Autore Topic: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]  (Letto 27315 volte)

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #45 il: Febbraio 20, 2010, 00:23:24 am »
Citazione
PASSO 2:

Come agiscono nelle loro violenze le donne? Come si manifesta la QM?

Penso sia innanzitutto utile capire come è possibile creare l'uomo zerbino:

.Non dire ciò che intendi. Mai.
.Sii ambigua. Sempre.
.Piangi. Piangi spesso.
.Rinfacciagli cose dette, fatte o pensate anni, mesi o settimane fa.
.Falli scusare per qualsiasi cazzata.
.Riempi di peluche, pupazzetti e altre inutilita’ la loro macchina, stanza, zaino, come ricordi del fatto che voi state pensando a loro (?)
.Guardali negli occhi e comincia a ridere.
.Fingi una crisi isterica per qualunque boiata e poi ...
...

E' tutto vero, assolutamente. Vorrei solo far notare come in alcuni casi queste tecniche cadrebbero nel vuoto in quanto lui la mollerebbe senza pensarci.
Alla base di tutto sembra quindi esserci il bisogno.
Ho complicato un pò il discorso...ma se alla base di tutto sembra esserci il bisogno, la cosa migliore sembra essere "controllare il coinvolgimento emotivo".
Spero di avre dato uno spunto in più senza complicare troppo la questio.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Zoltan2

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #46 il: Febbraio 20, 2010, 01:59:57 am »
E' tutto vero, assolutamente. Vorrei solo far notare come in alcuni casi queste tecniche cadrebbero nel vuoto in quanto lui la mollerebbe senza pensarci.
Alla base di tutto sembra quindi esserci il bisogno.
Ho complicato un pò il discorso...ma se alla base di tutto sembra esserci il bisogno, la cosa migliore sembra essere "controllare il coinvolgimento emotivo".
Spero di avre dato uno spunto in più senza complicare troppo la questio.

Il bisogno, la necessità... L'Ananke (secondo i greci) ci porta inevitabilmente a dover aver bisogno più o meno delle donne.

Farci tutti preti non è una soluzione al problema. Controllare il fenomeno con obbiettività è la soluzione.

Ho detto più volte che il coinvolgimento emotivo è il più grande nemico, ma bisogna poi saper comunque gestire il problema. Senza coinvolgimento emotivo si ha la lucidità per agire seguendo questi stratagemmi, altrimenti è una battaglia già persa in partenza, l'amore offusca sempre la visione delle cose.

Quindi:

Prima eliminiamo il "rincoglionimento" del coinvolgimento emotivo.

E poi agiamo "furbamente" e in modo da gestire la relazione.

Quando le cose si mettono "male", si deve avere la coscienza di capirlo e tagliare la corda.
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline Warlordmaniac

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #47 il: Febbraio 20, 2010, 09:31:02 am »
Etica e seduzione U-->D non riesco a vederli compatibile. Lo sforzo che mi chiedi non è nuovo perché è simile a quello che chiede il guru degli introversi agli introversi per non odiare gli estroversi. Sarà solo un fatto di maturità, però vorrei che mi spiegassi come mai c'è del malcontento dei rapporti tra UU e DD; se fosse così come hai detto tu, l'uomo, che per natura ha il chiodo fisso, dovrebbe arrivare naturalmente a quel livello di tolleranza, invece sembra che colui che arriva a tollerare meglio l'istintività femminile è lo stesso che non si fa scrupoli nell'affossare i propri simili, mentre viceversa, colui che ricade sempre neisoliti errori seduttivi (eccessiva generosità di solito) è anche lo stesso che non farebbe male ad una mosca.
Siamo sicuri, cioè, che per essere "uomini" si possa rimanere "essere umani"?

Offline Zoltan2

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #48 il: Febbraio 20, 2010, 14:08:46 pm »
Etica e seduzione U-->D non riesco a vederli compatibile. Lo sforzo che mi chiedi non è nuovo perché è simile a quello che chiede il guru degli introversi agli introversi per non odiare gli estroversi. Sarà solo un fatto di maturità, però vorrei che mi spiegassi come mai c'è del malcontento dei rapporti tra UU e DD; se fosse così come hai detto tu, l'uomo, che per natura ha il chiodo fisso, dovrebbe arrivare naturalmente a quel livello di tolleranza, invece sembra che colui che arriva a tollerare meglio l'istintività femminile è lo stesso che non si fa scrupoli nell'affossare i propri simili, mentre viceversa, colui che ricade sempre neisoliti errori seduttivi (eccessiva generosità di solito) è anche lo stesso che non farebbe male ad una mosca.
Siamo sicuri, cioè, che per essere "uomini" si possa rimanere "essere umani"?

Sinceramente non capisco fino in fondo cosa vuoi intendere.

Cosa vuol dire che non siamo sicuri che per essere "uomini" si possa rimanere "esseri umani"?

Ti riferisci forse alle differenze fra gli uomini prevaricatori, cinici e che sfruttano ogni occasione favorevole per ottenere un vantaggio e invece agli uomini più onesti, sinceri e leali?

Se stai parlando di termini "etici" di questo tipo la mia risposta è la seguente:

Io penso che l'eticità, rappresentata dalla lealtà, dall'onestà e dalla sincerità siano concetti inventati dalla mente umana, esse non hanno un reale valore nel mondo e nei meccanismi naturali. Ci imponiamo noi di seguire dei concetti di "lealtà" perché questo a volte ci fa sentire meglio con noi stessi, ma questo è un atteggiamento fallimentare se esasperato. Ciò che conta non è ciò che è "giusto" ma ciò che conviene al momento. Anche se a volte le cose coincidono, è assurdo basare le relazioni sulla lealtà e sulla sincerità assolute.

Secondo me bisogna vedere la vita, le cose, con un senso più semplicistico: La vita è una guerra e la guerra non ha mai regole fisse. La guerra si basa sempre sull'inganno e valori come l'onestà e la sincerità vanno cavalcati solo quando conviene.

Se hai ancora l'idea che ci sia una cosa "giusta" o "sbagliata" da fare secondo me non riuscirai mai a vedere le cose per quello che sono e a vivere rapporti sereni. Questa "moralità" è frutto della nostra mente distorta, l'unica cosa che conta alla fine è fare la cosa che conviene di più, e nel caso delle coppie fare la cosa più adatta alla situazione per fare in modo da non alterarne l'equilibrio e la stabilità. La sincerità serve soltanto quando essa porta un reale vantaggio, altrimenti applicare l' "onestà" come valore supremo (ovvero essere onesti sempre e comunque anche quando non conviene) vuol dire buttarsi la zappa sui piedi pensando che serva a qualcosa.

Essere umani vuol dire essere intelligenti, e fruttare ogni occasione per far si che porti a un vantaggio. Regole autoimposte come la "lealtà" e la "sincerità" sono concetti che alla lunga portano a danno se esasperati e ritenuti valori assoluti.

Può sembrare una visione cinica delle cose, ma è la visione più onesta della realtà.

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Giubizzaaa

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #49 il: Febbraio 20, 2010, 15:25:49 pm »
Scusate sono sempre io, Zoltan, ma per un problema di account ho dovuto crearne uno nuovo...

Eh, a chi lo dici! Anch'io ho avuto probelmi coi miei vecchi account. ^_^

Offline COSMOS1

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #50 il: Febbraio 20, 2010, 16:07:36 pm »
Eh, a chi lo dici! Anch'io ho avuto probelmi coi miei vecchi account. ^_^


non hai avuto problemi

sei semplicemente stato bannato per nome e mail, e x reiscriverti hai usato un altro nome e un'altra mail

ma se riscrivi post come quello che ho cancellato io, si ricomincia, e poi dovrai aggiungere ancora chissà quante a ....
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline Zoltan2

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #51 il: Febbraio 21, 2010, 12:34:12 pm »

non hai avuto problemi

sei semplicemente stato bannato per nome e mail, e x reiscriverti hai usato un altro nome e un'altra mail

ma se riscrivi post come quello che ho cancellato io, si ricomincia, e poi dovrai aggiungere ancora chissà quante a ....

