Autore Topic: Ma che è successo a Fikasicula?  (Letto 63369 volte)

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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #135 il: Ottobre 22, 2013, 12:58:15 pm »
Infatti Vdn, i complottisti prendono alcune verità e fanno un minestrone, trasformando il tutto in "complotto mondiale". Stesso metodo usato dalle femministe (ora non ditemi che la Zanardo si è messa d'accordo con Rockfeller): prendono alcune verità e le trasformano in "oppressione maschile".

Pure i bambini sanno che gli americani bombardano mezzo Mondo per difendere gli interessi strategici ed economici degli Usa. Ma questo non significa che dietro ci sia un complotto mondiale ordito dal Nwo.

Nel caso specifico, le aziende europee si sono ribellate alle quote rosa: salari dimezzati, ma meno competenze, quindi meno guadagni. A qualsiasi imprenditore sano di mente l'emancipazione forzata delle donne non conviene.
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Hitler scopre che le femministe copiano il nazismo:


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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #136 il: Ottobre 22, 2013, 13:00:32 pm »
Ma i primi ad essere complottisti sono i comunisti. Per dire, Giulietto Chiesa è comunista e complottista. Poi anche gli altri, d'altronde questo è un fenomeno che riguarda tutti.

Nemmeno a me interessa ciò che pensa la gente, ma voglio sconfiggere il femminismo. Se ci rendiamo ridicoli, nessuno ci ascolterà.

Lascia che ti dica una cosa :

Ti preoccupi troppo di ciò che gli altri potrebbero pensare di te stesso , quando in realtà ti dovrebbe interessare soprattutto ciò che tu pensi di te stesso .
Ed è questo il vero scoglio da superare per noi uomini di oggi .
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #137 il: Ottobre 22, 2013, 13:03:20 pm »
Lascia che ti dica una cosa :

Ti preoccupi troppo di ciò che gli altri potrebbero pensare di te stesso , quando in realtà ti dovrebbe interessare soprattutto ciò che tu pensi di te stesso .
Ed è questo il vero scoglio da superare per noi uomini di oggi .

No, mi preoccupo di mettere fine a questa puttanata femminista. Se ci rendiamo ridicoli, le femministe avranno campo libero per poter distruggere gli uomini. E, in tal caso, sai benissimo cosa succederà.

Alle teorie del complotto non ci credo, la gente non c'entra, anche perché se fossero reali impazzirei. In confronto il femminismo sarebbe niente. Poi se volete unire le due cose, povero me :D
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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #138 il: Ottobre 22, 2013, 13:08:30 pm »
Infatti Vdn, i complottisti prendono alcune verità e fanno un minestrone, trasformando il tutto in "complotto mondiale". Stesso metodo usato dalle femministe (ora non ditemi che la Zanardo si è messa d'accordo con Rockfeller): prendono alcune verità e le trasformano in "oppressione maschile".

Pure i bambini sanno che gli americani bombardano mezzo Mondo per difendere gli interessi strategici ed economici degli Usa. Ma questo non significa che dietro ci sia un complotto mondiale ordito dal Nwo.

Nel caso specifico, le aziende europee si sono ribellate alle quote rosa: salari dimezzati, ma meno competenza, quindi meno guadagni. A qualsiasi imprenditore sano di mente l'emancipazione forzata delle donne non conviene.

E sei informato male .

Le aziende europee ed anche quelle italiane dovranno accettare le quote rosa a meno di non ricevere delle pesanti sanzioni economiche da parte delle istituzioni .

Articolo tradotto dall'inglese di Henry Makow (ma già so che tu dirai che si è inventato tutto)

Negli anni ’60 gli l’elite giornalistica inventava l’ondata più forte del femminismo come part di quel piano dell’elite governativa per smantellare la civiltà e creare il “Nuovo Ordine Mondiale”.
 
Da quando la scorsa settimana ho scritto queste parole, ho scoperto che prima di diventare una leader femminista, Gloria Steinem lavorò per la CIA spiando gli studenti Marxisti in Europa e disturbando i loro convegni. Diventò una carissima dei mass media grazie alle sue connessioni con la CIA. MS Magazine (Miss Magazine) di cui lei è stata editore è stato finanziato indirettamente dalla CIA.
 
Steinem ha provato a smentire quest’informazione, unhearted negli anni ’70 da un gruppo radicale femminista chiamato “Red Stockings” (Collants rossi). Nel 1979 la Steineim e la sua amica con collegamenti moto forti nella CIA Katherine Graham del Washignton Post ed il presidente della Fondazione Ford Franklin Thomas prevenì che la Random House pubblicasse la notizia su Feminist Revolution (Rivoluzione Femminista). Per quanto possano aver fatto per evitare il trapelamento, quella storia venne pubblicta sul Village Voice il 21 Maggio del 1979.
 
La Steinem ha sempre finto di essere una studente radicale. “Quando ero al college, era l’era di McCarthy” – disse a Susa Mitchell nel 1997 – “e così diventai una Marxista.” (da Icons, Saints and Divas: Intimate Conversations with Women who Changed the World 1997. pagina 130). La sua nuvoletta biografica nel Giugno del 1073 su Miss Magazine recita: “Gloria Steinem è stata una scrittrice libera professionista per tutti il suo percorso lavorativo. Miss Magazine è il suo primo impiego stipendiato a tempo pieno”.
 
Non vero. Cresciuta in un improvvisata, mal-funzinoante famiglia nella città di Toledo nello stato dell’Ohio, la Steinem in qualche modo ce la fece ad iscriversi allo prestigioso Smith College di Metty Friedan. Dopo essersi diplomata nel ’55, la Steinem ricevette la borsa di studio ”Chester Bowles Student Fellowship” per studiare in India. Curiousamente, una ricerca in Internet rivela che questo riconoscimento non esiste se non da Gloria Steinem. Nessun altro lo ha mai ricevuto.
 
Nel 1958, la Steinem fù reclutata da Cord Meyers della CIA per dirigere un gruppo informale di attivisti” chiamato “Independent Research Service” (Servizio di Ricerca Indipendente). Questo faceva parte del “Congress for Cultural Freedom” (Congresso per la libertà culturale) che ha creato delle riviste come “Encounter” e “Partisan Review” per promuovere quello che si può defeinre come “sinistra liberale chic” per fare opposizione al Marxismo. Steinem partecipò a festivals giovanili sponsorizzati dai comunisti (una sorta della feste dell’Unità) in Europa, ha pubblicato un quotidiano, riportava informazioni agli altri partecipanti ed ha aiutato a provocare risse.
 
Un collega della Steinem nella CIA era Clay Felker. Agli inizi degli anni ’60 diventò un editore all’ Esquire e pubblicò articoli della Steinem grazie ai quali diventò una voce leader per la liberalizzazione femminile. Nel 1968, come direttore responsabile del New York Magazine l’assume come editore contributiva e poi editore di Miss Magazine nel 1971. La Warner Communications mise quasi tutti i soldi nonstante si aggiudicasse solo il 25% delle quote. Il primo direttore responsabile del Miss Magazine fù Elizabeth Forsiling Harris una PR esecutiva che pianificò il tragitto che doveva seguire John Kennedy a Dallas il giorno che fù assassinato. Nonostnte la sua immagine anti-stabilità, Miss Magazine attraeva campagne pubblicitarie dalla crema dell’impresa Americana. Ha pubblicato pubblcità per la ITT nello stesso tempo quando le politiche prigioniere in Cile venivano torturate da Pinochet, dopo un golpe inspirato dal conglomerato Statunitense e dalla CIA.
 
Anche i rapporti interpersonali della Steinem dimostrano una tendenza all’essere anti-stabilità. Ha avuto una relazione con Stanley Pottinger, un avvocato generale dell’era Nixon-Ford, a cui sono state addossate responsbilità per aver causato stallo nell’investigazione nell’assassinio di Martin Luther King e dell’ex ministro estero cileno Orlando Latelier. Negli anni ’80, she dated Henty Kissinger. Per maggiori dettagli, vedere il ricercatore di San Francisco Dave Emory.
 
