per me hanno piu autorità le coppie che sono arrivati a 30-50 anni assieme e si amano ancora.
Loro possono dire come bosogna fare in un matrimonio che sia felice e riuscito non Paolo di Tarso o chichiesia.
Nella comunità religiosa che frequento ce ne sono moltissime di coppie che stanno felicemente insieme da decenni. Per tutte il tratto comune è la chiarezza e la complementarietà dei ruoli.
Concordo con chi diceva che il matrimonio sia un'alleanza, basata sul fatto che marito e moglie non fanno la stessa cosa, ma cose diverse, seppure equivalenti in importanza e dignità.
Nel matrimonio cristiano, l'uomo rappresenta l'autorità, questo non è solo conforme al disegno di Dio, ma anche conforme al desiderio delle donne, o perlomeno di molte di esse.
Quelle donne che prima si scelgono un uomo remissivo, paziente, dolce e poi lo distruggono, rimproverandogli infine di essere debole, senza "palle" e poco maschio. Quello che le donne vogliono è un uomo forte, che abbia carattere, che sappia essere razionale, calmo, fermo, e persino duro, perché lasci a loro la possibilità di essere emotive, fragili, di appoggiarsi e avere qualcuno che le sorregga e le rincuori. In pratica, le donne hanno bisogno di un uomo che sia uomo, per sentirsi donne. E infatti, le donne che nelle coppie devono fare da "uomo" (prendere le decisioni, fare lavori pesanti, guidare e prendere l'iniziativa in tutto) sono generalmente frustrate dal fatto di avere tutto sulle loro spalle.
meglio di me spiega il concetto questo breve brano:
http://www.puntoacroce.altervista.org/_TP/A2-Mariti_Ger.htm