Autore Topic: Terragni. Lezioncina di civiltà impartitale da un certo poverosilvio.  (Letto 2129 volte)

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Non fa nulla che sia di destra ma si vede che la terragni in questi giorni aveva da fare e non aveva tempo per censurare, minacciare e diffamare...
Beh... no.... per insultare e diffamare il tempo sembra averlo trovato. Salvo dimostrare, proprio in questo mkodo, i suoi limiti di femminista incapace di una discussione argomentata e intelligente.
http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2013/10/07/femministe-nove-a-paestum-il-corpo-torna-al-centro/

Leggete i commenti che, per prudenza riporterò in screenshot.
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Re:Terragni. Lezioncina di civiltà impartitale da un certo poverosilvio.
« Risposta #1 il: Ottobre 11, 2013, 21:50:03 pm »

Leggete i commenti che, per prudenza riporterò in screenshot.

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Re:Terragni. Lezioncina di civiltà impartitale da un certo poverosilvio.
« Risposta #2 il: Ottobre 11, 2013, 21:50:54 pm »
altro...
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Re:Terragni. Lezioncina di civiltà impartitale da un certo poverosilvio.
« Risposta #3 il: Ottobre 11, 2013, 21:51:51 pm »
ancora...
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Re:Terragni. Lezioncina di civiltà impartitale da un certo poverosilvio.
« Risposta #4 il: Ottobre 11, 2013, 21:52:57 pm »
e tre....
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Re:Terragni. Lezioncina di civiltà impartitale da un certo poverosilvio.
« Risposta #5 il: Ottobre 11, 2013, 21:53:56 pm »
quattro...
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Re:Terragni. Lezioncina di civiltà impartitale da un certo poverosilvio.
« Risposta #6 il: Ottobre 12, 2013, 06:56:43 am »
e cinque...
Un bel finale....

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Re:Terragni. Lezioncina di civiltà impartitale da un certo poverosilvio.
« Risposta #7 il: Ottobre 12, 2013, 07:30:41 am »
Riporto la sequenza dei commenti:

Si legge dal basso verso l'alto.


poverosi1vxx - 12 ottobre 2013
Se è per questo, si fa anche presto a dire farabutto, essere spregevole, “si cerchi un avvotato”, “domani la querelo”, ecc.. ecc…
Si fa presto ad insultare, a minacciare, a censurare.
Mi stupisce anzi, che questa conversazione, meticolosamente registrata, non sia stata ancora censurata.
E si fa anche presto a dire misandrica.

O la Terragni ha deciso di abbandonare lo stile senonoraquandista, come le femministe meridionali (ma è un’ipotesi assurda, e non basterebbe un caso per dimostrarlo), o ha semplicemente venduto la sua pagina a chi, femminista in erba, quindi ancora non assoldata e compromessa, le ha chiesto trasparenza.
No… Anche questo è poco verosimile…
Più probabilmente s’è presa qualche giorno di riposo. Una tregua in quella guerra che le femministe hanno inventato ed imposto al mondo degli uomini. Tanto… il tempo che la gente passa qui, oltre che essere rubato al proprio lavoro, come qualcuno faceva notare, è tempo sprecato per lanciare messaggi in una bottiglia che nessuno leggerà mai. O se leggerà, non lo farà mai davvero… O non capirà.
Tempo perso.
Tentare di manipolare l’informazione a questo modo è davvero tempo sprecato.
Incazzarsi è inutile. Quand’ero bambino lessi: “Le parole sono una fonte di malintesi.”

Nicoxx - 11 ottobre 2013
:) :) :)
Marina Terragni ma si rende conto che lei dà ragione alle critiche di poverosilvio?
Non potendo sostenere la discussione non le rimane altro che la censura e l’insulto personale… MISOGINO!!! HA ESERCITATO A SUFFICENZA LA SUA MISOGINIA….
Agendo come agisce dimostra la debolezza delle sue tesi….
Si fa presto a dire misogino!!!

poverosalvxx - 11 ottobre 2013
Spiritosona!

