Autore Topic: "Rape Squad" aka "Act of Vengeance"(L'Esecuzione)(Usa 1974) di Bob Kelljan.  (Letto 1463 volte)

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Offline Suicide Is Painless

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"Rape Squad" aka "Act of Vengeance"(L'Esecuzione) Thriller- azione, Bob Kelljan, 1974, [Usa]

"La storia di The Rape Squad! Tutte avevano una cosa in comune. Erano state violate nella stessa selvaggia maniera ... Ora sono là fuori per ottenere la loro vendetta!"

"Queste donne avevano tutte una cosa in comune, ognuna era stata violata nello stesso selvaggio modo."

"Quando hanno visto che per loro la giustizia non c'era hanno così preso la legge nelle proprie mani e ha restituito la vendetta ai fatti commessi!"

"C'è una parola sporca per quello che è successo a questa ragazza ... ... E c'è una parola peggiore per quello che lei e le sue amiche stanno andando a fare per ottenere vendetta!"

"Lasciate che la vendetta Monti contro il crimine!"

Frasi di lancio originali del film



Bob Kelljan diresse l'interessante vampirico "Yorga il vampiro", ma pur lavorando soprattutto e molto di più nel settore televisivo che su lungometraggi cinematografici, per lui ci sarà sempre un posto caro vicino al cuore di molti appassionati (oltre che per il titolo già citato) per altri film di genere supercultuali come "Scream, Blacula Scream", il seguito di "Yorga" , e il suo ultimo film (e il "gioiello della corona" nella sua filmografia), questo "Act of Vengeance" aka "Rape Squad" firmato nel 1974 ed uscito fugacemente nelle sale italiane del periodo come "L'Esecuzione", "Rape Squad" come molti preferiscono chiamarlo, fu un titolo che gli fece anche avere i suoi bei problemi, in alcuni paesi.

Quando inizia il film, una bella ragazza di nome Linda (Jo Ann Harris) è rimasta sola all'aperto a badare alla sua attività con i cavalli, e li sta dando da mangiare. In quel momento, uno psicopatico in tuta da lavoro arancione e maschera da hockey (molto prima che Jason Vorhees e diversi "Heist-film" la rendessero così iconica anche al cinema) salta fuori dal nulla e la violenta, anche sodomizzandola. Non solo farà di lei praticamente ciò che vuole, arandola abbondantemente in tutti i suoi brutalizzati canali, abusandone fino a farla sanguinare da Rai 2, ma la la degrada verbalmente facendole sotto ovvia minaccia cantare nel mentre "Jingle Bells" , e infine facendosi ringraziare per averla violentata, lui "Il Migliore'. Linda fa quello che ogni donna in teoria farebbe dopo essere stata ghermita da un "predatore sessuale", si dirige direttamente al distretto locale di polizia, dove i "boys in blue" più o meno chiudono un occhio verso quello che è a lei successo, e sono ancora così audaci da dedurre che, ehi, forse era stata proprio lei a provocare così un pò di sesso violento.

Prendendo il dispositivo della trama con il beneficio della sospensione d'incredulità, Linda finisce in una squadra con alcune altre donne vittime delle recenti aggressioni sessuali - Nancy (Jennifer Lee), Karen (Lisa Moore), Teresa (Connie Strickland) e Angie (Patricia Estrin) - le quali chissà perchè vediamo quasi subito con la pelliccia di fuori intente a entrare per farsi un idromassaggio in una vasca calda, o abbigliate sexy e parlare di quello che dovrebbero fare contro questa recente epidemia di stupri. Decidono quindi di imparare il karate e poi formare .... la Rape Squad/Squadra antistrupri! Chiaro e logico no...?Cosa potrà fare la Rape Squad? Pattuglieranno la città come delle "vigilantes" e batteranno, intimoreranno gli uomini che potranno o non potranno  essere degli stupratori "teorici". Cazzate a parte, queste ragazze eserciteranno alcune tattiche piuttosto discutibili, tanto che "ENTRAPMENT SQUAD" sarebbe stato un titolo più preciso ma probabilmente non avrebbe avuto lo stesso effetto sui grandi tabelloni posti sopra ai cinema. In ogni caso, le ragazze distribuiscono volantini nei parcheggi dei supermercati, sbatterano a terra alcuni ghignanti camionisti, mostrando bene i culi, le gambe e le tette, e poi pure picchiando chi commenta. Esse attirano alcuni tizi fuori dai locali notturni fingendo di essere interessate a loro solo per calargli i calzoni e mostruosamente versargli dell' acido sulle palle, mentre generalmente si mostrano i poliziotti come che essi non affrontino realmente i problemi connessi allo stupro pur sapendo che uno stupratore seriale si aggira in città. Purtroppo per le nostre "eroine", Mr. Jingle Bells è ancora in azione in città violentando intorno a loro e spesso dal secondo canale qualunque bella fichetta su cui riesca a mettere le mani. Lo "stalking" era un termine che probabilmente all'epoca non esisteva neppure, ma viene utilizzato qui dalle stesse tipe protagoniste per mettere in moto il loro sinistro piano per attirare in un trappolone ogni possibile responsabile, fra i già conosciuti pregiudicati per reati sessuali e di violenza. .

"Rape Squad" è un film piuttosto conflittuale ad essere leggeri. Da un lato, ovviamente cerca di sottolineare da un punto di vista sessuofobico-femminista che le donne non dovrebbero essere oggettivate o trattate come oggetti sessuali e che, oh, non si dovrebbe per questo stuprarle, come se fosse una impossibile sinequationo. Tutto questo vorrebbe anche veicolarsi ammantandosi di "nobiltà" e "verità", o degnandosi di un certo rispetto, fino a quando ti rendi conto di quello che veramente è, dal modo in cui queste donne vanno a fare quel che fanno, cioè mostrando i loro attraenti e iper-sessualizzati corpi nudi, vestendosi in abiti succinti e costringendo i poveri ragazzi malcapitati solamente in cerca di una sana, rigenerante bella scopata, e anche con l'ausilio di mezzi coercitivi, a portarli a casa ... dove poi bastonarli. La scena con i camionisti nel parcheggio del supermercato è un altro "buon" esempio detto ironicamente, di ciò. In capo a tutto questo, una volta che i santi protettori del cinema trash anni '70 ispirano questo film verso il suo gran finale, alcune dei personaggi di femministe militanti ma "illuminate" e "moderate", faranno presto gli stessi errori delle altre che nella loro rappresentazione filmica sono state e per tutto il film un "oggetto sessuale oggettivizzato",  rendendo la pellicola  un abbastanza prevedibile e dalla sceneggiara prevedibile, caricata, slasher o film d'azione d'exploitation. Come tale, non si può prenderlo molto sul serio.

