Istruzioni per veri uomini [Come non essere schiavi del gentil sesso]

[Zoltan2]

il caro schopenhauer illustra con retorica brillante come stanno le cose. a noi interessa come dovrebbero stare, come stanno, purtroppo, lo sappiamo già.

Non solo espone quale sia la realtà in modo brillante.

Propone in modo diretto od indiretto l'adozione di un sistema basato su questa "visione della realtà", ovvero dice come dovrebbe essere la società per adattarla alle differenze sessuali e agli istinti umani:
Per esempio:

- Promuove la poligamia.
- Promuove l'istituzione di un sistema legislativo basato sulle differenze fra uomo e donna.
- Denuncia il concetto di matrimonio come una "trappola che la natura ci tende", ovvero propone indirettamente l'abolizione dell'istituzione del matrimonio monogamico cristiano come noi tutti lo conosciamo.
- Propone il riconoscimento delle differenze di ruoli e capacità fra uomo e donna.
- Propone, tra le altre, leggi che impediscano alle donne di ereditare il patrimonio, ma propone di assicurarle una rendita garantita, e istituire che i beni di famiglia vengano tramandati solo ai discendenti maschi.

Con questi punti, espliciti o meno, schopenhauer denuncia la situazione, ma ci dice anche come dovremmo fare per creare una società più sana ed equilibrata...

[Zoltan2]

Non solo espone quale sia la realtà in modo brillante.

Propone in modo diretto od indiretto l'adozione di un sistema basato su questa "visione della realtà", ovvero dice come dovrebbe essere la società per adattarla alle differenze sessuali e agli istinti umani:
Per esempio:

- Promuove la poligamia.
- Promuove l'istituzione di un sistema legislativo basato sulle differenze fra uomo e donna.
- Denuncia il concetto di matrimonio come una "trappola che la natura ci tende", ovvero propone indirettamente l'abolizione dell'istituzione del matrimonio monogamico cristiano come noi tutti lo conosciamo.
- Propone il riconoscimento delle differenze di ruoli e capacità fra uomo e donna.
- Propone, tra le altre, leggi che impediscano alle donne di ereditare il patrimonio, ma propone di assicurarle una rendita garantita, e istituire che i beni di famiglia vengano tramandati solo ai discendenti maschi.

Con questi punti, espliciti o meno, schopenhauer denuncia la situazione, ma ci dice anche come dovremmo fare per creare una società più sana ed equilibrata...

Piuttosto mi sorprende che la gente veda spesso questo libro più come un "parto della mente cattiva maschilista" più che una chiara osservazione della realtà.

E' sempre la solita storia... si crede che pensieri del genere mirino a sottomettere la donna con ingiustizia... ma sono soltanto conclusioni veritiere che se non vengono prese in considerazioni portano a conseguenze che tutti noi vediamo al giorno d'oggi.

[ninonino]

Piuttosto mi sorprende che la gente veda spesso questo libro più come un "parto della mente cattiva maschilista" più che una chiara osservazione della realtà.

E' sempre la solita storia... si crede che pensieri del genere mirino a sottomettere la donna con ingiustizia... ma sono soltanto conclusioni veritiere che se non vengono prese in considerazioni portano a conseguenze che tutti noi vediamo al giorno d'oggi.

non è esattamente cosi per tutti. nel mio caso non si tratta di vedere questa mentalità in chiave maschilistica, bensì di sottolineare che io una donna cosi non la voglio. ne faccio a meno, se la donna non puo essere altro. infatti in ognuno dei pochi approcci che mi capitano, non faccio altro che sottolineare cio, e la donna puntualmente se ne va, in quanto io le ho detto che io di una così non so che farmene, e che mi auguro che non lo sia. a queste parole lei con la coda di paglia se ne va. non è un problema quindi di accettare o meno lo stato di cose. io prendo atto del fatto che è questo. mi limito soltanto a contestare che sia questo, perché so che puo esser ben altro. ma la validità di alcune alternative deve essere capita dal soggetto in questione, non puo essere imposta. quindi femminismo o maschilismo de che? caso mai umanismo, che umanamente non ne possiamo più.

[Zoltan2]

non è esattamente cosi per tutti. nel mio caso non si tratta di vedere questa mentalità in chiave maschilistica, bensì di sottolineare che io una donna cosi non la voglio. ne faccio a meno, se la donna non puo essere altro. infatti in ognuno dei pochi approcci che mi capitano, non faccio altro che sottolineare cio, e la donna puntualmente se ne va, in quanto io le ho detto che io di una così non so che farmene, e che mi auguro che non lo sia. a queste parole lei con la coda di paglia se ne va. non è un problema quindi di accettare o meno lo stato di cose. io prendo atto del fatto che è questo. mi limito soltanto a contestare che sia questo, perché so che puo esser ben altro. ma la validità di alcune alternative deve essere capita dal soggetto in questione, non puo essere imposta. quindi femminismo o maschilismo de che? caso mai umanismo, che umanamente non ne possiamo più.

Beh ovviamente noi siamo molto più consapevoli... quindi non vediamo in questi concetti qualche tipo di "distorsione" della realtà... ci vediamo qualcosa che un fondamento di verità ce lo ha eccome.

Da quello che ho capito tu, consapevole dei problemi, accetti soltanto una donna che la pensi diciamo "alla schopenhauer" sulle donne, e che riconosca le differenze, i pregi, i difetti, i ruoli ecc...

Insomma tu dici: Se trovo una donna che condivide la mia visione delle cose bene, altrimenti non mi vado a rovinare per qualcuno che la penserà sempre in modo diverso da me...

Dico bene?

Se tutti avessero questo atteggiamento... I rapporti si "normalizzerebbero", ritornerebbero all'equilibrio naturale delle cose... ci sarebbe più serenità, ordine ed efficienza....

Le conseguenze sarebbero infinitamente risolutive per molti dei mali della nostra società attuale...

[ninonino]

Beh ovviamente noi siamo molto più consapevoli... quindi non vediamo in questi concetti qualche tipo di "distorsione" della realtà... ci vediamo qualcosa che un fondamento di verità ce lo ha eccome.

Da quello che ho capito tu, consapevole dei problemi, accetti soltanto una donna che la pensi diciamo "alla schopenhauer" sulle donne, e che riconosca le differenze, i pregi, i difetti, i ruoli ecc...

Insomma tu dici: Se trovo una donna che condivide la mia visione delle cose bene, altrimenti non mi vado a rovinare per qualcuno che la penserà sempre in modo diverso da me...

Dico bene?

Se tutti avessero questo atteggiamento... I rapporti si "normalizzerebbero", ritornerebbero all'equilibrio naturale delle cose... ci sarebbe più serenità, ordine ed efficienza....

Le conseguenze sarebbero infinitamente risolutive per molti dei mali della nostra società attuale...

quasi bingo! (per dirla alla Niccolò Carosio).
direi che hai capito il mio pensiero al 90 per 100. i rapporti "si normalizzerebbero" nel senso che, coscienti di alcune peculiarità tendenziali, peraltro talvolta riscontrabili pure tra individuo e individuo, uomo e donna potrebbero "crescere insieme", facendo sì che lo sviluppo culturale non sia soltanto una cosa maschile, ma globalmente umana, sempre nel pieno rispetto delle peculiarità individuali. in fondo il mio discorso è diversità che si staglia su un substrato di uguaglianza, e non diversità invece di uguaglianza; cultura che si staglia su un substrato di natura, e non cultura invece di natura; umanità su un substrato di animalità, e non umanità invece di animalità. insomma la cultura dell'in più anziché quella dell'in-vece. copulazione (e... e...), non disgiunzione (o... o...).

[renato.dg]

ninonino:

non posso concepire che una donna con cui io vado perché mi piace da morire in sé e per sé (omofilicamente) venga con me principalmente perché mi ritiene un buon procreatore o inseminatore (allofilicamente). quindi quando tu dici senza forzature ognuno perseguirebbe i propri scopi, secondo il mio ragionamento è tutto un cavolo, in quanto che sia nocivo o no, che sia antinaturale o no, io uomo voglio che la donna venga con me principalmente per lo stesso ed identico motivo per cui io vado con lei


E' un dato di fatto che la donna prima dei 41-42 circa cioè prima del decadimento riproduttivo non vede il rapporto con l'uomo come fine a se stesso ma con fine ultimo la maternità e cerca nell'uomo caratteristiche intellettuali(quindi genetiche) che possano essere trasmesse nel nascituro.E la cosa è tanto piu vera quanto la donna è culturalmente e socialmente elevata.Scientificamente la cosa non so quanto sia valida(per me l'evoluzione della specie umana è dipesa da alri fattori ) ma sta di fatto che la donna in etàfertile  si pone verso i maschi in modo differente di come noi ci poniamo con le donne,una laureata 110 elode non si metterebbe mai epoi mai con un muratore carino e simpatico, un laureato 110 elode si metterebbe subito con una ragazza carina e simpatica con la quinta elementare.

[renato.dg]

Nel rapporto uomo-donna , le armi in possesso femminile sono  potenti e vincenti.

la donna ha dalla sua parte:

1)  il corpo cioè l'attrazione che sercita il suo corpo verso il maschio.(cosa non reciproca)

2)la innata tendenza maschile a tendere alla pietismo e al soccorso femminile quindi alla difficoltà maschile di essere fermo sulle sue posizioni e di lasciarsi condizionare dalle parole e dai comportamenti femminili.(cosa non reciproca)
 Quindi  il vittimismo e il pianto femminile funziona allagrande sugli uomoni.NOn è reciproca la cosa perchè i pianti dei maschi  lasciati o delusi o spasimanti non danno nessun effetto sulla donna.
Le donne verso gli uomini sono  un pò come i bambini piccoli  con le madri che incapaci di resistere ai pianti e ai capricci del figlioletto cedono a tutte le loro richieste.Ecco nei maschi è la stessa cosa.I maschi non sanno resistere ai pianti e al capricci femminili e hanno ceduto in tutto.

3)Come ultimo punto aggiungerei il sentimento maschile verso la propria donna che lo rende letteralmente un ebete incapace di pensare col proprio cervello.

Tutti questi elementi hanno reso i maschi odierni dei  sottomesso psicologicamente incapaci di venirne fuori.


Le  armi invece in mano maschili sono l'intelletto e il rispetto verso se stessi entrambi oggi andati a ramengo.Cioè la capacità di non cedere ai sensi , di non cedere al pietismo e ai capricci e pianti  femminili  ,di rimanere sulle proprie posizioni rispettosi di se stessi, di saper ragionare e di vedere il rapporto con la donna privo di tutti questi elementi profondamente perturbanti.E' una cosa  difficile c'è veramente da andare controcorrente ,ecco perchè i maschi son quasi tutti diventati femministi.L'intelletto cioè  la capacità di ragionare è di vedere le cose oltre i propri bisogni è una cosa  che appartiene molto alla natura maschile  e proprio questa deve  essere usata per vedere realmente come stanno le cose liberi dai sentimenti, dalle pulsioni sessuali, e dai pietismi vari.Intelletto e rispetto verso se stessi, queste le armi maschili per non essere sottomessi alle donne.

[Zoltan2]

Nel rapporto uomo-donna , le armi in possesso femminile sono  potenti e vincenti.

la donna ha dalla sua parte:

1)  il corpo cioè l'attrazione che sercita il suo corpo verso il maschio.(cosa non reciproca)

2)la innata tendenza maschile a tendere alla pietismo e al soccorso femminile quindi alla difficoltà maschile di essere fermo sulle sue posizioni e di lasciarsi condizionare dalle parole e dai comportamenti femminili.(cosa non reciproca)
 Quindi  il vittimismo e il pianto femminile funziona allagrande sugli uomoni.NOn è reciproca la cosa perchè i pianti dei maschi  lasciati o delusi o spasimanti non danno nessun effetto sulla donna.
Le donne verso gli uomini sono  un pò come i bambini piccoli  con le madri che incapaci di resistere ai pianti e ai capricci del figlioletto cedono a tutte le loro richieste.Ecco nei maschi è la stessa cosa.I maschi non sanno resistere ai pianti e al capricci femminili e hanno ceduto in tutto.

3)Come ultimo punto aggiungerei il sentimento maschile verso la propria donna che lo rende letteralmente un ebete incapace di pensare col proprio cervello.

Tutti questi elementi hanno reso i maschi odierni dei  sottomesso psicologicamente incapaci di venirne fuori.


Le  armi invece in mano maschili sono l'intelletto e il rispetto verso se stessi entrambi oggi andati a ramengo.Cioè la capacità di non cedere ai sensi , di non cedere al pietismo e ai capricci e pianti  femminili  ,di rimanere sulle proprie posizioni rispettosi di se stessi, di saper ragionare e di vedere il rapporto con la donna privo di tutti questi elementi profondamente perturbanti.E' una cosa  difficile c'è veramente da andare controcorrente ,ecco perchè i maschi son quasi tutti diventati femministi.L'intelletto cioè  la capacità di ragionare è di vedere le cose oltre i propri bisogni è una cosa  che appartiene molto alla natura maschile  e proprio questa deve  essere usata per vedere realmente come stanno le cose liberi dai sentimenti, dalle pulsioni sessuali, e dai pietismi vari.Intelletto e rispetto verso se stessi, queste le armi maschili per non essere sottomessi alle donne.

Da incorniciare...

[Zoltan2]

quasi bingo! (per dirla alla Niccolò Carosio).
direi che hai capito il mio pensiero al 90 per 100. i rapporti "si normalizzerebbero" nel senso che, coscienti di alcune peculiarità tendenziali, peraltro talvolta riscontrabili pure tra individuo e individuo, uomo e donna potrebbero "crescere insieme", facendo sì che lo sviluppo culturale non sia soltanto una cosa maschile, ma globalmente umana, sempre nel pieno rispetto delle peculiarità individuali. in fondo il mio discorso è diversità che si staglia su un substrato di uguaglianza, e non diversità invece di uguaglianza; cultura che si staglia su un substrato di natura, e non cultura invece di natura; umanità su un substrato di animalità, e non umanità invece di animalità. insomma la cultura dell'in più anziché quella dell'in-vece. copulazione (e... e...), non disgiunzione (o... o...).

"in fondo il mio discorso è diversità che si staglia su un substrato di uguaglianza, e non diversità invece di uguaglianza; cultura che si staglia su un substrato di natura, e non cultura invece di natura; umanità su un substrato di animalità, e non umanità invece di animalità. insomma la cultura dell'in più anziché quella dell'in-vece. copulazione (e... e...), non disgiunzione (o... o...)."

Concordo in pieno...

Peccato che una atteggiamento di massa del genere è davvero difficile da ottenere e sostenere... ma non escludo si presenterà in occidente quando le cose raggiungeranno davvero il collasso.

Speriamo non si arrivi da un estremo all'altro...

[Jason]

Peccato che una atteggiamento di massa del genere è davvero difficile da ottenere e sostenere... ma non escludo si presenterà in occidente quando le cose raggiungeranno davvero il collasso.

Speriamo non si arrivi da un estremo all'altro...

Anche io lo spero. Però se le leggi rimangono così, si passerà all'altro estremo, magari aiutati dai fanatici islamici che dicono pure come si devono picchiare le femmine.

@ renato.dragonetti  .. se permetti una critica a quello che hai scritto: pare che  tu voglia far passare che tutte le donne sono malvage e cattive di natura, quando non è così...

[Zoltan2]

@ renato.dragonetti  .. se permetti una critica a quello che hai scritto: pare che  tu voglia far passare che tutte le donne sono malvage e cattive di natura, quando non è così...

Mi permetto di rispondere a questa considerazione...

Qui non si vuole far passare le donne "malvagie e cattive per natura", qui si sta semplicemente dicendo che per condizionamenti esterni (società) la natura dei rapporti si è alterata e c'è bisogno di ripristinare un equilibrio fra uomo e donna.

Le donne sono fatte in un modo,
Gli uomini in un altro.

Solo che tuttora nella nostra società queste due essenze sono alterate e/o confuse...

La società non si è adattata agli istinti umani, ma sono gli istinti umani ad essere costretti ad adattarsi ad essa... con la conseguenza che tale adattamento è, se non impossibile, molto dannoso perché innaturale.

[renato.dg]

Anche io lo spero. Però se le leggi rimangono così, si passerà all'altro estremo, magari aiutati dai fanatici islamici che dicono pure come si devono picchiare le femmine.

@ renato.dragonetti  .. se permetti una critica a quello che hai scritto: pare che  tu voglia far passare che tutte le donne sono malvage e cattive di natura, quando non è così...

Ma non l'ho neanche accennato questo,dove lo hai letto? . ho  parlato delle  diversità delle donne rispetto ai maschi che essendo intrinseche allanatura femminile valgono in tutte, poi sono più o meno accentuate dal carattere e dalla  personalità individuale.(come per noi maschi ci sn quelli che pensano solo al sesso e altri invece che non vedono solo il sesso nel rapporto con una donna).Per quanto riguarda le donne non sono ne cattive e malvage di natura , ma per  la loro diversità  biologica nel rapportarsi con l'altro sesso  è più facile che il femminismo  attecchisca  nella donna piuttosto che una cosa  analoga negli uomini.Credo che un 30% di donne siano lo zoccolo duro femminista eun altro 30 % siano in modo più o meno coinvolte.Un 40 % circa( dato generoso) penso che siano estranee al femminismo.Una cosa del genere non sarebbe possibile nei maschi.Ma questonon vuol dire che la donna sia malvagia e cattiva di natura.

[ninonino]

ninonino:

non posso concepire che una donna con cui io vado perché mi piace da morire in sé e per sé (omofilicamente) venga con me principalmente perché mi ritiene un buon procreatore o inseminatore (allofilicamente). quindi quando tu dici senza forzature ognuno perseguirebbe i propri scopi, secondo il mio ragionamento è tutto un cavolo, in quanto che sia nocivo o no, che sia antinaturale o no, io uomo voglio che la donna venga con me principalmente per lo stesso ed identico motivo per cui io vado con lei


E' un dato di fatto che la donna prima dei 41-42 circa cioè prima del decadimento riproduttivo non vede il rapporto con l'uomo come fine a se stesso ma con fine ultimo la maternità e cerca nell'uomo caratteristiche intellettuali(quindi genetiche) che possano essere trasmesse nel nascituro.E la cosa è tanto piu vera quanto la donna è culturalmente e socialmente elevata.Scientificamente la cosa non so quanto sia valida(per me l'evoluzione della specie umana è dipesa da alri fattori ) ma sta di fatto che la donna in etàfertile  si pone verso i maschi in modo differente di come noi ci poniamo con le donne,una laureata 110 elode non si metterebbe mai epoi mai con un muratore carino e simpatico, un laureato 110 elode si metterebbe subito con una ragazza carina e simpatica con la quinta elementare.

e certo, e questo è contemplato dal mio ragionamento anche se a quanto vedo non si è capito. i due ultimi casi di cui tu parli sono verissimi e per quanto mi riguarda giustissimi, altrimenti i due in questione, che sse contano? ed infatti il 110 e lode, pur non costituendo da solo fonte di piacere, alimenta l'attrazione fisica. l'importante qui è che il 110 e lode non sostituisca la componente fisica a livello attrattivo: insomma, in più, non in-vece. manco io mi metterei con una di quinta elementare, per il semplice motivo che con lei riuscirei a scopare, ma non a ri-scopare. e se non ri-scopi, non si sviluppa amore. fondamentale qui è la differenza tra lo scopare e il ri-scopare, tra l'occorrenza e la ri-correnza. per amare tocca ri-scopare.

[ninonino]

"in fondo il mio discorso è diversità che si staglia su un substrato di uguaglianza, e non diversità invece di uguaglianza; cultura che si staglia su un substrato di natura, e non cultura invece di natura; umanità su un substrato di animalità, e non umanità invece di animalità. insomma la cultura dell'in più anziché quella dell'in-vece. copulazione (e... e...), non disgiunzione (o... o...)."

Concordo in pieno...

Peccato che una atteggiamento di massa del genere è davvero difficile da ottenere e sostenere... ma non escludo si presenterà in occidente quando le cose raggiungeranno davvero il collasso.

Speriamo non si arrivi da un estremo all'altro...

ecco vedi zoltan, sarebbe meglio che, se deve succedere, succedesse prima del collasso, altrimenti il cambiamento non sarebbe frutto di una maturazione da presa di coscienza, ma di una reazione da botta in testa, o nella fattispecie, da collasso. non vorrei insomma che il miglioramento fosse merito, anziché della gente, del collasso.

[Zoltan2]

ecco vedi zoltan, sarebbe meglio che, se deve succedere, succedesse prima del collasso, altrimenti il cambiamento non sarebbe frutto di una maturazione da presa di coscienza, ma di una reazione da botta in testa, o nella fattispecie, da collasso. non vorrei insomma che il miglioramento fosse merito, anziché della gente, del collasso.

Giustissima osservazione