Il nostro errore concettuale sulla CIA è che serve gli interessi degli Stati Uniti. Infatti, è stato sempre lo strumento di una dinastia dell’elite di banche internazionali e petrolieri (Rothschild, Rockefeller, Morgan) coordinata dal Royal Institute per gli Interni in Londra e la loro agenzia Statunitense, il Consiglio per gli Affari Esteri. Fù stabilito e popolato dal sangue blù dei banchieri di New York e laureati delluniversità YALE appartenenti alla setta segreta “Skull ad Bones” . Il nostro presidente (G.W. Bush) e suo padre rientrano in questo profilo.
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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #139 il: Ottobre 22, 2013, 13:10:17 pm »
Appunto, dovranno accettare. Ma a loro mica conviene, per smentire quel che avete scritto prima. Poi si ritorna al solito discorso e alla lettura complottista di ogni avvenimento.
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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #140 il: Ottobre 22, 2013, 13:12:15 pm »
No, mi preoccupo di mettere fine a questa puttanata femminista. Se ci rendiamo ridicoli, le femministe avranno campo libero per poter distruggere gli uomini. E, in tal caso, sai benissimo cosa succederà.

Alle teorie del complotto non ci credo, la gente non c'entra, anche perché se fossero reali impazzirei. In confronto il femminismo sarebbe niente. Poi se volete unire le due cose, povero me :D

Non è facendo il pagliaccio che uno può rendersi serio agli occhi del mondo , il mio consiglio è quello dovresti mettere un pò i piedi per terra .
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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #141 il: Ottobre 22, 2013, 13:14:57 pm »
Non è facendo il pagliaccio che uno può rendersi serio agli occhi del mondo , il mio consiglio è quello dovresti mettere un pò i piedi per terra .

Pagliaccio?

No, devi portare le prove. Noi le prove che il femminismo è un movimento sessista le abbiamo. Tu le prove del Nwo e della sua connessione col femminismo, NON LE HAI. Sono paranoie e, più semplicemente, un miscuglio tra le tue idee personali.

Semplice, no?

Sono razzista e dico che il femminismo colpisce solo i maschi bianchi.
Sono omofobo e dico che il femminismo colpisce solo i maschi etero.
Sono italiano e dico che il femminismo colpisce solo i maschi italiani.
Sono comunista e dico che il femminismo colpisce solo i maschi della classe operaia.
Sono nazista e dico che il femminismo risparmia i maschi ebrei.
Credo alle teorie del complotto e dico che il Nwo ha inventato il femminismo.

Ecc ecc ecc.

Non facciamo confusione tra argomenti che tra loro non c'entrano una mazza.

Non sono problemi miei, ma così rendi ridicola la Qm. Non prenderla male, ma io la penso così. Noi perché siamo qui? Per lottare contro il femminismo. Strategicamente parlando, certi discorsi sono un autogol tremendo.
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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #142 il: Ottobre 22, 2013, 13:16:56 pm »
Pagliaccio?

No, devi portare le prove. Noi le prove che il femminismo è un movimento sessista le abbiamo. Tu le prove del Nwo e della sua connessione col femminismo, NON LE HAI. Sono paranoie e, più semplicemente, un miscuglio tra le tue idee personali.

Non sono problemi miei, ma così rendi ridicola la Qm.

Ripeto ti ho appena postato un articolo di Henry Makow dove una delle più famose femministe è stata finanziata dalla CIA .

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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #143 il: Ottobre 22, 2013, 13:20:10 pm »



 La CIA... "ALIAS", NON è solo fiction dunque.
 Merita tutto il nostro BIASIMO.


 

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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #144 il: Ottobre 22, 2013, 13:20:16 pm »
Ha modificato il mio intervento.

Ha le prove? Io ho fatto ricerche su questa femminista ma nessuno parla di queste cose. Ovviamente, essendo un complotto, la verità ce la raccontano solo i reporter speciali. Ma le prove?
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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #145 il: Ottobre 22, 2013, 13:20:42 pm »
Fonte : http://www.almanacco.org/public/news2/comments.php?y=12&m=10&entry=entry121010-181610

Smascherate le Femen da una giornalista infiltrata

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Wednesday, October 10, 2012, 19:16 Cronaca
 
Una giornalista di un canale televisivo ucraino è riuscita ad infiltrarsi nel controverso movimento femminista FEMEN.
La ragazza è entrata a far parte dell'organizzazione, dichiarandosi convinta sostenitrice delle loro idee e partecipava personalmente alle azioni di protesta in topless, registrando il tutto con una telecamera nascosta. Si è scoperto che dietro gli ideali di emancipazione femminile in realtà ci sono finanziatori dell’Europa e degli Stati Uniti.

Per smascherare FEMEN la giovane giornalista si è dovuta “sacrificare” partecipando alle loro azioni in topless. Per settimane era stata addestrata per come tenere un comportamento aggressivo e come attrarre l'attenzione dei giornalisti fingendo di essere una vittima innocente del “sistema sessista”. Cosa più importante le è stato insegnato come mostrare davanti la telecamera il suo seno.

