Autore Topic: Donne, potere, conflitto di interessi  (Letto 1806 volte)

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Offline Number10

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Donne, potere, conflitto di interessi
« il: Ottobre 14, 2013, 09:31:28 am »
Spesso si accusa Berlusconi, a ragione, di essersi candidato solo ed esclusivamente per difendere i propri interessi. Bene, vogliamo parlare delle donne che decidono di entrare in politica? Escludendo qualche eccezione, le donne non femministe solitamente della politica se ne sbattono, quindi nemmeno si candidano (motivo per cui sono in minoranza, lo ammettono le stesse femministe). Al contrario, quelle che decidono di "scendere in campo" nel 99% dei casi sono femministe e, ovviamente, nella loro agenda politica si parla solo di "donne". Ogni tanto, per non sembrare troppo di parte, parlano di qualche altro argomento (economia, lavoro, crisi), ma alla fine si sono candidate col solo scopo di fare gli interessi delle donne. E purtroppo per "interessi" si intendono discriminazioni positive e privilegi. Se una donna non femminista si candidasse alle elezioni non avrei problemi a votarla, ma quasi sempre la lei in questione è femminista, il che significa che bisogna toccarsi le palle e sperare in una sua sconfitta.

Io sono sardo e a breve ci saranno le elezioni: per il Pdl Ugo Cappellacci (che ha avuto vari problemi con le femministe), per il Pd Francesca Barracciu (super femminista), per gli indipendentisti Michela Murgia (famosa in tutta Italia per il suo femminismo). L'ultima non rappresenta un pericolo, in teoria, dato che quasi nessuno rinnega l'Italia, io per primo. La Barracciu invece si. In caso di vittoria, la Sardegna farà una brutta fine, dato che lei si occuperà di un solo argomento. Un po' la stessa cosa che è successa in Australia, Brasile e Argentina, ma non solo. Ovviamente i maschietti di sinistra la stanno già promuovendo dicendo che la Sardegna con una donna volerà, ma ripeto, nei paesi che ho citato la pensano diversamente.

Morale della favola: il conflitto di interessi non dovrebbe valere pure per le femministe? Se vuoi governare l'Italia, devi pensare al popolo italiano. Non solo alle donne italiane. Se vuoi governare la Sardegna, devi pensare al popolo sardo, non solo alle donne sarde. Questo sarebbe il famoso e favoloso "potere delle donne"? Andiamo bene. Poi parlano delle leggi ad personam e del conflitto di interessi di Berlusconi. Vogliamo parlare delle leggi ad personam e del conflitto di interessi delle femministe?
Ex Andrea

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Offline Lucia

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Re:Donne, potere, conflitto di interessi
« Risposta #1 il: Ottobre 14, 2013, 11:03:48 am »
Escludendo qualche eccezione, le donne non femministe solitamente della politica se ne sbattono, quindi nemmeno si candidano

Questo è vero, anche se qualche volta quando ti arrabbiano troppo qualche ministra allora dici che io lo farei meglio.
Ma poi la politica fa venire le rughe.

Citazione
alla fine si sono candidate col solo scopo di fare gli interessi delle donne.
(...) Se vuoi governare l'Italia, devi pensare al popolo italiano. Non solo alle donne italiane.

Hai assolutamente ragione, chi entra in politica deve rappresentare anhce gli interessi dell'altro, di tutti e non quello del suo gruppo di appartenenza.
Ma forse sono mandate in politica solo per misoginia (come la Staler tempo fa) cioè per dimostrare quanto sono limitate le donne.
Nella storia politica del mondo  ci sono esistite anche donne (poche ma sono state) che sono state stimate e rispettate e che appunto non pensavano dei diritti delle donne ma dei probblemi communi del paese e del mondo.

Offline Number10

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Re:Donne, potere, conflitto di interessi
« Risposta #2 il: Ottobre 14, 2013, 11:18:48 am »
Esatto, tra l'altro le donne (escludendo ovviamente le femministe) non votano mai le donne. E le femministe non fanno altro che lamentarsene. Candidatevi tutte e votatevi a vicenda, il Parlamento sarà composto al 90% da donne. Nessuna legge ve lo impedisce. Gli uomini non candidano nessuna donna, è una loro scelta. Se una donna in gamba vuole candidarsi, può farlo tranquillamente, altrimenti può creare un suo partito personale.
Ex Andrea

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Offline Mercimonio

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Re:Donne, potere, conflitto di interessi
« Risposta #3 il: Ottobre 14, 2013, 14:12:40 pm »
costa un sacco di soldi fare politica, e le donne lo potrebbero fare solo coi soldi del marito zerbino !

esempio concreto, un ex collega di mio padre secoli fa ha speso quasi 50,000 euro di campagna elettorale e ha perso di poco, quindi tutti sti soldi finiti nel cesso, non so che fine abbia fatto ma dubito ci voglia riprovare.

e queste sono cifre realistiche per delle semplici elezioni comunali, figurarsi per le regionali o le politiche nazionali, presumono per le nazionali paghi il partito ovviamente ma che poi chieda indietro il dazio se vinci.

l'unica opzione low cost sono le liste civiche nelle cittadine di poche migliaia di abitanti dove tutti si conoscono, allora con poche migliaia di euro te la puoi cavare a stampare cartelloni e poster e fare quattro comparsate nelle tv locali del cazzo ma non si e' mai visto un consigliere comunale della lista Pinco Pallino fare carriera a livello nazionale salvo appunto caso unico nel suo genere i primi leghisti anni '80 ma li' e' una area grigia perche' i soldi li han presi dall'alto ...





Offline Number10

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Re:Donne, potere, conflitto di interessi
« Risposta #4 il: Ottobre 15, 2013, 00:29:43 am »
Con i soldi delle associazioni femministe. Come nei film di spionaggio, sono delle infiltrate che si candidano col solo scopo di creare leggi pro-donna. Infatti molte provengono proprio da queste associazioni.
Ex Andrea

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