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Ma che è successo a Fikasicula?

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Stendardo:
Fonte : http://www.almanacco.org/public/news2/comments.php?y=12&m=10&entry=entry121010-181610

Smascherate le Femen da una giornalista infiltrata

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Wednesday, October 10, 2012, 19:16 Cronaca
 
Una giornalista di un canale televisivo ucraino è riuscita ad infiltrarsi nel controverso movimento femminista FEMEN.
La ragazza è entrata a far parte dell'organizzazione, dichiarandosi convinta sostenitrice delle loro idee e partecipava personalmente alle azioni di protesta in topless, registrando il tutto con una telecamera nascosta. Si è scoperto che dietro gli ideali di emancipazione femminile in realtà ci sono finanziatori dell’Europa e degli Stati Uniti.

Per smascherare FEMEN la giovane giornalista si è dovuta “sacrificare” partecipando alle loro azioni in topless. Per settimane era stata addestrata per come tenere un comportamento aggressivo e come attrarre l'attenzione dei giornalisti fingendo di essere una vittima innocente del “sistema sessista”. Cosa più importante le è stato insegnato come mostrare davanti la telecamera il suo seno.

Il debutto in topless della giornalista è avvenuto a Parigi dove FEMEN aveva recentemente aperto un nuovo ufficio di rappresentanza. Alcune attiviste hanno organizzato una manifestazione nel loro stile mostrando il seno davanti il centro culturale islamico parigino. La giornalista era terrorizzata, respirava l’odio della gente che sentiva derisa la propria fede:

L'azione dimostrativa si sta svolgendo presso un centro culturale islamico e riteniamo che la folla sia pronta ad assalirci, ci salvano solo le telecamere dei giornalisti.

Il viaggio a Parigi è stato pagato direttamente dal movimento FEMEN alla giornalista. I biglietti d’aereo, le camere d'albergo, il taxi e i pasti erano stati quantificati in 1.000 euro al giorno, a parte ma sempre a “costo zero” le spese per gli estetisti e la cosmetica.

Inoltre si è scoperto che le attiviste di FEMEN sono pagate almeno un migliaio di dollari al mese, quasi tre volte il salario medio ucraino. Inoltre il personale a Kiev guadagna circa 2.000 dollari al mese mentre quello della sede parigina diverse migliaia di euro al mese.

Chi così generosamente finanzia questo movimento e quale sia lo sponsor che pubblicizzano le ragazze mostrando il loro seno, rimane avvolto nella nebbia, come si suol dire “mistero della fede”. Si possono solo fare delle ipotesi. La giornalista suggerisce che alcune note persone si sono incontrate con le leader del movimento. Si tratta del miliardario tedesco Helmut Geier, l’imprenditrice tedesca Beate Schober e l’uomo d'affari americano Jed Sunden. L’ultimo sponsor delle FEMEN forse è Wikipedia.

Stendardo:
LE PUSSY RIOT FINANZIATE DAL MAGNATE DELLA FINANZA INTERNAZIONALE GEORGE SOROS .

http://www.associazionesimeone.it/2012/08/george-soros-dietro-le-pussy-riot/

Due anni possono essere troppi, almeno per una dimostrazione politica all’interno di una chiesa. Così la pensa l’ambasciata americana a Mosca. «Attacco alla libertà di parola», secondo l’OSCE. Era un verdetto annunciato secondo il legale delle ragazze Mark Feigin. «Sentenza sproporzionata» hanno detto UE e Usa. Per la Merkel, il verdetto viola i valori europei. Fa marcia indietro pure la Chiesa Ortodossa, che dichiara, dopo aver invocato pene severe: «Senza mettere in dubbio la legittimità della decisione della giustizia, chiediamo alle autorità dello Stato di dar prova di clemenza verso le condannate, nella speranza che rinuncino a ripetere questo genere di sacrilegio».
 Di sacrilegi le Pussy Riot sarebbero esperte: prima di inscenare preghiere contro Putin, sono persino arrivate ad infilarsi dei polli nella vagina in un supermarket. Nadia, la leader, è ascesa nell’underground moscovita dopo una performance sessuale – parliamo di sesso di gruppo dimostrativo — al Museo biologico di Timiryazev, a diciotto anni e ad una manciata di giorni dal parto. Sembra che l’uso del sesso e delle sue varianti caratterizzi con successo i movimenti di protesta ad Est, e queste manifestazioni sono in linea con altre, come quelle del collettivo Femen.
 L’impatto di questo provocatorio gruppo è stato senza dubbio forte. A rendere l’episodio importante è il quadro in cui esplode il contrasto, quello del dissenso di una voce critica verso Putin, in un paese dove la libertà d’espressione non è scontata. Non è la prima volta che il volto autocratico della Russia calca la mano: in asse con la stessa stanno gli altri grandi stati orientali, Cina e Iran, conservatori nei costumi come pochi, almeno secondo il punto di vista occidentale. Sarà questo scontro di civiltà e di interessi a far sì che anche il ferro tedesco si interessi alle ragazzacce russe? In questo momento, il sostegno alle attiviste proviene anche da ambiti meno conosciuti.
 
