Fonte :
http://identità.com/blog/2013/05/17/casalingofobia-boldrini-offende-le-casalinghe-e-i-media-tacciono/
CASALINGOFOBIA: Boldrini offende le casalinghe, e i media tacciono
maggio 17, 2013 | Posted in EVIDENZA | Comments: 10
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Secondo gli ultimi dati Istat ci sono in Italia, circa 7 milioni e 806 mila casalinghe. Donne che per vari motivi, il numero dei figli, la possibilità di poter vivere con un solo stipendio o l’impossibilità di trovare un lavoro decente scelgono di occuparsi esclusivamente della casa e della famiglia. E poi ci sono tutte le altre donne che pur lavorando, sono casalinghe una volta tornate a casa.
Ecco, tutte queste donne sono state offese dalla Boldrini:
”In tv i modelli sono quelli della casalinga o della donna seminuda. Da li’ alla violenza, il passo e’ breve”.
Insomma, se se una casalinga, secondo Boldrini, sei un cattivo modello. Un modello che invita alla violenza.
La correlazione tra l’essere casalinga è il subire violenza è qualcosa che può esistere solo in una mente come quella dell’ex telefonista di clandestini. Ma ancora più grave è la connotazione negativa che la signora dà di milioni di donne che, sicuramente, hanno più dignità di lei.
Potremmo
fare come i fanatici dei diritti e coniare anche noi un nuovo termine: CASALINGOFOBIA.
Con un aggravante, il totale silenzio dei media di distrazione di massa sulla vicenda. Immaginate la grancassa mediatica se qualcuno avesse detto, probabilmente con maggiore senso di consequenzialità:
”In tv i modelli sono quelli dell’omosessuale. Da li’ alla violenza, il passo e’ breve”.
Il coro unanime di nazista, omofobo si sarebbe riversato sul “colpevole” fino a costringerlo alle dimissioni. Tale è la situazione non, della società, ma di quel ristretto milieu fanatico che si auto-definisce “opinione pubblica”, e che risiede nelle redazioni di media, proprietà di banche o multinazionali.
Il controllo dell’Oligarchia sul sistema mediatico è tale che, anche un’offesa come questa, che è sentita da milioni di persone – sicuramente molto di più di una presunta dichiarazione “omofoba” – fatica a passare il muro di gomma della censura.
Perché se sei una casalinga, non sei degna, per l’oligarchia che la Boldrini rappresenta. E il motivo risiede nell’idea iper-capitalista che ben si “accomoda” a quella entropica di Boldrini e Vendola: le donne devono lavorare perché nella società del dio Pil, conta solo chi “produce”, il resto è scarto. Siano handicappati, anziani da “eutanizzare” o casalinghe. Questa è la vera oggettificazione della donna, non i manifesti, ma il considerarla solo come “mezzo di produzione”.
E noi, ovviamente, stiamo dall’altra parte.