Il debutto in topless della giornalista è avvenuto a Parigi dove FEMEN aveva recentemente aperto un nuovo ufficio di rappresentanza. Alcune attiviste hanno organizzato una manifestazione nel loro stile mostrando il seno davanti il centro culturale islamico parigino. La giornalista era terrorizzata, respirava l’odio della gente che sentiva derisa la propria fede:

L'azione dimostrativa si sta svolgendo presso un centro culturale islamico e riteniamo che la folla sia pronta ad assalirci, ci salvano solo le telecamere dei giornalisti.

Il viaggio a Parigi è stato pagato direttamente dal movimento FEMEN alla giornalista. I biglietti d’aereo, le camere d'albergo, il taxi e i pasti erano stati quantificati in 1.000 euro al giorno, a parte ma sempre a “costo zero” le spese per gli estetisti e la cosmetica.

Inoltre si è scoperto che le attiviste di FEMEN sono pagate almeno un migliaio di dollari al mese, quasi tre volte il salario medio ucraino. Inoltre il personale a Kiev guadagna circa 2.000 dollari al mese mentre quello della sede parigina diverse migliaia di euro al mese.

Chi così generosamente finanzia questo movimento e quale sia lo sponsor che pubblicizzano le ragazze mostrando il loro seno, rimane avvolto nella nebbia, come si suol dire “mistero della fede”. Si possono solo fare delle ipotesi. La giornalista suggerisce che alcune note persone si sono incontrate con le leader del movimento. Si tratta del miliardario tedesco Helmut Geier, l’imprenditrice tedesca Beate Schober e l’uomo d'affari americano Jed Sunden. L’ultimo sponsor delle FEMEN forse è Wikipedia.
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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #146 il: Ottobre 22, 2013, 13:24:05 pm »
LE PUSSY RIOT FINANZIATE DAL MAGNATE DELLA FINANZA INTERNAZIONALE GEORGE SOROS .

http://www.associazionesimeone.it/2012/08/george-soros-dietro-le-pussy-riot/

Due anni possono essere troppi, almeno per una dimostrazione politica all’interno di una chiesa. Così la pensa l’ambasciata americana a Mosca. «Attacco alla libertà di parola», secondo l’OSCE. Era un verdetto annunciato secondo il legale delle ragazze Mark Feigin. «Sentenza sproporzionata» hanno detto UE e Usa. Per la Merkel, il verdetto viola i valori europei. Fa marcia indietro pure la Chiesa Ortodossa, che dichiara, dopo aver invocato pene severe: «Senza mettere in dubbio la legittimità della decisione della giustizia, chiediamo alle autorità dello Stato di dar prova di clemenza verso le condannate, nella speranza che rinuncino a ripetere questo genere di sacrilegio».
 Di sacrilegi le Pussy Riot sarebbero esperte: prima di inscenare preghiere contro Putin, sono persino arrivate ad infilarsi dei polli nella vagina in un supermarket. Nadia, la leader, è ascesa nell’underground moscovita dopo una performance sessuale – parliamo di sesso di gruppo dimostrativo — al Museo biologico di Timiryazev, a diciotto anni e ad una manciata di giorni dal parto. Sembra che l’uso del sesso e delle sue varianti caratterizzi con successo i movimenti di protesta ad Est, e queste manifestazioni sono in linea con altre, come quelle del collettivo Femen.
 L’impatto di questo provocatorio gruppo è stato senza dubbio forte. A rendere l’episodio importante è il quadro in cui esplode il contrasto, quello del dissenso di una voce critica verso Putin, in un paese dove la libertà d’espressione non è scontata. Non è la prima volta che il volto autocratico della Russia calca la mano: in asse con la stessa stanno gli altri grandi stati orientali, Cina e Iran, conservatori nei costumi come pochi, almeno secondo il punto di vista occidentale. Sarà questo scontro di civiltà e di interessi a far sì che anche il ferro tedesco si interessi alle ragazzacce russe? In questo momento, il sostegno alle attiviste proviene anche da ambiti meno conosciuti.
 
