguenza di questa condizione immatura.
Nelle sue disquisizioni sulla sessualità femminile Freud incalzò evidenziando che l’organo specificatamente femminile è la vagina mentre il clitoride altro non sarebbe che un residuo del pene maschile e che sarebbe adibito a reazioni sessuali prettamente mascoline. Il piacere clitorideo, quindi, è un piacere residuale, incompleto con connotazioni mascoline e, sotto certi aspetti, immaturo. Il vero sviluppo sessuale lo si otterrebbe esclusivamente con l’abbandono di questo piacere per favorire una sessualità matura e completa. Freud, infatti, commentò che i disturbi nevrotici di molte donne sono rappresentati proprio dal fallimento di questa operazione di passaggio e dalla loro incapacità di passare dallo stato clitorideo a quello più evoluto, ossia vaginale.
Freud contribuì, quindi, a gettare le basi “mitologiche” della differenza tra i due orgasmi e, soprattutto, a costruire, dal nulla, una malattia all’interno della quale ancora molte, troppe, donne oggi si inquadrano. Freud non aveva alcuna prova per sostenere le sue affermazioni né alcun dato fisiologico in grado di spiegare in che termini potesse avvenire questo passaggio fisico di piacere dall’organo clitoride a quello prettamente vaginale.
Negli anni   settanta i   ricercatori Masters e Johnson, con le loro ricerche orientate a misurare i parametri fisiologici di una coppia durante il rapporto sessuale (aumento del calore, afflusso di sangue e contrazioni degli organi genitali in fase di orgasmo) contribuirono a fare chiarezza sulla questione evidenziando che nella fase di orgasmo è necessariamente implicata la stimolazione clitoridea e che, in realtà, non esiste alcuna differenza fisiologica di piacere. Un rapporto vaginale che induce verso l’orgasmo non può prescindere dalla stimolazione clitoridea (anche indiretta) ma, in alcune occasioni, è solo interpretato, erroneamente, a livello cognitivo, come indipendentemente da essa.
In tempi più recenti il ricercatore Vincenzo Puppo ha pubblicato uno studio in cui evidenzia come la maggior parte delle descrizioni dell’organo femminile in numerose riviste internazionali non sia mai stato sottoposto ad alcun controllo e termini come “vagine clitoridea” “uretra clitoridea” non solo non hanno basi scientifiche ma che hanno contribuito ad incrementare la disinformazione, soprattutto nelle donne, sulla loro fisiologia sessuale. Egli ricorda che NON esiste nessun “orgasmo vaginale”.
Nonostante queste informazioni il mito del doppio orgasmo continua ad aleggiare in giovani donne che vanno alla ricerca, illusoria, del piacere completo vivendo un senso di frustrazione che scaturisce dal nulla e, spesso, dall’aver sentito qualcuna che riesce ad avere un piacere vaginale più intenso o, addirittura, di essere in grado di distinguerlo. Tale distinzione è solo una differente interpretazione di una medesima reazione fisiologica che cambia in base a credenze e a diverse informazioni che si hanno sull’argomento. E’ il software (cervello) che codifica l’orgasmo in vaginale o clitorideo, ma l’hardware (corpo) ne è dotato solo di uno.
La vera nevrosi descritta da Freud, quindi, oggi, deve necessariamente essere letta al contrario, ossia essa non è la conseguenza della incapacità di emanciparsi verso un orgasmo vaginale maturo, ma nasce dalla ricerca di un inesistente piacere che appartiene ad un errore di descrizione ed ad un mito. La frustrazione della mancanza di questo piacere cesserà solo se si smetterà di cercare qualcosa che non è mai esistito.

http://www.medicitalia.it/a.devincentiis/news/3835/Orgasmo-vaginale-donne-a-caccia-di-miti

Offline Lucia

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Re:Il mito dell'orgasmo femminile
« Risposta #1 il: Ottobre 01, 2013, 11:03:12 am »