Proverosilvxx - 11 ottobre 2013
Io misogino? Ah! Come volevasi dimostrare!
    Marina Terragni - 11.10.2013
     l’ha dimostrato da solo, senza l’aiuto di nessuno

amaramenxx - 11 ottobre 2013
Melania mente parlando del fatto che si sono presentati solo 5 uomini,dimenticandosi che erano proprio le organizzatrici che non li volevano ,e si è arrivati a quel numero esiguo dopo una mediazione tra le parti:)
Quei cinque infatti fanno parte delle associazioni maschili che le femministe apprezzano e sono descritti benissimo da poverosilvio come cagnolini che non sporcano e la fanno da seduti.E Melania si lamenta pure che erano pochi..LOL

Lorenzo Grimalxx - 11 ottobre 2013
Preg. Poverosilvxx, non credo che la sua sia preveggenza… Lei ha semplicemente ragione. La critica è scambiata per aggressione e la denigrazione di colui che erroneamente è percepito come avversario è scelta come comoda via d’uscita. Ma non se ne vanti troppo in giro. Non è che ci voglia molto. Ah… visto che me lo chiedeva, gestisco un’atività privata.


poverosilvxx - 11 ottobre 2013
Ah… che cosa vorrebbe significare quel “nostre” in riferimento alle istituzioni? Le istituzioni sono NOSTRE ma sono mie quanto tue.
Nessuna legge in Italia vieta alle donne di accedere ad una qualsiasi istituzione.
Di contro, esistono parecchi statuti che precludono l’accesso agli uomini. Paradossale! Sono proprio quelli delle varie commissioni sulle IMPari Opportunità sparse come metastasi per lo stivale. Le iene ci avevano ricamato un servizio.
Io sarei curioso di sapere che cosa farebbero le donne se per legge fosse previsto che la loro età pensionabile fosse di cinque anni più alta di quella maschile. Limitazione che, se non altro, sarebbe più che giustificata.
Visto che le donne vivono mediamente cinque anni più degli uomini. E quindi potenzialmente gravano sulla colelttività per dieci anni in più.


Marina Terragni - 11.10.2013
Credo che lei abbia esercitato a sufficienza la sua misoginia.
penso che possa bastare

poverosilvxx - 11 ottobre 2013
Per chiarire… questa domanda: “Secondo te in quanto sarebbero dovuti essere e perché?”
Può lecitamente essere interpretata: “ma come? Quest’anno che abbiamo dato il permesso alle padrone di portare al seguito i loro cagnolini (a patto ovviemante che non sporcassero e che la facessero da seduti) ne sono arrivati soltanto cinque? Non hanno saputo approfittare dell’opportunità che in un estremo gesto di generosità abbiamo loro concesso?

Devo correggermi. Non basta farsi domande… Bisogna anche sapersi fare domande che servano a qualcosa….

poverosilvxx - 11 ottobre 2013
Ahhh… Quest’anno era aperta agli uominiiiiii… E se ne sono presentati soltanto cinque.
Secondo te in quantoi sarebbero dovuti essere e perché?
Invece, a parte i motivi di cui parla la Pezzuoli, secondo te perché erano soltanto cinque e qual’era l’abbozzo di profilo psicologico medio di quei cinque?

melanxx - 10 ottobre 2013
Quest’anno, infatti, Paestum era aperta anche agli uomini e vi siete presentati in 5. Pareva di stare nelle vostre istituzioni, dove le donne non vengono ammesse se non in una percentuale molto simile a quella che si è realizzata in un congresso aperto alla presenza maschile.

