Dio non e' nei rapporti sessuali, Abraxas. Ma proprio per niente. Mi viene sempre in mente in questi giorni come stavo meglio quando ancora la sessualità e l'attrazione verso l'altro sesso, non sapevo nemmeno cosa fossero. Prima dei 12-13 anni. Li' per chi ci crede c'è Dio. Nella purezza de bambini non ancora "corrotti" da una delle cose più problematiche e portatrici di dolore e frustrazione che c'è nella vita dell'uomo. Il doversi rapportare con il sesso femminile, appunto per il sesso e l'affettività. Quanto rimpiango difatti la mia infanzia, quando questi bisogni non erano insopportabili perché nemmeno sentiti. Come ero felice e spensierato. Il sesso e' una delle rovine della serenità, per tutto quello che ne rende quasi impossibile l'ottenerlo, a suo corollario imprevedibile. Mi viene spesso in mente attinente all'argomento il bellissimo "Non si sevizia un Paperino"('72) di Fulci, con il prete interpretato da Tomas Milian folle assassino dei ragazzini dell'oratorio quando scoprono la sessualità, andando con alcune orride laide e vecchie prostitute, del loro sperduto paesino della Lucania, li uccide per preservarne così follemente il suo ideale di candida innocenza e "purezza". C'è un fondo di stoica, dolorosa verità, seppur declinato così in una psicopatologia assassina.