Un'altra cosa sul campanilismo e nazionalismo italiano.
Anch'io mi sono accorta che per gli italiani è più importante l'appartenenza alla citta natale, spesso al dialetto, alla cultura locale originale e Italia si è bella ma è secondaria per il loro patriottismo, senso identitario.
E neanche gli immigrati meridionali non si identificano ancora con i valori del Nord ma più con quelle dalle loro regioni di origine.
Io volevo conoscere diciamo la cucina locale, se lo domando al mio marito mi dice che mica sono piemontese io, ma lo fanno anche i suoi figli.
Se un paese vanta almeno 2000 anni di storia com'è possibile che i cibi tradizionali basta che abbiano solo 25 anni di anzianità?!
Allora se tu sei immigrato da 1100 km dal sud 40 anni fa e io dall'est 1300 anni fa non è poi cosi grande differenza, siamo stranieri quasi tutti. (a parte i veri piemontesi o lombardi).
Sempre dal campanillismo:
Ho letto che i matrimoni tra i stranieri durano di meno. Glielo dico al mio marito e lui: allora per quello sono io divorziato perché la mia ex era lucana e io pugliese.
Ma io?
glielo chiedo Io non sono straniera?! Ma non tu non sei straniera.
PS: e qui nel Nord abbiamo anche molta storia comune. A parte che Eugenio di Savoia ha sottomesso la Transilvania,
e io ho avuto la magnanimità di visitare comunque il suo palazzo reale di Torino,
insomma per colpa sua facevamo parte per almeno due secoli dello stesso Impero.
Adesso in marzo saranno le feste di liberazione di quell'Impero che però ha marcato bene la storia e l'architettura da Milano a Brasov.
Si, c'è (c'era...) Orban Viktor nel mio avatar.