Premessa: per quanto riguarda la politica, mi trovo più a destra (non quella di Berlusconi che è una farsa, ma quella di cui parla Travaglio) che a sinistra, ma solitamente ragiono con la mia testa. Una cosa è certa: detesto il comunismo.
Semplicemente il femminismo non è nient'altro che un movimento di pazze sessiste che sono sempre esistite, ma che non hanno mai potuto agire, per due semplici motivi:
1- progresso tecnologico ancora inadeguato. Come sappiamo bene, le femministe sono delle vigliacche, quindi non potevano mica chiedere l'emancipazione nel Medioevo, altrimenti le donne sarebbero state costrette ad andare a morire al posto degli uomini. Uomini che, a loro volta, sarebbero rimasti comodi comodi in casa a cucinare. Ovviamente hanno aspettato che il Mondo diventasse un posto un po' più comodo, vedi progresso tecnologico, d'altronde lo ammettono loro stesse
2- fino al periodo di cui parlerò più tardi, la società aveva ancora dei valori sani e il femminismo non era accettato, così come qualsiasi fanatismo simile
Poi che è successo? Nascono prima il fascismo e poi il nazismo: tutti sappiamo che hanno combinato quei due pazzi di Hitler e Mussolini, no? Ovviamente hanno perso, quindi il potere è passato al comunismo che ha cambiato la società seguendo le proprie idee altrettanto deliranti. Ecco, il femminismo non è nient'altro che un movimento che si è inserito in un contesto particolare, ossia quello post-bellico (seconda guerra Mondiale) dominato dal comunismo, grazie ai disastri combinati da Hitler e Mussolini. Da quel momento in poi tutti i valori che hanno fatto progredire la società (amore per la patria, religione, famiglia, autorità paterna, meritocrazia, ruoli di genere, quindi virilità e femminilità, interesse per la comunità, ecc ecc) sono stati aboliti, in quanto associati al fascismo e al nazismo, in nome dell'individualismo, del politicamente corretto e del "semo tutti uguali anche se non è vero": il cosiddetto relativismo. Sappiamo benissimo cosa è successo nel 68, a prescindere dal femminismo. Da quel momento in poi, anarchia totale. Solo diritti ma niente doveri. Infatti oggi siamo governati dalla generazione del 68, gente che pretende privilegi ma che non da niente al popolo. Signori che nel 68 parlavano di "potere ai giovani" ma che ora che sono vecchi lo mettono nel culo ai ragazzi per tutelare sé stessi. Mentre loro da giovani si sono divertiti, noi ragazzi di oggi viviamo nella merda per colpa loro. Oggi non esiste più il NOI, ma l'IO. Il politico di turno non pensa al popolo, ma a sé stesso e magari alle minoranze. In pieno stile comunista. Il bene comune e della maggioranza non conta.
Il femminismo, come noto, è un movimento di stampo comunista, ma che agisce anche come il nazismo (si parla comunque di ideologie totalitarie). Il comunismo come agisce? Il più debole è vittima del più forte. Sempre e comunque. Il più debole è un assassino mentre il più forte è una persona buona che vive per aiutare gli altri? Non importa, il più debole è una vittima da tutelare, il più forte è un mostro da discriminare. Vi ricorda qualcosa? A me si. Il più debole (la donna) è vittima del più forte (l'uomo), sempre e comunque. Gli uomini possono essere dei santi, ma non importa. Devono pagare. E ovviamente si spaccia tutto ciò per "diritti civili". Nel caso specifico, per "diritti delle donne".
D'altronde, se non sbaglio, i paesi dell'ex Urss il problema femminismo l'hanno già affrontato ben prima di noi durante il comunismo e ora, a quanto pare, l'hanno risolto. Per esempio, oggi un paese come la Russia è paritario e il femminismo non è accettato nemmeno dal potere.
Ps. si ragiona in maniera comunista pure quando si parla di altri argomenti. Essere ricco (io sono povero) è un reato. Buonismo con i gay, con gli immigrati, ecc ecc. Famiglia? Non bestemmiare. Religione? Oddio, bestemmia. Sei un asino? Devi essere promosso lo stesso. Amore per la patria? Ma sei pazzo, brutto fascista? Le nazioni sono un concetto vecchio, oggi siamo tutti fratelli del Mondo. Viva il multiculturalismo. Intanto i nostri ospiti non sono tanto "multiculturali", visto che vorrebbero imporci la loro cultura (c'è da dire che se non distruggiamo il femminismo da soli, è una cosa positiva). Ecc ecc.
Per fortuna la crisi sta distruggendo il modello occidentale, così come ha distrutto l'Urss.
Dev'essere per forza tutto un complotto? Suvvia, non facciamo il gioco delle cozze rendendoci ridicoli. I complottisti che ho beccato erano quasi tutti femministi/e, tra l'altro. Di antifemministi complottisti ne ho beccati veramente pochi, per fortuna.