Autore Topic: Fonsai, Jonella Ligresti ai domiciliari dopo quattro mesi di carcere  (Letto 626 volte)

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Offline controcorrente

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Va bè, da una "giudicessa" di nome PAPPALETTERE.... che vogliamo pretendere?? :lol:. Leggete le motivazioni RIDICOLE che l'hanno spinta a scarcerare la Ligresti. Quest'ultima talmente "depressa" in carcere da minacciare il suicidio, cosi' "depressa" appena uscita, da compiere un'autentica "abbuffata" di.... shopping!! Ma vi rendete conto??
Ovviamente gli uomini in galera con FALSE ACCUSE DI STUPRO possono marcire tranquillamente, senza l'interesse "umanitario" di una "ministressa"....

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http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/jonella_ligresti/notizie/366711.shtml

Fonsai, Jonella Ligresti ai domiciliari dopo quattro mesi di carcere


Jonella Ligresti, arrestata lo scorso luglio nell'ambito dell'inchiesta della procura di Torino su Fonsai, è da ieri agli arresti domiciliari. Lo ha deciso la magistratura torinese. Jonella Ligresti era in cella dal 17 luglio scorso per le accuse di manipolazione del mercato e falso in bilancio aggravato, nell'ambito dell'inchiesta dei pm
Vittorio Nessi e Marco Gianoglio sulla passata gestione di Fonsai, la compagnia assicurativa che faceva capo alla famiglia Ligreti per del passaggio del controllo a Unipol.

Jonella Ligresti è uscita mercoledì sera da San Vittore, intorno alle 19, utilizzando non il portone principale ma il passo carraio alle spalle del carcere. Ad accoglierla con un abbraccio i figli minorenni. Jonella ha lasciato San Vittore a bordo di un Suv grigio, scortato da un'altra auto di piccola cilindrata.

Secondo il gip del tribunale di Torino, Eleonora Montserrat Pappalettere, la figlia di salvatore Ligresti ha «cominciato a prendere coscienza degli illeciti commessi e dei gravissimi danni causati» e per questo ha concesso i domiciliari all'ex presidente di Fonsai. «L'inizio di tale percorso di ripensamento della propria condotta, benché non ancora approdato ad una conclamata resipiscenza consente di desumere l'avvenuta attenuazione delle esigenze cautelari», ha aggiunto il giudice di Torino, che ricorda come Jonella Ligresti abbia chiesto di patteggiare. I legali della figlia maggiore di Salvatore Ligresti hanno trovato un accordo con la procura di Torino per una pena di tre anni e quattro mesi. L'intesa, comunque, deve ancora essere ratificata da un giudice.

Jonella Ligresti ha poi raccontato ai pm che il padre Salvatore «telefonò alla segreteria del presidente Berlusconi per andare a trovarlo e rappresentargli il tema della "sistemazione" di Giannini». «Ci recammo nella residenza di Berlusconi nei pressi di piazza Venezia - prosegue il racconto di Jonella Ligresti -. Mio padre e Berlusconi parlarono certamente del tema Giannini. I due sono molto amici e non parlarono esclusivamente di questo argomento nè credo che questa sia stata la sola occasione nella quale mio padre ha sollecitato l'ex presidente del Consiglio a trovare una collocazione lavorativa a Giannini». «Quella volta che io ero presente - ha aggiunto Jonella Ligresti - ho visto che Berlusconi ha risposto dicendo "vediamo"».

Giovedì 21 Novembre 2013 - 08:28
« Ultima modifica: Novembre 21, 2013, 22:44:27 pm da controcorrente »