Dialoghi > Natura maschile e natura femminile
Citazioni a Confronto
Vicus:
Nessun altro scrive, riporto quanto postato altrove:
--- Citazione ---"La donna è in rapporto con l’uomo come l’imperfetto ed il difettivo col perfetto. La donna è fisicamente e spiritualmente inferiore e la sua inferiorità risulta dall’elemento fisico, più precisamente dalla sua sovrabbondanza di umidità e dalla sua temperatura più bassa. Essa è addirittura un errore di natura, una sorta di maschio mutilato, sbagliato, mal riuscito."
"In ogni caso la donna serve solo alla propagazione della specie."
San Tommaso d'Aquino, Summa Teologica
--- Termina citazione ---
Aggiungo che non può parlarsi di inferiorità della donna secondo i cristiani dal momento che è dotata, come l'uomo, di anima immortale e che ha parte nello stesso disegno di salvezza:
"Così pure voi, mariti, trattate con riguardo le vostre mogli, perché il loro corpo è più debole, e rendete loro onore perché partecipano con voi della grazia della vita" (1 Pt 3, 7)
COSMOS1:
La citazione della Summa non vale, perchè non ha il riferimento preciso ... Io ho una edizione della Summa in 6 volumi, non puoi pensare che li legga tutti e 6 per cercare quella frase! :mad:
La citazione di San Pietro è in linea con il filone filogino :wub:
Al momento i supposti misogini latitano :mad: siamo alle solite: tirare il sasso e nascondere la mano!
Vicus:
Visto che questa cosiddetta citazione, partita da siti femministi, rimbalza qua e là sul web, mi sono preso la briga di approfondire. Già appare una brutta imitazione del pensiero di San Tommaso d’Aquino: come può Dio creare un essere ‘sbagliato’? E se lo crea femmina, perché usare la parola ‘mutilato’ che implica un momento successivo alla creazione?
In effetti si conferma una falsa citazione, un pastiche di una frase di Aristotele (De gen. et corr. 2, 3) «la donna è un maschio mancato».
Ecco qualche citazione VERA:
Sia nell‘uomo che nella donna si trova l‘immagine di Dio quanto all‘elemento principale che la costituisce, cioè quanto alla natura intellettiva. Quindi la Genesi, dopo aver detto che «lo creò a immagine di Dio», soggiunge: «maschio e femmina li creò»; e dice li al plurale, come osserva S. Agostino [De Gen. ad litt. 3, 22], perché non si pensasse che i due sessi siano stati uniti in un solo individuo. (Summa Theologiae, I, q. 93)
Nota del traduttore: Le argomentazioni valgono per quell‘immagine che è fondata sulla conformità della grazia e della gloria.
“Era conveniente che la donna fosse formata dalla costola dell‘uomo. Primo, per indicare che tra l‘uomo e la donna ci deve essere un vincolo di amore. D‘altra parte la donna «non deve dominare sull‘uomo» [1 Tm 2, 12], e per questo non fu formata dalla testa. Né deve essere disprezzata dall‘uomo come una schiava: perciò non fu formata dai piedi. — Secondo, per una ragione mistica: poiché dal costato di Cristo dormiente sulla croce dovevano scaturire i sacramenti, cioè il sangue e l‘acqua, con i quali sarebbe stata edificata la Chiesa.” (Summa Theologiae, I, q. 92)
(Obiezione) Secondo il Filosofo [Aristotele, De gen. et corr. 2, 3] «la donna è un maschio mancato», quasi proveniente al di fuori dell‘intenzione della natura. Ma in quello stato non sarebbe accaduto nulla di innaturale nella generazione umana. Quindi non vi sarebbero state nascite di donne.
In contrario: La natura sarebbe proceduta nell‘opera della generazione secondo il modo stabilito da Dio. Ma per la natura umana Dio aveva stabilito che ci fossero il maschio e la femmina, come dice la Scrittura [Gen 1, 27; 2, 22].
Dimostrazione: Nello stato di innocenza non sarebbe mancato nulla di quanto spetta al completamento della natura umana. Come dunque i diversi gradi degli esseri rientrano nella perfezione dell‘universo, così anche la diversità dei sessi rientra nella perfezione della natura umana. Quindi nello stato di innocenza sarebbe stato generato l‘uno e l‘altro sesso.
COSMOS1:
beh? c'è una campana sola? dov'è stendardo?
COSMOS1:
va bene, consideriamo chiuso il confronto per forfait dell'avversario
questa è la stoffa dei cosiddetti "machi", di quelli autoproclamatisi misogini che chiamano alla sollevazione il mondo maschile: incapaci di qualunque confronto!
Con questo poniamo ulteriormente un punto fermo che diciamo e ridiciamo da sempre: noi non siamo misogini. Le femministe o alcuni settori del femminismo sono misandrici, sembra evidente. Noi no, neppure per reazione a quelli.
Perchè è evidente che tutti gli esseri umani che hanno calpestato la polvere di questa terra, che la calpestano e che, forse, la calpesteranno, hanno in comune almeno alcune esperienze: i loro primo mesi di vita li hanno trascorsi dentro il ventre di una donna e, i più fortunati, i primi anni tra le braccia di una donna. Difficile negare che il mito del Paradiso Perduto presente in tutte le culture umane, abbia a che fare con questa esperienza originale. Difficile negare la presenza in ogni uomo di una nostalgia acuta di una donna nella quale perdersi e trovarsi, di un amore dato e ricevuto in eterno.
Noi, che ci ritroviamo grosso modo nella provocazione di Rino Barnart e in quello che era (e forse è) Uomini 3000, ci distinguiamo per la critica radicale del pensiero contemporaneo sulle questioni di genere, ma anche per il rifiuto categorico di ogni falsa soluzione (la misoginia appunto) come anche la prudenza verso soluzioni che non ci convincono al 100% (Maschi Selvatici e Uomini Beta).
Noi ci caratterizziamo perchè abbiamo scelto la notte oscura: nada nada (S.Giovanni della Croce), neti neti (Gautama Siddarta). Nè questo nè quello, Dio non è nulla di ciò che esiste e nulla di ciò che non esiste.
Noi non odiamo le donne perchè femministe, noi odiamo il femminismo perchè ha messo una grave ipoteca su di una relazione d'amore tra uomini e donne.
Noi siamo tra coloro che sono sospesi, perchè rifiutiamo ogni facile e falsa via d'uscita da questo dilemma. Noi non amiamo la notte, noi amiamo il sole, ma rifiutiamo di scambiarlo con candele di lenticchie. E crediamo che il sole ci sia e sorgerà. Il sole c'è, perchè c'è chi l'ha visto. E la sua testimonianza è credibile.
--- Citazione --- Io era tra color che son sospesi,
e donna mi chiamò beata e bella,
tal che di comandare io la richiesi.
Lucevan li occhi suoi più che la stella;
e cominciommi a dir soave e piana,
con angelica voce, in sua favella:
Dante Inferno, II,
--- Termina citazione ---
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