Sarei curioso di leggere questo post bannato  :P
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Offline renato.dg

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #52 il: Febbraio 21, 2010, 12:43:58 pm »

ciao zelten interessanti i primi due punti.Per il terzo hai detto una serie di luoghi comuni che non condivido per nulla.Innanzitutto l'emancipazione culturale femminile non è dovuta ai movimenti femministi ne al femminismo , ma ai cambiamenti storici dovuti all'avvento della società tecnologica meccanizzata ed industriale che nei paesi occidentali di pelle bianca ha cancellato la società contadina perche le macchine e la produzione meccanizzata dell'agricoltura ha tolto un numero immenso di contadini e contadine dai campi e ne ha permesso l'istruzione a tutti i livelli.ILfemminismo non è stato nulla di buono , solo un esplosione della superbia e del rancore femminile conseguente alla emancipazione culturale femminile.I diritti del femminismo sono stati quelli dei privilegi che nulla c'entrano coi diritti fondamentali di un individuo.La donna a casa e il marito a lavoro, cosa per'altro non sempre vera perchè anche le donne lavoravano nei campi e nelle botteghe, era dovuto ad una necessità della società contadina-artigianale.Non c'era il terziario ne l'industria, era una società completamente diversa, si facevano molti più figli e  non c'era istruzione ne da parte maschile ne da parte femminile aparte un ristretto numero di persone della borghesia; avvocati banchieri medici.Per cui
NOn sta a noi maschi  a dire cosa è bene e male delle donne.L'emancipazione culturale che ha coinvolto tutti, nelle donne ha fatto nascere il femminismo ossia una ondata di superbia di invidia e  di rancore verso i maschi.Possiamo dire solo questo.E' miseramente caduta la teoria per cui i figli sono una costrizione della società patriarcale, difatti proprio loro sono le prime a dire che fare figli è la loro ragione di vita.Dire che per una donna un figlio è la ragione di vita sepellisce la teoria della donna macchina da riproduzione( i realtà teoria nata solo dall'odio).
Non potrà essere più certo la società contadina, non si tornerà piu indietro, l'unica cosa è pensare a noi maschi e  contrastare il femminismo, poi quello che le donne vogliono fare della loro vita sono cavoli loro.

Condivido invece molto dei primi due punti.Le donne si accontentano molto meno dei  maschi.Vogliono l'uomo intelligente ,colto, laureato e possibilmente vincente.UN pò come le femminine degli animali si accoppiano coi maschi dominanti.Negli umani è circa uguale anche se molto più complesso; è la femmina che cerca il maschio migliore soprattutto per le qualità intellettive.Il motivo di tutto ciò non è dovuto al fatto che ci si innamora di più di un uomo vincente e socialmente elevato.Non è una questione di innamoramento.Ne una questione di fascino, perchè un uomo carismatico(nel bene e nel male) affascina tutti, donne e uomini.Il motivo è uno solo ed è la PROCREAZIONE. Le donne giovani, quelle in età fertile, pensano il rapporto con il maschio non fine a se stesso ma soprattutto in funzione della procreazione per cui cercano di selezionare il maschio che ha più attributi o qualità intellettive elevate per ottenere una prole di qualità superiore.Questa cosa è sempre esistita perchè fa parte del DNA femminile, solo che oggi con l'emancipazione culturale femminile si è amplificata perche la donna ritenendosi ad un livello intellettivo superiore chiede molto di più.Ripeto questo solo nell'età fertile perchè poi cambia tutto dopo i 42-43 anni.
I maschi invece non guardano il rapporto in funzione della prole , ma come cosa fine a se stessa, paraddossalmente i maschi mettono il rapporto con la donna al centro di tutto.
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• una femminista si rivela: tolleranza zero
-Non condividere il rancore e la dottrina femminista
-perennemente ed infinitamente debitori e colpevoli
-che cosa è il femminismo

Offline renato.dg

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #53 il: Febbraio 21, 2010, 12:54:56 pm »
Avevo messo la citazione del messaggio di zolten ma non è comparsa, vabbè... pazienza.Finisco di commentare il messaggio (per ora) dicendo che la natura femminile e maschile èprofondamente diversa nel loro rapoportarsi.La donna giovane vede la maternità  come ilfine del rapporto perchè per la donna la procreazione è un bisogno fisiologico è un esigenza innata.E' talmente importante nella donna la procreazione che  la selezione genetica del maschio ha una importanza rilevante.IL  maschio vede il rapporto come il fine e la paternità  (seppur molto voluta) come una conseguenza del rapporto ma non un bisogno fisico ne una necessità di selezione genetica.Per il maschio il rapporto sessuale è invece la polarità opposta che per la donna è la maternità.Le due polarità opposte della procreazione seppur in modo profondamente differenti.
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Offline Warlordmaniac

