Da sempre si cerca di dare una definizione oggettiva e condivisa della QM, ma tale definizione non la si potrà mai ottenere se non si cercano parametri oggettivi e condivisi su cui basarsi.
Per me tali parametri ci sono e sono più d'uno,
il primo è il concetto di naturalità e si basa, nella mia personale convizione, sulla definizione di Yin e Yang della filosofia taoista (per farla breve). ovvero esiste una maschilità ed una femminilità, e quando si negano tali principi ecco nascere un problema, la QM. appunto. Poi molti negano che possano esistere tali differenze naturali, principalmente lo negano per paura di caricarsi di ulteriori responsabilità, ma questo sarebbe poi un altro discorso.
Il secondo punto più rilevante nasce dallo scontento. Lo scontento di uomini e donne, ma andando a valutare si nota che è l'uomo quello sperequato. Ecco di nuovo la QM.
Il terzo punto potrebbe essere ( a buona ragione) l'impossibiltà per una società di replicarsi e soppravvivere quando al suo interno è presente il neofemminismo. Ed ecco una ulteriore oggettivizzazione della QM.
A volerle vedere ce ne sarebbero più d'una, in effetti. A volerle vedere.
Se si cade nel relativismo, invece, non si riesce a trovare più alcuna spiegazione ad alcunchè. Ma il relativismo è fuffa e che piaccia o no, alla fine è così.