poverosilvxx - 10 ottobre 2013
Bene. Soluzione giusta ad un problema sbagliato. Evidentemente lei non è in grado di interrogarsi sul perché un uomo possa diventare così insofferente verso il femminismo. Nemmeno sembra voler tentare di smentire una critica tanto banale quanto… incontestabile. Probabilmente nemmeno ha letto, e comunque, scambiando la critica per aggressione, dimostra di non aver capito. L’unica arma che lei ritiene di poter usare è l’offesa personale. Il tutto rientra perfettamente negli schemi e, come se ce ne fosse ancora bisogno, conferma l’incapacità al confronto democratico tipica del femminismo. Il bisogno di isolarsi ed evitare il confronto proprio perché incapaci di sostenerlo, nel clima ovattato dei propri circoli. La Pezzuoli comunque lo sottolinea: 500 donne e 5 uomini.
Bisognerebbe essere in grado di farsi delle domande. E avere il coraggio di darsi delle risposte. Anche quelle che non piacciono. Abbandonare finalmente il gioco di chi la spara più grossa e… crescere. Divenendo soggettiindividui. Mi si continui pure ad ignorare, ma non si credache non sia un problema mio. Questa vostra mancanza di orizzonti limita fortemente le possibilità di ambire alla felicità delle nostre figlie e dei nostri figli. Il che è un fatto che mi riguarda. perché come padre, penso al bene degli uni e delle altre, non certo ad assurdi e stupidi conflitti di genere.


melanxx - 10 ottobre 2013
Poverosilvio. Il femminismo nasce come reazione all’oppressione di genere e come reazione è sempre e comunque un riconoscimento. E io non voglio più essere femminista per evitare di riconoscere gente come lei.

poverosilvxx - 9 ottobre 2013
In tutta onestà, non mi viene in mente nulla che non sia sbagliato nella lotta di genere. Sono sempre più convinto che il femminismo (qualsiasi femminismo) si basi su presupposti sbagliati… falsi, addirittura.
Le femministe, tanto per fare un esempio, da un lato amano lamentarsi del fatto che un’ipotetica cultura patriarcale le avrebbe estromesse dalla vita pubblica, dall’altro non fanno che inneggiarte a figure come Neithotep, Merneith e Cleopatra, arrivando addirittura a tentare un assurdo revisionismo storico, ricostruendo identità come quelle Hatshepsut, Ipazia, Messalina, Borgia…. e Maria Curie.
Non si accorgono che una tesi esclude l’altra. E che o è vera la prima o è vero che sono state le donne a rifuggire i ruoli di responsabilità preferendo, se possibile, vivere sulle spalle di qualcuno, nel passato remoto come in quello recente. Che poi è quello che continuano a fare ora. Rivendicando il mantenimento da parte dello stato invece che dall’uomo. Ma si tratta pur sempre di non voler camminare da sole. Con questi presupposti quale credibilità può esserci? Come se non bastasse il femminismo ha dei costi. Non solo economici ma anche, e soprattutto, in termini di libertà. E’ difficile continare a tollerare.


Giuseppe - 9 ottobre 2013
Pur se si volesse ritenere superata la “lotta di genere”, non si potrebbe dire altrimenti di quella “di classe”, alla quale sono venute a mancare addirittura “le classi”, cioè le basi così come erano state concepite da quelle teorie e osservazioni riferite a una realtà sociale non più esistente. Più che “capitalisti” e “proletari”, oggi mi pare ci sia un bel calderone di ceti medi di diverso livello (se ne era già accorto Pasolini all’inizio degli anni ’70). Tanto è vero che anche la sinistra nostrana non parla più comunisticamente di “padroni” e “operai” (che magari votano a destra o Cinque stelle), ma, in modo cattolico-istituzionale, di “ricchi” e di “poveri”, spesso individuando i primi già tra coloro che non stanno al livello di sussistenza. Vedansi ad es. il “congelamento” dell’indicizzazione per le pensioni di circa 2 mila euro netti (livello spropositato di ricchezza) e l’Imu, di cui abbiamo già parlato. Al quale ultimo riguardo, finalmente c’è qualcuno che scopre l’acqua calda (ben venga), come Dario Di Vico che ieri sul Corriere ha segnalato che un monolocale a Roma già può superare la soglia di 750 euro e quindi essere “casa di lusso” (niente meno!). Quello della sinistra è un pauperismo parrocchiale di cervelli (si fa per dire) poco affinati. Quindi, ribadisco, da parte mia, che se si vuol criticare “la lotta di genere”, che talora sembra sfociare in una dogmatica, non è corretto opporre un’altra metafisica, ma argomenti idonei a spiegare criticamente ciò che si ritiene di trovare di buono e ciò che appare sbagliato.

Poverosilvxx - 9 ottobre 2013
Giuseppe, non so che cosa potrebbe dire di nuovo una femminista se non continuare a distrarre dalla lotta di classe, la cui esigenza è concreta, in favore della lotta di genere, che invece è frutto di isteria.
Intanto gli stessi che si fanno scrupolo di mettere l’IMU (magari con uno sconto di settecento euro), hanno pensato bene di aumentare la benzina. Così mentre il ricco se la ride, il poveraccio, per andare a lavorare, si dissangua e, considerato che tutti i prezzi aumenteranno in cascata, continuerà non saper che cosa dar da mangiare ai suoi figli. A chi serve una sinistra così?

Giusepxx - 9 ottobre 2013
A me pare che di ogni discorso sia necessario, se si vuole parlarne, trattarlo criticamente nel merito. E che, proprio per questo, andare subito a “sbattere” sulle illazioni circa particolari collaterali e non pertinenti (chi ha fatto le spese e chi no), sia un deviare dall’oggetto e parlar d’altro. Infatti, mi sembra che dei vari messaggi, siano pochi quelli che toccano il tema, mentre prevalgono quelli che parlano di “scontrini”. E’ la moda del momento.
Per questo, pur avendo osservazioni da fare sul manifesto, sono d’accordo con Master e, quindi, condivido la sostanza dell’ultimo messaggio di Alessandra. La quale si è vista quasi “costretta” a rintuzzare un esame, indebito e divagatorio, sulla sua persona, invece di confrontarsi sulle sue idee.

Lorenzo Grimalxx - 9 ottobre 2013
Gentile Alessandra,
io non proietto, constato.

poverosilvxx - 9 ottobre 2013
Non che lei sia più feconda… Ma lo dica a DoctorWho. Non a me.

DonnaNxble - 8 ottobre 2013
Che noia. Quanta sterilitá, signore mio.

Povexosilvio - 8 ottobre 2013
DoctorWho, intervento moolto interessante. Ma… la mi dica…
Io stando allo screenshot, ho postato un messaggio alle 06:51 e questo, 19:26… Mi parli di lei, invece… E già che ci siamo, domandiamoci pure che cosa fanno Alessandra, Evelina e Lorenzo per vivere….
Oltre a lei, naturalmente.

alexxandra - 8 ottobre 2013
Caro Lorenzo, che le devo dire…mi dispiace che lei proietti pregiudizi proprio li’ dove si e’ cercato di rimettere in discussione questioni sclerotizzate. Proprio nel rispetto delle genealogie, non dicendo, forse, niente di cosi’ fantasticamente nuovo – mi verrebbe da chiedere se sia possibile mai dire qualcosa di totalmente nuovo… – ma, solamente, rivendicando la necessita’ di un cambiamento e di una assunzione di responsabilita’ e facendolo in prima persona e a partire da chi si e’. E non ci sto a fare una gara tra poveri, tra chi sia piu’ legittimato a parlare della crisi, dei suoi costi. Perche’ il prezzo lo stiamo gia’ pagando tutti e tutte per il nostro arroccarci nel purismo di una falsa dicotomia tra chi e’ piu’ vittima. Basta. Non le dico neanche quanto guadagno e quanto guadagnamo, perche’ stenterebbe anche lei a crederlo. Superflua e’ questa pseudo lotta. Personalmente sono femminista e sono lavoratrice. Le due categorie non si escludono, se non nell’astratto. Sono responsabile di ogni morte che avviene nella mia indifferenza. Di uomini, donne, lesbiche, gay, trans, migranti… Per questo chiedo di collaborare per un cambio di paradigma. Il femminismo mi ha insegnato a partire da me. Pratica che, secondo me, dovrebbe essere estesa ad ogni discorso politico. Caropoverosilvio: tutto pagato da noi, tutto autotassato e con fondo di solidarieta’ (anche questo raccolto con una colletta interna) per le tante donne che non ce la facevano neanche a coprirsi le spese di una 2 giorni a Paestum. Sull’idea del lavoro e del mercato…ecco, forse una lettura piu’ attenta, piu’ disposta all’ascolto invece che a trovare subito l’appiglio polemico le avrebbe mostrato che non si chiede per nulla cio’ che lei sostiene. Personalmente ho seguito il mio corso di studi per desiderio e passione, sobbarcandomi il rischio di non trovare un lavoro con quello, ma svolgendo tremila altri lavori per sostenermi. Non e’ questo il problema. Il problema culturale, quello si’, e’ che mi rifiuto di pensare a me stessa come un corpo da portare al mercato, di qualunque mercato si tratti. Vi ringrazio ancora per il confronto e mi taccio. La polemica non e’ il mio linguaggio, non mi interessa. Chi vuole approfondire, ascoltare, dialogare, sa dove trovarci. Gli altri continuino per la loro strada. Come giustamente si e’ detto, non c’e’ tempo per il superfluo. Ci sono situazioni assai piu’ gravi con cui confrontarci, ciascuno/a con i suoi modi e i suoi tempi.


DotxxrWho - 8 ottobre 2013
Il convegno è stato pagato dalle partecipanti.
La mia domanda a questo punto è:
Chi è che invece paga il tempo che questi simpatici Troll passano a pontificare sul blog degli altri anzichè lavorare? :D



Lorenzo Grxxaldi - 8 ottobre 2013
Cara Chixxcosta, l’ultimo operaio caduto da un’impalcatura prendeva meno di una “precaria” e sarebbe stato, per tutti, più utile da vivo. Lei afferma di parlare di vita concrete e dichiara di rifiutare l’astrazione che, invece, ne risulta.
No. La collettività non può più sobbarcarsi il costo del superfluo. Soprattutto se si continua colpevolmente a lasciar morire i lavoratori soltanto in quanto “non donne”.
          Marina Terragni - 8.10.2013
          ma che cosa sta dicendo… ma la prego…


6. ed eccolo

poverxxilvio - 8 ottobre 2013
Eh… cara Sabina… I contenuti bisognerebbe prima riuscire a trovarli…
Ho letto il testo fino a ben oltre la metà e, oltre a slogan vuoti che sembrano scritti da una aspirante poetessa bocciata in comunicazione, non ho letto nulla di concreto. Non che voi sessantottine ne avevate di più… Ma ai tempi forse si pensava davvero che la condizione femminile fosse svantaggiata. E allora vi si tollerava di più.
Oggi, che esistono veri e propri privilegi sessisti femminili, nasce intorno al femminismo una certa insofferenza.
E nemmeno le giovani femministe (beh… giovani….) sanno più che cosa urlare con voce tremula, finta incazzata. Ho visto anche un pezzettino del filmato. Ed è ciò che mi è rimasto impresso oltre alle scatarrate della cameramen. Accanita fumatrice. Eh… già… le conquiste femministe… Fa bene Lorenzo a domandarsi chi paga. Qualcuno avrà pur pagato per la pulizia del locale, la corrente elettrica, i microfoni… precarie… Che cosa vuol dire? Potrebbe anche voler dire aver scelto un corso di studi sbagliato e senza sbocchi di mercato? O si vorrebbe intendere che lo Stato dovrebbe per forza assumere tutte le laureate “soltanto perché donne”?
   Marina Terragni - 8.10.2013
   se il problema è chi ha pagato, hanno pagato le partecipanti al convegno

5. la nostalgica

SxxINA - 7 ottobre 2013
NON VI E’ ALCUN DUBBIO CHE LA CARATTERIZZAZIONE DI QUESTO VENTENNIO HAESCLUSO, CANCELLATO QUELLO CHE IL FEMMINISMO DEGLI ANNI 70/80 AVEVA ESALTATO CREANDO I CONTENUTI DI SPACCATURA DALLA POLITICA MASCHILE PER CONVOGLIARE FORZE , ENERGIE E BISOGNI DELLE DONNE SIA COME CONQUISTA SOCIALE CHE COME RIAPPROPRIAZIONE DEI DESIDERI DELLE DONNE. OGGI QUESTA POVERTA’ COORPOREA HA SCISSO LA RELAZIONALITÀ’, SEMPRE SECONDO ME 68TTINA,HA CREATO UN VUOT SIA GENERAZIONALE, CHE COMUNICATIVO- MA BEN ALTRA COSA NE E’ L’ASPETTO PLURALISTICO DELLE COSE…. OGGI VANNO COLTI CONTENUTI PER CONTENUTI SE NON SI VUOLE ANNAQUARSI NELLA PALUDE DEL NIENTE.
sergio l. duma - 7 ottobre 2013


4. Il solito zerbino... cavaliere in difesa dei potenti e degli oppressori...
Axxni - 7 ottobre 2013
Lorenzo, chi è lei il grillino di turno che vede costi a spese dei contribuenti ovunque? Visto che da solo non ci arriva, le annuncio che Pensare è ancora gratis.

3. Un altro...
Stexxno - 7 ottobre 2013
Marina, il buon Lorenzo Grimaldi si è letto tutta la “mappazza”, lo vuoi anche costringere a spiegarsi ulteriormente… il tuo è sado-masochismo…
    Marina Terragni - 7.10.2013
     poteva anche tacere, allora

2. Risponde una delle femministe nove.
alessandra chirixxsta - 7 ottobre 2013
Caro Lorenzo, se è di costi economici che si preoccupa, non tema, è tutto autofinanziato dalle magrissime casse precarie del nostro lavoro precario. Se sono le urla che teme, il testo è stato letto nei termini temporali e vocali dati dalle regole dell’assemblea, scandendo le parole con chiarezza, ma senza grida o sopraffazioni. Se è il qualunquismo che la disturba, qui si è proprio partiti dai corpi e dalle esperienze delle singole, articolate nelle relazioni. Nulla di astratto, tutta vita concreta, sudata, vissuta e, così, pensata e messa in comunicazione. Se il conto da pagare è una diversa visione dello stato attuale delle cose, un diverso modo della politica, attento alle persone nelle loro differenze, beh, spero proprio che questo prezzo la comunità lo paghi….e volentieri.

1. Comincia con questo Signore, anche lui, come noi, esasperato dal femminismo.
Ai messaggi che la infastidiscono maggiormente, la terragni accoda una nota.

Lorenzo GrimXXldi - 7 ottobre 2013
Qualche volta mi domando chi paga e quanto per questi esempi di urlato qualunquismo.
Mi dispiacerebbe scoprire che, tanto per cambiare, il conto lo paga la collettività. Cioè io.

   Marina Terragni - 7.10.2013
   sia più chiaro
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Re:Terragni. Lezioncina di civiltà impartitale da un certo poverosilvio.
« Risposta #8 il: Ottobre 12, 2013, 10:35:25 am »
bah ! tanto vale che scrivano a chiare lettere che accettano solo commenti pro-femministi e solo da lettrici donne.

a che servono sti blogs se poi censurano tutto e se gli autori sono intolleranti verso qualunque critica ?
il che e' poi tipico dei giornalisti, TUTTI !

infatti quanti blogs di giornalismo ci sono in giro ? mi viene in mente solo ValigiaBlu e il vecchio Barbiere della Sera se esiste ancora ?

ahhh vedo che anche il Barbiere e' moribondo, ultimo articolo e' di aprile ... si vede i pochi giornalisti che ci scrivevano han tutti perso il lavoro nel frattempo, e io godo !