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #54 il: Febbraio 21, 2010, 20:27:25 pm »

Io penso che l'eticità, rappresentata dalla lealtà, dall'onestà e dalla sincerità siano concetti inventati dalla mente umana, esse non hanno un reale valore nel mondo e nei meccanismi naturali. Ci imponiamo noi di seguire dei concetti di "lealtà" perché questo a volte ci fa sentire meglio con noi stessi, ma questo è un atteggiamento fallimentare se esasperato. Ciò che conta non è ciò che è "giusto" ma ciò che conviene al momento. Anche se a volte le cose coincidono, è assurdo basare le relazioni sulla lealtà e sulla sincerità assolute.

Secondo me bisogna vedere la vita, le cose, con un senso più semplicistico: La vita è una guerra e la guerra non ha mai regole fisse. La guerra si basa sempre sull'inganno e valori come l'onestà e la sincerità vanno cavalcati solo quando conviene.

Se hai ancora l'idea che ci sia una cosa "giusta" o "sbagliata" da fare secondo me non riuscirai mai a vedere le cose per quello che sono e a vivere rapporti sereni. Questa "moralità" è frutto della nostra mente distorta, l'unica cosa che conta alla fine è fare la cosa che conviene di più, e nel caso delle coppie fare la cosa più adatta alla situazione per fare in modo da non alterarne l'equilibrio e la stabilità. La sincerità serve soltanto quando essa porta un reale vantaggio, altrimenti applicare l' "onestà" come valore supremo (ovvero essere onesti sempre e comunque anche quando non conviene) vuol dire buttarsi la zappa sui piedi pensando che serva a qualcosa.

Essere umani vuol dire essere intelligenti, e fruttare ogni occasione per far si che porti a un vantaggio. Regole autoimposte come la "lealtà" e la "sincerità" sono concetti che alla lunga portano a danno se esasperati e ritenuti valori assoluti.

Può sembrare una visione cinica delle cose, ma è la visione più onesta della realtà.



Non capisco allora a che cosa serve questo forum: in pratica siamo solo la controparte speculare delle stronze femministe che, invece, non sono altro come noi. Tanto la nostra è solo una guerra a chi si diverte di più, zero valori, zero umanità, solo nichilismo. Accetto e tollero, però fino a dove bisogna tollerare? Tu stesso hai scritto:

Le donne sono "giustificate" e i loro istinti acconsentiti, mentre l'uomo è sempre più demonizzato e i suoi istinti repressi. Lo squilibrio di repressione/concessione hanno creato attriti fra i due sessi tali che i risultati ci sono visibili ogni giorno.

Credi che questa situazione sia da cambiare? Se sì, perché allora non la reputi naturale e diretta conseguenza di degli istinti umani?

Perché bisogna tollerare caratteristiche di tutte/i e allora non tollerare anche le dirette conseguenze di queste caratteristiche che avvengono solo in determinati casi (favoritismi pro-donna in tribunale, nella sanità, nella politica, nella scuola, nella TV...)? Tanto tutto deriva dai nostri sacri animaleschi istinti, no?

Ti consiglio questo libro:

