«Scusa ma ti voglio sposare»
nelle sale da venerdì 12
Il film interpretato da Raoul Bova e Michela Quattrociocche è tratto dal libro di Federico Moccia
ROMA - Uscirà in 560 copie il nuovo film di Federico Moccia nelle sale da venerdì 12 febbraio, in attesa del San Valentino. È la commedia romantica «Scusa ma ti voglio sposare» con protagonista il quasi quarantenne Raoul Bova intenzionato a sposare Michela Quattrociocche, ventenne combattuta tra lui e il coetaneo Andrea Montovoli. Tratto dal romanzo omonimo di Federico Moccia (Rizzoli) è il seguito di «Scusa ma ti chiamo amore», un film che ha incassato 13 milioni di euro. Al centro della vicenda oltre al matrimonio tra i due protagonisti anche altre storie parallele per un affresco corale sui quarantenni e il matrimonio. Un tema che evidentemente ha interessato anche il Vaticano: martedì il film sarà proiettato alla presenza del regista e del casta alla Pontificia università lateranense e discusso con studenti e sacerdoti.
LE PAROLE DI MOCCIA - «Adolescenza decerebrata», «commedia microdotata», «orgia di telefonini e spot»: solo qualche mese fa il suo «Amore 14» era stato bistrattato dalla critica, con bocciature bipartisan. Oggi Federico Moccia rischia la riabilitazione grazie a un film che esalta il matrimonio, difende la fedeltá coniugale, parla di paure e invita a responsabilizzarsi. Tutti temi trattati nel film «Scusa Ma Ti Voglio Sposare», che esce nel weekend che anticipa San Valentino, in 560 copie distribuite da Medusa. Per la proiezione alla Pontificia Universitá Lateranense alla presenza di studenti e sacerdoti, Moccia ha detto: «Mi aspetto un'assoluzione -scherzando - ma vediamo cosa ne penserà il Vaticano. So che questo è il film più rischioso e meno alla moda che ho fatto». E alla domanda se ciò rappresenti una svolta in carriera, una maturazione nelle storie e nel modo di raccontarle: «Non so cosa cambierò, se cambierò -dice Moccia- È impossibile rappresentare personaggi che piacciono a tutti e le cose che scrivo non sono necessariamente le stesse che vivo. In ogni caso, da «Tre metri sopra il cielo» in poi ho sempre cercato di descrivere caratteri che avessero un percorso di crescita. Spiace ci si accorga di questo solo ora». Il suo successo nasce da «un blog dove tantissime persone scrivono raccontandomi le proprie esperienze di vita, cui m'ispiro. Nutrendo rispetto sia per loro che per le cose che scrivo», racconta Moccia.
VIDEOCHAT SUL CORRIERE.IT - Martedì 16 febbraio appuntamento alle 16, 15 (ma i messaggi si possono inviare a partire dalla mattina) con Roul Bova in studio che risponderà in diretta alle mail dei lettori, selezionate dalla redazione.
Redazione Online
Segnali di paura ? L'astensione dei giovani ( maschi in particolare ) dal matrimonio, comincia a far sentire i suoi effetti ?