Autore Topic: 25 Novembre: gabbato lo santo  (Letto 1157 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline COSMOS1

  • Amministratore
  • Storico
  • ******
  • Post: 7673
  • Sesso: Maschio
  • Cosimo Tomaselli - Venezia
25 Novembre: gabbato lo santo
« il: Novembre 24, 2013, 12:12:50 pm »
ll Corriere oggi dedica un disgustoso inserto alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Per fortuna, forse per sbaglio, sulla prima pagina del Corriere del Veneto, Gabriella Imperatori dice l'unica cosa sensata che si possa dire al proposito:
Citazione
Oppure passata la festa gabbato lo santo, e tutto tornerà come prima?

[PS: ma le virgole?]

Non c'è dubbio, questa giornata lascerà tutto come prima, di fatto il femminismo ha raggiunto il fondo e lo sta raschiando. Oltre  solo il nulla.

Perchè alla fine tutto gira attorno ai soldi: queste paladine della libertà e indipendenza femminile, altro non vogliono che ulteriori finanziamenti per la loro rete mafiosa di consultori e case famiglia e pari opportunità e via vomitando.
Ma i finanziamenti hanno a che fare con l'assurdo della giornalista che qualche giorno fa a rai3 disse che aveva sbagliato Tremonti a togliere l'ICI, perchè tolse dalle casse dello stato 5 miliardi che avrebbero potuto essere investiti.
Il baco di quel ragionamento è che si tolsero 5 mld allo stato e li si lasciarono ai cittadini. Quei 5mld comunque furono investiti, l'alternativa non è tra soldi investiti e soldi sotto il cuscino, l'alternativa è tra investimento pubblico (spreco, malaffare, corruzione, inefficienza, pensioni d'oro ...) e risorse private (=ricchezza dei singoli cittadini, l'unico reale scopo di qualsivoglia istituzione pubblica).
Alla fine tutta la questione ruota attorno alla domanda su quale sia la percentuale di tasse accettabile che il potere può imporre ai cittadini. Da sempre la storia umana ruota attorno a questo limite: ad un certo punto i cittadini ritengono che il re sia troppo esoso e lo decapitano. In democrazia in teoria i cittadini votano un altro re, ma solo in teoria, perchè quando la democrazia si blocca troppo a lungo e governo e opposizione si inciuciano per continuare a spremere la gente, suppongo che si tornerà all'ipotesi del taglio diretto dell'appendice.
La retorica del 25 Novembre è perfettamente funzionale a questo sistema oppressivo e a me non preoccupa il suo effetto su noi uomini, a me preoccupa che una parte "illuminata" del femminismo possa dissociarsi da questa manovra e chiamarsene fuori. Per accelerare la Bastiglia loro devono stare tutte di là, perchè si possa con meno fatica decidere chi verrà decollato e chi decollerà.
Per dirla tutta: la più pericolosa secondo me è Barbara Spinelli che a pag.35 pone dei dubbi, dei distinguo. Le donne intelligenti sono pericolose, perchè ritardano l'apocalisse. Non la eviteranno, perchè comunque sono orbate dall'ideologia che impedisce loro di parlare in quanto esseri umani, e perciò solidali con ogni essere umano, anche i maschi, e le obbliga a parlare sempre e solo "in quanto donne"  :w00t: . Ma la ritarderanno e ogni ritardo è dolore, sofferenza, oblio, fatica.
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline Vicus

  • Moderatore Globale
  • Pietra miliare della QM
  • ******
  • Post: 21239
  • Sesso: Maschio
Re:25 Novembre: gabbato lo santo
« Risposta #1 il: Novembre 24, 2013, 22:40:57 pm »
Citazione
Le donne intelligenti sono pericolose, perchè ritardano l'apocalisse. Non la eviteranno, perchè comunque sono orbate dall'ideologia che impedisce loro di parlare in quanto esseri umani, e perciò solidali con ogni essere umano, anche i maschi, e le obbliga a parlare sempre e solo "in quanto donne"  :w00t: . Ma la ritarderanno e ogni ritardo è dolore, sofferenza, oblio, fatica.
C'è un'altra lettura possibile: questi tentativi di riforma sono auto-contraddittori e, privandolo della sua coerenza come sistema ideologico-simbolico, accelerano la dissoluzione del femminismo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.