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http://www.losai.eu/maschi-vestiti-da-femmine-e-femmine-vestite-da-maschi-la-giornata-di-apprezzamento-lgbtq-in-una-scuola-media-del-maryland/Maschi vestiti da femmine e femmine vestite da maschi. “La giornata di apprezzamento Lgbtq” in una scuola media del Maryland
by Elisa Fratini1 Comment09.nov 2013
Un sito americano racconta l’iniziativa di una preside transessuale: «Non mi fermerò finché non emergerà l’omosessualità di ogni famiglia».Le proteste dei genitori.
Lunedì scorso, all’insaputa dei genitori, gli studenti maschi si sono dovuti vestire da femmine e le femmine da maschi. Per un giorno hanno dovuto fingere di essere fidanzati con persone dello stesso sesso. È quanto accaduto, almeno a stare al racconto del sito National Report, durante “la giornata di apprezzamento Lgbtq” indetta dalla Heritage di St. Leonard, una scuola media del Maryland, il cui preside, Caren Shandel, noto transessuale attivista del movimento gay, ha dichiarato al National Report: «Non mi fermerò finché non uscirà allo scoperto l’omosessualità in tutte le famiglie».
«OBAMA CI HA APERTO LE PORTE». A ogni studente è stato assegnato un ruolo diverso: alcuni ragazzi dovevano recitare la parte degli omosessuali “mascolini”, altri dovevano essere più effeminati, altri ancora vestirsi da donne. Alle ragazzine è stato chiesto di fingere di essere lesbiche: alcune dovevano “in incognito”, altre comportandosi da “maschiacci”. Ogni alunno poi è stato messo in coppia con un altro dello stesso sesso, per incoraggiali a fingere di essere fidanzati. Stringendosi le mani, abbracciandosi e scambiandosi effusioni. A un rifiuto da parte degli studenti sarebbe seguito un voto negativo, mentre chi più si fosse immedesimato nel personaggio avrebbe ottenuto un bonus in crediti.
«Se avessi saputo che stavano programmando un evento così pericoloso, avrei immediatamente tolto mio figlio da scuola», ha detto Tammy Prescott, madre di un alunno della scuola a cui è stato chiesto di vestirsi da donna. Ma la preside Shandel, dopo aver chiarito che non ha intenzione di fermarsi, ha continuato: «Per anni la maggioranza conservatrice non ha fatto altro che esprimere disprezzo e indignazione verso la cultura gay. Fortunatamente, il pensiero liberal progressista ora domina, permettendo a quanti di noi sono inseriti nel sistema educativo di rieducare». Secondo quanto dichiarato dalla preside al National Report il merito è dell’«amministrazione Obama, che ci ha aperto tante porte, perciò continuerò a portare avanti questo programma. Non mi fermerò finché non uscirà allo scoperto l’omosessualità in ogni famiglia».
«MIO FIGLIO USA IL ROSSETTO». Il distretto scolastico non ha rilasciato dichiarazioni in merito alla vicenda, ma molti genitori hanno già contattato gli avvocati per portare l’amministrazione scolastica in tribunale. «Non sono omofoba – ha continuato Prescott. Ma sarebbe questo il modo di insegnare l’accettazione?». La donna ha quindi rivelato: «Mio figlio si comporta in maniera molto strana da quel giorno. Mi ha anche chiesto di usare il mio rossetto prima di andare a scuola. Non è giusto».
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