Ma, come titolo trash esso funziona? Si potrebbe dire anche dannatamente bene, e se non si ha troppo in irritazione la fallace, falsa spregiudicatezza che permea e vizia l'intera opera, il film conclude la sua missione e si consegna precisamente per quel che è il suo scopo. I dialoghi sono spesso nulli se non sempre esilaranti, e ciònonostante spesso con pretese persino "educative" e scopertamente propagandistiche. Un caso in questione? Quando Linda chiede a Nancy come si senta ad aver formato una "squadra antistupri", Nancy le risponde che comunque avrebbero dovuto fare una cosa come questa. Una domanda inizialemente legittima, giusto? La risposta ancora di Linda è quella di tirare semplicemente fuori un pratico articolo di giornale da "benpensanti" il quale mostrerebbe come sia infatti giusto prendere questa iniziativa, e che le rassicura dal fatto che le donne di tutti gli Stati Uniti stanno anche loro formando "Squadre e ronde antistupri". Chi lo sapeva!?!
Sovrastanti a questi ridicoli dialoghi ci troviamo alle prese con le azioni incredibilmente sopra le righe dello stupratore centrale e "protagonista", il cui modus operandi stabilisce un nuovo standard di stranezze, la migliore delle quali si ottiene quando una (guarda caso!) gigantesca piramide di lattine di birra sta pericolosamente per schiacciare una delle protagoniste mentre viene sodomizzata. Come si può arguire dalle situazioni descritte, ci si trova sempre di fronte a quel che uno può aspettarsi da un film come questo anche prima di approcciarsi alla sua visione, troviamo un sacco di dettagli e dècor dettati dalle più stravaganti mode americane anni '70, e qualche momento di "grande" melodramma recitato sopra le righe. Il tutto non voglio però dire che possa essere così squallido come probabilmente potrebbe sembrare, non è a corto nè lesina di violenza, nudità o, avete ovviamente indovinato, di stupri raffigurati molto graficamente - oltre alla costante presenza di un'atmosfera abbastanza impressionante e al contempo giocosamente bizzarra per tutta la durata che lo rende per lo più guardabile, fatte salve le performance recitative delle attrici che sono tutte delle gran fiche ma abbastanza legnose.
 Voi sapete che amo il filone cinematografico della vendetta, e questa trama farebbe sanguinare la propria vendetta su livelli epici. Mi sono in tanti anni imbattuto in numerosi film che coinvolgono donne in cerca di vendetta sui loro aggressori, e questo fu forse il primo in cui alcune di loro formavano una "squadra" per ottenere una "giustizia" che secondo la tesi -ovviamente in gran parte propagandistica e smplificatoria-  il sistema della giustizia non riesce a dare loro. Le scene di stupro sono certamente quelle più intense del film e laddove gli sceneggiatori altrimenti mediocri David Kidd e H.R. Christian sono riusciti a far sì che le suddette sequenze avessero un forte impatto sullo spettatore, attraverso un crescendo lento e un pesante (non solo per il periodo) tasso di violenza. Lo stupratore come detto non solo stupra e pesta bene bene le sue vittime ma le fa persino cantare "Jingle Bells" ad alta voce fino a che non ha finito con effetto volutamente di straniante inquietante efficacia, alla maniera di "Singin' in the Rain" intonata da Alex e i suoi Drughi in una ben più famosa scena di stupro di "A Clockwork Orange"; e comunque anche qui, è una tattica che ho trovato incredibile e, naturalmente, terrificante allo stesso tempo. Mentre il senso dell'orrore è grande e utilizzato abbastanza spesso (anche se non abbastanza spesso), vi sono troppo spesso numerosi errori ideologici e d'intenzioni più o meno in buona fede che mi hanno sempre reso non piacevole la percezione complessiva del film. Già come specificato ad esempio per i dialoghi, resi in molti passaggi incredibilmente predicatori e propagandistico-femministi, cosa che non ho mai avuto piacere di vedere nel genere horror come in qualunque altro indipendentemente da quello che è il film come risultato tecnico e artistico. In aggiunta a ciò ho trovato un pesante problema quello legato con i personaggi femminili della squadra antistupri. Dato che da come ci viene mostrato fin dalle prime scene sono state violentate e una giustizia è stata loro negata, dovrei sentirmi dalla loro parte giusto? Beh, il modo in cui ciò viene poi da loro eseguita "vendetta" le rende odiose e totalmente schizzate, così che quasi nessun spettatore maschio non pirla indipendentemente da quello che è successo loro, si interesserebbe più alle sorti dei loro personaggi. Questo è l'enorme problema e difetto del film, poichè se non te ne frega più niente delle protagoniste e anzi le trovi odiose per quello che sono impegnate a fare tantomeno quindi ti preoccupi più per ciò che sta accadendo sullo schermo. Purtroppo questo film è un perfetto esempio di tutto ciò
 Kelljan come ho comunque detto nell'apertura in generale svolse tecnicamente un buon lavoro, ma la trama alla fine ha davvero impallinato tutta questa sua professionalità. La sua direzione delle scene di stupri quasi orrorifici rimane fantastica e girata in modo brutalmente frontale e di totale completo mostramento di quel che accade, restando il punto fermo di ciò che c'è maggiormente di buono nel film e che almeno ha reso valsa la pena di dedicargli questo pezzo. Purtroppo ancora, la sua direzione degli attori è stata però scadente e ha così aiutato l'antipatia delle protagoniste e i troppi clichè della trama, un difetto che ancora sono sicuro ha spento l'interesse di molte persone che avranno visto questo film all'epoca aspettandosi qualcosa di meglio.
Nel complesso, "Rape Squad aka Act of Vengeance" è un evidente racconto di vendetta che trascina una pesante trama che vorrebbe essere di terrificante, vendetta, ma anche tristemente pesante propaganda e pessimo tratteggiamento dei personaggi, per cui dovremmo fare il tifo per loro e invece l'unica cosa che resta del film è un senso di spavento maschile e minaccia da parte di alcune femmine socioipatiche e schizoidi, abbastanza diffuso, decisamente impressionante quando riempie più o meno involontariamente lo schermo, ma che è la ragione principale e forse non voluta dagli autori, per cui questa pellicola ha generalmente ricevuto dei giudizi mediocri o poco di più.
"Rape Squad" non è mai uscito in home video in italiano e non ne ricordo almeno personalmente alcun passaggio televisivo, neppure nei lontanissimi anni delle prime tv private e locali in cui passavano ancora i film vietati ai minori di 18. Recentemente, è finalmente uscito un dvd dalla sempre benemerita Warner Archive in R1 e -finalmente- nel suo corretto formato panoramico cinematografico 1:85;1, dopo anni di bootleg disponibili in download da precedenti vhs NTSC in formati ovviamente scannatissimi e dall'immagine nebbiosa e slavata nei colori.

Il film è stato inedito in Gran Bretagna fino al 1987 e poi tagliato di 4 minuti e 48 sec dal BBFC con ampie modifiche all'attacco a Linda e ulteriori tagli ad altre scene d'assalti.

TorsoloMarioVanni
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.