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Re:Terragni. Lezioncina di civiltà impartitale da un certo poverosilvio.
« Risposta #9 il: Ottobre 12, 2013, 12:21:40 pm »
bah ! tanto vale che scrivano a chiare lettere che accettano solo commenti pro-femministi e solo da lettrici donne.

Infatti. L'onestà di una netiquette nella quale sono espresse molto chiaramente le proprie idee totalitarie e assolutiste .


Citazione
infatti quanti blogs di giornalismo ci sono in giro ? mi viene in mente solo ValigiaBlu e il vecchio Barbiere della Sera se esiste ancora ?

I giornalisti rimasti vegetano grazie al sussidio del finanziamento ai giornali.

Sono tutti dipendenti statali.
Stipendio  assicurato.
Capirai... che gli frega a queste di fare giornalismo....
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Re:Terragni. Lezioncina di civiltà impartitale da un certo poverosilvio.
« Risposta #10 il: Ottobre 12, 2013, 13:13:48 pm »
aspettarsi onesta' intellettuale da donne e femministe ? campa cavallo ! non a caso molte di loro hanno abbracciato con felicita' tutti i totalitarismi del novecento e pure quelli precedenti.

giornalisti ? nooo e' mooolto peggio di come pensi tu, e' un disastro oggi per i neo assunti, solo i vecchi se la spassano bene, i neo assunti viaggiano sugli 800 euro al mese in quotidiani nazionali, addirittura un articolo di un inviato in zone di guerra lo pagano meno di 100 euro, vedi tu, e spesso include anche le foto scattate dal giornalista (notare che solo la foto in altri tempi la pagavano 200-250 euro !).

gli articoletti di poche righe sui vari corriere e repubblica online so che li pagano 30 euro lordi e li fan fare ai neo assunti.

in italia il giornalismo e soprattutto il fotogiornalismo sono mestieri moribondi.

paradossalmente invece tengono botta i giornali locali perche' li' hanno il monopolio dell'informazione, le news locali le trovi solo da loro non c'e' la concorrenza delle agenzie e dell'online.

ovvio che le varie marchette di regime come i Travaglio e compagnia bella ci saranno sempre, tutti gli altri invece saranno decimati, come pure giornali e settimanali e mensili, gia' la RCS ha fatto tagli enormi in merito e chiuso varie testate.


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Re:Terragni. Lezioncina di civiltà impartitale da un certo poverosilvio.
« Risposta #11 il: Ottobre 12, 2013, 13:21:12 pm »
gentaglia come la Terragni non so se abbia futuro ... si riciclera' nei mensili femminili o roba simile ma dovra' guardarsi dalla concorrenza delle giovani disposte a lavorare per un tozzo di pane, magari molto piu' preparate e sponsorizzate di lei.

internet ha distrutto il giornalismo monopolista e di regime, e questo e' una cosa positiva per quel che mi riguarda, il problema e' che ha anche distrutto il giornalismo di inchiesta e il fotogiornalismo e tutte le forme di giornalismo che richiedono tempo e denaro, le uniche cioe' che valessero la candela.


Online fabriziopiludu

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Re:Terragni. Lezioncina di civiltà impartitale da un certo poverosilvio.
« Risposta #12 il: Ottobre 12, 2013, 13:43:35 pm »



 E' VERO!!! Inutile nascondere che, alla Fondazione del KGB, le donne sian andate DI CORSA per divertirsi!
 E con l'Operazione Barbarossa? Baglioni è retorico e melenso,invece Piludu dice:
 << io le ho viste far la fila davanti l'Ufficio Reclutamento delle SS! Ma che stronze che son le ragazze dell'Est! >>.