Autore Topic: Mauro Recher : Il nemico alla porta di casa .  (Letto 617 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline Stendardo

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3501
Mauro Recher : Il nemico alla porta di casa .
« il: Ottobre 20, 2013, 17:21:21 pm »
Fonte : http://femdominismo.wordpress.com/2013/10/20/il-nemico-alla-porta-di-casa/


Il nemico alla porta di casa

20 ottobre 2013




.

Parafrasando un film ” il nemico alle porte” …
 
prendo spunto da questo “articolo”  di una certa Viviana Pizzi
 
http://pxvivi.blogspot.it/2013/10/femminicidio-finora-le-vittime-sono.html
 
Si conta che in data 19 ottobre il numero dei cosiddetti femminicidi sono arrivati a 100 …
 
Mi sembra che ,invece il bollettino di guerra indichi un numero inferiore , quando questi dati sono discordanti ,si capisce benissimo che non si sa di cosa stiamo parlando , cosa è femminicidio e di quando non lo è , come se la vittima o meno del cosiddetto femminicidio avesse sofferto di meno , ma entriamo nel dettaglio dello scritto
 

C’è chi dice che parlare di femminicidio è troppo. Che è un fenomeno che non esiste. Soprattutto le pagine web chiaramente maschiliste a sentire il termine si ribellano. Si appellano al codice penale sostenendo che il reato non è contemplato nella giurisprudenza italiana
 
Io continuo a dire che il femminicidio, cioè dell’uccisione “in quanto donna ” non esiste ,esiste eccome la violenza sulle donne ,come abbiamo dimostrato che esiste anche la violenza sugli uomini , mi sembrano tutte e due i casi da condannare mentre sembra che uno sia un vilipendio allo stato (infatti si è fatta una legge apposita) mentre l’altro sia quasi come uno sberleffo, una cosa di poco conto …per capirci ,l’ho detto altre volte ma è meglio ripeterlo ….”in quanto donna” è di una scemenza colossale ,perchè ,se fosse vero ,io giro per la strada e vedo una donna (non conoscendola ) e la picchio o peggio la uccido ,in quel caso ,il suo essere donna è stato un fattore scatenante … quello che succede invece con una coppia omo e lesbica che sia ,in quel caso vedo una coppia gay con effusioni e gli faccio violenza (anche qui non conoscendo le persone) è chiaro che ,in quel caso ,il loro orientamento sessuale è il fattore scatenante della violenza , in questo caso una legge avrebbe sicuramente più senso di quella del femminicidio ….
 
 
 

E c’è chi come la pornostar Valentina Nappi, in un video ora rimosso da youtube, sostiene che è più grave il fenomeno tutto maschile delle morti sul lavoro e che le donnepossano risolvere i problemi di stupro e femminicidio con questo comportamento: datela.
 
Che il video sia stato rimosso dimostra ,non tanto il bigottismo ,ma la malafede di alcune femministe ,perchè se parliamo di morti sul lavoro e ragioniamo solo di numeri, i numeri sono 4 volte superiori al femminicidio (solo tra il 1 gennaio 2012 ,fino al 31 ottobre 2012 i morti sono stati 460 ,di quali 450 uomini, tenendo conto solo sul posto lavorativo)
 
Sia chiaro che, fare un paragone tra le due cose non ci sta ,è come sommare pere e mele ,sta solo a significare che ,alla faccia del potere maschilista e patriarcale , a farne le spese sono gli uomini e gli uomini poveri che ,ad una certa sinistra .non gli frega più di tanto) …
 
Sulla seconda parte non sarebbe poi una cattiva idea ,ci si diverte in due ,ma significa svalutare quello che avete in mezzo alle gambe, va beh discorso complesso e lo spiega meglio di me Fabrizio Marchi nei suoi articoli
 

Purtroppo per noi la realtà è tutt’altra cosa. E i dati ce li fornisce direttamente il Telefono Rosa tramite la pagina facebook 15 22 no alla violenza sulle donne. Il dato a tre cifre è stato raggiunto qualche giorno fa quando in Umbria una giovane donna è stata uccisa dall’ex fidanzato. E siamo quindi a quota 100, un numero che porta a una seria riflessione. Un dato che non giustifica chi pensa che il fenomeno non è altro che un’invenzione del Governo Letta per coprire il dissenso.  Cento donne morte sono cento donne morte. Più dei militari che muoiono in missione di pace ogni anno. Eppure l’Italia si straccia le vesti ogni volta che un soldato perde la vita durante un attacco nemico. E il nemico che abbiamo in casa si fa finta di non vederlo.
 
Siamo arrivati al fatidico numero 100 più dei militari in missione di pace (praticamente anche li,  quasi solo uomini) , ma più “interessante”  la parte finale  ”IL nemico l’abbiamo dentro casa” …
 
Ed ecco il punto chiave , l’uomo (il maschio ,come piace chiamarlo a loro) è il nemico ..e si fa anche un profilo di questo  ”nemico”
 

I numeri del femminicidio sono invece ogni giorno più gravi: le richieste di aiuto di donne che subiscono stalking al numero attivato dall’associazione sono aumentate nei primi sei mesi del 2013 di circa il 10%.
 Nel 2012 le vittime di femminicidio, sempre secondo i dati dell’associazione nazionale di volontarie, sono state 124. La violenza sulle donne si scatena quasi sempre all’interno delle mura domestiche.
 L’autore è nel 48% dei casi il marito,  nel 12% il convivente nel 23% l’ex;  si tratta poi di un uomo tra i 35 e i 54 anni nel 61% dei casi, di un impiegato nel 21%,  e di una persona istruita (il 46% ha la licenza media superiore e il 19% la laurea). Il persecutore non fa poi in genere uso di alcol e di droghe (63%). Anche il profilo della donna-vittima descrive una persona piuttosto normale: una donna di et… compresa fra i 35 e 54 anni,  con la licenza media superiore nel 53%  e la laurea nel 22%.  La maggior parte delle violenze continua ad avvenire  in casa, all’interno di una relazione “sentimentale” (84%), in una famiglia “normale”.
 
Il nemico può essere chiunque (basta che sia maschio ovvio) …che le donne ,mai e poi mai commettono violenza ,quindi ,quello che ripeto da tempo ,si elimina il genere maschile e si risolve il problema ,queste femministe poi dovrebbero fare il tifo per le morti sul lavoro e i morti in missione di pace , visto che muoiono praticamente solo uomini, e sappiamo benissimo che l’uomo è il nemico ,un morto sul lavoro è un uomo in meno che commette violenze o stupri (o tutte e due le cose insieme) …
 

L’atto violento, inoltre, non è mai isolato ma costante e continuo (81%) e non finisce con la chiusura del rapporto ma si protrae anche dopo, spesso con un atteggiamento persecutorio.
 Un quadro da cui emerge che la violenza sulle donne è ancora molto radicata nei contesti “normali” di vita.
 
Quella sugli uomini no… ah , dimentico sempre che le donne sono esseri angelici e mai e poi mai ,potrebbero fare violenza  ,ma se c’era una scelta non si poteva nascere donna ?
 
Poi la Lipperini nel sua pagina facebook indica che gli uomini non vogliono sposarsi e ci mette la faccina triste , e te credo che non lo vogliono più fare ..con tutte queste accuse che ci piovono solo per il fatto ,quello si ,di essere uomini
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius