"I Giorni impuri dello straniero"(The Sailor Who Fell from Grace with the Sea),
Drammatico, Lewis John Carlino, 1976,[Usa]
"Ha dato la sua anima per il mare e il suo cuore a una donna. Il loro amore non mancherà di suscitarvi interesse. La storia vi disturberà. Il finale saprà spaventarvi."
Frase di lancio originale del film
.
Il giovanissimo Jonathan Osborne (Jonathan Kahn) sfugge una notte da casa sua sotto la copertura delle tenebre per unirsi con gli altri membri della sua società segreta. Questo club si rifà a principi numerici e superomistici, sotto gli ordini di un precoce capo (Earl Rhodes), che quella sera ha portato loro da vedere un libro di posizioni sessuali, di contrabbando dalla scaffali del padre medico. Ma l'imperioso capo è disgustato dalle emozioni incontrollabili dei ragazzi, e li manda via, quando Jonathan torna a casa, viene colto dalla governante, che gli racconta dell'uscita notturna a sua madre Anne (Sarah Miles), una solitaria vedova. Ella gli vieta di uscire di casa senza il suo permesso, ma Jonathan e i suoi amici sono loro stessi la propria legge ...
Le caratterizzazioni irrealistiche dei personaggi, che fossero accompagnate da un ritmo lento e a situazioni fuori clichè erano molto di moda nel cinema americano degli anni settanta. A un certo punto de "I Giorni impuri dello straniero"(The Sailor Who Fell from Grace with the Sea)(1976) un marinaio americano e la sua amante inglese sono separati. Il regista Lewis John Carlino riempie le inquadrature di belle immagini con i montaggi della prua di una nave attraverso le onde, mentre vediamo una piccola linea di navigazione che viene tratteggiata sulla carta nautica, e una voce over che ci fa ascoltare le lettere fra i due amanti. Questo sembra andare avanti all'infinito.
In effetti, l'intero film sembra più lungo anche delle sue due ore, e si muove in modo languido attraverso scene di sesso e masturbazione che, anche se abbastanza di lunga durata, non sono volutamente molto illuminate, e non sono realmente molto passionali o molto erotiche.
Se lo sviluppo lento e le situazioni realistiche, non sono sufficienti per suscitare l'interesse di molti spettatori , troverete anche che ogni singolo personaggio del film è spregevole salvo Kris Kristofferson come il marinaio. La vedova frustrata sessualmente impersonata da Sarah Miles è completamente antipatica. Gli amichetti di suo figlio Jonathan sono dei piccoli mostri. Suo figlio - beh, è appunto un pò caduto in brutte compagnie dopo la morte del padre, facendolo quindi opporsi alla comparsa del marinaio, che è il primo uomo a entrare nella vita di sua madre. Ora, questa banda di ragazzini suoi amici è come detto una pessima compagnia. Essi non si limitano a rubacchiare e fumare droghe, altro che, signori. Catturano un povero gatto per poi vivisezionarlo. Questo è illustrato in cruento dettaglio come d'altronde era anche nello straordinario romanzo di Mishima (in italiano "Il Sapore della gloria") da cui è tratto il film. Ma, naturalmente, questo è solo una sorta di riscaldamento in modo che possano fare la stessa cosa a Kristofferson.
Kristofferson stesso è molto abile nel tratteggiamento di un americano qualunque di mezza età e abbastanza stupido. Fondamentalmente la parte di Kris Kristofferson è costruita sul suo abito, con il tipico berretto da marinaio indossato quasi perennemente, ma Kristofferson dimostra di avere le semplici, insospettate capacità per apportare molto al ruolo, che lo porteranno di lì a pochi anni ad essere scelto da Michael Cimino addirittura come protagonista de "I Cancelli del cielo"(Heaven's Gate) (1980). La sua recitazione è costituita essenzialmente dai suoi tipici borbotti dalla inconfondibile voce roca, e dallo sguardo basso. Eppure, è forse l'unico personaggio a coinvolgere veramente lo spettatore , considerando d'altra parte il suo destino ultimo, soprattutto se già letto il libro.