1. La nevrosi di cui parla Freud si manifestava con paralisi, delirio e convulsioni simili alla possesione diabolica.  Infatti oggi in quella foma non esiste o è molto rara. Se la nevrosi fosse un risultato naturale della sessualità femminile o dell'incapacità di avere l'orgasmo (che in quel epoca la donna non era neanche obbligata ad avere orgasmi poteva fare solo il dovere matrimoniale) quel tipo di nevrosi esisterebbe ancora, anzi, con la spinta di godete, godete sarebbe aumentato.
Ma infatti la prima teoria di Freud sulla nevrosi, quella scritta con Breuer, e che presenta anche le sue osservazioni fatte nell'ospedale di Salpetiere con Charcot dice che
la nevrosi è risultato degli stupri o molestie  ripetute subite in famiglia.
Dopo questo ipotesi il cerchio dei pazienti di Freud ha comminciato diradarsi considerevolmente. E se guardiamo che oggi, quando speriamo che i stupri in famiglia sono molto piu ridotti questo tipo di nevrosi non esiste piu, tutto sembra confermare che nella sua prima ipotesi aveva ragione. La causa della nevrosi paralizzante e che  si manifesta con crisi simil possessione sono il risultato degli stupri subiti.


2. Invidia penis.
Non posso che partire dalla mia prima esperienza quando ho visto un pene, mi sono chiesto "ma non cade?" "E se resta incastrato da qualche parte e si rompe?" :ohmy:
Ho capito forse allora cio che sempre Freud dice che in tutti gli maschi esiste una forte paura di castrazione.
Inoltre anche nei carnevali ho visto molti uomini con pancione alla gravidanza o con le tette.

3. Il piacere femminile non bisogna cercarlo solo ai organi riproduttivi, si sa che la pelle di una donna, dapertutto è piu erogena di quello del maschio che è concentrato solo nel pene. Una donna puo avere brividi di piacere nahc ese gli bacci solo il collo, o gli carezzi il polso o le caviglie, per non parlare di altre zone.

4 . Le ricerche neurologiche hanno dimostrato che se si stimolano nel cervello le zone dell'immaginazione si puo provocare l'orgasmo.  Quindi l'immaginazione è l'organo erogeno per eccellenza inutile piangere per la soggettività, la fantasia parte quando parte. Comunque questo è cosi per ambisessi.

Alberto86

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Re:Il mito dell'orgasmo femminile
« Risposta #2 il: Ottobre 01, 2013, 12:08:53 pm »
1- Lucia l'hai letto tutto l'articolo? Che c'entra questa "nevrosi" di cui parli?? Per di più  la "nevrosi" a cui ti riferisci, mi sembra più la descrizione di un attacco epilettico, patologia cerebrale che effettivamente una volta veniva scambiata per possessione demoniaca.

2-Ecco come al solito hai la capacità di stravolgere completamente le cose. Per "invidia penis" non si intende rozzamente l'invidia dell'organo pene, ma tutti i complessi psico-patologici di inferiorità, invidia ed inadeguatezza che solitamente la donna ha nei confronti del sesso maschile. Mi pare che questi siano, sopratutto oggi, sotto gli occhi di tutti. Ma poi che un uomo possa avere paura della castrazione può essere pure normale. Tu non avresti paura se per qualche motivo esterno, dovessi perdere la funzionalità urologica? E poi comunque per l'uomo il pene è molto importante per la funzione sessuale.

3-Potrebbe essere anche vero che la donna ha un senso erogeno più sviluppato in determinati punti del corpo, ma questo potrebbe essere un adattamento fisiologico-evolutivo alla mancanza di piacere ed orgasmo vaginale. Ma poi tu, per dire che il senso erogeno maschile è concentrato tutto esclusivamente nel pene, sei forse stata uomo?  :cool:

4- Nessuno lo mette in dubbio, ed anzi io sono più che d'accordo che sono i pensieri e le fantasie erotiche a stimolare in primis l'orgasmo. Ma fai attenzione che questo vale anche e sopratutto per gli uomini ed è sinonimo di ignoranza dire che la sessualità maschile, rispetto a quella femminile, è di tipo "meccanica" come molte femministe della disinformazione vorrebbero far credere.  Sono d'accordo anche sul fatto che la soggettività la faccia sempre da padrona.

Online Ryu

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Re:Il mito dell'orgasmo femminile
« Risposta #3 il: Ottobre 01, 2013, 12:37:41 pm »
Freud era un coglione.
La maggior parte delle cazzate che diceva erano, per l'appunto, cazzate non dimostrate. E' stato smentito/confutato una marea di volte. E sopratutto non è il primo caso in cui un "santone" viene innalzato e celebrato e le cose che dice acquisiscono un valore e vengono erette a verità assolute, come nella religione, nelle arti...

La psicologia che si basa su materie letterarie, quasi filosofiche non vale più dei nostri antenati che parlavano di demonio, cioè che differenza c'è tra parlare di invidia penis e di nevrosi o parlare del fatto che non avere bambini è opera del demonio? O che ci sono i draghi ad asgaard? o che Obi wan... vabbè al smetto! Molto meglio la psicologia orientata alla scienza, lasciate perdere quel coglione di Freud e pensati ai buoni psicologi come ad esempio Dan Gilbert.

Ultima cosa, non è vero che le donne non godono.
Fonte: me ne sbatto di continuo
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Offline vnd

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Re:Il mito dell'orgasmo femminile
« Risposta #4 il: Ottobre 01, 2013, 13:01:30 pm »
Freud era un coglione.

Opinione rispettabile ma io non ne sarei così sicuro.
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Alberto86

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Re:Il mito dell'orgasmo femminile
« Risposta #5 il: Ottobre 01, 2013, 13:07:55 pm »
Freud era un coglione.

Assolutamente in disaccordo.
Su cosa basi questo giudizio perentorio?



....

Ultima cosa, non è vero che le donne non godono.
...


Infatti si parlava di raggiungimento dell'orgasmo  ;)
Sul fatto di "godere", io di certo non l'ho messo mai in dubbio, come d'altronde ho già detto in un altro topic http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=8643.msg102356#msg102356

Però quando una falsa sapientona ti dice che la sessualità maschile è di tipo "meccanico" mentre quella femminile è di tipo "mentale", dando quindi una scala di qualità, un pò i coglioni ti dovrebbero girare.

Una volta addirittura sentì dire da una sapientona sessuologa in tv, mentre si parlava di tempi di "recupero" maschili dopo il rapporto sessuale, che le donne sarebbero "avvantaggiate" rispetto agli uomini, perchè godrebbero di forti orgasmi multipli ravvicinati.   :lol:
In poche parole secondo questa "guru" della sessuologia, la donna non solo riuscirebbe ad avere orgasmi più forti di quelli maschili ma avrebbe anche il vantaggio di averli ravvicinati senza necessità di tempi di "recupero".  :doh:

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Re:Il mito dell'orgasmo femminile
« Risposta #7 il: Ottobre 01, 2013, 13:18:45 pm »
Sì ma non è che una cogliona femminista che spara altra roba non dimostrata compensa il fatto che la maggior parte delle cose dette da Freud non hanno un valore maggiore del fatto di essere opinioni, teorie, intuizioni, speculazioni. Da qui si ritorna a al punto 1 (ossia che sia un coglione).

Freud : Scienza = Zeman : calcio

è l'ennesimo santone che è diventato famoso, sono stato tanti anni con una che ora è psicologa e le ho lette le cose, l'aiutavo a ripetere e di cose filosofeggianti ce ne erano a bizzeffe. Poi uno/a per laurearsi deve ripeterle a pappagallo e così si propagano, alla fine ci si crede pure. sai quanti psicologi avranno dato per scontato che le cose che ha detto fossero vere? Salvo poi ricredersi dopo gli studi che hai citato tu... Ci vuole rigore
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Alberto86

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Re:Il mito dell'orgasmo femminile
« Risposta #8 il: Ottobre 01, 2013, 13:27:54 pm »
...

è l'ennesimo santone che è diventato famoso, sono stato tanti anni con una che ora è psicologa e le ho lette le cose, l'aiutavo a ripetere e di cose filosofeggianti ce ne erano a bizzeffe. Poi uno/a per laurearsi deve ripeterle a pappagallo e così si propagano, alla fine ci si crede pure. sai quanti psicologi avranno dato per scontato che le cose che ha detto fossero vere? Salvo poi ricredersi dopo gli studi che hai citato tu... Ci vuole rigore


Tua opinione rispettabile.
Personalmente credo che sulla psicologia femminile, molte cose che dice siano assolutamente sacrosante e riscontrabili direttamente da ognuno.
Ovvio che sono teorie generiche applicabili sul modello della donna comune, ma che non tengono conto della soggettività individuale nonchè di tanti piccoli aspetti peculiari della persona e del contesto sociale in cui vive.