http://qmqf.forumfree.it/?t=43007019&p=360123540

Offline ninonino

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #55 il: Febbraio 22, 2010, 00:10:44 am »
Avevo messo la citazione del messaggio di zolten ma non è comparsa, vabbè... pazienza.Finisco di commentare il messaggio (per ora) dicendo che la natura femminile e maschile èprofondamente diversa nel loro rapoportarsi.La donna giovane vede la maternità  come ilfine del rapporto perchè per la donna la procreazione è un bisogno fisiologico è un esigenza innata.E' talmente importante nella donna la procreazione che  la selezione genetica del maschio ha una importanza rilevante.IL  maschio vede il rapporto come il fine e la paternità  (seppur molto voluta) come una conseguenza del rapporto ma non un bisogno fisico ne una necessità di selezione genetica.Per il maschio il rapporto sessuale è invece la polarità opposta che per la donna è la maternità.Le due polarità opposte della procreazione seppur in modo profondamente differenti.
e qua ha sbagliato Dio, l'ha fatta troppo grossa. scusatemi la banalità ma è cosi. è purtroppo vero quel che dici, in natura, e quindi la cultura si attivi a raddrizzare le divine storture. di stortura si tratta in una visione puramente prospettica, in quanto storicamente Dio aveva ragione: essere umano = carne da cannone, quindi bisogna far piu figli per fronteggiar meglio il nemico; oggigiorno è inconcepibile che uno si congiunga ad una per sfornar carne da cannone, e questo Dio non lo sapeva - mica si può saper tutto, e specialmente difficoltoso era sapere quel che ancora doveva venire, che è tutto o quasi opera della cultura. per cui adesso, la cultura, che abbiamo voluto tutti, provveda a raddrizzare le cose non già nel senso della procreazione, bensi' del piacere reciproco che è molto più attuale e edificante.

Offline Zoltan2

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #56 il: Febbraio 22, 2010, 00:27:42 am »
ciao zelten interessanti i primi due punti.Per il terzo hai detto una serie di luoghi comuni che non condivido per nulla.Innanzitutto l'emancipazione culturale femminile non è dovuta ai movimenti femministi ne al femminismo , ma ai cambiamenti storici dovuti all'avvento della società tecnologica meccanizzata ed industriale che nei paesi occidentali di pelle bianca ha cancellato la società contadina perche le macchine e la produzione meccanizzata dell'agricoltura ha tolto un numero immenso di contadini e contadine dai campi e ne ha permesso l'istruzione a tutti i livelli.ILfemminismo non è stato nulla di buono , solo un esplosione della superbia e del rancore femminile conseguente alla emancipazione culturale femminile.I diritti del femminismo sono stati quelli dei privilegi che nulla c'entrano coi diritti fondamentali di un individuo.La donna a casa e il marito a lavoro, cosa per'altro non sempre vera perchè anche le donne lavoravano nei campi e nelle botteghe, era dovuto ad una necessità della società contadina-artigianale.Non c'era il terziario ne l'industria, era una società completamente diversa, si facevano molti più figli e  non c'era istruzione ne da parte maschile ne da parte femminile aparte un ristretto numero di persone della borghesia; avvocati banchieri medici.Per cui
NOn sta a noi maschi  a dire cosa è bene e male delle donne.L'emancipazione culturale che ha coinvolto tutti, nelle donne ha fatto nascere il femminismo ossia una ondata di superbia di invidia e  di rancore verso i maschi.Possiamo dire solo questo.E' miseramente caduta la teoria per cui i figli sono una costrizione della società patriarcale, difatti proprio loro sono le prime a dire che fare figli è la loro ragione di vita.Dire che per una donna un figlio è la ragione di vita sepellisce la teoria della donna macchina da riproduzione( i realtà teoria nata solo dall'odio).
Non potrà essere più certo la società contadina, non si tornerà piu indietro, l'unica cosa è pensare a noi maschi e  contrastare il femminismo, poi quello che le donne vogliono fare della loro vita sono cavoli loro.

Condivido invece molto dei primi due punti.Le donne si accontentano molto meno dei  maschi.Vogliono l'uomo intelligente ,colto, laureato e possibilmente vincente.UN pò come le femminine degli animali si accoppiano coi maschi dominanti.Negli umani è circa uguale anche se molto più complesso; è la femmina che cerca il maschio migliore soprattutto per le qualità intellettive.Il motivo di tutto ciò non è dovuto al fatto che ci si innamora di più di un uomo vincente e socialmente elevato.Non è una questione di innamoramento.Ne una questione di fascino, perchè un uomo carismatico(nel bene e nel male) affascina tutti, donne e uomini.Il motivo è uno solo ed è la PROCREAZIONE. Le donne giovani, quelle in età fertile, pensano il rapporto con il maschio non fine a se stesso ma soprattutto in funzione della procreazione per cui cercano di selezionare il maschio che ha più attributi o qualità intellettive elevate per ottenere una prole di qualità superiore.Questa cosa è sempre esistita perchè fa parte del DNA femminile, solo che oggi con l'emancipazione culturale femminile si è amplificata perche la donna ritenendosi ad un livello intellettivo superiore chiede molto di più.Ripeto questo solo nell'età fertile perchè poi cambia tutto dopo i 42-43 anni.
I maschi invece non guardano il rapporto in funzione della prole , ma come cosa fine a se stessa, paraddossalmente i maschi mettono il rapporto con la donna al centro di tutto.


Per quanto riguarda il terzo punto, beh ti posso dire che condivido il tuo pensiero, nel senso che le ragioni che tu elenchi sono le ragioni per cui non esiste più il modello della famiglia classica.

Quando dico però che è stato il femminismo a favorire l'emancipazione non mi sembra di dire qualcosa di non corretta: Il cambiamento della società è stato graduale e costante, come lo sviluppo di movimenti (coscienza) femminista, e una cosa ha alimentato l'altra, almeno così a me sembra.

Per fare maggiore chiarezza, ho corretto quel punto in questo modo:

************
- Confusione colturale: La donna, nel nostro tempo (inizi anni 2000') vive un periodo in cui a causa del cambiamento della società (maggiore istruzione, mutamento del sistema familiare) si è ritagliata la sua parte di potere e diritti in società (possibilità di lavorare, emancipazione, ecc...) e in questa situazione di cambiamento i movimenti femministi hanno favorito l’emancipazione femminile ai massimi livelli possibili. Ma ci si chiede se si sia ritrovata con qualcosa che desiderava davvero (almeno per la maggior parte di loro). Sono insomma questi nuovi ruoli e compiti congeniali al genere femminile? Per intenderci, forse le donne anche oggi preferirebbero occuparsi maggiormente della casa, dei figli e vivere una vita con ruoli diversi rispetto al marito: anche perché la crescita dei figli rimane spesso sulle loro spalle (per ovvi ruoli biologici inalienabili). Magari ella si è resa conto che prima forse non stava così male, perché aveva doveri e diritti più consoni alla sua vera natura anche se i diritti "sembravano" minori. Ora comunque sarebbe impossibile invertire la tendenza, e l'obbligo del lavoro e lo schema moderno di famiglia forse non piace più alla maggioranza di donne che preferirebbe perdere qualche diritto per sentirsi più protetta nei suoi ruoli originari. Questa è una mia osservazione, che deduco dal fatto che credo che le donne di questi tempi non siano adatte a coprire gli stessi doveri e diritti degli uomini, e che i movimenti femministi l'abbiano allontanata dalla sua vera natura e dal suo vero ruolo. La donna non è cambiata ma i suoi diritti e doveri si, e si è accorta che forse il suo posto (quello in cui può sentirsi a conti fatti "meglio") non è quello che ha tanto desiderato negli ultimi decenni. Conclusione? La donna è in una situazione strana, con troppi diritti e doveri che non le competono, e questo l'ha inacidita. Ella tende ad essere meno femminile, comprensiva, realizzata e più stressata e nervosa nella vita di tutti i giorni. Questo, secondo me, contribuisce moltissimo sia alla “questione maschile”, sia a molti altri problemi della nostra società attuale.

Voglio precisare che il fatto che la donna abbia un ruolo differente non significa che essa sia “inferiore”. Uomo e donna si dividono (o si dovrebbero dividere) i compiti, i diritti e i doveri all’interno della famiglia e della società, ma né uno né l’altro funzionerebbe senza il suo complementare. Dividersi i compiti, diritti e doveri non significa rubare qualcosa all’altro: significa lavorare in sintonia, pur essendo diversi, per uno scopo comune. La natura ci ha creati diversi e con ruoli differenti per far si che uomo e donna si specializzassero in diversi campi. Ignorare le differenze vuol dire stravolgere un sistema che ha funzionato da quando l’uomo esiste e tuttora funziona. Beninteso poi che ogni donna dovrebbe essere libera di scegliere il suo posto e il suo ruolo, ma al giorno d’oggi la società è talmente mutata che le stesse donne si sono accaparrate una nuova “prigione”: la maggior parte di loro ora non ha scelta e che lo voglia o no, deve attenersi a un sistema in cui deve ricoprire un ruolo che non le è naturalmente congeniale.
***********
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Offline Zoltan2

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #57 il: Febbraio 22, 2010, 01:16:20 am »
Non capisco allora a che cosa serve questo forum: in pratica siamo solo la controparte speculare delle stronze femministe che, invece, non sono altro come noi. Tanto la nostra è solo una guerra a chi si diverte di più, zero valori, zero umanità, solo nichilismo. Accetto e tollero, però fino a dove bisogna tollerare? Tu stesso hai scritto:

Le donne sono "giustificate" e i loro istinti acconsentiti, mentre l'uomo è sempre più demonizzato e i suoi istinti repressi. Lo squilibrio di repressione/concessione hanno creato attriti fra i due sessi tali che i risultati ci sono visibili ogni giorno.

Credi che questa situazione sia da cambiare? Se sì, perché allora non la reputi naturale e diretta conseguenza di degli istinti umani?

Perché bisogna tollerare caratteristiche di tutte/i e allora non tollerare anche le dirette conseguenze di queste caratteristiche che avvengono solo in determinati casi (favoritismi pro-donna in tribunale, nella sanità, nella politica, nella scuola, nella TV...)? Tanto tutto deriva dai nostri sacri animaleschi istinti, no?

Ti consiglio questo libro:

http://qmqf.forumfree.it/?t=43007019&p=360123540

Allora...

Sì, io reputo che questa situazione sia da cambiare, per fare in modo appunto da ristabilire una sorta di equilibrio fra uomo e donna. Ma non penso che la situazione attuale di squilibrio sia frutto di istinti umani diretti e consapevoli: essa è invece il prodotto di moltissimi fattori interconnessi fra loro.

Io non ho mai parlato di "tollerare", ma di "accettare e combattere". Però è facile combattere il fenomeno e contrastarlo nel quotidiano, mentre è impossibile far si che la tendenza generale cambi da un momento all'altro.

Questa situazione di "mancanza di equilibrio e armonia fra i sessi" è prodotta dall'uomo artificialmente all'interno della nostra società a causa di ragioni e meccanismi molto complessi. Non è un prodotto diretto degli istinti femminili e maschili, ma è frutto di vari fattori ambientali e di circostanza.

Tu mi chiedi perché uno dovrebbe tollerare le caratteristiche femminili e invece non tollerare le leggi "femministe" (presunto prodotto degli istinti umani)?

Io ti dico che:

- Le caratteristiche femminili non sono facilmente modificabili (a meno che non si modifichi la stessa natura umana).

- Le leggi femministe e i "favoritismi" verso la natura femminile sono frutto di fattori complessi e impossibili da controllare da un gruppo così piccolo di persone. Per farlo, dovremmo pesare molto politicamente e arginare il fenomeno con consapevolezza. Ma non possiamo, almeno ora.

Quindi:

- Si propone di trovare degli atteggiamenti per "combattere" la natura femminile nel quotidiano, nel senso che si cerca di evitare i danni che essa può creare in certe circostanze. Il nostro mezzo in proposito sono gli stratagemmi che ho elencato. Si tenta di arginare il problema.

- Non esiste invece facile modo per combattere le leggi femministe, che minano l'equilibrio dei rapporti uomo-donna in maniera più profonda e generale. In questo senso la nostra unica speranza è quella di aspettare che i venti cambino, che la tendenza si inverti naturalmente. Quando toccheremo un estremo, si avrà sicuramente un movimento nel senso opposto.

Al di là di questo io non dico di "tollerare", non voglio che si pensi che l'atteggiamento giusto sia quello di "subire".

Il mio concetto è più complesso: Al momento la società la pensa così ed è difficile "forzare" lo stato delle cose, l'opinione dei giudici e dei potenti per far si di aggiustare la situazione, perché se questi favoritismi esistono significa che qualcuno ne trae un qualche guadagno.
L'unica nostra possibilità ora, per migliorare la nostra vita, è quella di agire con quanti mezzi possibili (gli stratagemmi) per migliorare lo stato delle cose "localmente" (nella vita di tutti i giorni), aspettando invece che le decisioni generali sui problemi legali e sociali vengano allo scoperti e risolti con la sensibilizzazione della popolazione e dei potenti nei riguardi del fenomeno.

Spero di aver risposto alle tue domande, se così non fosse spiegati meglio.
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline Zoltan2

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #58 il: Febbraio 22, 2010, 01:28:47 am »
Avevo messo la citazione del messaggio di zolten ma non è comparsa, vabbè... pazienza.Finisco di commentare il messaggio (per ora) dicendo che la natura femminile e maschile èprofondamente diversa nel loro rapoportarsi.La donna giovane vede la maternità  come ilfine del rapporto perchè per la donna la procreazione è un bisogno fisiologico è un esigenza innata.E' talmente importante nella donna la procreazione che  la selezione genetica del maschio ha una importanza rilevante.IL  maschio vede il rapporto come il fine e la paternità  (seppur molto voluta) come una conseguenza del rapporto ma non un bisogno fisico ne una necessità di selezione genetica.Per il maschio il rapporto sessuale è invece la polarità opposta che per la donna è la maternità.Le due polarità opposte della procreazione seppur in modo profondamente differenti.

Infatti... la donna è strutturata in modo da:

A) Selezionare il compagno
B) Procreare
C) Sostenere la prole

Per la donna la selezione è fondamentale. E' importante ricordare che appunto perché la maternità è un'esigenza fisiologica, la sua assenza porta a un'alterazione del naturale ciclo vitale (e di crescita). E conseguentemente si presentano molti problemi comportamentali dovuti a insofferenza, insoddisfazione profonda e mancanza di scopo.

L'uomo è strutturato in modo da:

A) Prevalere sugli altri maschi
B) Accoppiarsi con il maggior numero di femmine

Infatti, come già detto, per lui la selezione non è fondamentale. L'accoppiamento (in più grande quantità possibile) è invece il suo scopo ultimo.
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline Zoltan2

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Re: Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]
« Risposta #59 il: Febbraio 22, 2010, 01:48:16 am »
e qua ha sbagliato Dio, l'ha fatta troppo grossa. scusatemi la banalità ma è cosi. è purtroppo vero quel che dici, in natura, e quindi la cultura si attivi a raddrizzare le divine storture. di stortura si tratta in una visione puramente prospettica, in quanto storicamente Dio aveva ragione: essere umano = carne da cannone, quindi bisogna far piu figli per fronteggiar meglio il nemico; oggigiorno è inconcepibile che uno si congiunga ad una per sfornar carne da cannone, e questo Dio non lo sapeva - mica si può saper tutto, e specialmente difficoltoso era sapere quel che ancora doveva venire, che è tutto o quasi opera della cultura. per cui adesso, la cultura, che abbiamo voluto tutti, provveda a raddrizzare le cose non già nel senso della procreazione, bensi' del piacere reciproco che è molto più attuale e edificante.

Pur non condividendo il tuo discorso teologico, il concetto che ci sta dietro è molto attuale e sensato. E' più o meno quello che cercavo di spiegare in alcune osservazioni.

Purtroppo (o per fortuna) la cultura (la società) ci ha spostato dalle nostre abitudini e prerogative naturali... Da un lato ci rende meno "schiavi" dei nostri istinti, da un altro ci danneggia profondamente.

Rifletteteci, quello che si conclude da questo thread è che in realtà molti (se non tutti) i problemi sarebbero ampiamente risolti se la società non ci imponesse dei doveri "innaturali". Se si lasciasse che i rapporti amorosi si svolgessero totalmente in autoregolazione e libertà, l'uomo inseguirebbe i suoi scopi (e così i suoi doveri) e la donna pure. Sarebbe uno stato di cose senza "forzature", apparentemente confusionario ma estremamente efficiente.

Niente più obblighi imposti, se non quelli imposti dalle circostanze e dalla volontà personale.
Niente più conseguenze legali e/o economiche.
Niente più soppressione degli istinti: gli uomini liberi di accoppiarsi con quante più donne possibili, le donne libere di procreare in quantità. I rapporti resi stabili dall'amore per il tempo strettamente necessario. Le emozioni, spinti dagli istinti naturali, sono l'unico mezzo di regolazione dei rapporti. Non vi è interferenza nel naturale svolgimento delle cose.

Insomma, uno stato di cose meno ordinato, ma infinitamente più efficiente, perché non andrebbe contro gli istinti umani di riproduzione.

La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.