Dietro le Pussy Riot e il loro pugno chiuso sembra esserci un magnate delle rivoluzioni, un sostenitore particolarmente ricco, George Soros e del suo Open Society Institute. In particolare, le ragazze hanno sfoggiato la bandiera dell’Otpor, un’organizzazione legata a Soros e ai suoi fondi. Nato nel 1930, quando non c’erano ancora internet e la tv, è stato uno di quelli che ha voluto “dare una spinta alla storia”, come avrebbe detto Lenin, e ha contribuito al sostegno di Solidarnosc in Polonia, una delle peggiori spine nel fianco dell’impero sovietico, per non parlare poi del suo aiuto a Charta 77 in Cecoslovacchia. Era uno dei 1400 membri del Council of Foreign Affairs, un circolo speciale formatosi all’indomani della Prima Guerra Mondiale, che raccoglie eminenti personalità capaci di influenzare la politica del mondo libero.
 Le rivoluzioni chiamate Rivoluzioni Colorate, che hanno sconvolto l’equilibrio post-sovietico, sono state sostenute da Soros; secondo alcune malevoli voci della rete, in preda al solito complottismo, Soros le avrebbe in parte programmate. Emblematico il caso della Rivoluzione delle rose in Georgia.
 In Italia è noto alle cronache, perché in lizza tra i possibili acquirenti dell’AS Roma e non come acquirente certo di due miliardi di buoni del tesoro europei, soprattutto italiani. Ha lui stesso commentato la situazione: «E’ curioso ho avuto molta più pubblicità per il mio supposto interesse per la Roma calcio, che e’ pari praticamente a zero, che per gli anni di devozione dedicati alla causa dei rom».
 Ma di quale sinistra è sostenitore Soros? Della sinistra liberale. Già allievo di Popper alla London School of Economics, Soros ha lasciato il segno come speculatore finanziario: nel cosiddetto Mercoledì Nero del 16 settembre 1992 vendette allo scoperto 10 miliardi di sterline, quando il padre dell’Euro, l’Ecu, poneva le basi per il figlio, attraverso lo Sme, il Sistema Monetario Europeo. In minima parte, si potrebbe dire che Soros abbia contribuito a spingere fuori dalla futura eurozona l’UK. Speculò anche sulla lira, per inciso, nello stesso settembre.
 Accusato e condannato per insider trading, il suo hedge fund, Quantum Fund, con sede nelle Antille Olandesi, è ciò che ha sostanzialmente contribuito alle sue ricchezze, stimate da Forbes in 20 miliardi di dollari americani. Insomma, non è Che Guevara e nemmeno Durruti.
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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #147 il: Ottobre 22, 2013, 13:24:59 pm »
Sulla Steinem, le altre femministe (ossia le complici del Nwo) l'hanno accusata di aver lavorato per la CIA. In effetti è vero e ovviamente è partito il film complottista.

STEINEM=FEMMINISTA=CIA=NUOVO ORDINE MONDIALE=NUOVO ORDINE MONDIALE APPOGGIA IL FEMMINISMO

Le Femen sono state finanziate dal Nwo? Tra questi imprenditori c'è pure una donna. Pure io se fossi pieno di soldi finanzierei i movimenti antifemministi, i movimenti anti-euro, ecc ecc. Quindi sono un massone che sta organizzando un complotto mondiale? Ci sono prove che questi signori sono massoni che stanno organizzando il grande complotto mondiale?

Soros voleva comprare la Roma, quindi i laziali potranno pensare ad un complotto contro di loro. Il Nwo attacca la SS Lazio?
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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #148 il: Ottobre 22, 2013, 13:25:57 pm »
Ha modificato il mio intervento.

Ha le prove? Io ho fatto ricerche su questa femminista ma nessuno parla di queste cose. Ovviamente, essendo un complotto, la verità ce la raccontano solo i reporter speciali. Ma le prove?

Altra prova : quella di una giornalista infiltrata nel gruppo delle Femen .

Ma anche queste è una "paranoia" dei complottisti .
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Re:Ma che è successo a Fikasicula?
« Risposta #149 il: Ottobre 22, 2013, 13:27:47 pm »
Altra prova : quella di una giornalista infiltrata nel gruppo delle Femen .

Ma anche queste è una "paranoia" dei complottisti .

Devi portare le prove, è questo il punto. Anch'io ti posso postare 2000 articoli che confermano l'esistenza dei rettiliani, ma se non porto le prove, mi rideresti in faccia. Sbaglio?
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