Dietro le Pussy Riot e il loro pugno chiuso sembra esserci un magnate delle rivoluzioni, un sostenitore particolarmente ricco, George Soros e del suo Open Society Institute. In particolare, le ragazze hanno sfoggiato la bandiera dell’Otpor, un’organizzazione legata a Soros e ai suoi fondi. Nato nel 1930, quando non c’erano ancora internet e la tv, è stato uno di quelli che ha voluto “dare una spinta alla storia”, come avrebbe detto Lenin, e ha contribuito al sostegno di Solidarnosc in Polonia, una delle peggiori spine nel fianco dell’impero sovietico, per non parlare poi del suo aiuto a Charta 77 in Cecoslovacchia. Era uno dei 1400 membri del Council of Foreign Affairs, un circolo speciale formatosi all’indomani della Prima Guerra Mondiale, che raccoglie eminenti personalità capaci di influenzare la politica del mondo libero.
 Le rivoluzioni chiamate Rivoluzioni Colorate, che hanno sconvolto l’equilibrio post-sovietico, sono state sostenute da Soros; secondo alcune malevoli voci della rete, in preda al solito complottismo, Soros le avrebbe in parte programmate. Emblematico il caso della Rivoluzione delle rose in Georgia.
 In Italia è noto alle cronache, perché in lizza tra i possibili acquirenti dell’AS Roma e non come acquirente certo di due miliardi di buoni del tesoro europei, soprattutto italiani. Ha lui stesso commentato la situazione: «E’ curioso ho avuto molta più pubblicità per il mio supposto interesse per la Roma calcio, che e’ pari praticamente a zero, che per gli anni di devozione dedicati alla causa dei rom».
 Ma di quale sinistra è sostenitore Soros? Della sinistra liberale. Già allievo di Popper alla London School of Economics, Soros ha lasciato il segno come speculatore finanziario: nel cosiddetto Mercoledì Nero del 16 settembre 1992 vendette allo scoperto 10 miliardi di sterline, quando il padre dell’Euro, l’Ecu, poneva le basi per il figlio, attraverso lo Sme, il Sistema Monetario Europeo. In minima parte, si potrebbe dire che Soros abbia contribuito a spingere fuori dalla futura eurozona l’UK. Speculò anche sulla lira, per inciso, nello stesso settembre.
 Accusato e condannato per insider trading, il suo hedge fund, Quantum Fund, con sede nelle Antille Olandesi, è ciò che ha sostanzialmente contribuito alle sue ricchezze, stimate da Forbes in 20 miliardi di dollari americani. Insomma, non è Che Guevara e nemmeno Durruti.

Number10:
Sulla Steinem, le altre femministe (ossia le complici del Nwo) l'hanno accusata di aver lavorato per la CIA. In effetti è vero e ovviamente è partito il film complottista.

STEINEM=FEMMINISTA=CIA=NUOVO ORDINE MONDIALE=NUOVO ORDINE MONDIALE APPOGGIA IL FEMMINISMO

Le Femen sono state finanziate dal Nwo? Tra questi imprenditori c'è pure una donna. Pure io se fossi pieno di soldi finanzierei i movimenti antifemministi, i movimenti anti-euro, ecc ecc. Quindi sono un massone che sta organizzando un complotto mondiale? Ci sono prove che questi signori sono massoni che stanno organizzando il grande complotto mondiale?

Soros voleva comprare la Roma, quindi i laziali potranno pensare ad un complotto contro di loro. Il Nwo attacca la SS Lazio?

Stendardo:

--- Citazione da: Number10 - Ottobre 22, 2013, 13:20:16 pm ---Ha modificato il mio intervento.

Ha le prove? Io ho fatto ricerche su questa femminista ma nessuno parla di queste cose. Ovviamente, essendo un complotto, la verità ce la raccontano solo i reporter speciali. Ma le prove?

--- Termina citazione ---

Altra prova : quella di una giornalista infiltrata nel gruppo delle Femen .

Ma anche queste è una "paranoia" dei complottisti .

Number10:

--- Citazione da: Standarte - Ottobre 22, 2013, 13:25:57 pm ---Altra prova : quella di una giornalista infiltrata nel gruppo delle Femen .

Ma anche queste è una "paranoia" dei complottisti .

--- Termina citazione ---

Devi portare le prove, è questo il punto. Anch'io ti posso postare 2000 articoli che confermano l'esistenza dei rettiliani, ma se non porto le prove, mi rideresti in faccia. Sbaglio?

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