Ecco la versione aggiornata del discorso, ho accorpato, riveduto e corretto i miei post per creare un discorso fluido e completo:
Mi presento: Sono un ragazzo che ha già visitato in passato questo forum (anche quello "vecchio") e finalmente si è deciso di iscriversi perché (anche per esperienza) vedo i problemi ormai abbastanza gravi della situazione dei rapporti uomini-donne e la cosa non mi piace affatto. Ho quindi deciso di buttarmi e dare il mio contributo, e mi auguro si riterrà utile.
Ho letto molti thread su questo forum e credo che il più grande problema (limite) dello stesso sia la totale assenza di qualcosa di concreto (un manuale, dei consigli, dei principi) che possa davvero aiutarci nella vita di tutti i giorni a combattere il femminismo e gli atteggiamenti di prevaricazione violenta femminile che, purtroppo, di manifestano subdolamente e al riparo dalla coscienza comune con atti di violenza psicologia e maltrattamenti vari.
Molti qui denunciano le autorità, i sistemi legislativi e in generale tutti quegli atti "politically correct" che danno alla donna una posizione di domino sull'uomo, rendendolo sempre più inutile e quindi schiavo. Quote rosa ingiustificate, leggi chiaramente sbilanciate, movimenti di femministe finanziate con denaro pubblico e cosa più terribile la velata e costante concezione che la donna è sempre e comunque "vittima" e mai un sottile e lento killer. Gli esempi più lampanti sono i padri separati, poveri disgraziati che sono costretti a pagare alimenti, perdere casa e figli perché la sua compagna si è semplicemente "rotta" di stargli appresso, e inventando le scuse più madornali ed essendo appoggiata da tutti, lo abbandona e gli toglie praticamente tutto. Ovviamente la vera causa di ciò sarebbe da ricercare nella natura della donna che vede in realtà l'uomo come
un mezzo di riproduzione e sostentamento e niente più. Quindi una volta usato, si butta via come un preservativo. Ma in questo thread non parlerò di questo.
Io credo fermamente che la situazione non potrà durare in eterno, e presto il concetto stesso di matrimonio verrà messo pesantemente in discussione, spianando la strada (forse) per un concetto di rapporto più libero e equilibrato, dove sia le donne che gli uomini avranno pari doveri e diritti. Forse sogno troppo, ma mi auguro che in futuro la società avrà regole meno ferree e che i rapporti saranno vissuti con meno vincoli (e meno stabilità), cosa che forse risolverebbe molti problemi.
Ma, dato che siamo pochi a renderci conto dei cambiamenti e del problema della QM, non possiamo pensare di pesare politicamente. L'unica cosa che possiamo fare è di cercare di essere dei "veri uomini" e non "zerbini o bambocci" nella nostra vita di tutti i giorni. Anche perché non rischiamo solo di farci f****re dalla prossima femminista di turno, rischiamo anche quel poco di fiducia che riponiamo ancora nel genere femminile (per me almeno è così).
La chiave sta nel vedere le cose per quello che sono, e non per quello che vorremmo che fossero.Per approfondire, penso proprio che la psiche femminile veda l'uomo maschio come un possibile produttore e basta. Il piacere di stare insieme è un concetto ad esso connesso: quando una donna è approcciata da un uomo ed egli si dimostra simpatico, carismatico e piacevole, non fa altro che mostrare la proprie abilità e intelligenza, e inconsciamente la donna lo classifica come "maschio riproduttore di buon livello". Quello che volevo precisare è che credo sia proprio questo atteggiamento, che nella donna è più cinico ed esasperato, ad averla resa com'è ora. Forse è proprio perché in alcune culture la donna è stata sempre "frenata" in questi atteggiamenti di estrema selezione (non si accontenta mai del partner in modo cronico) che ora, senza freni inibitori esterni, non ha le capacità di autoregolarsi e di saper frenare questo istinto in favore della stabilità familiare.
Mi spiego meglio: quando l'uomo viveva in piccoli gruppi di raccoglitori/cacciatori (approssimativamente, ma già da molto prima) probabilmente le donne erano molto selettive con il partner e tra gli uomini c'era molta competizione sessuale. Le donne quindi hanno sviluppato un istinto selettivo e "inaccontentabile": appena compariva un maschio più forte, non esitavano ad abbandonare quello attuale, ma ovviamente non era un problema sociale come lo è oggi, non vi era di certo matrimonio e non vi erano di certo particolari obblighi e la prole se la cavava come poteva.
Con le prime società e lo sviluppo dell'agricoltura, l'uomo ha prosperato senza bisogno di eccessiva competizione interna, ed ecco che a tutti gli uomini, deboli e forti che erano iniziò ad essere "concesso" di avere una/più donna: la competizione diminuisce, il potere sessuale passa un po' di più agli uomini, la società è patriarcale e familiare. Le donne sono in questa fase "costrette" a mettere da parte il loro istinto di estrema selezione per esigenze sociali e culturali. La società punta sulla stabilità.
Ed ecco che, dopo migliaia di anni di potere maschile e di "inzittimento" della natura selettiva femminile, la donna si ritrova di nuovo più libera di prima, ha una libertà che aveva perso e per l'appunto non è ancora in grado di gestire bene, ed ecco che si manifestano i limiti di auto-controllo, si manifesta ancora la selezione incondizionata, ecc... con ovvi problemi per noi uomini che ci ritroviamo a gestire "schegge impazzite", un genere femminile troppo inconsciamente selettivo e spietato e senza grandi capacità di autocontrollo critico.
La donna non agisce consciamente, effettua queste selezioni
inconsciamente, e altrettanto inconsciamente attua una serie di reazioni e comportamenti correlati che spesso, appunto, sfociano in violenza psicologica.
Infatti nell'uomo l'innamoramento dura in media 3 anni: esattamente il tempo necessario perché la prole venga svezzata. E' doveroso ricordarci sempre che non siamo altro che animali, che seppure hanno una particolare capacità di ragionare e grande intelligenza, siamo sempre dominati da istinti basilari e primordiali. Ignorare il fatto che l'uomo sia più istintivo di quanto si crede è un errore madornale.
Noi esseri umani insomma, non siamo così diversi dagli animali da fattoria per certi versi, e il miglior modo per "controllarci" è conoscere e dominare i nostri istinti, sfruttandoli quando necessario a nostro volere.Detto questo, cosa ci può aiutare a renderci più forti nei confronti della violenza femminile?
Io propongo di stilare dei principi,
un vero e proprio codice di condotta dell'uomo indipendente, in modo da proteggerci dal "mal amore" che a volte ci porta a legarci a persone dannose e prevaricatrici.
Per fare ciò bisogna analizzare molto a fondo la situazione e procedere con calma attraverso questi passi:
PASSO 1:
Capire quali sono i motivi che spingono alcune donne a comportarsi così (ho specificato alcune, ma per quanto mi riguarda avrei potuto anche azzardare di dire "tutte" ormai...)
PASSO 2:
Individuare i metodi attraverso i quali esse agiscono, plasmano l'uomo a loro piacere e lo spingono a sentirsi sempre inadeguato e tutti quegli atti di violenza psicologica che più o meno tutti conosciamo.
PASSO 3:
Stilare una lista di azioni (un codice di condotta) atto a prevenire ed evitare il più possibile questi atti, che ricordo fortemente, spesso sono molto subdoli e difficili da individuare anche se avvengono spesso sotto il nostro naso.
PASSO 1:
Cosa spinge le donne a comportarsi così?Possibili risposte:
-
Natura femminile: Che consiste nella propensione della donna a vedere l'uomo come un mero mezzo di riproduzione con alto o basso valore genetico (aspetto, forza, autorità, aggressività) e alto o basso valore di sopravvivenza (capacità di sostenere economicamente la famiglia, senso di protezione).
Questa è la risposta più plausibile e giustificabile. Il problema della “questione maschile” è nato proprio a causa della perdita di importanza dell'uomo medio nella nostra società occidentale, e questo ha causato una sua svalutazione. Semplicemente per questioni economiche (possibilità delle donne di lavorare), autoritarie e politiche, le donne non hanno più bisogno degli uomini, o sono comunque diventate molto più esigenti e selettive.
-
Aspetto genetico: Si rifà un po' a quanto detto sopra, ma ci si riferisce in modo più generale alla mente femminile. Alcuni sostengono che le donne sia maggiormente predisposte ad atti di pura prevaricazione, in un certo senso a un minore "autocontrollo critico" e che siano portate a comportamenti più critici, aggressivi e negativi se gliene viene data l'occasione. Insomma, le donne proprio a causa della necessità di scegliere il partner migliore, hanno sviluppato una minore propensione ad "accontentarsi". Esse sono per istinto critiche, ambiziose e "inaccontentabili". Gli uomini invece, a volte sembrano avere una natura più stabile e tranquilla nei rapporti, pretendono meno e hanno relazioni più stabili, proprio perché il loro obbiettivo non è la selezione della compagna, ma aumentare la quantità (e le possibilità) di compagne in modo da aumentare le possibilità di trasferire il proprio codice genetico alle generazioni future. Questa è la risposta meno utile: Non è possibile fare in modo che all'improvviso le donne mutino i loro atteggiamenti e comportamenti istintivi.
-
Confusione colturale: La donna, nel nostro tempo (inizi anni 2000') vive un periodo in cui a causa dei movimenti femministi si è ritagliata la sua parte di potere e diritti in società (possibilità di lavorare, emancipazione, ecc...) ma che ora si è ritrovata con qualcosa che non desiderava davvero (almeno per la maggior parte di loro). Per intenderci, forse le donne anche oggi preferirebbero occuparsi maggiormente della casa, dei figli e vivere una vita con ruoli diversi rispetto al marito: anche perché la crescita dei figli rimane spesso sulle loro spalle (per ovvi ruoli biologici inalienabili) e si è resa conto che prima forse non stava così male, perché aveva doveri e diritti più consoni alla sua vera natura anche se i diritti "sembravano" minori. Ora comunque sarebbe impossibile invertire la tendenza, e l'obbligo del lavoro e lo schema moderno di famiglia forse non piace più alla maggioranza di donne che preferirebbe perdere qualche diritto per sentirsi più protetta nei suoi ruoli originari. Questa è una mia osservazione, che deduco dal fatto che credo che le donne di questi tempi non siano adatte a coprire gli stessi doveri e diritti degli uomini, e che i movimenti femministi l'abbiano allontanata dalla sua vera natura e dal suo vero ruolo. La donna non è cambiata ma i suoi diritti e doveri si, e si è accorta che forse il suo posto (quello in cui può sentirsi a conti fatti "meglio") non è quello che ha tanto desiderato negli ultimi decenni. Conclusione? La donna è in una situazione strana, con troppi diritti e doveri che non le competono, e questo l'ha inacidita. Ella tende ad essere meno femminile, comprensiva, realizzata e più stressata e nervosa nella vita di tutti i giorni. Questo, secondo me, contribuisce moltissimo sia alla “questione maschile”, sia a molti altri problemi della nostra società attuale.
Voglio precisare che il fatto che la donna abbia un ruolo differente non significa che essa sia “inferiore”. Uomo e donna si dividono (o si dovrebbero dividere) i compiti, i diritti e i doveri all’interno della famiglia e della società, ma né uno né l’altro funzionerebbe senza il suo complementare. Dividersi i compiti, diritti e doveri non significa rubare qualcosa all’altro: significa lavorare in
sintonia, pur essendo
diversi, per uno
scopo comune. La natura ci ha creati diversi e con ruoli differenti per far si che uomo e donna si specializzassero in diversi campi. Ignorare le differenze vuol dire stravolgere un sistema che ha funzionato da quando l’uomo esiste e tuttora funziona. Beninteso poi che ogni donna dovrebbe essere libera di scegliere il suo posto e il suo ruolo, ma al giorno d’oggi la società è talmente mutata che le stesse donne si sono accaparrate una nuova “prigione”: la maggior parte di loro ora non ha scelta e che lo voglia o no, deve attenersi a un sistema in cui deve ricoprire un ruolo che non le è naturalmente congeniale.
PASSO 2:
Come agiscono nelle loro violenze le donne? Come si manifesta la “questione maschile”?Quando si parla di “questione maschile” si riferisce a quelle condizioni in cui, per cause elencate prima, le donne si manifestano in atteggiamenti e comportamenti negativi. Sfruttamento, ricatto, insofferenza, mobbing, prevaricazione, pressione psicologica: questi sono solo alcuni dei comportamenti delle donne di oggi nei confronti degli uomini.
Per capire come esse agiscono, riporto questo articolo che sembra essere abbastanza esemplificativo riguardo questo argomento.
E’ chiaro che siamo di fronte a una serie di manovre psicologiche estreme, ma se riflettiamo un po’ è facile riscontrare questi aspetti in buona parte delle donne, anche se, per intenderci, anche la presenza di una sola dozzina di questi atteggiamenti rappresentano già un grave caso di violenza psicologica.
“Come creare l’uomo zerbino”
1. Non dire ciò che intendi. Mai.
2. Sii ambigua. Sempre.
3. Piangi. Piangi spesso.
4. Rinfacciagli cosedette, fatte o pensate anni, mesi o settimane fa.
5. Falli scusare per qualsiasi cazzata.
6. Riempi di peluche, pupazzetti e altre inutilita' la loro macchina, stanza, zaino, come ricordi del fatto che voi state pensando a loro (?)
7. Guardali negli occhi e comincia a ridere.
8. Fingi una crisi isterica per qualunque boiata e poi vedi il punto 5.
9. Esigi di essere chiamata spesso. Fai scenate se non lo fanno.
10. Quando ricevi un complimento fingiti paranoica per averne ancora
11. Usa papino\fratello come arma enfatizzando la loro protettività
12. Arriva in ritardo ad ogni appuntamento, poi vedi punto 8.
13. Parla spesso del tuo ex, possibilmente comparando.
14. Falli indovinare cosa vuoi. Se sbagliano, vedi punto 8.
15. Prepara piccoli anniversari del cazzo (tipo il primo bacio, la prima volta che vi siete incontrati....) Se se ne scordano vedi al punto 8.
16. Di' sempre che sei grassa. Poi vai al punto 5 senza curarti della loro risposta.
17. Falli indovinare. Falli vivere nel mistero.
18. Critica il loro modo di vestire.
19. Ignorali. Quando ti chiedono "Che c'è?" digli che se non lo sanno non glie lo direte voi di certo.
20. Prova a plasmarli.
21. Prova a farli ballare.
22. Falli incontrare ai tuoi amici. Trova qualcosa che non va nei suoi.
23. Quando si arrabbiano con te, non glielo far mai scordare (vedi al punto 4).
24. Quando stanno zitti chiedi: "a cosa stai pensando?"
25. Leggi in qualsiasi cosa abbiano scritto.
26. Non credere in loro. Non rispettarli. Esigi che guadagnino fiducia e rispetto, e non concederli mai.
27. Insisti sul farli incontrare alla tua famiglia. Non sopportare la sua.
28. Iper-analizza ogni cosa.
29. Dopo aver scopato dì sempre "parliamo di noi...."
Questa è una rudimentale lista di esempi di come la violenza può essere architettata e compiuta.
Può far sorridere, ma sfido chiunque che abbia provato sulla propria pelle un buon numero di questi "raggiri" a negarne la tremenda efficacia...
Certo, sul corto periodo possono essere trascurabili, ma sul lungo periodo possono “plasmare” l’uomo, che perde il dominio della relazione e perde progressivamente importanza. Gli effetti psicologici di queste “tecniche” sono: depressione, debolezza, mancanza di autostima, e parziale/totale servilismo.
Ora vorrei approfondire una serie di considerazioni che la mente femminile attua
inconsapevolmente quando esamina un uomo mai visto prima:
E' chiaro che tutte le considerazioni vengono poi tradotte dalla donna come caratteristiche utili al solo fine della riproduzione della prole e del suo sostentamento.
Se dimostra, ad esempio, la donna interpreta:
- Simpatia, carisma -> uomo intelligente e abile
- Senso di protezione -> uomo protettivo
- Aggressività -> uomo forte
- Imprevedibilità -> è diverso dagli altri uomini, quindi più interessante, probabilmente alto valore riproduttivo
- Disinteresse -> uomo forte e di alto valore riproduttivo
- Empatia -> uomo protettivo e ubbidiente
- Aspetto possente -> uomo forte
- Gusto nel vestire e/o cura per il corpo -> uomo che ha tempo e denaro da spendere, quindi adatto al sostentamento della prole
- Ricchezza generale -> alto valore di sostentamento della prole
Nel momento del corteggiamento, che deve essere attuato
attivamente dal maschio, esso deve fare sfoggio delle sue caratteristiche, cercando di dare
il miglior segnale possibile alla femmina
Ecco, in ordine di importanza le caratteristiche che un uomo deve avere per essere considerato un buon riproduttore:
1) Fertile
2) Benestante
3) Protettivo
4) Fedele
5) Forte (anche inteso come buon corredo genetico / mancanza di particolari difetti)
6) Intelligente
7) Bello
8) Abile
9) Carismatico / Simpatico
Quando uno di questi requisiti viene a mancare, sopratutto se esso è tra i primi posti, la donna si rende pesantemente insoddisfatta e insofferente. I primi cinque hanno particolare importanza, in quanto anche
se solo uno di essi viene a mancare si annulla automaticamente l'interesse (il cosiddetto amore...) nei confronti di un uomo. E’ una
reazione incontrollata e istintiva del cervello femminile, e la sua accuratezza è quasi matematica.
Ricordiamo molto vivamente di non perdere mai di vista l’unica vera utilità degli uomini per le donne:
Procreare e sostenere la prole. Questo aiuta a non perdere di vista la motivazione di fondo di certi atteggiamenti.
Nelle prime fasi del corteggiamento è già importantissimo mostrare tutte le nostre qualità, e nelle relazioni durature è necessario mantenere altissimo il livello "offerto all'inizio". Il problema è che una volta offerta una certa immagine di sé, ci è richiesto di aumentare costantemente l'offerta che diamo e guai a ridurla. Ecco perché le donne sono
inaccontentabili, e per loro fare un confronto con ciò che gli altri uomini potrebbero offrire a lei è una costante quotidiana. Questo atteggiamento è per loro una difesa contro l’abbandono: ci mettono sempre alla prova per testare la nostra fedeltà e per evitare la nostra fuga.
Questo è l’istinto della donna: ricercare il partner migliore per procreare e sostenere la prole. E’ stato dimostrato infatti che dopo 3 o 7 anni (3 anni per il primo figlio + altri 3 per il secondo) l’amore svanisca e le donne tendano ad allontanare i maschi. Niente di più plausibile: questo è il tempo che la donna necessita per svezzare il figlio, ed è quindi l’unico lasso di tempo in cui la presenza del maschio è strettamente necessaria.
Questo è l’istinto dell’uomo: ricercare più partner possibili, procreare il più possibile aumentando le possibilità di trasmettere il codice genetico ai discendenti. L’uomo è fatto per questo: forza fisica, aggressività, territorialità sono tutte caratteristiche volte alla competizione con altri maschi e alla fecondazione di un numero maggiore di femmine. E appunto per questo, essi sono anche geneticamente predisposti al tradimento. E non a caso, è importantissimo ricordare che la maggioranza della variazione genetica negli esseri umani è ad opera del maschio, mentre la femmina, da un punto di vista genetico, è meno importante e influente.
Come qualcuno ha detto in precedenza, alle donne dovrebbe essere ipoteticamente vietato di comportarsi seguendo i loro meri istinti (abbandono al 3° o 7° anno, richieste sempre maggiori, competizione forzata, ecc...) proprio come all'uomo è stato negato di seguire i propri istinti: riprodursi, spesso con la forza, con il maggior numero di donne possibili. Ma purtroppo certi istinti come già sappiamo sono più subdoli di altri e quindi passano inosservati nella società attuale. Le leggi quindi considerano violazioni atti dovuti all’istinto maschile, ma sembra che acconsentano le molestie a causa degli istinti femminili. L’unico metodo per evitare di rimanere fregati da questi meccanismi è alterare il normale svolgimento del rapporto di coppia, utilizzando alcuni particolari e mirati stratagemmi. Continuo a sostenere che spero che un giorno obblighi morali, etici e legali scompaiano per lasciare spazio a una società fatta di meno obblighi, poiché nella situazione attuale i contrasti sono troppo forti e l’equilibrio è più sbilanciato che mai in favore del sesso femminile.
Quindi in sostanza:
Le donne con le loro sferzate, le loro accuse, le loro pretese, le loro arroganze, stanno semplicemente e inconsciamente attuando una dura selezione del loro compagno, mettendolo costantemente alla prova, in modo psicologico (per esempio: malgrado io dica quel cazzo che mi pare lui mi capisce e mi accetta = è un uomo protettivo e fedele) e facendo confronti con altri uomini. La sua finalità è l’utilizzo del maschio per la riproduzione e il suo sostentamento. Una volta avvenuto lo svezzamento, la funzione del maschio cessa di avere un significato reale.Ci sarebbe ancora molto da dire sul come le donne agiscono per mettere alla prova il proprio compagno o come attuano la loro selezione, ma questo è un capitolo al momento non così utile quindi lo tralascio. Per il momento basta rendersi conto che esse hanno obbiettivi ben precisi (procreazione) e che sono dominate da istinti di selezione e sfruttamento nei confronti dei maschi. Non che questa sia un’accusa: anche i maschi, come già detto sono dominati da istinti primordiali. Conoscerli però, ci può aiutare a evitarne gli effetti negativi.
PASSO 3
Come fare in modo di non essere “fregati” da questi comportamenti della natura femminile?
Esistono per fortuna vari "metodi", perlopiù atteggiamenti e azioni che mirano a evitare che la donna prenda il sopravvento sull'uomo in una relazione, manifestando insofferenza, acidità, arroganza e che abbia pretese esagerate o -ancor peggio- prenda la posizione di dominio all'interno della coppia.
Mettetevi in testa che la donna è un "animale da gestire", le sue leggi non si basano tanto sulla ragione, quanto su istinti di selezione del partner. E' tutto un gioco di tattica, dove chi ignora la vera natura dei rapporti è destinato a dare molto e ricevere poco. Questo "codice di condotta" serve a far si che noi uomini riusciamo a cogliere il massimo dai rapporti, senza rimetterci cuore e sanità mentale.
Se poi anche questi stratagemmi non dovrebbero funzionare, si può star certi che si è di fronte a un individuo “indomabile”, ma si saprà che si è fatto del proprio meglio.
Ecco alcune possibili soluzioni da adottare:
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Incremento dell'offerta: La più semplice ma la meno lungimirante soluzione al problema è quella di rendersi sempre più "appetibili" agli occhi della nostra donna, che non avrà motivo quindi di attuare meccanismi di insofferenza. Consiste nel sorprenderla in modo graduale delle nostre capacità (bellezza, forza, intelligenza, ricchezza, ecc...). Chiaramente è un metodo che vale solo all'inizio di un rapporto, quando è necessario "convincere" la donna che siamo un uomo di alto livello riproduttivo. Utilizzare questo metodo alla lunga porta ad una ovvia assuefazione della donna al nostro miglioramento e alla nostra offerta. Da evitare assolutamente nelle fasi avanzate di rapporto.
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Mettere in competizione il sesso opposto: Questo metodo, apparentemente semplice, può essere attuato per "rivoltare contro" la stessa mentalità femminile, facendo in modo che la nostra donna sia costantemente cosciente che non siamo legati incondizionatamente a lei, e che altre donne sono in competizione con lei per noi. Questo è il motivo per cui gli uomini desiderati hanno meno problemi di coppia: La loro donna sa che se è desiderato significa che il suo livello riproduttivo è alto, e di certo starà sempre attenta a non fare qualcosa che possa farle perdere dalle mani un soggetto così richiesto. Il metodo migliore è quello di avere sempre al proprio fianco altre donne (amiche, conoscenti) che ci considerino appetibili. La competizione farà il resto.
E' importante ricordare che se un uomo è desiderato solo dalla sua compagna significa che essa lo possiede emotivamente e che il suo valore non è così alto. Non importa se questo a voi interessa oppure no, l'assenza di competizione è già di per se un fatto che dimostra che non siete così richiesti e ciò vi rende agli occhi della vostra donna molto meno "preziosi". Potete essere belli, atletici e attraenti fin che vi pare, questo non cambia assolutamente nulla. Se non c’è competizione dall’esterno, questi valori diventano “invisibili”. Ricordate che essere distaccati aiuta a far si che la donna sia costantemente sull'attenti e non si senta sicura della nostra presenza. Dare l'idea che si sarà sempre presenti (troppa sicurezza) è l'errore più comune all'interno dell’uomo nelle coppie.
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Negare la prospettiva di riproduttività: Nel momento in cui un uomo dichiara di essere interessato a mettere su famiglia, esso diventa uno specchietto per le allodole proprio per quelle donne che invece sono più inclini a ricercare un compagno per la sola riproduzione. Come già detto nessuna donna starà con voi a lungo se non le darete quello che in realtà desidera (prole), ma mostrare un totale disinteresse per la prole e la famiglia le porrà ancora più sull'attenti e inoltre eviterà che esse perdano completamente interesse in voi, qualsiasi cosa succeda (o quasi).
E' consigliabile nutrire il disinteresse nelle fasi secondarie della relazione, evitando l'argomento nelle prime fasi cruciali. Se la donna è cosciente della vostra riluttanza alla prole, ma conosce il vostro alto livello riproduttivo, essa sarà "incastrata" dai suoi stessi istinti: la ragione le dice che voi non siete adatti a mettere su famiglia, i suoi istinti invece sì (vi riconosce appetibili e dalla’alto valore riproduttivo), e rimarrà
"bloccata nella relazione". Ciò significa, in altre parole, che conosce la vostra posizione in merito, ma se siete sufficientemente “appetibili” esse non saranno inconsciamente in grado di abbandonarvi per questo motivo.
E’ difficile da spiegare, ma funziona, perché è un processo di contrasto fra
“quello che la donna sa” e
“quello che la donna sente” nei vostri riguardi. E ovviamente la parte inconscia è più forte della parte consapevole. Evitare inoltre di dare alla donna ciò che vuole la renderà inoltre molto più disposta e dipendente da voi. E eviterà che un giorno vi ritroverete abbandonati senza la possibilità di vedere i vostri figli con un contratto di divorzio tra le mani. Pensateci.
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Mantenere un ruolo dominate: Importantissimo. Il ruolo dominante non deve essere mai della donna, perché essa non è in grado di gestirlo al meglio: non è il suo ruolo naturale. E' l'uomo che deve avere l'ultima parola ed avere un'autorità maggiore. La donna che non è dominata (anche sessualmente) perderà interesse in voi non vedendovi più abili, forti e protettivi. Se dominate la vostra donna, essa avrà sempre la sensazione che siate un individuo di alto livello produttivo. Se nella coppia l'uomo non domina, la donna prende il sopravvento ma è insofferente di una relazione nella quale non ricopre il ruolo che le spetta e l'uomo non è abbastanza forte per dominarla ed è quindi considerato inconsciamente inadeguato. Se ne deduce che le donne vogliono essere dominate, perché questa è una dimostrazione di forza psicologica e fisica (nel sesso).
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Mostrare alta aggressività protettiva: Mostrare una irragionevole propensione all'aggressività (anche artificiosa) nei confronti di altri individui maschili possibili pretendenti aiuterà sensibilmente la donna a sentirsi protetta e nelle "giuste mani". Bisogna mostrarsi molto protettivi, in un senso però non asfissiante. Se la donna non si sente protetta, la funzione dell'uomo è molto ridotta e il ruolo dominante è messo seriamente in discussione.
Questo è il motivo per cui la presenza di difficoltà esterne (come un ex fidanzato che ritorna prepotentemente a corteggiare la tua donna) sono occasioni d’oro per aumentare la tua autorità all’interno della coppia.
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Creare dipendenza: Bisogna fare in modo, in qualunque modo, che la donna sia dipendente da noi. Economicamente, emotivamente e psicologicamente. Creare piccole dipendenze significa creare piccoli ponti che portano al ruolo dominante. Inversamente, fate in modo di non sembrare molto dipendenti dalla vostra donna per nessuna cosa. Un esempio ne è il sesso: la donna si è accorta del suo valore per noi uomini ed ora ci ricatta con esso. Bisogna fare lo stesso con tutto il resto, creare dipendenze che compensino questo svantaggio o -ancora meglio- combatterle sul loro stesso campo di battaglia: fare diventare loro dipendenti da noi anche nel sesso, e non tanto il contrario. Più essa sarà dipendente da voi e maggiore sarà il potere/controllo che avrete su di lei.
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Creare senso di colpa: Cercare di creare sensi di colpa indirettamente, velatamente, facendo sì che la donna si senta in colpa per qualche suo aspetto che noi non gradiamo, per qualcosa che fa o per qualcosa che non fa. E' difficile da mettere in pratica, ma questo metodo assicura che la vostra donna si concentri maggiormente su quello che lei non riesce a offrire a noi che invece quello che noi dovremmo offrire a lei. Chiaro e semplice, la donna così non può vedere se noi siamo il meglio da offrire, perché si concentra sul fatto che lei stessa non è in grado di essere alla nostra altezza. Si può adoperare questo metodo anche al sesso, facendo in modo che la donna si senta in colpa per una non buona performance, ad esempio. Ovviamente, non esagerate e soprattutto imparate a fare in modo che questi accorgimenti, queste "critiche" non siano MAI dirette, ma sempre indirette!
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Fa in modo di avere sempre un aspetto nascosto: Finché la vostra lei non vi conoscerà in fondo, perderà più energie nel capirvi che nel giudicarvi. Un uomo che ha sempre un lato nascosto ha già di per se molto fascino e le donne che lo osservano cercano più ciò che non sanno invece di confrontare ciò che vedono. Insomma, mai far sì che la propria donna ci conosca appieno, che conosca i nostri pensieri e le nostre emozioni. Cercate di essere sempre ambigui e indecifrabili. Fate in modo di non essere mai troppo prevedibili.
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Scelta della donna adatta: Non tutte sono uguali. Trovate una donna al vostro livello, e sopratutto che abbia un carattere debole e/o docile. In questo modo avrà sempre bisogno di voi. Ci sono quasi infinite variabili da considerare, cercate con l'esperienza di riconoscere la donna "addomesticabile" da quella irrimediabilmente indomabile.
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Dominare il sesso: Sul sesso potrei scrivere un romanzo. Non ci sono scuse. Il sesso è il terreno di battaglia della donna. E voi dovete combattere con ogni metodo, anche con lo stesso delle donne, per cavarvela indenni (e soddisfatti). Il sesso non deve essere MAI un ricatto, almeno non dichiarato, questa è la prima regola. La seconda è che dovete intrecciare il sesso con altri metodi (senso di colpa, competizione) in modo da far si che la donna non possa sfruttarlo a suo piacimento, cioè mettendola in una posizione di incompetenza, inadeguatezza (però mai esagerata eh!). Semplicemente, non lasciate che essa vi renda troppo schiavi. Inoltre il sesso è un campo molto importante per determinare l'individuo dominante: Non farsi valere a letto, significa ancora una volta essere deboli. Quindi, fatevi valere, ad ogni costo. Fate vedere che siete voi i più abili, i più esperti, i più passionali. Fatela godere più di quanto lei vi faccia godere, o almeno fate sembrare che sia così. Essa diventerà dipendente da voi e quindi sarà sconfitta sul suo campo prediletto. Solo così si eviterà di diventarle schiavo. Un ultimo consiglio: quando sarete in grado di rendere dipendente la donna dal sesso (in tutte le forme) come gli stessi uomini lo sono, allora potete considerarvi vincitori assoluti all'interno della sfera sessuale, e questo faciliterà ogni altro processo.
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Rendersi indispensabili: Si ricollega al concetto del "mantenere l'offerta alta". Nel precedente caso però il metodo consisteva nel sorprendere sempre più la compagna migliorando sempre la propria offerta nelle prime fasi del rapporto.
In questo caso invece si tratta di "superarla" genericamente in abilità e capacità (ove possibile ovviamente) mostrandosi indispensabili per certi lavori e/o compiti, rendendosi apparentemente indispensabili.
Quindi si cerca di fare valere una propria superiorità sull'altro sesso, cercando di farla notare, ma bisogna ricordarsi di non marcarla MAI. Mostratevi sempre superiori, sopratutto intellettualmente ma non fatelo mai notare
apertamente.
Altri consigli:
- Cerca sempre il vantaggio in ogni situazione. E non lasciare che essa attui i punti citati nella sezione “come creare l’uomo-zerbino”. Ricordati di essere sempre coerente e sincero.
- Non lasciare che l’amore ti offuschi la vista o il giudizio: se ami davvero la tua donna devi imparare ad essere responsabile per i suoi difetti se non sei in grado di correggerli. Le donne hanno bisogno di qualcuno che le “guidi”. Il tuo ruolo
deve essere quello dominante per far si che tutto funzioni, non lo dimenticare.
- Sii riflessivo, cerca il motivo di ogni suo atteggiamento, analizza ogni discussione e ricercane la ragione nei motivi sopra citati. Non pensare che qualcosa non possa essere ricollegata a quei motivi, perché è praticamente impossibile. Questo ti aiuterà a vedere e valutare meglio le situazione.
- Renditi conto che l’amore è anch’essa una forma di “confronto”: ci sono regole non scritte e tattiche da utilizzare se si vuole sopravvivere e essere felici.
- Non essere né mai troppo buono, né mai troppo odioso. Adattati ad ogni circostanza ma non esagerare mai.
- Impara a non essere mai arrogante e ad essere il più delicato possibile.
- Quando una guerra è troppo difficile da sostenere, ricorda che è inutile insistere, anche perché tanto l'amore eterno esiste solo nelle favole. Non importa quanto dura una storia. E' invece importante
come la vivi!
Per concludere, ecco i passi basilari dello sviluppo consapevole del rapporto uomo/donna:
1) Trovare un individuo al proprio livello e di nostro gradimento, il più docile e “addomesticabile” possibile.
2) Corteggiarla cercando di mostrare le proprie qualità ma soprattutto cercando di attirare la sua attenzione mostrandosi imprevedibili e particolarmente abili.
3) Fare in modo di avvicinarla a noi: in questa fase cercate di offrire il vostro meglio per far si che si concentri su di voi.
4) Nel rapporto vero e proprio, attuare i punti citati per far si di mantenere la posizione di dominio ed evitare che nella donna prendano il sopravvento gli istinti di selezione e “inaccontentabilità”.
5) L'amore non è mai eterno, anche se lo sembra. Non fate in modo di diventare
troppo dipendenti da una persona e nell'amore concentratevi sul
presente più che sul
futuro.
Spero che queste riflessioni siano state di aiuto e portino a una maggiore consapevolezza della situazione le persone che tutti i giorni si ritrovano a che fare con situazioni sentimentali di cui non comprendono bene i meccanismi. Vi auguro di essere sempre avidi verso la
conoscenza del problema, perché solo essa, in fin dei conti, ci può aiutare. E ricordate, l'amore è bello finché dura e finché lo si ha sotto controllo!
- Fine -