Per restituire una certa diabolicità insita nelle pagine del romanzo e del vero protagonista, il ragazzino, Lewis John Carlino si spese evidentemente, in fase di sceneggiatura. Ma anche come comparto tecnico il film ha degli indiscutibili valori, partendo da una fotografia del direttore Slocombe che non è solo artisticamente e tecnicamente eccellente, ma uno dei fattori maggiori sufficienti a trattenere nella visione del film, anche se dal ritmo così lento, senza personaggi con cui veramente relazionarsi, e dai quali ogni minima azione che proviene è quasi sempre inesorabilmente morbosa o irrealisticamente motivata . Sarah Miles svolse un buon lavoro con la sua parte tra l'altro molto erotica, lei attrice non certo abituata ad un tipo di situazioni morbose e di nudo lussurioso, anche se pur essendo la maggiore professionista è superata come detto dal naturalismo istinitivo di Kristofferson, il migliore del film. Per coronare il tutto, il finale può essere quanto di più insoddisfacente uno spettatore possa aspettarsi, poichè non c'è niente di positivo.
Tutto questo potrebbe avere avuto certamente un maggior senso se il contesto culturale e l'ambientazione giapponesi fossero state mantenute dagli autori del film. Così com'è, la differenza col libro è spesso semplicemente abissale.
Il film è diventato più famoso per le capriole romantiche fuori dallo schermo di Kristofferson e della Miles. Credibilmente Sarah e Kris hanno apprezzato molto le scene di sesso. Hanno anche messo in scena alcune di queste in più per una nota rivista maschile, e poi hanno continuato quando le macchine da presa smisero di girare. Kristofferson era sposato con Rita Coolidge, al momento, ed ella non fu affatto divertita. Kris disse in alcune interviste che gli piacerebbe che questo capitolo rimanesse per sempre fuori, dalla sua vita. A quanto pare lui e Rita aveva una buona relazione, e quando venne fuori che aveva avuto questa liasòn con la Miles, si pentì ma ovviamente troppo tardi. Molte delle scene di sesso forse vero forse no, che i due fecero non potranno comunque mai essere viste perchè tagliate da allora. A differenza di altri esempi simili di protagonisti o meno che si sarebbero "innamorati" dinnanzi alla macchina da presa, come in "Orchidea selvaggia"(Wild Orchid) (1989) di Zalman King tanto per fare un attagliante esempio-stronzatona, niente di questa supposta vera passione è apparsa poi nel film "The Sailor..."
Miles, tra l'altro. era tornata a lavorare di nuovo grazie a questo film, quasi scomparendo dopo, alla fine degli anni '80. .
Questo era stato il primo film diretto da Lewis John Carlino. L'ultimo fu "Class" (1982) - film in cui il ragazzo di una scuola di alta preparazione ha una relazione con la mamma del suo compagno di stanza (Jacqueline Bisset).
Scritta dal regista stesso che è sempre stato un valido sceneggiatore, Lewis John Carlino, questo film singolarissimo è stato un tentativo di tradurre il romanzo di Yukio Mishima "Il Sapore della gloria"(1963) trasportandolo dal Giappone in una sonnolenta piccolissima cittadina di porto in Inghilterra, con risultati che all'epoca gli attirarono non pochi fischi di scherno eanche da chi non avesse letto l'originale, bellissimo romanzo di Mishima. La qualità aliena della cultura giapponese rispetto a quella britannica è certo difficile da ignorare, e non c'è allontanamento maggiore che si possa aver compiuto fra le due ambientazioni, che la storia si svolga in un villaggio sulle palafitte o meno. Il marinaio che cadde in disgrazia con il mare ha un effetto intrigante in virtù della sua stranezza, con la sua combinazione al disagio di una vedova affamata di sesso e ai bambini contorti protagonisti, che ne fanno, almeno, un'esperienza memorabile, se non del tutto per delle giuste ragioni. Quando il film venne distribuito, il punto di discussione principale furono le scene di sesso, che erano abbastanza esplicite, anche se non avrebbero scandalizzato nessuno che aveva visto già visto almeno "Ultimo tango a Parigi". Il personaggio abbastanza spaventoso del ragazzino Jonathan scopriva un buco nel muro dietro il cassettone della sua camera che gli permetterà di spiare la madre, e abbastanza sicuramente vedere più di quanto si potesse mai aspettarsi quando ella trascorre una intera serata masturbandosi da sola nella propria stanza. Le esigenze di Anne sono inaspettatamente soddisfatte quando lei incontra il marinaio Jim Cameron (niente a che fare con "Titanic"), interpretato da Kris Kristofferson, e i due si "innamorano" durante il congedo a terra di lui. Nel frattempo, Jonathan viene indottrinato in un mondo amorale dalle pontificazioni del Capo della banda di ragazzini della quale fa parte, dove si convince che la sua gang sia la perfezione dell'ordine naturale e dove egli ha un posto dove stare così come il suo numero che viene dato agli "adepti", e che gli adulti sono tutti cattivi. Questa perfezione vede i bambini anestetizzare e sezionare uno sfortunato gatto per vedere ciò che lo rende così com'è, in una delle scene più famose del film (non preoccupatevi, è tutto messo in scena con un gatto finto e nessun gatto vero ha subito abusi), che serve anche come un atto di prossimità -elementale e di potenza per i ragazzi. Questa variazione malata entra in contatto con la natura di Jonathan che gli permette di vedere Jim come una figura d'eroe, un uomo un tutt'uno con la forza del mare, ed è felice quando il marinaio tornerà alla fine là, a quanto pare per sempre. Tuttavia, Jim è rimasto troppo colpito da Anne, e anzi, ritorna sulla terraferma, questa volta con progetti di matrimonio. Anne ha infatti troppo bisogno di un uomo nella sua vita a prendersi cura dei suoi bisogni romantici e sessuali (compreso giocare con lei sotto il tavolo in una signorile caffetteria piena di vecchie signore), e adesso si sente di nuovo tutt'una con Jim. Jonathan, invece, si sente tradito e vuole ristabilire l'equilibrio perduto con l'aiuto dei suoi amici. Jim non sa che avendo girato le spalle al mare, sta mettendo se stesso in un pericolo tale ben maggiore che stare là fuori sulle infinite distese per sfidare gli uragani. Il tono è così imperscrutabile che non si è sicuri se Carlino ritenesse che Jonathan e i suoi amici abbiano un punto fermo circa le loro idee fasciste di perfezione e riguardo al posto di Jim nel mondo, o se pensasse che questi ragazzi siano un gruppo pericoloso, dopo tutto, e non da essere ammirato. In realtà, alla fine, ti starai chiedendo che fine abbia fatto un punto d'equilibrio nell'esercizio di tutti i personaggi una caratteristica ben insita nel libro di Mishima e qui completamente perduta, mentre resta la fotografia di Douglas Slocombe del porto e della campagna circostante che è sicuramente attraente. Anche così strette e introverse, le due trame non hanno un elaborato che assieme le conduca ad una qualche soddisfazione, e la Miles e Kristofferson attraversano il film in una volutamente disperata vaghezza del loro tempo trascorso assieme. Non si è mai potuto dire che non sia stato realizzato un film diverso, però, seppur ovviamente inferiore e inevitabilmente di tantissimo all'opera di Mishima. Colonna sonora di buon gusto composta da Johnny Mandel e tema scritto da Kristofferson. Guardare per credere: il gabbiano che esplode, involontariamente divertente.
"I Giorni impuri dello straniero" sopravvive in italiano ufficialemente ancora soltanto grazie ad una bella vhs (con il corretto formato cinematografico superpanoramico Panavision 2.35:1) da nolo della metà degli anni '80, quasi inevitabilmente, della Domovideo. E' possibile comunque trovarlo in download in un misterioso ma buono dvdrip con un mux dall'audio italiano della vhs citata. Di recente, ha goduto di una masterizzazione HD in Blu-ray ad opera della sempre benemerita Shout!Factory, negli Stati Uniti.
"Sea Dream Theme" Scritto da Kris Kristofferson
La versione statunitense in dvd è tagliata. Le scene di sesso di Sarah Miles sono state domate dalla versione Usa distribuita nei cinema.
Golden Globes, Usa Anno 1977
Nominata al Golden Globe come Miglior Attrice In un Film Drammatico a Sarah Miles
Miglior debutto in un film - Maschile Jonathan Kahn
TorsoloMarioVanni
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