Autore Topic: Fabio Nestola : False accuse: i negazionisti sanno da dove provengono i dati ?  (Letto 623 volte)

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Offline Stendardo

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Fonte : http://www.adiantum.it/public/3434-false-accuse--i-negazionisti-sanno-da-dove-provengono-i-dati-----di-fabio-nestola.asp


Studiamo da anni il fenomeno emergente delle false accuse in ambito separativo, lo documentiamo, curiamo relazioni in convegni, seminari di studio e corsi di formazione.
 
Però a qualcuno da fastidio.

Meglio nascondersi dietro i luoghi comuni, meglio il qualunquismo, meglio tapparsi occhi ed orecchie, meglio non approfondire.
 
Si, c’è chi si accanisce a negare che il fenomeno esista ed oltre ad esistere sia in costante espansione. Pur di smentirlo, i negazionisti accusano Adiantum di citare dati sparati a casaccio. Mi è stato segnalato un blog ove appare “Cito da Adiantum: ...le false accuse che, in ambito separativo, rappresentano una percentuale oscillante tra l’80% e il 90% del totale. Abbiamo già visto che simili percentuali sono campate in aria”.
 
Il salto mortale ideologico consiste nell’affibbiare ad Adiantum l’invenzione di dati che verrebbero smentiti da quelli citati dai negazionisti. Facciamo chiarezza su un paio di questioni:
 
1 – i dati sulle false accuse non li crea certo Adiantum: a parlare di percentuali di false accuse oscillanti fra il 75% ed il 90% sono le operatrici del Diritto, (sostituti procuratori, avvocatesse, criminologhe, psicologhe forensi, consulenti d’ufficio e di parte, esclusivamente di genere femminile) raccolte in un dossier depositato alla Commissione Giustizia del Senato nel luglio 2011. Quindi, piaccia o meno agli accaniti negazionisti - visto che insistono a sostenere che si tratti di bufale - si accomodino pure a sbugiardare pubblicamente chi le ha dichiarate e non chi si è limitato a raccoglierle in un documento.
 
La scelta di risalire al terminale giuridico non è casuale. Le mille critiche sulle false accuse provenienti dai genitori sono necessariamente di parte, inattendibili per definizione. Volendo studiare il fenomeno, si è reso quindi necessario raccogliere pareri di soggetti super-partes, quali sostituti procuratori, CTU ed altre professioniste del settore. Alcune operatrici parlano dell’80% di false accuse, altre di 8 casi su 10 (cioè sempre l’80%), altre di rapporto 1:4 (quindi il 75%), altre citano una forbice tra il 75% ed il 90%, altre ancora non quantificano ma parlano di “fenomeno in preoccupante aumento”, “tendenza in espansione”, etc.
 
Parlano di false violenze subite anche da soggetti adulti, ma in particolare da figli minori. Nessuna ha mai parlato di percentuali fisiologiche di false accuse nell’ordine del 2-3%, riferibili a persone in buonafede che denunciano l’ex coniuge credendo realmente - pur sbagliando - di aver intuito nei figli indicatori di abuso. Siamo attorno all’80% di “equivoci”, quindi l’elemento buonafede non è presente in questo genere di azioni che si configurano piuttosto come strategie studiate a tavolino.
 
I dati quindi non sono targati Adiantum, bensì dalle professioniste che lamentano il fatto di dover lavorare su una larghissima maggioranza di false accuse, cosa che distoglie tempo, personale e risorse dall’indagare su quel 20% circa di casi reali.
 
Le professioniste del settore, inoltre, non sono le uniche a dichiarare un allarme crescente a causa delle percentuali bulgare di false accuse: anche procuratori ed avvocati di genere maschile, associazioni forensi, psicologi, criminologi … non li abbiamo citati nel nostro studio poiché sarebbe fin troppo facile per i detrattori accusare di maschilismo ogni uomo che provi a non genuflettersi al pensiero prevalente.
 
Citiamo un solo studio scientifico, della cattedra di neuropsichiatria infantile dell’università di Modena: dai casi esaminati dal Prof. G. B. Camerini emergono percentuali persino superiori a quelle registrate dal dossier sulle operatrici di giustizia: 92% di false accuse, 8% di casi reali.
 
Una ulteriore fonte, la Polizia di Stato, la più capillare in assoluto in quanto raccoglie dati provenienti da tutti i commissariati d’Italia, conferma l’allarme in merito al fenomeno in crescita delle false accuse. L’organo ufficiale Polizia Moderna, pur senza quantificare percentualmente, dichiara ““(…) si registra una epidemia di denunce nei confronti di ex mariti e padri accusati, fra l’altro, di maltrattamenti ed abusi sessuali sui loro stessi figli. Alcune di queste accuse sono purtroppo fondate, ma la maggior parte di esse, spesso le più infamanti, si dimostrano false o inattendibili, dichiarazioni menzognere sostenute dalla precisa finalità di danneggiare l’ex marito-padre, (…)” httphttp://www.poliziadistato.it/poliziamoderna/articolo.php?cod_art=2375–
 
Polizia, magistrati, avvocati, psicologi, criminologi, psichiatri … più fonti concordano sul definire “allarmante “ ed “in crescita” il fenomeno delle false accuse. Ma ai negazionisti la cosa non piace, quindi ecco che Adiantum viene dipinto come il soggetto che inventa i dati sulle false accuse, non quello che si documenta sui pareri altrui.
 
2 – i pareri con i quali si vorrebbe smentire un’alta percentuale di false accuse provengono da USA, Canada, Galles ed Inghilterra, ma non dall’Italia. Realtà diverse, probabilmente altrove le strumentalizzazioni pianificate non vanno di moda come da noi, resta il fatto che tutte le fonti disponibili in Italia dicono altro e convergono su una realtà che ai negazionisti non piace. Quindi guardano all’estero, impegnandosi in un ulteriore salto mortale ideologico per sostenere che: · visto che l’inglese Keir Starmer definisce “rare” le false accuse a casa sua, in Italia il fenomeno non è degno di considerazione · visto che Toennes e Tjaden dicono che negli USA le false accuse sono al 2%, in Italia il fenomeno non è degno di considerazione · visto che i Trocmé e Bala dicono che in Canada le false accuse sono al 4%, in Italia il fenomeno non è degno di considerazione...
 
Curioso, no? Come se il nostro Ministro dei Trasporti dichiarasse orgoglioso alla stampa “visto che le metropolitane di Londra e Tokio funzionano benissimo, non si capisce perché debbano lamentarsi i pendolari italiani”.
 
Però il fronte dei negazionisti non demorde e citando i dati esteri insinua …. “Nulla che assomigli neanche vagamente alle percentuali di Adiantum…” e dai con l’equivoco forzoso …
 
Non sono “percentuali di Adiantum”, chiaro una volta per tutte?

A dichiarare l’emergenza delle false accuse sono magistrati, avvocati, psicologi, criminologi, neuropsichiatri e poliziotti. Cioè, tanto per capire: chi raccoglie le denunce, chi cerca i riscontri, chi prende in carico i casi, chi li esamina in tribunale e fuori dal tribunale, chi verifica se ci siano gli estremi per archiviare o rinviare a giudizio, chi interroga i colpevoli o presunti tali, chi prende in cura le vittime o presunte tali.
 
Adiantum non ha nessuno di questi ruoli, quindi non pubblica “dati propri” e - da redazione web qual è - non fa altro che riportare dati altrui citando doverosamente le fonti.
 
Adiantum quindi non è affatto “la fonte”, però è più comodo gettare fango sulla redazione di un sito web piuttosto che sulle fonti ufficiali, ai negazionisti non viene in mente di trattare da cialtroni il direttore di Polizia Moderna, il Rettore dell’Università di Modena, il Procuratore di Bergamo, Sanremo, Pistoia etc.
 
Onestà intellettuale, questa sconosciuta ...

Fonte: Redazione - Fabio Nestola
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius