In rilievo > Osservatorio sui Femministi
Vincenzo Puppo, lo specialista in vaginologia femminista
Alberto86:
In occasione del 25 novembre, Giornata Mondiale Contro le Violenze sulle Donne, il dottor Vincenzo Puppo, medico-sessuologo a Firenze, ricercatore-scrittore del Centro Italiano di Sessuologia, nel 2012 ci ha spiegato come una delle cause delle violenze sulle donne possa essere la pornografia. Quest’anno il dott. Puppo fa una proposta per tutte le scuole e università.
Dott. Puppo, cosa propone per il 25 novembre di quest’anno?
«In tutte le scuole medie, nelle facoltà universitarie, nelle biblioteche, circoli culturali e associazioni di donne, o anche a casa con le amiche, partner e figlie/i adolescenti, il 25 novembre (e poi qualsiasi giorno dell’anno), fare vedere una fotografia, da usare anche come manifesto dell’iniziativa, e fare ascoltare un video.
La fotografia (potete anche fare una semplice fotocopia) ha solo testo: “Una ragazza/donna: in minigonna, in jeans, in bikini, in pantaloncini, con la gonna, con qualsiasi vestito-scarpe e trucco, se ha bevuto alcolici, se cammina-passeggia-corre per la città o in un parco, se balla in discoteca ecc. lo stupro NON lo ha cercato, chiesto, suggerito, provocato, incitato, facilitato. Lo stupro NON è Mai colpa della donna, è sempre colpa dell’uomo: nessuna giustificazione! Tutti i ragazzi e uomini devono sapere che lo stupro è una TORTURA”».
«Il video è il monologo sullo stupro (o il mio video YouTube con un riassunto) che Franca Rame interpretò da Adriano Celentano, a Fantastico del 1988 Rai 1: questo monologo, 25 anni fa, fu visto da più di 10 milioni di persone in prima serata, quindi io propongo di farlo vedere, ascoltare, oggi nel 2013 (e poi ogni anno per esempio il 29 maggio, giorno della morte di Franca Rame), anche alle ragazze/i in tutte le scuole ecc., all’inizio di una lezione o dibattito, sulla prevenzione delle violenze sulle donne».
Dott. Puppo perché ha pensato a questa iniziativa?
«Nei giorni scorsi in tutti i mass-media si è parlato molto della vicenda di una ragazzina che ha denunciato alcuni coetanei/compagni di classe di averla stuprata durante una festa in casa, e purtroppo poi i mass-media hanno parlato più di lei, che forse era ubriaca o altro, e non dei ragazzi. Mentre oggi si parla molto di altre ragazzine, definite baby prostitute (in case private e a scuola), e anche in questo caso degli uomini/ragazzi se ne parla poco o niente. Invece quando si parla di stupro l’attenzione deve essere riportata sempre sugli uomini, i mass-media non devono dare l’impressione che ci possano essere giustificazioni a una violenza! Lo stesso quando si parla di prostituzione, ci si deve indignare che ci siano uomini/ragazzi che pagano per fare sesso, e specialmente se lo fanno con minorenni».
Certo, comprendiamo appieno il suo “nessuna giustificazione”, ma potrebbe spiegarci, brevemente, cosa pensa della prostituzione?
«Un uomo che ha un rapporto occasionale a pagamento, probabilmente non ha un buon rapporto con la partner, ignora cosa significhi fare l’amore e ha sicuramente molte insoddisfazioni sessuali, oppure non è neanche stato capace di iniziare un rapporto di coppia. Andare con una prostituta significa sì fare del sesso, ma è solo uno “scopare” tramite degli organi, pensando solo a se stessi, solo per egoismo (possibile che gli uomini/ragazzi che “vanno” con le prostitute non pensano che forse, anzi sicuramente, poco prima di loro diversi “clienti” li hanno preceduti e sono “venuti” in quella stessa vagina in cui loro metteranno il proprio pene?), l’amore invece si può fare solo con una “Persona”».
Cosa si può fare per educare i maschi?
«Un uomo deve sapere che in certi momenti se si trova da solo e ha bisogno di uno sfogo, si deve masturbare (ma si deve prima insegnare agli uomini che questo è normale a qualsiasi età) e non deve umiliarsi a chiederlo a una prostituta, che chiaramente finge e lo fa solo per denaro o perché costretta: gli uomini si illudono se pensano che piaccia anche a lei o che sono accettati non per i soldi o di poter possedere il corpo di una donna. Come si illudono se pensano che staranno meglio dopo “averlo fatto” con una prostituta o con ragazzini/e o dopo aver violentato qualcuno; eppure tutti gli uomini sanno che, come le donne, godono di più con la masturbazione, inoltre una volta eiaculato, con l’appagamento, si placano anche gli eventuali istinti violenti… e a tutti i maschi, cominciando già dai bambini, deve essere spiegato l’assurdità di qualsiasi violenza compiuta su un altro essere umano».
E ai ragazzi nelle scuole cosa deve essere insegnato?
«Gli uomini, dalla nascita, vengono plagiati con il culto del pene e la conseguente cultura del buco/donna oggetto, e fanno credere loro che il corpo maschile deve identificarsi con il pene e la sua erezione. Ai ragazzi fanno credere che il vero uomo deve possedere più donne ed eiaculare in più vagine. Ai bambini/ragazzi non viene insegnato il concetto di “rispetto”, “umanità”, e poi del “fare l’amore”. Invece si deve insegnare ai ragazzi che non è la quantità di donne possedute (o l’eiaculazione in una vagina) che li farà sentire più uomini: è la capacità di amare (anche una sola donna per tutta la vita) quello che conta veramente».
«Il pene e la sua erezione non possono e non devono essere più, a qualsiasi età, i fattori determinanti per qualificare il vero uomo e per sentirsi uomini: il pene non deve essere più il simbolo della potenza maschile. NON si deve più insegnare, divulgare, fare credere ai maschi che saranno adulti/Uomini dopo aver messo il loro pene in una vagina! Come NON si deve più insegnare, divulgare, fare credere alle ragazze che saranno adulte/Donne dopo il rapporto vaginale! Si deve eliminare il culto del pene, per liberare gli uomini dal copione imposto da un ruolo artificioso dovuto solo all’ignoranza, così non saranno più costretti a recitare e potranno essere se stessi sempre, anche quando fanno l’amore. Le violenze sulle donne si possono prevenire ed eliminare solo insegnando ai bambini il rispetto e che TUTTI gli esseri umani, anche le donne, sono Persone. Per prevenire le violenze sessuali è necessario insegnare ai ragazzi a fare l’amore, e la sessualità femminile deve essere divulgata nei mass-media, spiegata nelle scuole/università, dal punto di vista del piacere (non della riproduzione: sono la vulva/clitoride/piccole labbra responsabili dell’orgasmo femminile in tutte le donne, non la vagina), dove la donna NON è più un oggetto sessuale, ma una persona da amare».
Grazie dottor Puppo. E’ chiaro che spesso dietro alla violenza si cela proprio la scarsa informazione e soprattutto una mancanza di dialogo tra le persone (maschio/femmina, genitori/figli, insegnanti/alunni). Bisogna capire che il rispetto dell’altro e soprattutto di sé sono alla base dei rapporti interpersonali e di coppia e, come dice lei, non ci sono giustificazioni. Mai.
http://www.lastampa.it/2013/11/13/scienza/benessere/lifestyle/stupro-la-colpa-sempre-delluomo-mai-della-donna-nessuna-giustificazione-vuHp4FMw698BhNX9K1KI0K/pagina.html
In poche parole, secondo il femminista Puppo, per eliminare la violenza sulle donne bisogna trasformare il maschio in una sorta di eunuco, educando il bambino maschio sin da piccolo al binomio pene=male. Inoltre bisogna privare il maschio di qualsiasi mezzo di sfogo e piacere sessuale sottomettendolo in tutto alla volontà femminile. :muro: :muro:
Ovviamente per il laureato in vaginologia femminista, gli uomini sono tutti stupratori dalla nascita e colpevoli a priori. :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad:
Questo è il suo profilo FB: https://it-it.facebook.com/CorsiDiEducazioneSessuale
Volpe argentata:
Curioso che anche il piu' "progressista" degli uomini non consigli mai agli uomini di aspettare l'iniziativa femminile, sentimentale e sessuale che sia, agli uomini bisogna insegnare che la donna non e' una "preda" e che devono "rispettarla" ma allo stesso tempo non e' la donna che deve andare dietro ad un uomo, ormai non sanno piu' che inventarsi per giustificarsi i loro equilibrismi mentali, sempre piu' contorti e precari.
Duca:
Culto del pene? Ma dove si è laureato questo, a Paperopoli in mezzo ai palmipedi senza batacchio? Non è questione di culto, la minchia ce l'abbiamo tutti, quindi cerchiamo di usarla il più possibile, del resto la natura che ce l'ha data a fare, come semplice ornamento?
vnd:
Già uno che si chiama PUPPO....
:D
Nomen omen.
Suicide Is Painless:
Sicuramente non e' parente del grande Romano. Morto in motorino andando al lavoro come magazziniere. Alle 7 del mattino d'inverno, a Ostia. Uno con il suo passato, trovato in mezzo alla strada esanime non toccato da nessuna macchina, per un malore. Con questo Vincenzo invece, mi voglio fare vivo. E' troppo stupido per avere anche pace.
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa