abbiamo riferimenti sulla fonte della cifra citata dall'avvocato circa l'affermazione della procura di Roma per la quale il 75% delle accuse di violenza sessuale è falsa?
Si . Come riferimento abbiamo Adiantum che per quanto concerne i casi di cui all'oggetto afferma testualmente che (fonte :
http://www.adiantum.it/public/3434-false-accuse--i-negazionisti-sanno-da-dove-provengono-i-dati-----di-fabio-nestola.asp ) :
1 – i dati sulle false accuse non li crea certo Adiantum: a parlare di percentuali di false accuse oscillanti fra il 75% ed il 90% sono le operatrici del Diritto, (sostituti procuratori, avvocatesse, criminologhe, psicologhe forensi, consulenti d’ufficio e di parte, esclusivamente di genere femminile) raccolte in un dossier depositato alla Commissione Giustizia del Senato nel luglio 2011. Quindi, piaccia o meno agli accaniti negazionisti - visto che insistono a sostenere che si tratti di bufale - si accomodino pure a sbugiardare pubblicamente chi le ha dichiarate e non chi si è limitato a raccoglierle in un documento.
La scelta di risalire al terminale giuridico non è casuale. Le mille critiche sulle false accuse provenienti dai genitori sono necessariamente di parte, inattendibili per definizione. Volendo studiare il fenomeno, si è reso quindi necessario raccogliere pareri di soggetti super-partes, quali sostituti procuratori, CTU ed altre professioniste del settore. Alcune operatrici parlano dell’80% di false accuse, altre di 8 casi su 10 (cioè sempre l’80%), altre di rapporto 1:4 (quindi il 75%), altre citano una forbice tra il 75% ed il 90%, altre ancora non quantificano ma parlano di “fenomeno in preoccupante aumento”, “tendenza in espansione”, etc.
Parlano di false violenze subite anche da soggetti adulti, ma in particolare da figli minori. Nessuna ha mai parlato di percentuali fisiologiche di false accuse nell’ordine del 2-3%, riferibili a persone in buonafede che denunciano l’ex coniuge credendo realmente - pur sbagliando - di aver intuito nei figli indicatori di abuso. Siamo attorno all’80% di “equivoci”, quindi l’elemento buonafede non è presente in questo genere di azioni che si configurano piuttosto come strategie studiate a tavolino.
I dati quindi non sono targati Adiantum, bensì dalle professioniste che lamentano il fatto di dover lavorare su una larghissima maggioranza di false accuse, cosa che distoglie tempo, personale e risorse dall’indagare su quel 20% circa di casi reali.
Le professioniste del settore, inoltre, non sono le uniche a dichiarare un allarme crescente a causa delle percentuali bulgare di false accuse: anche procuratori ed avvocati di genere maschile, associazioni forensi, psicologi, criminologi … non li abbiamo citati nel nostro studio poiché sarebbe fin troppo facile per i detrattori accusare di maschilismo ogni uomo che provi a non genuflettersi al pensiero prevalente.
Citiamo un solo studio scientifico, della cattedra di neuropsichiatria infantile dell’università di Modena: dai casi esaminati dal Prof. G. B. Camerini emergono percentuali persino superiori a quelle registrate dal dossier sulle operatrici di giustizia: 92% di false accuse, 8% di casi reali.
Una ulteriore fonte, la Polizia di Stato, la più capillare in assoluto in quanto raccoglie dati provenienti da tutti i commissariati d’Italia, conferma l’allarme in merito al fenomeno in crescita delle false accuse. L’organo ufficiale Polizia Moderna, pur senza quantificare percentualmente, dichiara ““(…) si registra una epidemia di denunce nei confronti di ex mariti e padri accusati, fra l’altro, di maltrattamenti ed abusi sessuali sui loro stessi figli. Alcune di queste accuse sono purtroppo fondate, ma la maggior parte di esse, spesso le più infamanti, si dimostrano false o inattendibili, dichiarazioni menzognere sostenute dalla precisa finalità di danneggiare l’ex marito-padre, (…)” httphttp://www.poliziadistato.it/poliziamoderna/articolo.php?cod_art=2375–
Polizia, magistrati, avvocati, psicologi, criminologi, psichiatri … più fonti concordano sul definire “allarmante “ ed “in crescita” il fenomeno delle false accuse. Ma ai negazionisti la cosa non piace, quindi ecco che Adiantum viene dipinto come il soggetto che inventa i dati sulle false accuse, non quello che si documenta sui pareri altrui.