Offline vnd

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Re:Il mito dell'orgasmo femminile
« Risposta #9 il: Ottobre 01, 2013, 13:35:06 pm »
In poche parole secondo questa "guru" della sessuologia, la donna non solo riuscirebbe ad avere orgasmi più forti di quelli maschili ma avrebbe anche il vantaggio di averli ravvicinati senza necessità di tempi di "recupero".  :doh:

La sapientona ignora che i tempi di recupero maschili, in periodi particolarmente felici, con una partecipazione proattiva da parte della donna e senza pastigliette possono essere nulli.
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Re:Il mito dell'orgasmo femminile
« Risposta #10 il: Ottobre 01, 2013, 14:00:56 pm »

Tua opinione rispettabile.
Personalmente credo che sulla psicologia femminile, molte cose che dice siano assolutamente sacrosante e riscontrabili direttamente da ognuno.
Ovvio che sono teorie generiche applicabili sul modello della donna comune, ma che non tengono conto della soggettività individuale nonchè di tanti piccoli aspetti peculiari della persona e del contesto sociale in cui vive.

Beh se possiamo opporre il fatto che non abbia scopato ad una donna incazzata che vuole litigare lo dobbiamo solo ed esclusivamente a Freud! E' una verità comunemente accettata per fortuna ;)
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Re:Il mito dell'orgasmo femminile
« Risposta #11 il: Ottobre 01, 2013, 14:02:09 pm »
Freud e' osannato solo perche' era ebreo.

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Re:Il mito dell'orgasmo femminile
« Risposta #12 il: Ottobre 01, 2013, 14:38:43 pm »
Freud e' osannato solo perche' era ebreo.

Non credo.

Freud è logico.
Le sue connessioni tra cause ed effetti sono convincenti.

Credo che la fortuna di Freud sia stata quella di tenere lezioni per degli studenti di ingegneria.

Il che lo ha costretto ad assimilare per osmosi il metodo di connessione logica ed esposizione ingegneristico.
Se non sbaglio, "l'introduzione alla psicanalisi" è il repor di queste lezioni scritto da uno studente.
Si saranno anche parlati e lo studente che avrà fatto notare che gli argomenti vanno esposti con metodo e non con arte.


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Offline Lucia

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Re:Il mito dell'orgasmo femminile
« Risposta #13 il: Ottobre 01, 2013, 14:51:53 pm »
Io ho studiato abbastanza Freud a tutti i livelli dell'università, l'ho anche usato nella mia tesi di PhD per la sua teoria sulla religione.
A nessun livello Freud non si studiava a memoria.
Freud si discute, Freud viene criticato, analizzato, sbranato e questa da ormai piu di un secolo. Per questo è grande. Lui è il padre oedipico di tutte quelle scuole di pensiero nate dalla psicoanalisi, non perché ciò che ha detto lui cosi E', ma perché ha aperto una serie di domande, è un punto di riferimento che bisogna conoscerlo anche se poi contraddirlo non un santo da imparare a memoria. Infatti tutti i suoi seguaci non fanno altro che contraddirlo.

Online Ryu

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Re:Il mito dell'orgasmo femminile
« Risposta #14 il: Ottobre 01, 2013, 15:33:11 pm »
Io ho studiato abbastanza Freud a tutti i livelli dell'università, l'ho anche usato nella mia tesi di PhD per la sua teoria sulla religione.
A nessun livello Freud non si studiava a memoria.
Freud si discute, Freud viene criticato, analizzato, sbranato e questa da ormai piu di un secolo. Per questo è grande. Lui è il padre oedipico di tutte quelle scuole di pensiero nate dalla psicoanalisi, non perché ciò che ha detto lui cosi E', ma perché ha aperto una serie di domande, è un punto di riferimento che bisogna conoscerlo anche se poi contraddirlo non un santo da imparare a memoria. Infatti tutti i suoi seguaci non fanno altro che contraddirlo.
Scusate eh, sarò matto io... ma qui tutti quanto lo contraddicono evidentemente perchè diceva stronzate no? Pure pulcinella è famoso lo conoscono tutti ma per le stronzate che faceva non per le cose buone  :D :D
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