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FILOTTRANO - Si č presentata in Comune, ha estratto un coltello e lo ha puntato alla gola del figlio minacciando di ucciderlo se non avesse ottenuto soldi e una casa. Una trentaseienne immigrata illegalmente dalla Nigeria, č stata condannata a un mese di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali. L'episodio risale all'inverno del 2008. La donna, orairreperibile assieme al bambino, era una clandestina con in mano un decreto di espulsione scaduto da novanta giorni. Si č presentata negli uffici dell'assistenza sociale con in braccio l'unico figlio diun anno.Della sua vita da immigrata si conosce poco. La certezza č che era in Italia da oltre dodici mesi, viveva da sola e aveva l'esigenza di una casa e di un sussidio economico. Ed č proprio questo che la donna ha chiesto alla giovane assistente sociale che l'aveva ricevuta. La ragazza perň non ha avuto neppure il tempo di formulare una risposta: «La donna ha subito avuto una crisi di pianto, ha estratto un coltello e lo ha puntato alla gola del figlio - ha raccontato l'assistente ieri in tribunale -. Diceva che se non le avessimo offerto una condizione di vita piů dignitosa avrebbe ucciso il figlio, prima di suicidarsi».Il bambino piangeva, mentre la madre brandiva un coltello da cucina con lama di dieci centimetri. Una scena non del tutto inattesa: «Prima del colloquio l'avevo incontrato in ascensore - ha aggiunto l'assistente sociale - Avevo giŕ capito che era in forte stato di agitazione e avevo preallarmato le guardie comunali». I vigili infatti hanno immobilizzato la donna, sfilandole dalle mani coltello e bambino. Poi l'intervento dei carabinieri. I militari hanno sequestrato l'arma. «Una volta verificata l'identitŕ della donna - ha detto un appuntato ascoltato come teste - abbiamo scoperto che si trattava di un'immigrata clandestina, motivo per cui l'abbiamo arrestata».La donna si č poi resa irreperibile. «Č possibile che sia tornata in Nigeria con il figlio. Non ne sappiamo piů nulla da diverso tempo» dice Sonia Moresi, legale d'ufficio della donna.