Autore Topic: Il femminismo tra il '68 ed i giorni nostri .  (Letto 611 volte)

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Offline Stendardo

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Il femminismo tra il '68 ed i giorni nostri .
« il: Novembre 15, 2013, 16:50:26 pm »
Ancora oggi provo un enorme fastidio per l’atteggiamento superficiale e vacuo tenuto dalla maggior parte degli uomini sia nei confronti del femminismo che delle femministe .
Ciò sta a significare che non si è affatto consapevoli con quale genere di peste bubbonica abbiamo , putroppo , a che fare .
Invero , il punto fondamentale che sfugge alla maggior parte di questi uomini deriva dal fatto di un erronea interpretazione teorica e spazio-temporale .
Innanzitutto si è portati a pensare che con il crollo delle ideologie del XX° Secolo e più di recente del sistema dei partiti di centro di destra e di sinistra che ha caratterizzato la vita politica del nostro paese si fosse riusciti finalmente a confinare il femminismo nell’alveo della storia o quanto meno a rilegarlo a mero fenomeno da baraccone ormai fuori dal tempo , ma ad una analisi più attenta il femminismo ,a differenza delle ideologie del passato e dei vari sistemi partitici che si sono susseguiti nell’Italia repubblicana , non ha affatto arrestato la propria marcia volta al dominio sugli uomini , e questo perché non si comprende che in primo luogo il femminismo altro non è sostanzialmente che una guida pratica , di carattere parassitario che attecchisce e prolifera laddove trova terreno fertile , ed il cui vero obiettivo primario è volto all’annientamento materiale e spirituale di tutti gli uomini ed alla distruzione della famiglia .
Questa verità di certo non potrà essere appresa nelle scuole dove si insegna la “teoria gender” .
Innanzitutto , la prima grande menzogna del femminismo riguarda il fatto che esso dice di perseguire le cd “pari opportunità” tra gli uomini e le donne , purtroppo , molti uomini sono caduti o sono rimasti ancora incagliati nella rete di questa principale affermazione mendace nonostante ci siano stati alcuni pionieri che hanno cercato di divincolarsi in ogni modo dai tentacoli della piovra femminista . 
Ancora oggi si può assistere allo spettacolo avvilente di uomini che sono così ingenui da credere ancora che il femminismo persegua effettivamente  l’ “uguaglianza” ed i “pari diritti” tra gli uomini e le donne .
Queste affermazioni , dunque , rappresentano la dimostrazione più lampante che questi uomini non hanno fatto il minimo sforzo per impiegare il loro tempo in maniera più utile studiando la vera essenza da cui esalano i vapori venefici di questa dottrina , perché se davvero questi uomini avessero avuto cognizione di cosa sia realmente il femminismo , di certo non sarebbero caduti in questo errore così grossolano .
Così nel corso di questi anni altro non è successo che le femministe , il cui scopo finale è quello di eliminare tutti gli uomini che non diventano femministi e che non si sottomettono , si sono accorte  , con loro  estrema preoccupazione , che le esalazioni mefitiche del ’68 si stavano col tempo disperdendo facendo spazio ad aria pulita e che quindi si paventava dinanzi a loro la concreta possibilità che gli uomini potessero disintossicarsi e liberarsi da questo enorme raggiro .
Pertanto , una volta rilegato il ’68 alla storia , quanto più passavano gli anni e l’effetto del veleno  andava svanendo , tanto più le esponenti femministe andavano incontro alla vecchiaia sole ed abbandonate da tutti e per giunta con  la frustrazione che andava aumentando poiché si constatava amaramente la mancata proliferazione e/o l’assenza dei germi femministi che erano stati iniettati nel corpo e nell’anima degli uomini in maniera continua e prolungata nel corso di quasi un secolo .
Questo periodo di transizione tra il ’68 ed in giorni nostri deve essere stato davvero un periodo cupo per le femministe ed è proprio per questo motivo che , una volta accortesi di questa situazione , hanno escogitato una nuova truffa riciclandosi da femministe sessantottine false rivoluzionare a femministe di stato che recitano ruoli istituzionali .
In questa fase di transizione , come Putin in Russia , si sarebbe dovuto porre in essere tutte quelle azioni volte a bloccare questa cricca fraudolenta di parassite e di dispensatrici di veleni senza curarsi minimamente di starnazzamenti ,  proteste e piagnistei vari .
Una volta disperse le esalazioni venefiche del ’68 ed una volta che gli uomini stavano man mano rinsavendo , si sarebbe dovuto procedere in modo tale da estirpare implacabilmente  rami e radici rendendo inoffensive queste avvelenatrici dell’anima e della mente degli uomini .
« Ultima modifica: Novembre 15, 2013, 17:03:23 pm da Stendardo »
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius