La situazione è irrecuperabile perché le generazioni perdute sono ormai due. Grazie 68.
L'aspetto più inquietante non è il declino delle istituzioni, ma il diffondersi di dinamiche degenerative di clan o di branco a tutti i livelli della società. È un fenomeno, a quanto ne so, poco studiato e che resta in gran parte inspiegabile: come sia possibile che nelle scuole di tutta Italia, quindi in realtà alquanto eterogenee, si formino ad es. gruppetti di alunne che costringano le compagne a prostituirsi è abbastanza incomprensibile. Anche se sembra che abbiano origine da certe dinamiche di coppia e parentali di cui si parla continuamente qui.
Gli unici, lontani paragoni possibili sono le strutture sociali delle favelas o il nonnismo nell’esercito, dove certe pratiche sembrano in qualche modo dirette al mantenimento di uno status quo; un po’ come nei pollai dove l’ordine di beccata è stabilito unicamente dalla forza (ma a livello individuale).
Eppure, qualcuno che si è interessato della cosa e in anticipo sui tempi c’è stato. In uno studio su certe società primitive, i cui rapporti sociali sono basati sull’individualismo litigioso e la sopraffazione, Ruth Benedict evidenziò come tali dinamiche portano non solo alla paralisi sociale, ma anche all’estinzione delle società dove si manifestano in modo strutturato.