Applicando il tuo ragionamento ed anche quello di Rita sul concetto di "salute" e di "malattia" in rapporto alla contigenza dei tempi in cui viviamo , anche la zoofilia , ovvero fare sesso con animali non dovrebbe essere una malattia .
Evidentemente Freud , Jung ed Adler non erano proprio degli sprovveduti e dei pivelli in materia... anzi mi pare che essi parlassero con cognizione di causa e sapessero perfettamente cosa stessero dicendo...
Ma non preoccupatevi piano piano faranno passare l'idea che anche l'incesto , la zoofilia , la pedofilia etc. sono un "orientamento sessuale normale"...
E la gente , costituita per la stragrande maggioranza da creduloni che crede a tutto ciò che vede in televisione e che legge sui giornali , certamente darà ragione a ciò che dicono i mass media...
Sull'incoerenza di definire l'omosessualità normale,mentre le altre parafilie malattie, ho già risposto.
Detto questo ci tengo a precisare che trovo il concetto di malattia,TOTALMENTE INADEGUATO,specialmente se utilizzato da un credente.
Il problema è che il termine 'omosessualità'',è un termine che nasce nell'ottocento,per rispondere a criteri di classificazione ''scientifici'' del comportamento umano e non.
In sostanza,l'omosessualità,con l'avvento del positivismo scientifico,da peccato,è diventata malattia.
Ora io ritengo che se l'occidente è ridotto,come è ridotto questo sia dovuto al razionalismo scientista.
Per me l'omosessualità non è nè una malattia,e neanche in senso stretto un peccato (individuale),per il quale un soggetto dev'essere condannato.
E' semmai uno stato,di incompiutezza,di incompletezza,di mancanza di sviluppo,di ignoranza,ovvero di continuazione dello stato conseguito in seguito al peccato originale.
Riassumendo brevemente quanto scritto in più discussioni,il peccato originale,non solo aliena Dio dall'uomo,ma anche l'uomo dalla donna:il sesso dunque è una ''teshuvà'',ovvero un parziale tentativo di ritornare allo stato precedente di unione e reciproca comprensione.
Io ho già più e più volte riportato l'espressione biblica con cui viene descritto il rapporto sessuale fra Adamo ed Eva,sua moglie:
''E Adamo conobbe Eva sua moglie'',
"ve-Adam yad'a et Chava ishto",
il verbo utilizzato è Lada'at,ovvero conoscere nel senso letterale del termine,l'uomo,e la donna,figli del peccato originale NON SI CONOSCONO,NE' SI CAPISCONO,NEì PIU',NE' MENO COME L'UOMO E DIO,DUNQUE SCATTA IL RIFIUTO,con il sesso,questa mancanza di comunicazione viene,almeno temporaneamente interrotta,e si ritorna anche se per pochi attimi,all'originale unità e reciproca comprensione.
Il peccato originale spezza l'universo in 4 parti,L'UOMO E DIO,IL MASCHIO E LA FEMMINA,queste 4 parti cessano di interagire fra di loro.
L'albero delle sephiroth,diventa albero del bene e del male,se manca la sua colonna centrale,quella che unisce i 4 opposti,Dio-uomo maschio-femmina,diventa il famoso frutto dell'albero del bene e del male,il cui frutto dell'ignoranza,divide il mondo nei 4 opposti.
L'omosessualità dunque,è blocco della conoscenza su un piano orizzontale,cristallizzazione nello stato di divisione conseguito dal pecccato originale,rifiuto di conoscere il femminile,fuori di sè,ma soprattutto dentro di sè,allo stesso modo in cui l'uomo separato da Dio,rifiuta il dialogo e la riconciliazione con Lui.
In questo senso,l'omosessualità,è per me uno stato di ignoranza,di incompletezza,non una malattia,qualcosa che si risolve con una pillola,o andando dall'analista.
Ma neanche un peccato (individuale),perchè non dipende dal soggetto in quanto tale,quanto semmai dal portare le conseguenze del peccato originale.