Fonte :
http://www.adiantum.it/public/3455-adiantum,-nuovi-ddl--rivoluzione-del-condiviso,-impedimento-doloso-e-servizi-sociali.aspADIANTUM, nuovi DDL: rivoluzione del Condiviso, impedimento doloso e servizi sociali
In Primo Piano
More Sharing ServicesCondividi|Share on facebookShare on myspaceShare on googleShare on twitter
06/11/2013 - 11.59
In attesa di perfezionare il ricorso collettivo presso la Corte Europea dei diritti umani, importanti novità sono allo studio, già da diversi mesi, in ambito legislativo. Non solo gli aspetti tipicamente civilistici del diritto di famiglia, ma anche quelli penali e "di sistema", suggeriti dall'Associazione nata nel 2009, sono già al vaglio di importanti forze politiche per la presentazione al Senato e alla Camera dei deputati.
AFFIDO CONDIVISO, UNA RIVOLUZIONE - FIGLI E MEDIAZIONE PROTAGONISTI ASSOLUTI. Il ddl sulle modifiche al codice civile in materia di affido condiviso dei figli è già stato definito in ogni sua parte, e prevede un impianto giuridico che presta attenzione ai diritti civili dei figli dei genitori separati, definendone bene i confini, ed evitando accuratamente gli utilizzi strumentali da parte degli operatori.
Tre le novità, tutte con al centro il bambino e i compiti educativi/di cura:
1. presentazione obbligatoria di un "Piano Familiare" (o progetto educativo), da allegare alla memoria sia in caso di separazione consensuale (Piano congiunto e successiva omologa), sia in caso di procedimento giudiziale (Piani individuali). I piani non devono essere contrari alla legge e, per il giudice, diventano vincolanti. Il magistrato incaricato di seguire la separazione, inoltre, avrà l'obbligo di verificare periodicamente lo stato di attuazione del Piano, e la sua violazione - debitamente comprovata - da parte di uno o di entrambi i genitori, consentirà al giudice di intervenire discrezionalmente, modificando le condizioni di separazione;
2. ascolto obbligatorio (non più discrezionale) dei minori che abbiano compiuto almeno 12 anni di età. L'audizione dovrà essere effettuata personalmente dal giudice, con l'eventuale supporto di personale qualificato, e in locali idonei esterni al tribunale;
3. istituzione dell'Avvocato del Minore, figura imparziale e autonoma, che tutelerà gli interessi dei figli (sopratutto in caso di eccessiva conflittualità).
Su tutto, la Mediazione Familiare obbligatoria, prevista come "condizione di procedibilità" (come accade oggi, per alcune materie, nella mediazione civile). Si tratterà di un "passaggio informativo" della coppia presso un professionista della mediazione familiare o presso un centro idoneo, che avranno il compito di descrivere i vantaggi (anche economici) della Mediazione, e rilascerà verbale, da trasmettere al tribunale competente, per tutti gli esiti (assenza delle parti, assenza di una sola parte, accordo non raggiunto, accordo positivo da omologare etc).
Il DDL, inoltre, prevede altre misure fondamentali, alcune del tutto nuove, e altre già sperimentate con successo da alcuni tribunali: mantenimento diretto, doppio domicilio per i minori, assegnazione della casa coniugale ai figli (con alternanza dei genitori), obbligo di rendicontazione periodica per il genitore eventualmente percettore di un assegno.
"Nessuna concessione alle tematiche di genere", afferma Alessio Cardinale, Portavoce di ADIANTUM, "nè imbarazzanti compromessi con alcune parti politiche che vorrebbero distruggere, ogni giorno di più, la solidarietà tra mamme e papà. L'interesse dei nostri bambini non va mercificato. Nel nostro DDL trova spazio solo il buon senso, e speriamo che lo spostamento dell'attenzione sui diritti dei figli possa mettere d'accordo un pò tutti. Siamo aperti, ovviamente, ad eventuali proposte provenienti dal mondo dei genitori, ma terremo ferma la soglia di attenzione sui bambini e sul loro futuro".
IMPEDIMENTO DOLOSO ALLA CURA FILIALE E REVISIONE DEI POTERI DEI SERVIZI SOCIALI. Nei progetti di legge proposti da ADIANTUM trovano spazio anche alcune modifiche del codice penale e, per mezzo dei modifiche alla L. 149/2001, una sostanziale revisione delle norme che regolano le funzioni e i poteri dei servizi sociali nei casi di separazione e/o nei casi di allontanamento dei figli dal nucleo familiare.
"Dal punto di vista penale", aggiunge Alessio Cardinale, "i comportamenti criminosi di alcuni genitori devono trovare una previsione sanzionatoria pesante, fino al carcere, ad oggi assente. Impedire ad un genitore, o ad entrambi, di prendersi cura dei figli vuol dire privare proprio questi ultimi del loro fondamentale apporto di amore e affetto. In Italia esiste una vera e propria industria degli allontanamenti, che in tutta evidenza appaiono motivati solo dagli interessi economici che ruotano attorno a questa industria".
"La questione", sottolinea Cardinale, "è più seria di quanto si creda. Questi allontanamenti causano alla Collettività un grave danno economico (stimabile in almeno 1 mld di euro l'anno, NDR) e sono permessi da un atteggiamento passivo dei magistrati minorili, nonchè favoriti dal lavoro dei servizi sociali, i quali preferiscono le comunità per minori al supporto domiciliare. Diventa necessario rivedere il loro ruolo, al fine di redistribuire i carichi di responsabilità ed evitare il proliferare di quello che noi definiamo come un vero e proprio organo giudiziario sommerso, sovrapposto a quello dei giudici".
Fonte: Redazione