"La fragilità degli uomini soli. Il rischio più alto tra vedovi e separati - All’interno di un
fenomeno declinato sempre più al maschile, le differenze di genere più significative si
riscontrano in relazione allo stato civile: considerando i dati relativi al 2009 (confermati
anche nel 2000 e nel 1990), sono infatti i vedovi a registrare lo scarto più elevato, con un
indice di suicidi tra gli uomini (37,6 ogni 100 mila abitanti), dieci volte superiore a quello
femminile (3,6 ogni 100 mila vedove); l’indice di rischio complessivamente più alto si
rileva tuttavia tra i separati e i divorziati (14,2 ogni 100 mila abitanti, che sale a 28,4 tra gli
uomini contro un indice pari a 4,8 tra le donne), seguiti dai vedovi (8,9), dai celibi (6,2, che
sale a 9,3 tra gli uomini a fronte di 2,5 tra le donne) e dai coniugati, con l’indice
complessivamente più basso (4,3 ogni 100 mila coniugati), confermato sia nella
componente maschile (6,8) sia in quella femminile della popolazione (1,7). Questi indici
sembrano evidenziare come l’integrazione e la condivisione di uno spazio affettivo (ma
anche di uno spazio economico) costituiscano elementi “preventivi” del rischio suicidario
e, al tempo stesso, come la perdita affettiva (nella separazione e/o nel lutto) rappresenti
soprattutto per gli uomini una perdita di identità e di punti di riferimento molto superiore a
quella delle donne."
http://www.eures.it/upload/doc_1305878239.pdf