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http://www.losai.eu/leader-associazione-lgbt-condannato-per-pedofilia-aggravata/Leader di un’associazione LGBT condannato per pedofilia aggravata by admin 0 Comments 23.gen 2013 Il suo nome è James Rennie. Se fosse stato un prete cattolico, il mondo intero si ricorderebbe ancora degli atti abietti ai quali si prestava, prima di essere arrestato dalla polizia, con diverse decine di altri membri della sua rete di omosessuali pedofili. Poiché si tratta di un militante per la causa del «matrimonio» tra persone dello stesso sesso e del diritto all’adozione per queste coppie, questa informazione non è stata pubblicata in Francia se non su qualche blog, come per esempio qui su “Riposte Catholique”. Prima del suo arresto, James Rennie, 38 anni, era il direttore dell’associazione LGBT Youth Scotland (associazione Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender Giovani Scozzesi). Come tale, attraverso i suoi contatti con i parlamentari scozzesi e con l’ex primo ministro Tony Blair, ma anche nella sua qualità di consigliere del governo scozzese per le questioni omosessuali in relazione ai bambini, ha avuto un’influenza sull’evoluzione del diritto inglese e scozzese verso l’autorizzazione all’adozione per le coppie di persone dello stesso sesso. Nel 2009 James Rennie e i suoi complici sono stati arrestati e poi condannati per fatti di pedofilia aggravata, tra l’altro, anche ai danni del neonato al quale James Rennie badava regolarmente per delle persone che lo consideravano come un amico da quindici anni. Questi hanno appreso il fatto quando la polizia, nell’ambito dell’inchiesta, ha fatto visionare loro un video che James Rennie aveva fatto circolare presso altri membri della sua rete, un video in cui lo si vedeva violentare il piccolo in più occasioni, nell’arco di molti anni. La prima violenza si è verificata quando il piccolo era un bebè di tre mesi… L’inchiesta della polizia è stata avviata a seguito della denuncia di un tecnico informatico al quale uno dei membri della rete di omosessuali pedofili aveva affidato il suo computer, sul quale si trovavano delle fotografie compromettenti. Al momento del suo arresto, James Rennie aveva un partner fisso, ma si serviva di Internet per altri incontri tra gay. Si serviva di Internet anche per degli incontri tra pedofili, compreso l’incontro con Neil Strachan, un altro omosessuale pedofilo di 41 anni che era stato condannato a tre anni di prigione nel 1997 per atti sessuali su un bambino tra i 5 e i 7 anni. Neil Strachan aveva commesso degli abusi sessuali nei confronti del bambino affidato alla custodia di James Rennie quando il piccolo aveva un anno, e sino al suo terzo anno di età. Neil Strachan è stato anche accusato di aver tentato di sodomizzare un bambino di 18 mesi nel 2005, nel suo appartamento di Edimburgo. La lista dei crimini di James Rennie e delle decine di altri membri della sua rete, e specificamente dei suoi sette complici condannati insieme a lui nell’ottobre 2009, supera di gran lungo, per il suo carattere, tutto ciò che ha potuto essere rivelato sino ad oggi sui preti cattolici pedofili (i quali sono, la maggior parte delle volte – l’avrete sicuramente notato anche se non viene mai detto – contemporaneamente preti e omosessuali, visto che nella maggioranza dei casi, le vittime dei preti pedofili sono dei bambini o degli adolescenti di sesso maschile). E’ successo tre anni fa, ma contrariamente alle questioni relative ai membri del clero cattolico, i media francesi non hanno ritenuto importante parlarne, allorquando la questione è finita sulle prime pagine dei quotidiani britannici più conosciuti, come il Daily Mail, che è stato il primo a rivelare la vicenda. Si è trattato di autocensura? Articolo di Olivier Bault (clicca qui per l’articolo originale), tradotto per losai.eu da Antonella Rustico - See more at:
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